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Bronzi di Riace: a Marzo 15 mila visitatori

CATANZARO – Sono stati poco meno di 15 mila (14.924 per l’esattezza), solo a marzo, i visitatori dei Bronzi di Riace tornati da dicembre nelle sale del Museo archeologico di Reggio Calabria. Un boom di presenze, riferisce la Soprintendenza archeologica della Calabria, dopo gli 11.522 visitatori registrati nei dieci giorni post apertura di dicembre. A gennaio i visitatori sono stati 10.233 e a febbraio 7.280, per un totale, nella nuova “location”, di quasi 44 mila.

Visita notturna ai Bronzi per Carnevale

REGGIO CALABRIA – Sabato 1 marzo il Museo archeologico di Reggio Calabria sarà aperto eccezionalmente di notte per consentire una visita ai Bronzi di Riace fuori dagli orari consueti.

L’iniziativa è promossa in occasione delle festività di Carnevale dalla Direzione generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale. In alcuni luoghi di eccellenza del patrimonio culturale statale si terranno spettacoli ed eventi al costo ordinario del biglietto di ingresso.

Boom di visitatori per i Bronzi di Riace

REGGIO CALABRIA-I Bronzi di Riace sono  i veri protagonisti del Museo archeologico di Reggio Calabria. Al loro ritorno a casa sono stati visitati da più di 17 mila visitatori. Un boom per la città ed il Museo stesso. Lo riferisce Simonetta Bonomi, Soprintendente ai Beni archeologici della Calabria. Il Museo, progettato da Marcello Piacentini, ha riaperto parzialmente al pubblico il 21 dicembre dopo che, nei giorni precedenti, vi erano stati riportati e ricollocati i due guerrieri.

Chiusura gara per il Museo archeologico di Reggio Calabria

CATANZARO – Lunedì 15 luglio si chiuderà la gara per l’allestimento del Museo archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria che ospiterà nuovamente i Bronzi di Riace. E’ quanto annunciato a Catanzaro da Francesco Prosperetti, direttore generale dei beni culturali della Calabria, e da Mario Caligiuri, l’assessore regionale alla Cultura.

“Nelle settimane successive contiamo di poter dare corso agli appalti” ha aggiunto Prosperetti.

L’inaugurazione è prevista per i primi mesi del prossimo anno.

Studenti in visita ai Bronzi di Riace

REGGIO CALABRIA – Oltre duecento studenti provenienti da tutta Italia hanno ammirato questa mattina i Bronzi di Riace nel laboratorio di restauro e mostra di Palazzo Campanella.

La visita guidata è stata organizzata dal Dipartimento regionale “Turismo”, nell’ambito dell’evento “Giochi del Mare 2013”. Nei prossimi giorni sono previste ulteriori visite ai Bronzi di Riace dei partecipanti alle cosiddette “Olimpiadi del mare”, organizzate dalla Federazione Italiana Badminton che coinvolgono circa ottocento atleti provenienti da tutta Italia.

“La presenza di questi studenti provenienti da tutta Italia – ha detto il Dirigente Generale del Dipartimento Turismo Pasquale Anastasi – rientra nelle azioni messe in campo per favorire il turismo scolastico. Stiamo lavorando anche in questa direzione per incrementare la politica di destagionalizzazione dell’offerta turistica regionale”.

Un “bando di idee” per valorizzare i Bronzi di Riace

POTENZA – Per valorizzare i Bronzi di Riace sarà lanciato ”un bando di idee, che si potrebbe definire pre-commerciale”. L’annuncio e’ del Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca oggi in visita a Potenza.

Il Ministro ha spiegato che, per i Bronzi, vi sono le stesse condizioni trovate in altri due luoghi, nel Sulcis e a Pompei, per lanciare una nuova  metodologia di sviluppo del territorio.

Sgarbi presenta il suo libro e rilancia: un crimine impedire ai Bronzi di viaggiare

Cosenza – Il rapporto tra l’arte e la sacralità, non meramente intesa come religiosità ma come un’energia insita in ciascuno e che nell’artista è destinata a prendere forma nella sua produzione.

Questo il filo conduttore del tandem di eventi tenutosi ieri al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza che ha ospitato la presentazione dell’ultimo libro di Vittorio Sgarbi da titolo “L’ombra del divino nell’arte contemporanea” e, a seguire, l’inaugurazione della mostra,  – non a caso – dal titolo “Il Divino nell’arte contemporanea” promossa e curata da Mario Bilotti, celebre per avere curato già altre importanti eventi espositivi nella città bruzia tra cui la mostra da “Picasso a Warhol opere della collezione Bilotti” del 2005.

Nella gremita sala conferenze del Museo si è discusso di entrambe le iniziative per poi giungere al culmine nella presentazione del libro di critica d’arte da parte dello stesso autore, Vittorio Sgarbi, in questi giorni a Cosenza e impegnato in altri eventi culturali.

Presenti all’evento assieme al noto critico, l’assessore alla Cultura del comune di Cosenza, Rosaria Succurro, il curatore della mostra Mario Bilotti, l’editore della Cantagalli Francesco Corsi, la storica d’arte del Ministero ai Beni culturali, Stefania Bosco e l’architetto Fernando Miglietta che ha moderato gli interventi. A portare la loro testimonianza anche due degli artisti protagonisti della Mostra che è seguita alla presentazione, ovvero Stefano Solimani e Croce Caravella. Presente anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, giunto in ritardo per via di impegni istituzionali.

L’idea del doppio evento è nata dal progetto di rivisitazione dell’opera degli artisti contemporanei che si occupano del tema del divino; la mostra fa parte di una rete di eventi espositivi curati dallo stesso Bilotti, cui hanno preso parte anche molte opere realizzate per l’occasione ma unite dal comune denominatore della sacralità. Opere e artisti spesso menzionati nel libro presentato proprio ieri da Sgarbi.

Ironico e pungente fin dalle prime battute, Vittorio Sgarbi ha esordito dicendo “questa mostra è organizzata e finanziata da me a mia insaputa”, alludendo alla gratuità del suo intervento; ma ha subito tenuto a sottolineare quanto sia legato alla città di Cosenza e al suo centro storico, per il quale si è sempre battuto – spesso con interventi fortemente critici nei confronti dell’operato di cert’uni amministratori della città – cercando di promuoverne la valorizzazione e la tutela.

Nel passaggio al clou della manifestazione, ovvero la presentazione del tema del libro, non ha potuto mancare ad alludere alla situazione attuale del circuito artistico e museale calabrese, in particolare alla condizione dei Bronzi di Riace e alla reticenza delle alte dirigenze “che pur non ne sono proprietarie” – ha affermato lo stesso Sgarbi – a volerle renderle accessibili al pubblico magari consentendone l’esposizione in altri musei italiani. Secondo il critico pecca di “idiozia criminale” chi pensa di voler tenere a tutti i costi in Calabria le due maestose opere, adducendo come motivazione la loro fragilità, laddove sono stati per secoli in balia delle correnti marine e in condizioni estremamente precarie e ad esse hanno persistito; ma soprattutto laddove sembra essere lontana la data di riapertura del Museo della Magna Graecia di Reggio Calabria che dovrebbe ospitarle.

Ma per Sgarbi i Bronzi sono stati un ottimo esempio da cui partire per definire il proprio concetto di contemporaneità, laddove con essa si definisce un qualcosa “che vive dentro di noi”, una “condizione che ci appartiene”, in luogo della quale anche i Bronzi possono definirsi contemporanei, in quanto portatori di “seducenza materiale”, e perché legati alla memoria storica di una comunità che li ha accolti una volta ripescati dai fondali.

E come la contemporaneità risiede in ciascuno, allo stesso modo si verifica con la sacralità o la spiritualità: quel qualcosa che porta l’artista a esprimersi attraverso le proprie opere.

Il rapporto tra l’artista contemporaneo e il divino, inteso come rappresentazione di soggetti sacri o religiosi è stato successivamente al centro dell’intervento di Sgarbi. In modo particolare la problematicità che sembra assumere questo rapporto quando uno dei due termini, ovvero il contemporaneo, si slega dal fattore cronologico per accostarsi maggiormente a quello ideologico. Laddove coincide, agli inizi del Novecento, con “la morte di Dio” e l’artista si trova in una sorta di empasse che supera anche grazie della tendenza avanguardista all’astratto. Ma come è avvenuto per il Neoclassicismo, anche l’artista contemporaneo, che ormai da secoli ha sdoganato la condizione della committenza, “può e deve ritornare al tema del sacro” – ha affermato Sgarbi – e può farlo sia percorrendo la via dell’avanguardia che sia astrattismo o concettualismo, sia rivisitando i canoni della tradizione figurativa. Attraversando quell’”ombra” come dice il titolo, che altro non è l’incombenza o l’influenza del divino, – usando le parole del critico – tema ormai “raro, forse desueto, ma non impossibile all’artista contemporaneo”.

Così ha avuto inizio il viaggio tra le diapositive commentate dal critico che si è soffermato in maniera particolare al recupero della Cattedrale di Noto – ricostruita dopo il crollo del 1996 – , che sta attualmente curando sulla base di canoni dell’arte tradizionale e cui hanno contribuito con il proprio lavoro diversi artisti le cui opere sono esposte alla Mostra al Museo dei Brettii e degli Enotri.

Molto partecipata e seguita con attenzione, la presentazione si è conclusa con i saluti del sindaco Mario Occhiuto, che ricordiamo essere egli stesso di formazione artistica, in quanto architetto; anche costui ha voluto esprimere il plauso nei confronti del lavoro di Mario Bilotti e del suo impegno culturale nella città di Cosenza, che ieri si è espresso in maniera ottimale nella coniugazione di due così interessanti eventi.

Prima di procedere con il taglio del nastro e l’apertura ufficiale della mostra, l’amministrazione comunale ha voluto esprimere la propria riconoscenza a Sgarbi consegnando il “Telesio d’argento”.

Giovanna M. Russo

Rinviata l’inaugurazione dei Bronzi di Riace restaurati

Un operatore durante il lavoro di restauro

REGGIO CALABRIA – Simonetta Bonomi la sovrintendente ai Beni culturali ritiene che i Bronzi siano pronti per essere esposti dopo il recentissimo restauro. Lo stop arriva però, questa volta, dal presidente della regione Giuseppe Scopelliti che preferisce invece attendere il completamento del rifacimento dello stesso museo, per presentare in una nuova veste tutto l’apparato. Non è ancora stata stabilita una data precisa per l’inaugurazione ma si pensa al periodo primavera estate del 2013.

Bronzi a Firenze. Parla Lamberti-Castronuovo

Reggio Calabria – Tutto è iniziato con un appello dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri che chiedeva al sottosegratario ai Beni Culturali Roberto Cecchi un intervento «per la valorizzazione dei beni culturali e dei reperti archeologici calabresi». La risposta del Ministero non è tardata: lo spostamento dei Bronzi di Riace a Firenze, «Il modo – ha Cecchi spiegato alla Nazione – per far rivivere una grande emozione», tanto, aggiunge, «per rivedere aperto il museo di Reggio ci vorranno anni».

Proposta sulla quale il Ministero sembra riflettere seriamente e che è stata tra l’altro, accolta di buon grado dal sindaco fiorentino Matteo Renzi. E adesso, in occasione del quarantesimo anniversario dal ritrovamento delle statue sui fondali calabresi, e con il completamento del Museo della Magna Graecia che sembra un traguardo ancora lontano, i calabresi temono di vedersi strappare uno dei simboli culturali della regione.

Non tardano, di conseguenza le dichiarazioni della politica. L’assessore alla Cultura della Provincia di Reggio Calabria Edoardo Lamberti-Castronuovo interviene:  «Il sindaco di Firenze o lo storico Cardini ( e non sono i soli), che non conoscono Reggio, pensano di “salvare” i Bronzi da un branco di incapaci che hanno abbandonato le statue del quinto secolo a. C. in uno scantinato, in una terra dove si pensa ad altro che non alla cultura. Forse Renzi – dice Lamberti-Castronuovo – non solo non conosce la nostra città e i suoi uomini migliori, ma probabilmente non conosce neppure la storia e le origini della nostra cultura». L’assessore provinciale reggino aggiunge: «Allora, senza erigere barricate, produciamoci in uno sforzo collettivo. Istituzioni, associazioni, cittadini. Cominciamo a invitare ufficialmente Renzi a visitare Reggio, subito».

Intanto non resta che sperare nella riapertura del Museo reggino, che equivarrebbe a ridare una dimora ai due guerrieri: a tal proposito la Soprintendenza ha assicurato che a dicembre i Bronzi saranno al museo e in primavera dovrebbero riaprire tutte le sale.