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Incidente in galleria, tre feriti sulla Salerno-Reggio Calabria

COSENZA – Liberata e riaperta al traffico la galleria di Serra Spiga, lungo la corsia sud della Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Cosenza Sud, bloccata questa mattina da tre veicoli coinvolti in un tamponamento. Sul posto la polizia stradale, i vigili del fuoco, le ambulanze del 118 ed il personale Anas. Secondo quanto si è appreso tre persone sono rimaste ferite in maniera non grave. La persona rimasta ferita in maniera piu’ seria e’ stata portata nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Notevoli i disagi per gli automobilisti con lunghe code che hanno raggiunto anche i cinque chilometri. La situazione adesso è tornata alla normalità.

Gentiloni in Calabria per l’Autostrada del Mediterraneo

REGGIO CALABRIA – Dopo 55 anni l’eterna incompiuta è finalmente completa. Da oggi, con l’apertura al traffico della Galleria Larìa, la Salerno-Reggio Calabria è interamente percorribile. Si chiude così un’epoca, durante la quale la Salerno-Reggio è stata il simbolo dell’inefficienza ed inefficacia dello Stato. Ora la si vuole trasformare in esempio positivo di autostrada moderna ed efficiente, e per sottolineare la sua trasformazione, l’A3 cambia anche nome: diventerà A2 Autostrada del Mediterraneo, a simboleggiare una autostrada che vuole essere una porta di accesso al cuore meridionale del Belpaese ma anche la naturale prosecuzione dell’itinerario Nord-Sud che nasce a Milano con la A1. “Utilizziamo l’avvio dell’Autostrada del Mediterraneo come spunto per ridare speranza, combattere la rassegnazione e ridare fiducia a queste terre del Mezzogiorno”, ha proposto il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, che è intervenuto a Reggio Calabria alla presentazione alle autorità locali del completamento dell’opera. E che ha preannunciato: domani il consiglio dei ministri varerà anche un provvedimento che contiene misure per il Mezzogiorno. Il premier rivendica anche l’aver mantenuto quanto promesso: “C’è stata qualche ironia, è comprensibile, ma abbiamo dimostrato che quando prendiamo un impegno siamo capaci di mantenerlo. È un messaggio molto importante per il nostro Paese”, ha sottolineato il premier, che ha voluto ringraziare il suo predecessore Matteo Renzi, ma anche i cittadini, ai quali si è rivolto prendendo il prestito il titolo di un film di Troisi: ‘Scusate il ritardò. “Questa autostrada per troppo tempo è stato il luogo dove hanno comandato le ‘ndrine e dove lo Stato non poteva e non doveva essere presente. Da oggi deve tornare ad essere il simbolo di un Mezzogiorno onesto e pulito”, ha sottolineato il ministro dei trasporti Graziano Delrio, che ha percorso a bordo di un pullman tutto il tracciato dell’autostrada insieme al presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e ai giornalisti. Delrio ha voluto dedicare questa giornata “al sacrificio di tutte le persone che hanno perso la vita” negli anni nei vari cantieri. Ma insieme al completamento dell’opera si è voluto soprattutto voltare pagina. “Abbiamo lavorato in questi mesi per trasformare l’A3 da simbolo negativo di eterna incompiuta d’Italia a esempio positivo di una grande autostrada moderna ed efficiente che sia anche una porta di accesso alla straordinaria scelta di mete turistiche offerte dalle aree che attraversa”, ha detto il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, annunciando il nuovo nome. E l’opera viene oggi consegnata “ma non la abbandoniamo”, ha assicurato Armani: c’è già per questa opera un “Piano di continuo miglioramento”, un piano di manutenzione di oltre 1 miliardo di euro. Per l’Autostrada del Mediterraneo, inoltre, Anas avvierà nei prossimi mesi una campagna per far conoscere le enormi potenzialità di questa autostrada con itinerari religiosi, culturali naturalistici ed enogastronomici. Il viaggio lungo i 443 chilometri della Salerno-Reggio Calabria, è stato scandito dal passaggio da 3 a 2 corsie allo svincolo di Sicignano degli Abruzzi, dall’attraversamento della galleria Sella Rotonda, la più lunga della A3, fino ad arrivare all’ultimo cantiere dell’autostrada, il cosiddetto ‘Cantiere dei record’, che si sviluppa su un’altezza di circa mille metri (il punto più alto è lo svincolo di Campo Tenese, il più alto d’Europa, con i suoi 1.050 metri di altezza), ed è lungo 20 chilometri realizzati in due anni e mezzo per il valore di 680 milioni: qui si trova il Viadotto Italia, 1.125 metri di lunghezza, 19 campate e 260 metri di altezza dal suolo (quasi come la torre Eiffel), il viadotto più alto d’Italia e il secondo d’Europa. Il momento clou del viaggio è stata l’apertura al traffico (il pullman è stato il primo mezzo a percorrerla) della carreggiata sud (la nord era aperta da ottobre) della Galleria Larìa, l’ultima opera ad essere completata nel Macrolotto 3.2, che si estende per circa 20 chilometri da Laino Borgo a Campotenese (Cosenza): l’opera più complessa dell’intero tratto, che ha richiesto un investimento complessivo di circa 54 milioni.

L’autostrada legata al nome di Giacomo Mancini

COSENZA – L’autostrada Salerno-Reggio Calabria resta legata a Giacomo Mancini, ex segretario del Psi e ministro dei Lavori Pubblici. Il leader socialista diede l’impulso per l’avvio dei lavori e la realizzazione dell’opera. «Nel 1964 – ricorda il figlio Pietro – il governo di centrosinistra Moro-Nenni, con ai Lavori Pubblici un ministro calabrese, il socialista Giacomo Mancini, decise di finanziare la costruzione di un’autostrada, che collegasse il resto dell’Italia alla Calabria, regione fino a quel momento considerata “l’Isola nella Penisola” o “la terza Isola”, perché gli aspri rilievi montuosi non permettevano di raggiungerla facilmente. L’autostrada fu completata nel 1972 – ricorda – 8 anni dopo l’avvio dei lavori, benché il tracciato prevedesse un territorio, geologicamente, complesso – per la scelta, strategica, dei progettisti e non certo sulla base di indimostrabili esigenze “clientelari”- e dovette superare le catene montuose del Pollino e della Sila, per interrompere l’isolamento, va sottolineato, di molti comuni, calabresi e lucani. Per accelerare i lavori e impedire che l’autostrada si fermasse a Eboli, come Cristo nel libro di Carlo Levi – dice ancora il figlio Pietro – il ministro Mancini superò le resistenze burocratiche, licenziando l’allora potente direttore generale dell’Anas, Giuseppe Rinaldi. Una dimostrazione, concreta, che, quando esiste la volontà politica, il Mezzogiorno non è destinato, a causa del destino, cinico e baro, a restare un cimitero di opere incompiute o ad attendere lustri, per interminabili quanti sterili discussioni, prima di vedere lo sviluppo e la modernizzazione, grazie a importanti infrastrutture. Se i tanti successori di Mancini – spiega – non manifestarono le stesse capacità, nel fornire ai tecnici le indicazioni politiche più opportune, e l’autostrada, da miracolo di ingegneria – con imponenti viadotti, in primis il viadotto Italia – ed esempio di esecuzione in tempi brevi, si è trasformata in un disastro di incuria e di abbandono, sarebbe, forse, opportuno chiamare in causa le responsabilità e le omissioni dei ministri, succedutisi nei decenni, trascorsi dal lontano 1972, alla guida del dicastero di Porta Pia». Pietro Mancini rievoca anche la pagina dolorosa degli attacchi subiti da suo padre. «Giacomo Mancini – dice – anche per aver dimostrato, in quella come in altre vicende, grinta, decisionismo e volontà di non narrare ma di fare, fu bersaglio di accuse false e diffamatorie. Che vennero montate dalla stampa di estrema destra, come hanno documentato stimati storici, ed utilizzate, anche da alcuni suoi “compagni”, per danneggiare, politicamente, un leader molto scomodo e avversato dai “poteri forti” dell’epoca». L’opera fu avviata nel 1962 alla presenza dell’allora presidente del Consiglio Amintore Fanfani e completata nel 1974 con l’apertura al traffico degli ultimi tratti.

Anas, Armani: «La Salerno-Reggio Calabria è finita»

MORMANNO (CS) – L’Autostrada Salerno – Reggio Calabria è finita: con l’apertura al traffico della Galleria Laria chiude l’ultimo grande cantiere di un’arteria stradale concepita nel 1934 e che ha visto l’apertura del primo cantiere il 21 gennaio 1962, quasi 55 anni fa. Il tracciato originario, terminato nel 1974, costò 368 miliardi di lire mentre i lavori di ammodernamento, dagli anni ’90 ad oggi, sono costati 7,5 miliardi di euro. Con l’apertura al traffico del traforo, in provincia di Cosenza si sono conclusi i grandi lavori per la realizzazione dell’Autostrada A3 – Salerno Reggio Calabria, percorribile tutta a tre e due corsie per senso di marcia con standard autostradali. «Oggi – ha affermato il Presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani giunto con il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, insieme ai giornalisti, a bordo di pullman – si chiude un’epoca iniziata negli anni ’60 e si mette la parola fine alla storia di un’opera galleria-lariaraccontata per generazioni come l’eterna incompiuta. Abbiamo centrato l’obiettivo che le Autorità di Governo ci avevano dato di chiudere l’ultimo grande cantiere entro il 22 dicembre. Con oltre un anno e mezzo di anticipo consegniamo agli automobilisti un’autostrada che è allo stesso tempo un’opera di alta ingegneria e architettura al servizio del territorio. Ci siamo molto impegnati, e continueremo a farlo – ha sottolineato Armani – per trasformare un simbolo negativo in una eccellenza italiana. Abbiamo deciso di cambiare paradigma, invertendo la logica seguita finora. Noi, oggi, consegniamo un’opera insieme al suo piano di manutenzione volto a conservare e implementare ulteriormente gli standard di comfort e sicurezza e a un piano di investimenti già in corso per trasformarla nella prima smart road europea». Avviato inoltre un piano di manutenzione da oltre 1 miliardo di euro, già interamente finanziato, per la realizzazione di interventi su un tratto di 58 km compreso tra le province di Cosenza e Vibo Valentia, in tratti già’ caratterizzati da quattro corsie e standard autostradali. Si tratta del tratto tra Mormanno e Firmo, di quello tra Cosenza ed Altilia e del breve percorso che separa gli svincoli di Pizzo e Sant’Onofrio. In particolare, tra Cosenza e Altilia, è allo studio la realizzazione di una nuova carreggiata monodirezionale in aggiunta all’autostrada esistente, in modo da dotare l’arteria di una “corsia di arrampicamento” per i veicoli pesanti. Le fasi realizzative della nuova carreggiata di arrampicamento sono concepite in modo da non avere impatto sulla viabilità dell’autostrada esistente, poiché in variante rispetto al tracciato in esercizio. E, guardando al futuro, la nuova Autostrada del Mediterraneo si prepara a diventare la prima smart road italiana predisposta per la prossima guida autonoma. E’ in fase avanzata la gara da 20 milioni di euro che prevede la fornitura e la posa in opera di sistemi e postazioni per l’implementazione di infrastrutture tecnologiche avanzate per l’infomobilità e la sicurezza sull’intero itinerario.

Guccione polemico: «Autostrada ancora incompleta»

COSENZA – «Come tre anni fa organizzerò nella stessa data, il 2 gennaio, un tour verità per documentare lo stato delle cose e smascherare le bugie sul completamento dell’A3». Lo annuncia il consigliere regionale della Calabria Carlo Guccione alla vigilia della cerimonia di inaugurazione della infrastruttura viaria programmata con la partecipazione del presidente del consiglio Paolo Gentiloni, del ministro Delrio e del presidente di Anas, Armani. «Cambiano i presidenti del Consiglio e quelli dell’Anas. Ognuno si è cimentato in annunci roboanti sul completamento dell’Autostrada Salerno-Reggio, nascondendo la verità all’Europa, all’Italia e, soprattutto, ai cittadini calabresi: mancano ancora 58 km di A3 da progettare e finanziare e non c’é traccia dei 3 miliardi di euro necessari per completare definitivamente questa importante arteria stradale – dice l’esponente del Pd – Durante la discussione per l’approvazione del Piano trasporti – aggiunge – sono stati approvati nel consiglio regionale i miei emendamenti finalizzati a individuare un percorso chiaro e certo per l’ammodernamento dei 58 km che mancano ancora all’appello. È paradossale che, dopo aver speso oltre 10 miliardi di euro per i lavori sull’A3, resti la carreggiata degli anni settanta.

Non sono più tollerabili passerelle di amministratori delegati dell’Anas, di ministri del Governo che a intervalli regolari vengono qui ad annunciare la fine dei lavori sull’A3. La Calabria e il Mezzogiorno sono stanchi di annunci e promesse non rispettate. L’intero consiglio regionale della Calabria – ha sottolineato Carlo Guccione –  ha approvato all’unanimità nel febbraio del 2016 un ordine del giorno in cui impegnava il governatore e la Giunta ad organizzare un incontro urgente con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, alla presenza dei sindaci dei Comuni nel cui territorio passano i tracciati di A3 non ammodernati.
Un incontro che avrebbe dovuto ricercare e trovare soluzioni per il completamento definitivo e integrale della più grande e strategica infrastruttura viaria che collega il Sud con il Nord del Paese. Abbiamo bisogno di un Sud che si faccia rispettare da chi governa l’Italia. Nel lontano 1962 l’allora presidente del Consiglio Amintore Fanfani posò la prima pietra dell’A3. Da allora ancora oggi ci troviamo nelle condizioni di poter dire che l’opera non è stata completata. Sono trascorsi 64 anni. E siamo costretti ancora a batterci per la Salerno-Reggio Calabria. Il giorno dell’inaugurazione fu scoperta una lapide: “Dopo 21 secoli la via che Roma aprì ad unire le genti del Mezzogiorno, si riapre oggi sulle antiche orme da Salerno a Reggio Calabria per continuare e completare fra il Settentrione e il Meridione d’Italia la grande via del traffico e del lavoro”. Possiamo affermare senza paura di essere smentiti – conclude Guccione – che la grande via del traffico e del lavoro è ancora oggi soltanto un sogno. Hanno impiegato meno tempo a costruire le Piramidi in Egitto che a completare la Salerno-Reggio Calabria. Il primo cantiere fu aperto oltre mezzo secolo fa».

Semirimorchio in avaria, A3 bloccata tra Cosenza e Rogliano

ROGLIANO – Disagi e rallentamenti lungo la corsia sud della Salerno-Reggio Calabria, tra gli svincoli di Cosenza e Rogliano, precisamente al km. 265, per un semirimochio in fiamme a causa, secondo una prima ipotesi, di un corto circuito. Il tratto autostradale, interessato da alcuni lavori, è attualmente chiuso al traffico. Sul posto gli agenti della polstrada ed il personale Anas. Foto di repertorio

Fiamme in galleria, tragedia sfiorata

REGGIO CALABRIA – Poteva essere una carneficina ma per fortuna tutti i dispositivi di sicurezza della galleria Costa Viola, da poco ristrutturata, hanno funzionato a dovere. Se l’autocarro avesse preso fuoco in un vecchio tunnel privo delle vie di fuga, probabilmente si sarebbe verificata una tragedia. L’autoarticolato ha preso fuoco, per cause in corso d’accertamento, mentre attraversava, in direzione nord, la galleria, tra gli svincoli di Scilla e Santa Trada. Sul posto si sono recate alcune squadre dei vigili del fuoco, con tre autobotti ed un carro bombole, insieme a personale dell’Anas. Il conducente ė riuscito a mettersi in salvo scendendo precipitosamente dal camion. Per i mezzi pesanti l’Anas ha istituito l’uscita obbligatoria sulla strada statale 106 ‘jonica’, in direzione Catanzaro, con rientro sulla strada statale 280 “Dei due mari”. Il forte calore ha distrutto la motrice del mezzo pesante e mandato in tilt l’impianto di illuminazione della galleria. Danneggiato anche l’intonaco dell’area di sosta dove l’autista è riuscito a fermare il Tir. Non si sono verificati danni alle auto in quel momento in transito. Una donna, rimasta intossicata dal fumo, è stata soccorsa dalle ambulanze giunte sul posto. Ha funzionato perfettamente anche l’impianto antincendio.  In questo momento la galleria non è agibile. Gravi i disagi per la circolazione con deviazioni indicate sul posto. Dalle ore 23 riapertura del traffico con doppio senso di circolazione nella carreggiata sud nel tratto interessato sia per i mezzi pesanti che per quelli leggeri. Tale soluzione si è resa necessaria per procedere alla verifica di staticità della galleria in questione. La situazione è monitorata costantemente dalla Prefettura, in rapporto costante con le forze dell’ordine e con l’Anas. (Foto di repertorio).

 

Camion in fiamme, autostrada bloccata

SCILLA (RC) – Un autocarro ha preso fuoco lungo la Salerno-Reggio Calabria all’interno della galleria “Costa Viola”, in direzione nord, all’altezza del chilometro 420, tra gli svincoli di Santa Trada e Scilla, nel reggino. Per questo la circolazione è bloccata con notevoli disagi. Non si hanno notizie di eventuali feriti. sul posto il personale Anas, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. (Foto di repertorio)

Mezzo in avaria, autostrada bloccata

COSENZA – Traffico bloccato sulla Salerno -Reggio Calabria tra gli svincoli di Cosenza e Rogliano a causa di un mezzo pesante in avaria che ostruisce il passaggio. Quel tratto è interessato da alcuni cantieri per cui si transita lungo una sola corsia di marcia. Si sono formate lunghe code in entrambe le direzioni.: Il personale Anas è al lavoro per regolare il traffico e liberare la carreggiata. Sono consigliate le uscite di Rogliano per chi procede verso Salerno e di Cosenza nord per chi viaggia verso sud