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Chiuse indagini sul governatore Oliverio. Indagati Adamo e la Bruno Bossio per corruzione

CATANZARO – La Procura di Catanzaro ha emesso l’avviso di chiusura indagini nei confronti del governatore della Calabria Mario Oliverio nell’ambito dell’inchiesta “Lande desolate”. Il provvedimento è stato emesso anche nei confronti della deputata del Pd Enza Bruno Bossio e del marito, l’ex consigliere regionale del Pd Nicola Adamo. I tre sono indagati per corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio aggravata dalla finalità di stipula di contratti e corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio.

L’indagine riguarda presunti illeciti in a tre appalti: l’impianto di risalita di Lorica, nella Sila cosentina, l’aviosuperficie di Scalea (Cosenza), e la realizzazione di piazza Bilotti a Cosenza. In particolare, per quanto riguarda piazza Bilotti, a maggio 2016 Oliverio, insieme ad Adamo, Enza Bruno Bossio, al direttore dei lavori Francesco Tucci, e all’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri avrebbero stretto, secondo l’accusa, un “accordo illecito” per rallentare i lavori. Per gli inquirenti si sarebbero adoperati per fini politico-elettorali al rallentamento dei lavori in corso a Piazza Bilotti con lo scopo di non permettere al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto di inaugurare l’opera.

Oliverio deve rispondere pure del reato di abuso d’ufficio che sarebbe stato commesso in concorso con Francesco Tucci, il dirigente della Regione Luigi Zinno, l’imprenditore Barbieri e ancora con Damiano Mele e Arturo Veltri. Tra i destinatari dell’avviso di conclusione indagini figurano pure l’ex sindaco di Pedace Marco Oliverio, Carlo Cittadini, Vincenza De Caro, Ettore Della Fazia, Gionbattista Falvo, Gianluca Guarnaccia, Carmine Guido, Rosaria Guzzo, Pasquale Latella, Paola Rizzo, Marco Trozzo.

 

Referendum Rossano-Corigliano, Bruno Bossio: «Si è espresso un voto di civiltà»

COSENZA – Sul risultato del referendum consultivo per la fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano, che si è svolto ieri decretando la volontà di unire i due enti per dare vita alla terza città per popolazione della Calabria, si esprime oggi la deputata del PD, Enza Bruno Bossio, dichiarando che «a Rossano e Corigliano si è espresso un voto di civiltà. È stata sconfitta la paura della modernità e non hanno prevalso ataviche rinchiusure municipalistiche. La nuova città – prosegue la parlamentare – sarà un punto di forza per l’intera Calabria. Inevitabilmente essa costituirà un polo attrattivo e fortemente produttivo per la crescita sociale ed economica regionale. La nuova città avrà anche una forte identità storico-culturale; sarà, di fatto, una capitale magnogreca. Essa è destinata ad avere una centralità ed una funzione strategica nell’ambito regionale. Mi auguro che quanto si è registrato tra le due più importanti città della sibaritide possa essere da esempio per avviare anche il processo di unificazione dell’area urbana cosentina. Il voto di ieri unisce e non divide – conclude la Bruno Bossio – L’impegno per promuovere la città unica sull’asse Cosenza, Rende, Unical dovrà essere profuso nel segno della emulazione e non della competizione. Una forte sinergia tra le due potenziali nuove città sarà una convenienza non solo per I territori interessati ma per la modernizzazione del sistema istituzionale regionale e meridionale».

Pd Cosenza: passo indietro di Mazzuca, nuovo spirito collaborativo tra Oliverio e Guccione

COSENZA – Per adesso l’auspicata unità del Pd è limitata alla ricomposizione della frattura tra Oliverio e Guccione. La pace era nell’aria già da tempo e la presenza del consigliere regionale all’incontro organizzato dal governatore per presentare lo studio di fattibilità del nuovo ospedale di Cosenza ne ha fornito la conferma. «Tra me e Oliverio non vi era stato alcun litigio ma solo una differenza di vedute sulla gestione del partito, alla luce anche delle tante sconfitte incassate nelle recenti tornate elettorali» commenta Guccione. A proposito di elezioni, le politiche sono dietro l’angolo e proprio Guccione è il principale indiziato per una candidatura alla Camera nel collegio di Cosenza. «Per adesso svolgo con passione e soddisfazione il mio ruolo a Palazzo Campanella. Non ho altre aspirazioni» replica. Intanto gongola il segretario regionale Ernesto Magorno per il clima di rinnovata collaborazione ripristinato in seno al partito in provincia di Cosenza. Giuseppe Mazzuca ha ritirato la propria candidatura alla segreteria Pd convergendo sulle posizioni di Luigi Guglielmelli. L’uscente ha la vittoria in tasca. La sua antagonista, Angela Donato, espressione di Aria Nuova, sostenuta dalla componente di Graziano Di Natale, non dovrebbe superare, in termini percentuali, la doppia cifra. I vertici democrat si sono ritrovati nella Sala Nova del palazzo della Provincia per un incontro organizzato in concomitanza con il decennale della fondazione del partito. Oltre a Oliverio, Guccione e MAgorno, sono intervenuti il presidente della Provincia Franco Iacucci e le deputate Stefania Covello ed Enza Bruno Bossio

Incendio a Cosenza, Guccione e Bruno Bossio: «Città vecchia vittima del degrado»

COSENZA – «Qualcuno ha detto che si tratta di una tragedia annunciata, ed io sono d’accordo. Le politiche portate avanti da questa amministrazione, inerenti il centro storico, hanno solo aumentato il degrado edilizio e sociale, marginalizzandolo». Lo ha detto Carlo Guccione consigliere comunale e leader della coalizione La grande Cosenza, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche la parlamentare Enza Bruno Bossio, il capogruppo Pd a Palazzo dei Bruzi Damiano Covelli e Luigi Guglielmelli, segretario provinciale del Partito Democratico. «L’errore – ha aggiunto – è stato quello di non avviare interventi in direzione del recupero dell’inclusione sociale e della riqualificazione del centro storico. Abbiamo chiesto di avviare una discussione su proposte per rilanciare il centro storico attraverso politiche di inclusione, ma nulla è stato fatto. C’è bisogno di un’inversione delle politiche comunali a trecentosessanta gradi. Non possiamo continuare con la rimozione di questi problemi, nascondendo tutto sotto il tappeto e proponendo culturalmente un’opzione che fa gridare al successo prendendo in prestito un artista che ha vinto Sanremo, pagandolo lautamente con i soldi dei cosentini, e proponendolo gratuitamente nella piazza. Questo è solo un tentativo di rimozione e di nascondere le vere problematiche della città, perché non si ha la politica per affrontarle».

«Rispettare i morti – ha detto Enza Bruno Bossio – significa accertare responsabilità. Dobbiamo capire perché è successo, lo deve capire la magistratura, ma anche la politica, che deve farsene carico. C’è da chiedersi come mai nell’ammezzato di un palazzo così importante, inaugurato in pompa magna c’erano persone che vivevano in quelle condizioni. Bisogna che vi sia realmente una inversione di tendenza e gli investimenti pubblici devono andare nella direzione dell’inclusione sociale. Queste vittime siano da monito per provare a cambiare le cose».

Gay Pride a Cosenza, festa dei diritti e della libertà

COSENZA – La senatrice Monica Cirinnà è pronta ad inaugurare ufficialmente il primo gay pride della storia della città di Cosenza. La parata finale si svolgerà il prossimo primo luglio. Intanto la Cirinà sarà all’Università della Calabria per un incontro sulla cultura dei diritti che proseguirà nel pomeriggio nel salone degli specchi della Provincia di Cosenza. «Sono orgogliosa che il primo luglio Cosenza ospiterà il gay pride, terza città calabrese dopo Reggio e Tropea. Sono inoltre felice che sarà la mia collega di partito Monica Cirinnà a far da madrina all’evento – afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio – Voglio ringraziare l’Unical – aggiunge – per la giornata che ha voluto dedicare alla cultura dei diritti. Gli eventi programmati rappresentano il giusto riconoscimento all’importante vittoria ottenuta dalle associazioni che da anni si battono in città e nella regione per i diritti LGBT e che il primo luglio vedranno in parte riconosciuti i loro sforzi. E’ proprio a loro che va il plauso più grande. Parafrasando il nostro segretario, Matteo Renzi – dice ancora Enza Bruno Bossio – i diritti non si contano, così come non si conta il numero di persone i cui diritti sono stati finalmente riconosciuti. Diritti che oggi sono garantiti grazie alla legge sulle Unioni civili fortemente voluta dal Pd e che sono fiera di aver contribuito a sostenere con il mio voto. Leggendo i dati oggi a nostra disposizione, a un anno dall’approvazione della legge, il sud risulta essere la parte d’Italia dove si registrano meno unioni di persone dello stesso sesso e ciò è probabilmente dovuto al timore di ripercussioni sul lavoro e sulla vita sociale. Proprio per questo è importante la celebrazione del gay pride qui in Calabria e a Cosenza: è infatti necessario tenere sempre alta l’attenzione sulla rivendicazione dei diritti civili anche quando un traguardo sembra essere stato incontestabilmente raggiunto affinché entri nel vissuto quotidiano di tutti». Sull’argomento interviene anche il consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Guccione: «Cosenza si conferma città dei diritti e delle libertà. Il gay pride ci ricorda che il cammino verso il riconoscimento dei diritti è ancora lungo e faticoso. Sarà un momento di riflessione, proposta, ma anche di festa. Io aderisco perché abbiamo l’obbligo di costruire una società migliore, pluralista, senza discriminazioni. Nel manifesto politico del Gay Pride – sostiene Carlo Guccione – si legge: “Rivendichiamo il diritto alla libertà non solo come posizione ideale ma come realtà sostanziale, attraverso la rimozione di tutte le forme di discriminazioni, per una società plurale scevra dal pregiudizio. Rivendichiamo la tutela da qualsiasi atto discriminatorio, violenza fisica o verbale contro persone senza distinzioni di età, stato di salute, sesso, razza,religione, grado d’istruzione, nazionalità, cultura, impiego, opinione politica o condizione sociale. Rifiutiamo ogni forma di razzismo, violenza, maschilismo, misoginia e neo fascismo che agiscano per imporre oppressione e svilimento della dignità di ciascuna persona”. Questo passaggio sintetizza perfettamente l’universalità del messaggio politico lanciato dal gay pride».

Cosenza, presunto malaffare a Palazzo dei Bruzi. Interrogazione del Pd. Immediata replica di Luciano Vigna

parlamentoCOSENZA – Sembra che… pare che… si dice che… Alla scuola di giornalismo insegnano ai cronisti di abbondare con i condizionali nel trattare alcune notizie di cui si è venuti a conoscenza ma che non godono ancora del crisma dell’ufficialità. Ma la professione parlamentare non è quella del giornalista, e quando si ipotizza il compimento di reati gravi contro la pubblica amministrazione, non è una interrogazione che bisognerebbe presentare, ma una denuncia alla Procura della Repubblica, magari anche corredata da qualche documento. Per adesso restiamo nel campo delle ipotesi, “aria fritta”, anzi “chiacchiere” tanto per restare in tema di Carnevale. Che poi sempre di fritto si tratta. Densa di condizionali è l’interrogazione parlamentare presentata dai deputati del Pd della provincia di Cosenza, Ernesto Magorno, Ferdinando Aiello, Enza Bruno Bossio e Stefania Covello. Destinatari sono i ministri dell’Interno, della Funzione pubblica e degli Affari Regionali. “Il malgoverno che in questi anni ha interessato la città di Cosenza e che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale – è scritto in una nota diffusa dai parlamentari – è stato caratterizzato da un esercizio diffuso e quotidiano dell’illegalità e del clientelismo. Pertanto chiediamo che venga fatta chiarezza sull’azione amministrativa di Palazzo dei Bruzi al fine di ripristinare la legalità, il principio di trasparenza e di buona amministrazione nel Comune di Cosenza”. Nell’interrogazione i parlamentari del Pd evidenziano che lo scioglimento del Consiglio comunale è la “risultante del fallimento politico-amministrativo della maggioranza consiliare, insediatasi in seguito alle elezioni amministrative svoltesi nel 2011. La pratica usuale dell’affidamento diretto – si evidenzia ancora nell’interrogazione – pare configurarsi come un vero e proprio artificio per aggirare l’obbligo della procedura concorsuale e favorire poche imprese fornitrici divenute beneficiarie dell’assegnazione di ingenti quote di risorse finanziarie pubbliche; in particolare, pare che alcune di queste imprese registrino tra i soci proprietari persone notoriamente vicine al Sindaco, parenti di qualche suo stretto collaboratore e di soggetti legati alla criminalità. Lo scenario ed il contesto di una preoccupante e pericolosa deriva di arbitrio è confermata anche dalle evidenze accertate dalla procura della Repubblica di Cosenza. E ingente la mole dei debiti fuori bilancio contratti durante questa consiliatura e sui quali il Collegio dei revisori dei conti ha formulato pesanti osservazioni perché conseguenti a pratiche amministrative effettuate in aperta violazione di legge”.

Immediata la replica del vicesindaco uscente Luciano Vigna: “Ho avuto modo di dare una veloce lettura all’interrogazione dei Parlamentari del PD sul Comune di Cosenza. Al di là dell’improvvisato copia incolla con cui è strutturato tutto l’atto nel quale si parla del bilancio comunale senza scrivere nemmeno un numero, mi fa sorridere l’accusa che ci viene rivolta sui debiti fuori bilancio”. Lo scrive l’assessore al bilancio uscente di Palazzo dei Bruzi sul proprio profilo facebook in risposta all’interrogazione parlamentare presentata dai deputati cosentini del Pd. Per la precisione, il totale dei debiti approvati nel corso di questa consiliatura è pari ad euro 5.249.211,68 di cui solo circa 65 mila euro sono riconducibili alla nostra Amministrazione. Nei cinque anni di governo del PD, nonostante i ripetuti solleciti che gli interessati rappresentavano a Sindaco e Assessori, questa mole debitoria veniva colpevolmente lasciata nascosta nei cassetti dei vari uffici comunali. Il risultato è stato l’ingente peso di oneri finanziari (circa 2 milioni di euro) maturati a causa di tale irresponsabile gestione della cosa pubblica. Forse riunendosi ed “auto-interrogandosi” avrebbero ottenuto più facilmente le risposte che cercano…” conclude Luciano Vigna.

Convegno “Oltre la crisi: proposte per opere pubbliche, centro storico ed edilizia”

Ernesto_Magorno_daticameraBELVEDERE MARITTIMO(CS)-Domenica 20 Dicembre, a Belvedere Marittimo, si è tenuto il Convegno “Oltre la Crisi: Proposte per Opere Pubbliche, Centro Storico ed Edilizia”, organizzato dal locale Circolo del PD.Al tavolo dei relatori Ugo Massimilla, Segretario del Circolo PD di Belvedere Marittimo, Francesca Ugolino e Domenico Amoroso, componenti della locale Segreteria PD, Giovanni Puccio, Responsabile dell’Organizzazione PD Calabria, e il professore Franco Rossi, Assessore Regionale alla Pianificazione Territoriale ed all’Urbanistica. I lavori sono stati moderati da Domenico Amoroso, membro della locale Segreteria PD.Ugo Massimilla, ha dato l’avvio ai lavori che ha evidenziato in primis quelli che sono stati i passi avanti che il governo Renzi ha attuato fin ora e ha continuato esortando i presenti a cogliere quelle che sono le opportunità offerte, sia dal Governo sia dalla Regione non dimenticando l’importanza dei Fondi Europei, per dare vita nuova ai nostri territori.“La città ha bisogno di cambiamenti, mutano le esigenze del territorio ed è quindi necessario trovare soluzioni nuove e condivise”, così Giovanni Puccio, che ha sottolineato come sia necessario che i nostri territori recuperino il proprio patrimonio naturalistico e culturale, attuando politiche di valorizzazione dell’esistente e di tutto ciò che è stato sommerso da politiche sbagliate.Molti i temi toccati dalla pianificazione territoriale, al recupero dei centri storici, dalle proposte di una nuova edilizia al decoro urbano. Il convegno è stato occasione, inoltre, per un confronto pubblico sul Piano Strutturale Comunale (PSC), come strumento necessario e strategico per orientare le scelte future di gestione e panificazione territoriale con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità fisica e ambientale del territorio.Le conclusioni sono state affidate all’assessore Franco Rossi che ha messo in risalto come la Regione abbia assunto un atteggiamento diverso rispetto al passato, non più chiusa nei suoi uffici ma intenzionata ad accompagnare gli attori dei territori in un cammino di risalita e successo. E ha continuato: “E’ sulla riappropriazione del concetto di bene comune che vogliamo poggiare tutto e ripartire, per offrire una visione del futuro delle nostre realtà più accoglienti, più sicure, più gioiose”.All’incontro presente molti dei sindaci e degli assessori della costa tirrenica oltre a tecnici ed esperti e cittadini che hanno partecipato attivamente ai lavori.Unanime il messaggio di dare l’avvio ad un percorso da compiere insieme, amministrazioni comunali, assessorati regionali e semplici cittadini, in una presa di coscienza per un impegno comune volto al rilancio socio economico, alla riqualifica e alla rigenerazione urbana dei nostri paesi.Questo è stato il primo degli incontri che il circolo del PD di Belvedere ha inteso organizzare per ricollegare il Partito e in generale la politica ai territori in un rapporto aperto e costante con la gente, per raccogliere istanze, proposte e ascoltare suggerimenti.Prossimo appuntamento 27 Dicembre con l’Assessore Regionale al Lavoro Federica Roccisano, gli onorevoli Bruno Bossio ed Ernesto Magorno che si svolgerà presso l’Hotel Belvedere alle 10,30.