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Sequestrata arma senza riduttore, denunciato un cacciatore

ROTONDA (CS) – Continuano i servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del bracconaggio e tutela della fauna selvatica nel Parco Nazionale del Pollino. Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Parco di Morano Calabro hanno denunciato un cacciatore del luogo per violazione alla legge sulla caccia. In particolare, l’uomo è stato sorpreso in località “Monastero di Colloreto” di Morano Calabro, area questa limitrofa alla zona 2 del Parco del Pollino dopo che lo stesso aveva da poco abbattuto alcuni ungulati. Dal controllo è emerso infatti che il fucile usato per l’attività venatoria non era dotato dell’apposito “riduttore” e dunque era predisposto a contenere più di due munizioni all’interno del serbatoio, in questo modo l’arma non è consentita per la caccia. Inoltre si è accertato che i tre cinghiali appena sparati erano stati abbattuti con munizionamento spezzato, in particolare “pallettoni” assolutamente vietati per la caccia al cinghiale. Si è pertanto denunciato il cacciatore per aver usato mezzi e munizionamento non consentito per l’attività venatoria e posto sotto sequestro il fucile calibro 12 e il munizionamento in suo possesso oltre ai due capi abbattuti in seguito dati in beneficenza.

Antibracconaggio, una denuncia nel Reggino (VIDEO)

REGGIO CALABRIA  – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di S.Roberto, dipendente dal Gruppo Carabinieri Forestale di Reggio Calabria hanno effettuato un’operazione antibracconaggio. I Carabinieri sono stati allertati dai volontari dell’Associazione Guardie per l’Ambiente di Reggio Calabria. R.F., di anni 69, con precedenti specifici, è stato denunciato a piede libero all’A.G. per i reati di ricettazione, maltrattamento ed uccisione di animali e per la violazione della legge sulla caccia, in quanto deteneva illegalmente, in un casolare di campagna nella sua disponibilità, al fine di porli successivamente in commercio, n. 570 esemplari di avifauna selvatica protetta. Trattavasi, in particolare, di esemplari di cardellini, verdoni e fringuelli, tutti appartenenti alla famiglia “Fringillidae” e rigorosamente protetti dalla Convenzione di Berna e dalla Direttiva “Uccelli”, detenuti in 11 gabbie non idonee alle loro caratteristiche etologiche e, quindi, alla loro natura. Purtroppo, per venti di essi si è dovuto costatare il decesso. I rimanenti 550 esemplari, posti sotto sequestro unitamente alle gabbie, sono stati liberati e reimmessi in natura su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Si stima che la vendita degli esemplari di avifauna illegalmente detenuti avrebbe potuto determinare un profitto di circa 20.000 euro.

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Praticavano caccia illegale, denunciate 3 persone

REGGIO CALABRIA – Con l’accusa di reato di caccia tre persone sono state denunciate nel reggino. Gli uomini della Forestale hanno sequestrato fauna selvatica detenuta in maniera illegale. I militari li hanno individuati nel corso di diverse operazioni.

Nella prima, presso località Pendola, le forze dell’ordine hanno accertato che C.B. teneva in un casolare 25 esemplari di cardellino, due di colombaccio, due di merlo, due di verzellino ed uno di tordo.

Nella seconda, invece, F.S. è stato denunciato per detenzione illecita di due esemplati di corvo reale. Si tratta di una specie non dedita al fenomeno del bracconaggio. Nel comune di Campo Calabro L.F. è stato fermato nel momento in cui stava scaricando da un furgone un esemplare di cinghiale, ancora vivo, anche se in condizioni precarie. (Foto ansa.it) 

Scilla, due denunce per bracconaggio

SCILLA (RC) – Due persone, padre e figlio, di 77 e 46 anni, sono state denunciate in stato di libertà, a Scilla , dai carabinieri forestale con l’accusa di bracconaggio. I militari hanno sequestrato loro un fucile da caccia con relativo munizionamento. Alla denuncia dei due i carabinieri forestale sono giunti nell’ambito di un’operazione antibracconaggio avviata su segnalazione dei volontari del Cabs e inserita nel contesto delle attività di prevenzione e repressione che in questo periodo dell’anno vengono pianificate e realizzate per prevenire o reprimere attività di caccia illegale ai danni degli uccelli migratori. In particolare, viene protetto il transito, nell’area dello Stretto, del falco pecchiaiolo localmente noto come adorno, rapace insettivoro di grande utilità per il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema. Un passaggio minacciato dall’illecita attività venatoria posta in essere dai bracconieri.

Cacciatori sorpresi nel Parco del Pollino

GRISOLIA (CS) – Sono stati sorpresi nel Comune di Grisolia (cs) nel Parco Nazionale del Pollino mentre praticavano attività venatoria. Per due cacciatori di  S.Maria del Cedro (cs) è scattata la denuncia per attività venatoria e introduzioni di armi all’interno dell’area protetta. I due uomini sono stati sorpresi, al termine di una accurata attività di osservazione e controllo da parte degli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale di Grisolia dipendente dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente CTA del Pollino, in località  “Valle” del comune di Grisolia (cs), zona questa ricadente nel perimetro dell’area protetta calabro-lucana. Bloccati dagli uomini della Forestale gli sono stati sequestrati i due fucili calibro 12 e il munizionamento in loro possesso. Altra attività ha invece portato al sequestro di una pista di esbosco realizzata abusivamente in località “Trincello” zona 1 del Parco Nazionale nel Comune di Verbicaro. La pista della lunghezza di 75 metri è stata realizzata all’interno di un bosco di Leccio con un mezzo meccanico in assenza di autorizzazione. Per realizzarla sono state sradicate alcune piante. Per tale reato è stato deferito l’autore dei lavori, proprietario del fondo.

Bracconaggio, denunciati perché sorpresi a cacciare in zona protetta

REGGIO CALABRIA – Tre persone sono state denunciate, in due distinte attività, dagli agenti del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Reggio Calabria, per bracconaggio ed esercizio illegale dell’attività venatoria. I primi due, padre e figlio, di 52 a 28 anni, sono stati sorpresi all’interno della zona di protezione speciale denominata “Costa Viola” in località Piani di Aspromonte nel  comune di Scilla, inserita nella Rete ecologia europea natura 2000, dove è vietata la caccia per tutto il mese di settembre, mentre erano appostati in un boschetto ai margini della strada comunale. Il terzo, di 34 anni, è stato intercettato nel territorio del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte e trovato in possesso di un esemplare di colombaccio appena abbattuto. Ai tre, tutti in possesso della licenza di caccia, sono stati sequestrati i fucili con relativo munizionamento e la selvaggina abbattuta.

Cinque Denunce nel Cosentino per Caccia con Mezzi Non Consentiti

COSENZA – Durante un’operazione antibracconaggio, condotta dalla polizia provinciale di Cosenza in occasione dell’apertura della stagione venatoria, sono stati denunciati cinque cacciatori.

I cacciatori sono stati sorpresi mentre cacciavano quaglie, con un richiamo acustico del tipo vietato, in località Silo Di Marano Principato.

La polizia ha provveduto a denunciare i cinque, con l’accusa di esercizio venatorio con mezzi non consentiti, e a sequestrare i fucili, le munizioni ed il congegno .