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‘Ndrangheta, blitz della polizia nel vibonese, 30 arresti

VIBO VALENTIA – La Polizia di Stato di Vibo Valentia, a conclusione di complesse indagini condotte in collaborazione con la Questura di Catanzaro e con il Servizio centrale operativo e con il coordinamento dalla Procura antimafia di Catanzaro, sta eseguendo dalle prime ore di stamani un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di oltre 30 persone.

Le persone coinvolte nell’operazione sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa; estorsione, danneggiamento e rapina, aggravati dal metodo mafioso; detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’operazione che è in corso sono impiegati oltre 200 poliziotti a Vibo Valentia e altri nelle province di Reggio Calabria, Palermo, Roma, Bologna, L’Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro, Milano e Udine.

Fonte Ansa – Immagine di repertorio 

‘Ndrangheta attiva e operativa in Piemonte, blitz e arresti

TORINO – Vasta operazione stamane in Piemonte contro la ‘ndrangheta calabrese. Il blitz denominato Carminius è scattato alle prime ore di oggi e sta impegnando oltre 400 uomini dei carabinieri di Torino, dello Sco di Roma e della Guardia di Finanza.

I militari, su richiesta della DDA del capoluogo piemontese, partendo dalla provincia di Vibo Valentia, stanno eseguendo diversi provvedimenti di custodia cautelare in carcere a carico di un presunto sodalizio di stampo ‘ndranghetisctico, da tempo radicato nella regione.

Al momento risultano 17 le persone indagate alle quali viene contestato il reato di estorsione di tipo mafioso. Un’attività ben articolata, quella di oggi, già avviata nel 2012 dai Ros dei Carabinieri e nel 2015 dalla Guardia di Finanza che avrebbe permesso di accertare la presenza e l’operatività delle cosche calabresi in Piemonte.

 

 

Associazione a delinquere di stampo mafioso, blitz in Veneto

PADOVA – È in corso una vasta operazione contro la ‘ndrangheta in Veneto, dove i carabinieri di Padova e la guardia di Finanza di Venezia stanno eseguendo 33 misure di custodia cautelare.

Il blitz è coordinato dalla Procura distrettuale antimafia di Venezia. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio, usura, sequestro di persona, estorsione e emissione di fatture inesistenti.

Fonte Ansa

Blitz della DIA tra Sicilia e Calabria, 32 arresti

VIBO VALENTIA –  E’ in corso dalle prime ore di oggi un bliz della Dia, Direzione Investigativa Antimafia che vede coinvolti soggetti di Cosa Nostra tra le città di Agrigento, Trapani, Palermo, Ragusa, Catania e Vibo Valentia.

Nella città calabrese sono state arrestate due persone di Briatico. L’operazione si è anche estesa nella città di Parma. In tutto sono 34 gli ordini di arresto notificati.

Gli indagati da parte della procura di Palermo sono accusati di associazione mafiosa, partecipazione in concorso in associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga, detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo estortivo e danneggiamento.

L’operazione è stata denominata Kerkent e tra le accuse compare anche quella di violenza sessuale. Secondo gli inquirenti, l’associazione a delinquere avrebbe avuto base in Sicilia e si sarebbe poi estesa anche in Calabria ed Emilia Romagna. 

 

 

Blitz dei “Prendocasa” a Palazzo dei Bruzi, alcuni manifestati sul tetto

COSENZA – Sono entrati indisturbati, eludendo i controlli del Posto di Guardia della Polizia Municipale, alle spalle di Palazzo dei Bruzi, alcuni manifestati del comitato “Prendocasa”. Alcuni di loro sono riusciti a salire anche sul tetto della casa comunale aiutandosi con le impalcature presenti nel cortile. Una trentina in tutto. Al seguito anche donne e bambini.

“Casa Subito”, questo lo slogan di protesta da parte degli occupanti, la situazione è alquanto concitata.

Sul posto oltre ai Vigili Urbani anche la Digos.

 

 

 

Appalti all’Annunziata, blitz della Guardia di finanza e dei carabinieri

COSENZA – La Procura della Repubblica di Cosenza ha avviato un’inchiesta sull’appalto del servizio di pulizia dell’ospedale “Annunziata”.

La Guardia di finanza ed i carabinieri di Cosenza, su delega della Procura, si sono recati nell’ospedale ed hanno acquisito una voluminosa documentazione. Nell’inchiesta, secondo quanto si è appreso, ci sarebbero alcuni indagati.

Il reato che viene ipotizzato è quello di truffa.

Spaccio di droga e furto di energia elettrica, blitz interforze a Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ)- Blitz interforze di carabinieri, polizia e guardia di finanza nel quartiere “Ciampa di cavallo” di Lamezia Terme. Cinque persone sono state arrestate, due per detenzione e spaccio di droga e tre per furto di energia elettrica, nell’ambito dei controlli che hanno visto impegnato personale di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Reparti cinofili, Reparto Mobile di Reggio Calabria, Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza e Siderno, Vigili del Fuoco e, per le verifiche degli allacci abusivi alla rete dei servizi forniture, tecnici dell’Enel e di Multiservizi.

In tutto 35 le perquisizioni domiciliari effettuate all’interno dell’insediamento dove sono stati realizzati anche manufatti abusivi.
All’interno di un intercapedine, in una costruzione del quartiere, sono stati trovati e sequestrati 200 grammi tra eroina e cocaina, varie sostanze da taglio, alcuni bilancini di precisione e circa seimila euro in banconote di vario taglio nascoste insieme agli stupefacenti.

Fonte e foto Ansa

Guerra tra cosche, blitz nel crotonese, diversi arresti

CROTONE – Le cosche della provincia di Crotone erano pronte a scatenare una nuova guerra di mafia per assicurarsi il controllo del territorio. E’ quanto ha accertato la Polizia al termine di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro che ha portato all’arresto di diversi esponenti di spicco delle famiglie della ‘Ndrangheta crotonese.

Le misure sono scattate nei confronti di vari esponenti delle cosche di Isola Capo Rizzuto, Crotone e Petilia Policastro accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsione, tentata rapina, incendio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni.

Dalle indagini è emerso che le cosche avevano già pianificato alcuni omicidi. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della squadra mobile di Crotone e del Servizio centrale operativo con il supporto delle squadre mobili di Catanzaro, Taranto, Mantova e dei reparti prevenzione crimine di Cosenza, Vibo Valentia e Siderno.

Fonte Ansa

Blitz nel varesotto, coinvolti affiliati delle cosche crotonesi

BUSTO ARSIZIO (VA) – Una vasta operazione denominata “Atlantic” ha interessato stamane il territorio del varesotto dove sono state emesse quattordici misure cautelari, di cui quattro ai domiciliari. Ad essere colpita sarebbe stata una organizzazione di stampo mafioso attiva nella zona e soprattutto dedita alla estorsioni e al traffico di droga. Il blitz è scattato a seguito delle indagini avviate dopo il tentato suicidio di un uomo di nazionalità italiana, soccorso dai militari della stazione di Lonate Pozzolo.

Secondo le prime ricostruzioni pare che a capo dell’organizzazione criminale vi fosse un uomo palermitano vicino alle cosche crotonesi, Manuele Dicastro, già coinvolto nel 2009 nell’operazione Bad Boys dove fu coinvolto Vincenzo Rispoli, ritenuto vicino alla cosca Farao- Marincola di Cirò Marina.

 

 

 

 

 

 

Operazione “Alba-Rosa”, armi, droga e ricettazione, blitz della polizia

REGGIO CALABRIA – Nelle prime ore della mattinata odierna, al culmine di articolate e complesse investigazioni condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi (RC), è stata data esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari nr. 3104/16 RGNR, 2494/16 RG GIP, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palmi (RC) in data 24/07/2018, su richiesta di quella Procura della Repubblica, a carico di nr. 10 soggetti.

In particolare, il Commissariato di PS Taurianova, con il concorso della Squadra Mobile di Reggio Calabria e Prato, dei Commissariati di PS Gioia Tauro, Palmi, Polistena e dei Reparti Prevenzione Crimine Calabria, hanno tratto in arresto i seguenti indagati:

  1. ASCONE Luciano 47 anni di Cinquefrondi (RC)– arresti domiciliari – già detenuto in carcere per altra causa;
  2. CAMBRIA Raffaele 27 anni di Rosarno (RC)– arresti domiciliari;
  3. D’AGOSTINO Angelo 36 anni di Rosarno (RC)– custodia in carcere;
  4. FIUMARA Francesco 27 anni di Rosarno (RC)– arresti domiciliari;
  5. LUCA’ Giuseppe 30 anni – arresti domiciliari;
  6. MITRUSHI Vllasi (alias Orest) 33 anni – custodia in carcere – già detenuto in carcere per altra causa;
  7. PALAIA Benito 39 anni di Rosarno (RC)– arresti domiciliari;
  8. PAPASIDERO Francesco 38 anni di Rosarno (RC)– custodia in carcere;
  9. PEPÈ Salvatore 33 anni di Rosarno (RC) – custodia in carcere – già detenuto in carcere per altra causa;
  10. SCARFO’ Fabio 27 anni di Candidoni (RC) – custodia in carcere – già detenuto in carcere per altra causa.

ritenuti responsabili, a vario titolo, di:

  • Reati in materia di sostanze stupefacenti art. 73 del DPR 309/90;

e SCARFÒ Fabio più due altri soggetti nei confronti dei quali si procede a piede libero, di:

  • Tentata rapina;
  • Ricettazione;
  • Detenzione e porto illegale di arma da taglio [art.4 L 110/75]

 

Il provvedimento in questione è il risultato di complesse e laboriose indagini condotte dal Commissariato di PS di Taurianova, con il coordinamento di questa Squadra Mobile e supportate da numerosi presìdi tecnologici, confluite nell’informativa di reato redatta a carico dei soggetti di cui sopra.

L’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento cautelare da eseguire ha accolto le risultanze investigative della Polizia di Stato che, grazie ad una mirata ed efficace attività di intercettazione, accompagnata da proficui servizi di polizia giudiziaria, hanno ricostruito puntualmente gli esiti delle attività di indagine esperite.

Infatti l’indagine veniva avviata in data 29.8.2016 a seguito di un tentativo di rapina perpetrato ai danni della banca Monte dei Paschi di Siena, filiale di Taurianova (RC) dove, nell’immediato venivano individuate le auto utilizzate dai correi per giungere sul luogo del delitto e – quindi – i proprietari ed utilizzatori delle stesse, individuati in tre uomini di Rosarno: Scarfò Fabio, D’agostino Angelo e Papasidero Francesco.

Le successive attività tecniche consentivano di acquisire elementi tali da ritenere configurata la responsabilità dei predetti per il delitto perpetrato a Taurianova, ma soprattutto permetteva di accertare come i soggetti in questione – in concorso con altre persone di Rosarno e dei paesi limitrofi – fossero impegnati in una notevole serie di attività delittuose, concernenti soprattutto lo spaccio di sostanza stupefacente.

Nel corso di tali attività gli indagati mantenevano contatti con soggetti dimoranti nel nord Italia, in Puglia, e financche con soggetti di nazionalità albanese, da qui il nome dell’operazione denominata “ALBA-ROSA”, con i quali organizzavano compravendite di sostanza stupefacente.

L’indagine non ha invero consentito di accertare la sussistenza di un’associazione unitaria che reggesse le fila dei traffici illeciti emersi, documentando piuttosto l’esistenza di singole trattative, singoli affari, a cui di volta in volta si interessavano solo alcuni dei soggetti indagati.

Sulla base delle risultanze dell’attività di indagine e a fondamento delle ipotesi accusatorie sono stati effettuati due riscontri fondamentali con gli arresti di SCARFÒ Fabio avvenuto a Torino nel corso del 2016, in quanto trovato in possesso di 1,049 kg di sostanza stupefacente del tipo eroina e di FALLETI Diego a Melicucco sempre nel 2016, in quanto trovato in possesso di circa 50 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana trasportata all’interno del proprio Fiat Doblò di colore bianco.

Al termine delle formalità di rito, i soggetti sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.