Archivi tag: Calabria

Tornano i saldi invernali in Calabria: ecco i consigli per gli acquisti da Confcommercio

Cosenza – Come per lo scorso anno, anche per il 2024 il 5 gennaio è stato individuato dalla Giunta regionale come data per l’avvio dei saldi invernali. Una partenza simultanea in tutte le regioni d’Italia eccezion fatta per la Valle d’Aosta dove i saldi hanno preso il via il 2 gennaio. I saldi avranno una durata di 60 giorni dalla data di avvio.

Continua la lettura di Tornano i saldi invernali in Calabria: ecco i consigli per gli acquisti da Confcommercio

Il maltempo devasta la Toscana e si dirige verso Sud. Domani allerta gialla in Calabria

L’ondata di maltempo che sta sferzando l’Italia ha piegato questa notte la Toscana con danni, devastazioni, vittime e dispersi.  La protezione Civile Regionale, infatti, ha emesso un bollettino di allerta meteo di colore giallo per tutta la Calabria in vigore fino alla mezzanotte di domani per venti forti e possibili temporali.

Continua la lettura di Il maltempo devasta la Toscana e si dirige verso Sud. Domani allerta gialla in Calabria

Il denaro del narcotraffico ripulito in attività in Cina: 33 arresti anche in Calabria

ROMA – La Guardia di finanza di Roma sta eseguendo dalle prime ore di oggi, nelle province di Roma, L’Aquila, Reggio Calabria, Napoli, Perugia, Ancona e Campobasso, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 33 persone, 22 finite in carcere e 11 agli arresti domiciliari. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e al riciclaggio, oltre che per estorsione, autoriciclaggio e detenzione abusiva di armi.

Le indagini
Cinesi stanziati a Roma avrebbero svolto sistematicamente attività di riciclaggio di profitti illeciti conseguiti da più gruppi criminali dediti al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti. Le attività di ”ripulitura” del denaro avvenivano presso le sedi di attività commerciali dedite all’import-export di abbigliamento e accessori di moda, tutte gestite da due comunità familiari cinesi nel quartiere Esquilino della Capitale. Tali esercizi, esistenti solo formalmente, fungevano in realtà da ”centri di raccolta” del denaro di provenienza illecita destinato a essere trasferito all’estero (prevalentemente in Cina) in maniera anonima e non tracciabile.

Tale illegale intermediazione finanziaria, basata su puntualità, discrezionalità e sicurezza, garantita dalle performance dei soggetti cinesi coinvolti, si fondava sul cosiddetto metodo ”Fei Ch’ien”, che significa ‘denaro volante’, e consiste nel virtuale trasferimento del denaro all’estero. Nei fatti, il denaro depositato presso il broker cinese non lasciava fisicamente il Paese di partenza, venendone invece trasferito il solo ”valore nominale” alla controparte/broker presente nel Paese estero.

La successiva compensazione poteva avvenire con modalità diverse quali, tra le altre, il ricorso a corrieri di valuta, bonifici ”diretti” di importo frazionato (al fine di aggirare i vincoli antiriciclaggio) ovvero a mezzo di trasferimenti di denaro sulla base di operazioni commerciali fittizie.

In sintesi, queste le fasi del modus operandi adottato:

– raccolta in contanti del denaro provento del narcotraffico presso una attività commerciale cinese di copertura;
– attribuzione di un codice convenzionale concordato tra le parti in occasione del versamento e conteggio del denaro;
– nella fase precedente all’emergenza sanitaria da Covid-19, il trasferimento all’estero di quanto versato in Italia
– stornato della commissione riscossa per il servizio di riciclaggio
– avveniva a mezzo dei cosiddetti spalloni;
– nella fase post-pandemica, la regolazione finanziaria si realizzava mediante pagamenti di fittizi documenti fiscali o triangolazioni tra operatori cinesi in più Stati/Regioni ovvero attraverso il ricorso alla compensazione finanziaria a opera di un broker ”Fei Ch’ien”.

La Calabria tra le prime regioni a sperimentare la “farmacia dei servizi”

CATANZARO – La Regione Calabria si conferma all’avanguardia per quanto riguarda i servizi erogati dalle farmacie a favore dei cittadini. Parte in Calabria la seconda fase della sperimentazione della Farmacia dei servizi.

Non appena varato il riparto delle risorse per questa seconda fase, la Regione Calabria, d’intesa con la Federfarma Regionale, si è attivata per sfruttare questa opportunità e valorizzare la presenza capillare delle farmacie sul territorio per mettere a disposizione della popolazione nuovi servizi di alta valenza sociale e sanitaria.

Nello specifico si tratta di prestazioni di telemedicina che, attraverso il collegamento a distanza con centri specialistici, consentono ai cittadini di ottenere in farmacia sia l’esame di spirometria sia elettrocardiogrammi, holter cardiaci e pressori, potenziando così notevolmente le attività di prevenzione sul fronte cardiovascolare.

Grazie al solerte impegno del Presidente Roberto Occhiuto e alla volontà fattiva della  dottoressa Scarpelli, la Regione effettua così un altro passaggio per riorganizzare il sistema sanitario calabrese garantendo cure e servizi rapidi ai cittadini calabresi.

“Si tratta di un risultato estremamente importante per i nostri concittadini – dichiarano Vincenzo Defilippo ed Alfonso Misasi, rispettivamente Presidente e Segretario di Federfarma Calabria – che consente di superare le difficoltà di ordine logistico dovute alla complessità orografica del territorio regionale, permettendo alla popolazione che vive nei piccoli centri, ma non solo, di ottenere prestazioni sanitarie salvavita nella farmacia sotto casa. Le farmacie calabresi, anche in questo caso, confermano il loro impegno e lo spirito di collaborazione con le Istituzioni per migliorare il livello di tutela della salute della popolazione”.

Scherma, cinque medaglie per gli Under 14 calabresi in trasferta a Salerno

SALERNO – Sabato 7 e domenica 8 gennaio si è tenuta a Baronissi (SA) la seconda Prova di qualificazione GPG della stagione, gara valida per le qualificazioni al Campionato Italiano di scherma Under 14 2022/23.
 
I giovani atleti calabresi, in questa occasione a diretto confronto con i coetanei di Campania, Puglia e Basilicata, hanno ottenuto splendidi risultati conquistando tre medaglie d’argento e due di bronzo, oltre a un buon numero di piazzamenti.
 
Nella specialità del fioretto, ennesimo podio per Giulia Salimbeni del Club Scherma Cosenza che riporta a casa la medaglia d’argento della cat. Ragazze/Allieve (12-13 anni). Unico altro risultato di rilievo è il 10° posto di Serena Campolongo nella stessa categoria di Salimbeni, sua compagna di sala.
 
Dalla sciabola, specialità praticata nella nostra regione solo dagli atleti del Circolo Scherma Lametino, sono arrivate ben tre medaglie: l’argento di Riccardo Sessa nella cat. Maschietti (10 anni) e i bronzi di Fiamma Vittoria Mercuri nella cat. Bambine (10 anni) e di Michele Sirianni nella cat. Giovanissimi (11 anni). Nella stessa categoria si notano anche gli ottimi piazzamenti di Anna Fiaschi 5^ e Antonio Mercuri 10°, mentre nella cat. Ragazzi/Allievi (12-13 anni) si è distinto Angelo Chirumbolo 5°.
 
Nella spada femminile grandi soddisfazioni dalla cat. Giovanissime (11 anni) con la medaglia d’argento conquistata da Ester Tuscano della Capo d’armi Scherma CEANS, seguita dalla cosentina Ambra Ines Lerose 10^, dalla sua compagna di sala Martina Fallara 12^ e da Domenica Verbaro della Scherma Reggio, 15^ classificata. Fra le Ragazze/Allieve (12-13 anni) ritroviamo la cosentina Giulia Salimbeni che si piazza anche nell’arma non convenzionale, al 14° posto, seguita dalla sua compagna Fatima Montanino 25^, ma 10^ fra le Ragazze.
 
Infine fra gli spadisti, arma con le categorie più numerose, registriamo solo tre piazzamenti con Edoardo Giuseppe Placanica della Scherma Reggio 16° fra i Maschietti (10 anni) e con Edoardo Mingrone del Club Scherma Cosenza ed Enrico Luigi Bonavoglia dell’Accademia della Scherma di Reggio Calabria, rispettivamente 13° e 14° della cat. Giovanissimi (11 anni).

Primi medici cubani in Calabria. Occhiuto: “eviteremo il tracollo degli ospedali”

CATANZARO – “I cubani non ruberanno alcun posto di lavoro ai nostri medici. Quando ci saranno o decideranno di partecipare ai concorsi che continuiamo a bandire saremo felici di assumerli. Il paradosso è questo. Che la sanità calabrese puó assumere, ma diciamo che ha difficoltà di reclutamento“.

Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a “la Repubblica”.

“È chiaro che questa non puó essere una soluzione strutturale, ma una soluzione ponte per evitare un tracollo di alcune strutture ospedaliere. La sanità calabrese è stata distrutta da 12 anni di commissariamento in cui non solo non sono mai stati aumentati i livelli di prestazione, ma non sono mai neanche stati fatti i conti sull’ammontare del debito. Noi abbiamo bisogno di 2.500 medici, 500 dei quali subito se non vogliamo chiudere pronto soccorso e reparti“.

In Italia niente medici disponibili? ”No, qui abbiamo fatto e stiamo facendo concorsi per assunzioni a tempo indeterminato, ma non troviamo gli specialisti che servono. Evidentemente il sistema sanitario calabrese è poco attrattivo e il turnover non è stato garantito dal numero chiuso all’Università. In più molti medici ospedalieri si dimettono.
E sa perché? Per una stortura del sistema. Si dimettono perchè trovano più conveniente andare a lavorare nelle cooperative che forniscono medici a gettone. Qui in Calabria un medico a gettone prende 150 euro all’ora. Un medico così puó arrivare a costare fino a 50 mila euro al mese e non ce lo possiamo permettere”.

Il ricorso ai cubani non è stato visto di buon occhio dall’Orcine dei mecidi, però. “Noi abbiamo utilizzato un varco normativo, quello dell’emergenza Covid, che non prevede l’iscrizione all’Ordine dei medici. Ma, aldilà di questo, io ho avuto l’impressione di aver toccato qualche interesse. Se andiamo a guardare i fatturati che stanno sviluppando queste cooperative a gettone forse capiamo perché. Preferisco pensare che questo nostro modello potrebbe essere adottato da altre Regioni in difficoltà come noi”, sottolinea il governatore Occhiuto.

Droga su ambulanze durante il Covid, smantellato traffico tra Calabria e Sicilia: oltre 50 arresti

MESSINA – E’ scattata alle prime ore di oggi una maxi operazione antidroga della guardia di finanza tra Sicilia e Calabria per l’esecuzione di 61 misure cautelari. Per 48 soggetti è stato disposto il carcere, per 6 gli arresti domiciliari e per altri sette l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Per l’accusa gli indagati sono ritenuti promotori e partecipi di una strutturata organizzazione criminale dedita alla gestione di un lucroso traffico di sostanze stupefacenti.

Durante il Covid la droga arrivava a Messina in ambulanza

Dalla Calabria, per superare controlli anche nello Stretto, cocaina, marijuana, hashish (droghe che il gruppo del quartiere Giostra faceva arrivare dalla Calabria), arrivava persino nelle ambulanze durante il periodo della pandemia. Tramite collegamenti con base operativa a Reggio Calabria e nelle roccaforti ‘ndranghetiste di San Luca e Melito Porto Salvo i fornitori non si fermavano neppure durante il Covid e per eludere i controlli delle Forze di Polizia e poter beneficiare, nel contempo, di un canale di passaggio prioritario sullo Stretto, provvedevano alla consegna dello stupefacente a Messina utilizzando autoambulanze.

Le indagini sono state avviate da approfondimenti su una delle principali piazze di spaccio del capoluogo peloritano, il quartiere di Giostra, noto per la significativa presenza di esponenti di spicco della locale criminalità organizzata, anche di matrice mafiosa. La Dda di Messina ha disposto l’avvio di indagini tecniche (telefoniche, ambientali, telematiche con captatore informatico e di video ripresa) che, corroborate da attività tipiche di polizia giudiziaria sul territorio, avrebbero fatto lucere su una presunta associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico.

L’inchiesta si è avvalsa anche delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che avrebbe fornito “una puntuale ricostruzione della fitta rete di relazioni e degli affari illeciti”. La base operativa del gruppo era in un vicolo cieco del quartiere Giostra, così da poter costantemente monitorare qualsiasi tipo di accesso e nascondeva armi e stupefacenti in una baracca abbandonata.

Droga ma anche armi da guerra

Secondo la Dda il sodalizio era in grado di contrattare con organizzazioni calabresi l’acquisto di armi da guerra, come fucili mitragliatori del tipo Uzi, dotati di silenziatore. Il Gip, nella valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, sottolinea come il traffico di stupefacenti sia caratterizzato da “tratti di inquietante sistematicità e pianificazione”, definendolo di tipo “imprenditoriale”. Sotto il profilo economico-finanziario, l’indagine della Guardia di finanza avrebbe documentato la disponibilità di beni mobili ed immobili in misura sproporzionata al reddito lecitamente dichiarato ed al tenore di vita sostenuto, da qui il disposto ed eseguito sequestro di unità immobiliari, autoveicoli e motoveicoli, per un valore complessivo stimato di circa 500.000 euro. E’ anche emerso che 17 soggetti, dei 61 destinatari del provvedimento cautelare, sono risultati percettori o beneficiari di reddito di cittadinanza. 

Individuato a Catania un secondo canale di approvvigionamento, parallelo a quello ‘calabrese‘ con persone attive nel quartiere San Cristoforo del capoluogo etneo. Le Fiamme gialle avrebbero anche individuato una capillare rete di pusher e intermediari, responsabili della gestione operativa del narcotraffico: dalla consegna al dettaglio ai singoli clienti, sino alle forniture più significative.

La Calabria fa la conta dei danni dopo la violenta ondata di maltempo

CATANZARO – E’ tornata la quiete, e il sole, dopo diversi giorni di maltempo che ha flagellato la Calabria anche se sulla fascia ionica tra le province di Catanzaro e Crotone la situazione è comunque difficile. A causa di nubifragi e trombe d’aria i danni sarebbero ingenti, e i centri maggiormente interessati stanno lavorando anche per richiedere lo stato di calamità naturale.

Allagamenti, frane e smottamenti si sono abbattuti non  solo nelle località costiere ma anche nell’entroterra. Tra le situazioni più difficile quella del quartiere Marina a Catanzaro. Il sindaco Nicola Fiorita ha già annunciato che sarà chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

“Già alle prime luci dell’alba – ha detto l’assessore alle attività economiche Antonio Borelli – accertato che per fortuna il nubifragio non ha fatto registrare vittime, feriti o dispersi, abbiamo avviato i contatti con gli operatori commerciali ed economici della città al fine di ottimizzare e velocizzare le procedure per il risarcimento dei danni da calamità naturale”.

Oggi, proprio nel quartiere marinaro, lezioni sospese alla scuola primaria Vivaldi allo scopo di verificare le condizioni dell’immobile e ripristinare le condizioni di sicurezza. Alcune aule della scuola, infatti, sono state oggetto di allagamenti e si sono verificati fenomeni di distacco di alcuni pannelli e di intonaco dal soffitto. Sono state ripristinate nella serata di ieri le condotte idriche e fognarie della zona sud della città danneggiate dal maltempo di questa notte. In particolare, sono state riparate le condotte di distribuzione dei serbatoi che aveva provocato lo stop del servizio idrico nella zona sud della città.

 Anche nel crotonese, a Isola Capo Rizzuto, dove una tromba d’aria ha provocato danni alle aziende agricole e alle strutture turistiche, gli amministratori hanno anticipato di voler chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Ieri il sindaco Maria Grazia Vittimberga aveva parlato di un territorio in ginocchio.

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che nella giornata di ieri è stato sui luoghi, ha dato mandato agli uffici di predisporre il provvedimento ri chiesta dello stato di emergenza e di calamità per le zone della città colpite dagli eventi meteo nella notte tra il 3 e il 4 dicembre.

“Purtroppo alcune zone, in particolare quelle di Campione, Capo Colonna e Alfieri, hanno subito ingenti danni. Il resto della città ha retto, grazie anche al lavoro di prevenzione e di pulizia di torrenti, canali e tombini che abbiamo effettuato. Ho ritenuto doveroso prevedere la richiesta di stato di emergenza e calamità. Già nella giornata di ieri ho sentito, al riguardo, il dirigente generale del Dipartimento di Protezione Civile della Regione, Domenico Costarella. Voglio ringraziare il Centro Operativo di Protezione Civile – dichiara il sindaco Voce – che si è immediatamente attivato sin dalle prime ore della notte, tutte le associazioni e i volontari che ne fanno parte, i nostri tecnici ed operai, che hanno prestato soccorso e operato per il ripristino dei luoghi. Siamo vicini alle famiglie e agli imprenditori che hanno subito ingenti danni così come voglio esprimere vicinanza alle popolazioni della provincia crotonese e del catanzarese che hanno vissuto ore di vera angoscia”.

 

Sanità, Occhiuto: “alla Calabria 26mln in più da Fondo Ssn e 36mln in più da Pnrr”

CATANZARO – “La Conferenza delle Regioni nella riunione odierna ha dato il via libera al riparto del Fondo per il servizio sanitario nazionale per il 2022 e ai criteri per quello del 2023.
Alla Calabria andranno, per l’anno che sta per concludersi, 26 milioni di euro in più rispetto a quelli preliminarmente stanziati.
Per il 2022 avremo, dunque, 3.690 milioni di euro, 15 milioni in più rispetto ai 3.675 che la Regione aveva avuto, con più abitanti, nel 2021.
Un risultato importante, per nulla scontato, e che ci riporta in linea con l’incremento pro capite medio nazionale.
Ma oggi è arrivata anche un’altra buona notizia.
Il Ministero dell’Economia e delle finanze ci ha comunicato che la Calabria avrà ulteriori 36 milioni di euro per le Case di Comunità, per gli Ospedali di Comunità, per le Centrali Operative Territoriali e per gli interventi di adeguamento sismico degli ospedali, ad integrazione dei circa 204 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza già previsti per queste linee d’investimento dal Contratto Istituzionale di Sviluppo sottoscritto lo scorso maggio con il ministro della Salute.
Queste nuove risorse, previste per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, ci consentiranno di affrontare con maggiore fiducia lo sviluppo dei progetti degli interventi Pnrr e la loro effettiva realizzazione, sulla base di una dotazione finanziaria aggiornata e coerente con gli attuali costi dell’energia e delle materie prime”.

Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.