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Suoni e folklore al Castrovillari Città Festival

CASTROVILLARI (CS) – Castrovillari Città Festival delle capacità riconosciute ed apprezzate a livello regionale,  grazie a fattori identitari di particolare valenza che connotano ogni anno il suo perimetro urbano e storico senza perdere di vista le espressività che lo suscitano, sarà l’accompagnamento amico fedele alla prossima stagione.

 

«Sono le varianti- annuncia l’Amministrazione comunale- che la caratterizzano e la attraverseranno nell’apposito calendario tra enogastronomia, etno-antropologia, folklore, talenti e vocazioni che persistono, fieri nel segno della cultura che li fa grandi ed occasioni d’incontro per tutti come ci richiamano per propria inclinazione il Peperoncino Jazz Festival, Suoni, l’Estate Internazionale del folklore, Civita…nova ed il Calàbbria Teatro Festival». 

A questo Cuore, che si dipanerà in più forme, si affiancheranno una serie di appuntamenti ed eventi che coinvolgono rioni, le antiche tracce religiose, impronte di devozioni secolari, ma anche feste e momenti dove il bisogno  sempre più diffuso  fra la gente  di ritornare alla fisicità  e gioiosità di una vita di relazione si rinnova aiutato proprio da questi luoghi, spazi ed ambienti che offrono occasioni d’incontro e di convivialità come rilanciano le manifestazioni in corso ”Un Concerto in ogni piazza” per riscoprire la città con i suoi luoghi tipici.

«E’ l’estate della Città di Castrovillari che si propone con  una carica umana e propositiva tutta da godere e scoprire- aggiunge l’Amministrazione-  anche tra attività sportive, ludiche e alla riscoperta del borgo antico dove si ritrovano le opportunità per stare insieme e che offrono il Castello Aragonese, il Protoconvento, il rione Civita e, “più in là”, altri ambiti tra il Parco Giochi, Ss. Medici, Madonna del Carmine a contrada Porcione, Madonna del Pollino su Canal Greco o l’area intorno al laghetto della chiesetta della Pietà, da sempre amati»

E così il capoluogo rivive la sua capacità di accoglienza, senza perdere di vista l’interessante che si gioca nel centro storico e nelle sue varie locations che offre il territorio municipale anche in questo periodo tra storia e la suggestione di paesaggi ancora forti di quelle radici contadine che danno appuntamento qui, ai piedi del Pollino in ogni dove per far rivivere a uomini e donne, appassionati della propria Terra, del proprio patrimonio e della eredità tramandata dai propri padri, momenti unici.

 

Immagine di copertina:  https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwivs93WyZbcAhVPKewKHTPHAc0QjB16BAgBEAQ&url=http%3A%2F%2Fwww.cittadicastrovillari.it%2F&psig=AOvVaw33olm6tZ4X6t3PvzID-Af5&ust=1531382272683810

 

Al Calàbbria Teatro Festival, sezione Corti, trionfa “Piscik”

CASTROVILLARI (CS) – Vince la IV edizione del “Festival dei corti “:  “Piscik. Fuori e dentro il giardino” di e con Luca Oldani della compagnia “La Ribalta Teatro” con la seguente menzione : «per il lavoro di ricerca, la capacità dell’attore di entrare nella psicologia del personaggio tratto dal giardino dei ciliegi» di Checov; la capacità di utilizzare il gioco scenico e un corretto uso degli elementi di scena che l’attore ha saputo rendere vivi». L’evento era inserito nella VII edizione del  Calàbbria Teatro Festival organizzato dall’Associazione Culturale “Khoreia 2000” sotto la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di Angela Micieli. “Piscik “, uno corto teatrale pensato sulla figura di Simeonov Piscik, personaggio de “Il Giardino dei Ciliegi” di A. Cechov. Il Giardino diventa una cornice dove il personaggio presenta tutta la sua grottesca e malinconica poesia, la sua impotenza verso il mondo che lo circonda, le sue debolezze. Soldi e amore sono gli impulsi che lo guidano costantemente nel più riuscito e umano limbo Cechoviano. Salgono sul podio al secondo posto @Tiffany” di e con Christian Gallucci e Anna Sala. Assistente Ilaria Cassanmagnago della compagnia Coperte strette con la seguente menzione: «Per l’originalità del testo, l’uso dello spazio scenico, la capacità di utilizzare in maniera consapevole, tempi, ritmi e contrappunto. Per la fotografia studiata senza decorazioni» Terzo posto per “ Io non avevo mai deciso di volare”  della compagnia Onirika del Sud. Testo e regia Pierpaolo Saraceno con Pierpaolo Saraceno, Mariapaola Tedesco e Alessandro Lo Piccolo.  Musiche di Concetto Fruciano; La “giuria tecnica” era  composta da  (Umberto Caraccia, Diletta D’Ascia, Federico Prosperi, Federica Grisolia) che ha consegnato anche il “Premio per il miglior attore” a Antonio De Nitto per il monologo “Rukelie” della compagnia Macondo;  Il monologo vince anche il “Premio della giuria popolare”. Il Premio miglior attrice va a Margherita Bertoli con “Anna Cappelli” della compagnia internazionale “Kamma”. Premio miglio testo a “Ilse Stuttgard, Vedova Kaufmann” dell’ Ass. Cult. Space – Spazi di creatività eclettica,  testo e regia Michele Zaccagnino, con Bruno Petrosino. Musiche Valter Dadone, con la seguente menzione :” Per il lavoro di ricerca drammatica e tessitura testuale”. “Ilse Stuttgard, Vedova Kaufmann”  un monologo ambientato nella Berlino del 1984. A portare il saluto al pubblico del Calàbbria Festival, il vicesindaco di Castrovillari, Francesca Dorato.

 

foto Pino Iazzolino

Calabbria Teatro Festival, la contaminazione parte dalla cultura

CASTROVILLARI (CS) – Decine di spettacoli, festival dei corti, incontri, mostre, dibattiti, confronti a tutto tondo, enogastronomia e contaminazione che ruotano attorno al tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. Il Calabbria Teatro Festival, organizzato dall’associazione culturale Khoreia 2000, si consolida patrimonio culturale della città. Dal 10 al 16 ottobre decine di appuntamenti per “tutti i palati” con una particolare attenzione ai bambini ed ai giovani. Speciale ricordo dedicato ad Enzo Tortora.

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Sono 3000 barchette di carta ad accogliere, nella sala consiliare del Palazzo di Città di Castrovillari, giornalisti e pubblico intervenuti numerosi alla conferenza stampa di presentazione della sesta edizione del Calabbria Teatro Festival, organizzato dall’Associazione Culturale Khoreia 2000 con il contributo della Regione Calabria – il festival rientra nel calendario degli eventi finanziati dal bando sugli eventi culturali – il Parco Nazionale del Pollino, i comuni di Castrovillari, San Basile ed Acquaformosa, in collaborazione con le associazioni Integrando.Sì, Mystica Calabria, Sprar di San Basile, Gruppo Archeologico del Pollino, Act, Castrovillari Città Festival, Cidis Onlus ed Agesci.

Un festival che è diventato ormai patrimonio culturale della città anche per la sua «sensibilità magistrale – ha dichiarato il vice sindaco, Francesca Dorato – di trattare temi di grande attualità, e per utilizzare la cultura come linguaggio universale per abbattere le diffidenze». E’ dedicato infatti all’immigrazione l’edizione 2016 del festival diretto artisticamente da Rosy Parrotta e curato nella direzione organizzativa da Angela Micieli anime portanti dell’associazione culturale Khoreia 2000 che con il loro lavoro appaunnamed-1ssionato hanno portato il Calabbria Teatro Festival ad «entrare a pieno titolo nella lista dei grandi eventi culturali finanziati dal Parco Nazionale del Pollino – ha sottolineato in conferenza stampa il Presidente dell’Ente Parco, Domenico Pappaterra – Siamo convinti – ha continuato – che con eventi come questo di grande qualità, la promozione dell’agroalimentare, unitamente alla promozione turistica e la valorizzazione dell’ambiente possiamo raccontare le bellezze del nostro territorio che, di recente, all’edizione di Terra Madre 2016 ha spopolato riscuotendo grande interesse ed apprezzamento. Il protagonismo del territorio sta dietro a chi lavora sul campo e si sporca le mani come Khoreia 2000». Un festival che allunga il suo periodo di vita, con una settimana di spettacoli, incontri, mostre dibattiti, senza dimenticare l’attenzione ai bambini – che saranno coinvolti in un laboratorio di esperienza teatrale curato da Anna Rita Gullaci, insegnante specializzata in didattica del teatro – e nei laboratori creativi a cura di Rosa Gugliotta, e dei giovani (in particolare gli studenti del Liceo Scientifico “E. Mattei”) che saranno coinvolti nella stesura di un giornale del festival che verrà pubblicato alla fine dell’esperienza culturale, e di quanti si vorranno coinvolgere nell’arca della cultura contaminativa che il festival propone in particolare con il laboratorio fotografico “Multivisioni” di Francesco Propato. Diciassette spettacoli, un festival dei corti teatrali curato dalla giuria tecnica composta da Ilaria Guidantoni, Diletta D’Ascia, Francesca Scopelliti, quest’ultima compagna di Enzo Tortora alla cui figura verrà dedicato un ricordo speciale giovedì 13 ottobre con la presentazione del libro “Lettere a Francesca” previsto per le ore 18.30 nel Protoconvento Francescano.

Un festival ricco di tanti appuntamenti e con «un forte impatto turistico ed economico – ha spiegato Angela Micieli – con oltre sessanta artisti che soggiorneranno nelle strutture ricettive della città, tante maestranze impiegate, la volontà di raccontare il territorio anche grazie al coinvolgimento delle guide ufficiali del Parco nazionale del Pollino che proporranno una serie di passeggiate conoscitive nelle location più significative del comprensorio». Ma soprattutto un festival contemporaneo perché dedicato ad una tematica, come l’immigrazione, che «è un fenomeno che va governato – ha sottolineato commosso Giovanni Manoccio, delegato all’immigrazione per il governo regionale – e che ha bisogno di gente appassionata che voglia contaminarsi con le culture diverse dalle nostre che aiutano a vivere, crescere, avere una speranza. Tutto questo significa investire in cultura» ribadendo anche l’importante messaggio che arriva dal Comune di Castrovillari che ha scelto «il sistema pubblico dell’accoglienza, lo Sprar, che è alternativo alla geopolitica della paura» delle diversità.

Il Calabbria Teatro Festival si riconosce sempre di più per una poetica di impegno civile che vuole «tracciare una strada che inviti alla riflessione senza paura della diversità» – ha sottolineato Rosy Parrotta, direttore artistico dell’evento – ed è per questo che «investiamo sempre più nelle giovani generazioni che sono il nostro pubblico di domani ma anche il nostro futuro nella società che vogliamo aiutare a far crescere con una mentalità aperta alla condivisione». Parla chiaro l’immagine guida dell’edizione 2016 del festival: due bambini, Iacopo e Kevin (l’uno italiano e l’altro ospite dello Sprar di San Basile) che giocano insieme con le barchette di carta in una tinozza, con lo sguardo carico di speranza, lontani da ogni pregiudizio. Una immagine di speranza che sottolinea lo spirito con il quale il festival nasce e che rappresenta la sintesi di ciò che l’esperienza culturale vuole augurare a quanti in essa si coinvolgeranno.  La conferenza stampa, moderata dal giornalista Vincenzo Alvaro, si è conclusa con lo spettacolo del Teatro Alchemico, “La Ballata del circo perduto” al quale è stato attribuito il premio “Frontiere aperte” assegnato dagli organizzatori del festival.