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Cosenza, buoni libro in distribuzione nelle scuole il 19 dicembre

COSENZA – Il Settore Educazione dell’Amministrazione comunale informa che mercoledì 19 dicembre saranno distribuiti agli istituti scolastici cosentini, di primo e secondo grado, i buoni libro relativi all’anno scolastico in corso. «Il ritardo registrato quest’anno – spiegano dal settore – è dovuto in parte alle comunicazioni effettuate dalla Regione e, in parte, alla necessità di venire incontro agli istituti, che hanno inoltrato decine di domande di cittadini aventi diritto, oltre la scadenza fissata del 16 novembre, circostanza quest’ultima che ha indotto a differire il termine al 30 novembre».
I buoni, quindi, potranno essere ritirati già a partire dal 20 dicembre, nei giorni che precedono la sospensione dell’attività didattica, oppure alla ripresa delle lezioni. Ciò che è importante ricordare è che i buoni ibro dovranno essere consegnati alle librerie di riferimento entro il 31 gennaio 2019, al fine di evitare disguidi.

Sono circa 460 mila euro i fondi a disposizione quest’anno, tra quelli erogati dalla Regione e quelli integrati dal Comune di Cosenza.

 

 

L’Assessore De Rose si incatena davanti scuola contro i tagli ai buoni-libro

COSENZA – Dalle parole ai fatti. L’aveva annunciato ed ha mantenuto il suo proposito. Geppino De Rose, Assessore alla scuola del Comune di Cosenza ha dato vita questa mattina, prima del trillo della campanella che annunciava l’inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico, ad una clamorosa protesta incatenandosi davanti alla  Scuola primaria “Carmelina D’Ambrosio” di Cuturella, in via Popilia. Dopo aver scritto nei giorni scorsi alla Ministra dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza per richiamare l’attenzione del Governo sui tagli alla fornitura gratuita o semi gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole di Cosenza, definendo inaccettabile la decurtazione del 56% che mina alle fondamenta il diritto allo studio dei bambini di circa 2.400 nuclei familiari appartenenti ai ceti sociali meno abbienti della città, l’Assessore De Rose ha inscenato la clamorosa protesta scegliendo non a caso la scuola primaria di Cuturella, simbolo di un quartiere ad alta densità abitativa e dove risiedono proprio quelle famiglie più disagiate sulle quali i tagli decisi dal Ministero graverebbero maggiormente.

“Quel che indigna di più – ha rimarcato De Rose durante la protesta – è che il grido d’allarme lanciato dal Comune di Cosenza non ha smosso le coscienze nè dei partiti, nè delle forze sociali, gli uni e le altre distintisi solo per un assordante silenzio. Con il gesto dimostrativo di oggi – ha detto ancora De Rose – l’Amministrazione comunale di Cosenza vuole richiamare nuovamente l’attenzione su una questione di capitale importanza che rischia di alimentare pericolosamente il trend della dispersione scolastica ed allargare la forbice dell’emarginazione e del disagio che attanaglia molte famiglie cosentine. L’auspicio è che il nostro accorato appello non rimanga nel vuoto e venga ascoltato al fine di ricercare al più presto soluzioni rispettose del diritto allo studio di moltissimi bambini della nostra città.”

 

L’assessore De Rose protesta per il taglio dei buoni libro

COSENZA – E’ inaccettabile per le famiglie cosentine e per l’Amministrazione comunale che le rappresenta il taglio operato dal Ministero per l’Istruzione alla fornitura gratuita o semi gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole di Cosenza.

Palazzo dei Bruzi aveva già protestato all’annuncio del provvedimento, lo scorso mese di agosto, attraverso dichiarazioni del sindaco Mario Occhiuto e dell’assessore alla Scuola Geppino De Rose.

Quest’ultimo, attaccando la politica della spending review in quanto “dissennato attacco a scuola, cultura e sanità”, si era anche dichiarato pronto a fornire a proprie spese agli alunni bisognosi copie fotostatiche dei libri e ad autodenunciarsi per violazione dei diritti sulla proprietà intellettuale.

E’ lo stesso assessore De Rose ad intervenire oggi con una lettera ufficiale alla Ministra Maria Chiara Carrozza, alla quale illustra la insostenibilità di una decurtazione di ben il 56%, come risulta dal piano di riparto dei fondi della Regione Calabria, per cui al Comune di Cosenza sono destinati 195.157,92 euro a fronte dei 443.435,46 dello scorso anno.

“Un taglio – fa presente De Rose – dalle dimensioni finanziarie assolutamente inaccettabili che, sulla base delle nostre stime, mette a repentaglio il diritto allo studio di bambini afferenti a circa 2.400 nuclei familiari cittadini con redditi netti corrispondenti ad un valore ISEE pari ad euro 10.632 annui.

La invitiamo – prosegue l’assessore – a verificare la percorribilità di una riconsiderazione del taglio operato, per non mortificare ulteriormente il diritto allo studio dei ceti meno abbienti della nostra città e le aspettative di un territorio già alle prese con gravi situazioni di emarginazione e di disagio sociale ed economico. Si tratterebbe di un colpo mortale ai tessuti sociali più deboli della nostra città con conseguenze drammatiche sui trend di dispersione scolastica. Confidiamo nella Sua sensibilità di ricercatrice”.

L’assessore De Rose, dimostrando garbo istituzionale, non lo ha scritto oggi alla Ministra, ma, in caso di mancanza di segnali positivi, non esclude di riprendere l’idea iniziale di dare vita ad azioni clamorose.

 

Taglio del Ministero ai trasferimenti per i buoni libro

 

COSENZA – Il Ministero dell’ Istruzione taglia quasi del 60%  i trasferimenti dei buoni libro. La Regione Calabria ha comunicato, sulla base dei parametri ministeriali, il piano di riparto regionale per la fornitura  gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico  2013 -2014.In effetti il Comune di Cosenza subisce un taglio pari a circa il 60% del trasferimento ottenuto per l’anno precedente. Su questo argomento il Sindaco Mario Occhiuto sostiene “si tratta dell’ennesimo attacco al welfare e alla filiera della solidarietà che viene scaricato sui comuni, ormai sempre più isolati in trincea a fronteggiare emergenze e bisogni di una popolazione che la crisi ha ormai messo in ginocchio”.Invece “sconcerto, stupore e rabbia”: sono queste, le reazioni dell’Assessore alla Scuola Geppino De Rose, dinanzi al nuovo piano di riparto realizzato dalla Regione Calabria sulla base delle risorse stanziate dal Ministero dell’Istruzione. E così da quest’anno alle famiglie più bisognose  della città di Cosenza non riusciremo  a garantire  i buoni libro necessari ai loro ragazzi per proseguire gli studi.Tutto ciò è semplicemente vergognoso! Continua l’Assessore De Rose: “non ci limiteremo a subire, sono pronto ad autodenunciarmi, per violazione dei diritti sulla proprietà intellettuale,ma se è necessario, fornirò, a mie spese, ai ragazzi delle famiglie più bisognose, escluse dal beneficio dei buoni libri, copie fotostatiche dei libri. Abbiamo doveri morali precisi verso i meno fortunati”.

Buoni libro: Giunta Approva Delibera per l’Erogazione alle Scuole

COSENZA – La Giunta comunale ha approvato la deliberazione per l’erogazione dei buoni libro alle scuole medie inferiori e  agli istituti superiori della città per l’anno scolastico in corso (2012/2013). Ne dà notizia l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì.

L’ammontare del finanziamento ministeriale è di circa 480 mila euro ed è la prima volta che i fondi vengono erogati (dal Ministero dell’Interno) direttamente ai Comuni senza il passaggio intermedio dalla Regione.

Gli alunni beneficiari saranno all’incirca 4.000, appartenenti a nuclei familiari la cui certificazione ISEE non supera i 10.500 annui. Gli uffici del Settore Educazione del Comune, che avevano già predisposto la stampa dei buoni libro, nei prossimi giorni provvederanno ad inviare i plichi alle scuole. Saranno queste ultime, poi, a distribuirli alle famiglie.

Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore Marina Machì per la rapidità del trasferimento dei fondi dal Ministero. “L’atto deliberativo che oggi la Giunta comunale ha approvato – ha affermato la Machì – dà modo agli uffici preposti di far arrivare subito i buoni libro nelle case di quelle famiglie che non sono in grado di affrontare la spesa, sempre crescente, dei libri di testo e che grava notevolmente sul loro bilancio”.