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Tra biodiversità e salvaguardia del territorio

“La Biodiversità, l’Agrobiodiversità, l’innovazione e il trasferimento della ricerca alle imprese del settore agricolo, forestale e zootecnico, al centro delle risorse economiche del mezzogiorno d’Italia, del bacino del Mediterraneo”, questo il laboratorio di Sila Officinalis 2014, che è frutto di un percorso cominciato già da anni e che quindi rappresenta un incontro che ormai inizia a costruirsi la sua storia.

Sila Officinalis è giunta alla sua dodicesima edizione ed è in programma un’intensa attività di quattro giorni alla scoperta del patrimonio botanico della Sila e al tema delle risorse di montagna tra ricerca, innovazione, impresa e biodiversità. Escursioni in bosco, passeggiate in mountain bike, giornate dedicate a convegni, tutto incorniciato da una sessione poster sulle risorse naturali, sulla valorizzazione del bosco, del sottobosco, sulla zootecnia biologica in aree protette, su diverse forme di turismo sostenibile in aree di pregio naturalistiche, nonché una mostra micologica delle specie primaverili, e una botanica sulla flora silana.

Aspetto importante di questa dodicesima edizione è data dal fatto che le società partners si sono allargate, oltre a quelle di rilevanza regionale, partners importanti nazionali hanno partecipato e stanno avallando il lavoro di Sila Officinalis, come la Confederazione Italiana agricoltori e la CONAF (consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali).

Il primo appuntamento, che ha dato il via alla manifestazione, si è tenuto mercoledì 4 giugno presso la Sala Nova – Enoteca Regionale della provincia di Cosenza.

Ieri 5 giugno, all’università della Calabria, il secondo appuntamento. Un nutrito parterre di relatori ha partecipato a questa giornata di confronto, introducendo appieno l’intera manifestazione parlando di germoplasma, di banche del germoplasma, di paesaggio agrario e biodiversità agricola e forestale.  Moderatore ed organizzatore di questa seconda giornata è stato Giancarlo Statti, professore associato del dipartimento di Scienze Farmaceutiche.

Vengono presentati gli aspetti legati alla ricerca scientifica, all’innovazione tecnologica e come questo può essere trasferita al territorio attraverso anche la realizzazione di nuovi progetti.

Il convegno è stato aperto dal professore Sebastiano Andò, Direttore del Dipartimento di Farmacia, Scienze della salute e della nutrizione, che introduce in modo abbastanza tecnico i temi sui quali verterà la discussione.

Sono intervenuti poi il dott. Stefano Poeta, Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria; la dott.ssa Sonia Ferrari, Presidente corso di Laurea di Scienze Turistiche dell’Unical; il dott. Luigi Antonio Morrone, Presidente del Corso di Studi Magistrale in Scienze della Nutrizione, UNICAL.

Poi è stata la volta della dott.ssa Lina Pecora consigliere CONAF, a parlare di ricerca e innovazione a servizio del territorio, e della dott.ssa Sabrina Diamanti sulla biodiversità e il paesaggio agrario.

Durante il convegno è stata divulgata la notizia che Sila Officinalis si appresta a vivere un grande evento, prenderà parte all’Esposizione Universale di Milano 2015, il cui tema è Nutrire il pianeta, energia per la vita.

Ed è proprio all’ambito della nutrizione che la biodiversità presta particolare attenzione, mirando ad ottenere una qualità dei prodotti che si consumano, pur e soprattutto conservando la loro specificità e diversità l’uno dall’altro. Quindi produrre elementi vari e salutistici. Dalle parole di Giancarlo Statti “Sila Officinalis mira a fare una macedonia, dove ci sia un miscuglio tra elementi diversi, ma dove ognuno conserva bene la propria specificità e diversità”.

La seconda parte del convegno è stata più tecnica e i relatori si sono occupati di raccontare come è importante avere una rete di banche del germoplasma a servizio del territorio, lo fanno a due voci perché esprimono competenze complementari, Gianni Bacchetta, professore associato per l’Università di Cagliari, parla della conservazione della flora autoctona mentre il professor Francesco Sunseri, dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, delle reti di banche per la conservazione delle specie coltivate.

Al termine di tutti gli interventi, una tavola rotonda ha visto protagonisti Francesco Cufari, Presidente ODAF Cosenza e Giovanni Soda, Dirigente settore programmazione ed Internazionalizzazione Provincia di Cosenza per il comitato organizzatore, Dimtar Ouzounov, Amministratore CHLORA sas per il comitato scientifico.

Diverse, quindi, le tematiche trattate in questa giornata, legate alle risorse naturali del paesaggio montano e alle risorse del sottobosco, occasione imprescindibile per lo sviluppo dell’economia locale dei territori di montagna e quindi per le imprese che gravitano attorno ad essa.

La parola chiave dell’evento è stata biodiversità e la sua salvaguardia.

Sila Officinalis attua un percorso importante e innovativo, attraverso la realizzazione di nuovi progetti, per recuperare la biodiversità persa, salvaguardarla dalla varietà biologica verso cui andiamo incontro,

Questa edizione di Sila Officinalis vuole coniugare esperienze diverse, e in questo incontro si è cercato, infatti , di alternare momenti di scientificità a momenti di professionalità. I temi e i programmi presentati saranno approfonditi oggi nel secondo convegno che sarà come sempre ospitato nel Centro Visita Cupone, cuore del Parco Nazionale della Sila e vedrà una serie di autorità in un confronto serrato sulle tematiche dell’innovazione e sulle politiche di sviluppo a supporto del territorio, poiché lo sviluppo sostenibile passa anche e soprattutto dalla valorizzazione dei territori rurali e di montagna. L’intera manifestazione si concluderà domani 7 giugno con agronomi, forestali, botanici, naturalisti e micologi che accompagneranno a piedi e in MTB i partecipanti all’escursione in bosco, prevista a partire dalle ore 9:00, al fine di ammirare e far riflettere sul grande patrimonio paesaggistico calabrese e sul fatto che “il territorio è sì uno strumento per favorire lo sviluppo ma deve anche e soprattutto essere tutelato”.

Ci auguriamo che con attività come quelle in corso si possa dare un contributo importante per la crescita della società civile.

Angelica Dorsa

Avviata la manutenzione straordinaria del verde del Parco della Biodiversità

CATANZARO – Sono stati avviati i lavori di manutenzione straordinaria del verde nel Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro, che saranno ultimati entro la fine del mese. Il Parco rappresenta una importante risorsa per il territorio ed allo stesso tempo necessita di una quotidiana attenzione  per la cura del verde, dei viali, delle aree dedicate allo sport ed ai giochi, di quelle che ospitano i volatili, delle vasche d’acqua, delle diverse strutture presenti e dei luoghi assegnati all’arte ed allo spettacolo. Per garantire una adeguata attenzione sono necessarie importanti risorse economiche: nonostante i continui tagli alle risorse di bilancio la Provincia, grazie all’impegno del Commissario straordinario Wanda Ferro e dei dirigenti, è riuscita a recuperare le risorse necessarie da vecchie economie di spesa per avviare, non appena sarà ultimata la straordinaria manutenzione del verde, alcuni interventi finalizzati al miglioramento strutturale dell’intera area.  All’area del Parco, nella predisposizione del bilancio, è stata assegnata una priorità che segue soltanto quelle relative alla viabilità ed agli istituti scolastici, a dimostrazione della volontà di garantire il più elevato grado di fruibilità dei 65 ettari che costituiscono una delle aree urbane a verde più estese d’Italia. Quindi, pur in assenza dello strumento di bilancio e nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti, la Provincia di Catanzaro riuscirà a non ridurre drasticamente le risorse destinate al Parco, evitando il più possibile i disservizi, anche per il dovuto rispetto al senso civico di migliaia di cittadini che quotidianamente frequentano il Parco, e che in questi anni hanno contribuito a preservarlo ed a mantenerlo nelle migliori condizioni possibili.

Il progetto S.i.l.a. Officina.l.i.s. all’Università della Calabria

Cosenza – Si avvia verso la conclusione l’undicesima edizione del Progetto S.i.l.a. Officina.l.i.s. che avrà la giornata conclusiva di domani, sabato 1° giugno, presso il Centro di Accoglienza “Cupone” di Camigliatello Silano. Intanto la terza e la quarta sessione di lavoro si sono svolte presso l’Università della Calabria, curate quest’anno dal gruppo Micologico Naturalistico Silano, come capofila del laboratorio sul paesaggio S.I.L.A. Officina.L.I.S. Proprio questo Laboratorio è stato al centro dell’attenzione degli organizzatori dell’evento in quanto rappresenta l’attuazione di un “Sistema Integrato di sviluppo locale per la natura e l’ambiente, quale officina delle idee sostenibili”, i cui presupposti di impegni e lavoro si sono concretizzati con la firma del protocollo d’intesa sottoscritto dalle parti al termine dell’edizione 2012 di Sila OfficinaLiS.

Soprattutto nella prima parte, alla presenza dei rappresentanti degli enti firmatari del protocollo di intesa che prevede l’istituzione di tale laboratorio, si è parlato del programma regionale Robinwood Plus presentato da Nicola Mayerà (settore cooperazione della Regione Calabria) che ha presentato il programma di pianificazione e di gestione forestale partecipata, come strumento per rilanciare l’economia montana. Alla discussione hanno partecipato rappresentanti dei partner internazionali del programma robinwood plus che hanno contribuito a presentare il programma come un modello esportabile su base europea.

La discussione è stata completata dagli interventi di Mauro Frattegiani (pro silva italia) che ha introdotto nel contesto della discussione, alcuni dei risultati ottenuti nella due giornate di lavoro svoltisi in Sila nelle giornate del 28 e 29 maggio, soffermandosi sul concetto di sostenibilità della gestione forestale. La pianificazione forestale è stata infine analizzata sotto il profilo dell’organizzazione e rispetto della filiera del legno in Calabria da Peppino Anselmi (Consigliere dell’Ordine dei dott. Agronomi e Forestali di Cosenza) e della certificazione e sostenibilità da Stefano De Marco.

La Giornata è stata chiusa dagli interventi di Marina Botta (architetto enviromental designer) e da Giancarlo Statti (professore di fitochimica presso il Dipartimento di Farmacia e SSN dell’Unical) che hanno introdotto elementi innovativi nello sfruttamento dei prodotti della filiera del legno, sia dal punto di vista urbanistico, sia dal punto di vista farmaceutico industriale.

La Biodiversità come fattore economico è stato l’argomento principale della seconda sessione dei lavori che si sono svolti, presso l’University Club, durante la quale, dopo i saluti delle autorità accademiche (Giovanni Latorre e Sebastiano Andò) e degli Ordini Professionali degli Agronomi e Forestali, di Cosenza (Lina Pecora), regionale (Stefano Poeta) e nazionale (Andrea Sisti), gli argomenti sono entrati nel vivo con le relazioni di: Carmen Gangale, Edoardo Biondi, Marco Galiè, Francesco Sunseri, Alessandra Guerrini, Riccardo Barberi, Antonio Brunori, Domenico Cersosimo, Giuseppe Zimbalatti.

Un confronto a più voci in cui si è discusso di biodiversità della montagna nel sistema agro – silvo – pastorale ed in particolare di biodiversità nel Mediterraneo come risorsa per l’industria alimentare, cosmetologia, farmaceutica e nutraceutica, oltre che del sistema territoriale tra conservazione della biodiversità e sviluppo, trovando il Presidente nazionale dell’Ordine degli Agronomi e Forestali, Andrea Sisti, nel concludere i lavori, un punto di appoggio e sostenitore certo del Parco Nazionale della Sila per la sua candidatura presso l’UNESCO, quale Patrimonio dell’Umanità

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