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Reggio Calabria, i ragazzi di Idea Calabria e il loro impegno per il paese

REGGIO CALABRIA- Agire senza fare palcoscenico. Così i ragazzi di Idea Calabria guidati da Lorenzo Festicini, responsabile dell’Area nord del Comune di Reggio Calabria, hanno restituito decoro all’abitato di Concessa nella mattinata del 7 maggio, aiutati da alcuni giovani della comunità che hanno preso a cuore l’impegno che si è prefissato Festicini ovvero ripristinare un minimo di decoro in un paese di periferia, ormai da troppo tempo abbandonato.

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E così i membri di Idea Calabria, armati di rastrelli, taglia-erba e soprattutto mossi da grande amore verso l’interesse pubblico hanno così tolto le graminacee e i rifiuti ai bordi delle strade e installando tre panchine realizzate interamente a mano, verniciate simbolicamente di colore verde per dimostrare l’impegno nel settore ecologico e la speranza di un cambiamento vero, dimostrando nel silenzio a una comunità ormai ostile nel credere che esistano persone che operano a servizio della gente che l’operato di sabato in realtà sia il punto di inizio di un cammino graduale in fermentazione, che con piccoli gesti iniziali si può arrivare a un qualcosa di grande.

Al termine della manifestazione, Festicini si è dimostrato soddisfatto sostenendo che “si è avuto un buon riscontro sulla partecipazione, anche perché il territorio deve essere l’obiettivo su cui fare leva, anche perché l’attività svolta a Concessa serve appunto ad essere un modello teorico-pratico sul quale muoverci”.

Quella di Sabato è stata un’ottima anteprima di ciò che i giovani di Idea Calabria vogliono trasmettere, dimostrando di avere grinta e carattere mettendosi a lavoro per garantire servizi ai cittadini e fare propri i problemi della comunità e magari portare il lustro nella futura città metropolitana.

Presidente Oliverio: “Vogliamo che l’acqua resti un bene pubblico”

CATANZARO – Il Presidente Mario Oliverio è intervenuto alla conferenza stampa organizzata da Coldiretti e Anbi Nazionale e Calabria nella “Sala Oro” della Cittadella Regionale, in previsione della giornata mondiale dell’acqua di domani, 22 marzo. “Ringrazio Coldiretti per aver organizzato questa iniziativa in coincidenza con la giornata mondiale dell’acqua che ci dà l’opportunità di fare una riflessione su questo importante tema. La nostra è una regione che ha una grande ricchezza d’acqua – ha sottolineato Oliverio – quindi una grande risorsa che merita di essere al centro dell’azione di governo. In passato la Cassa del Mezzogiorno ha investito e realizzato grandi opere per consentire all’agricoltura calabrese passi in avanti e, più in generale, alla nostra regione di realizzare opere per una migliore fruibilità della risorsa idrica ad uso civile e d industriale. Negli ultimi quindici/venti anni abbiamo assistito ad un’azione sconnessa, non programmata in modo adeguato, dell’utilizzazione delle risorse finanziarie”.

“Oggi ci  si pone – continua – dinnanzi la necessità di recuperare molto non fatto: vanno riprogrammati con il Governo i grandi invasi previsti come Esaro e Melito e tutte le dighe non utilizzate, come quelle del Metramo e del Menta, che devono essere completate. Oggi che Sorical è in liquidazione e sono in discussione le Province – continua – va ripensata tutta la materia per recuperare i ritardi accumulati, evitare il rischio di un commissariamento e definire nuovi strumenti. La Regione Calabria vuole mantenere l’acqua a gestione totalmente pubblica. Dobbiamo lavorare per dare la giusta attenzione alla risorsa acqua, conl’adeguata azione di governo e la collaborazione di tutti, a partire dai consorzi. Il nostro obiettivo – conclude – è quello di recuperare il massimo di superficie agricola sottesa al sistema irriguo. L’acqua deve ritornare ad avere la necessaria attenzione, perché è un tutt’uno con il territorio”.

Danneggiate aule all’Unical

ARCAVACATA DI RENDE (CS) Il vocabolo Cultura deriva dal latino  Colĕre: coltivare. Ed è proprio con questo termine che vogliamo ripartire, con quell’accezione che ci mostra come la conoscenza sia un patrimonio collettivo e soltanto se la si  coltiva  a partire da ogni singolo individuo si può fare qualcosa per migliorare la società. Nel 1972 viene fondata l’Università di Arcavacata e con essa viene permesso a tutti coloro che abitano nella Calabria, benestanti e non, di poter crescere e diventare delle persone migliori.  Oggi, in alcuni casi, il ruolo delle Università sembra quasi un vago ricordo ed episodi come quello delle devastazioni delle aule al cubo 18 c (piano terra) ne sono una riprova.

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Le aule f5 ed f6, pitturate pochi anni fa,  sembrano essere state prese di mira da alcune persone che forzano, imbrattano e riempiono di spazzatura luoghi che diventano inaccessibili a chi, come tante delle persone che sono state ascoltate, vorrebbero poter utilizzare quegli spazi per potersi dedicare alle proprie attività accademiche. Non è possibile che gli studenti, che molto spesso lamentano dei disservizi del Campus, non si rendano conto che distruggere degli spazi universitari significhi innanzitutto danneggiare se stessi. Un paradosso il fatto che gli episodi si siano verificati nel Cubo 18 c, all’interno del quale si svolgono le lezioni di filosofia che insegnano l’amore per il sapere e il rispetto del Bene Pubblico.

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Concetta Galati