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Il Catanzaro batte la Juve Stabia, secondo posto a soli due punti

JUVE STABIA – CATANZARO 0-1

JUVE STABIA (3-4-3): Farroni; Mulè, Troest, Elizalde (dal 33’ st Scaccabarozzi); Garattoni (dal 33’ st Borrelli), Vallocchia, Berardocco (dal 33’ st Lia), Caldore (dal 44’ st Ripa); Fantacci (dal 44’ st Cernigoi), Orlando, Marotta
A disposizione: Russo, Gianfagna, Guarracino, Esposito, Suciu, Oliva
Allenatore: P. Padalino

CATANZARO (3-4-2-1): Di Gennaro; Scognamillo, Riccardi (dal 3’ st Porcino), Martinelli; Pierno, Baldassin, Risolo, Di Massimo (dal 34’ st Verna), Gatti; Carlini (dal 44’ st Parlati), Curiale (dal 33’ st Evacuo)
A disposizione: A disposizione: Mittica, Branduani, Jefferson, Molinaro, Grillo
Allenatore:A. Calabro

ARBITRO: Davide Moriconi Sez. Roma 2

NOTE: Ammoniti: 32’ Riccardi (C), 43’ Troest (J), Elizalde (J), 17’ st Pierno (C), 28’ st Scognamillo (C)
Corner: sette per la Juve Stabia, quattro per il Catanzaro
Recupero: 1’ pt; 2’ st

MARCATORI: 8’ st Pierno (C)

 

CASTELLAMMARE DI STABIA – Il Catanzaro batte la Juve Stabia in trasferta, stacca il Bari a +4 e vede il secondo posto, con l’Avellino distante solo due lunghezze. Una vittoria da grande squadra per gli uomini di Calabro, nel recupero della partita che era stata rimandata due settimane fa per il focolaio di Covid scoppiato tra i giallorossi.

I campani provano a fare la partita, ma le aquile sono un blocco solido. Al ’18 un cross rasoterra finisce sui piedi di Garattoni al limite dell’areea, ma il tiro è lento e impreciso. Il Catanzaro risponde con una triangolazione tra Curiale e Carlini sventata all’ultimo dalla difesa delle vespe. Gli stabiesi sono pericolosi, quando recuperano palla ripartono velocemente e con molti uomini. Una transizione alla mezzora libera al tiro Berardocco da dentro l’area; la conclusione, giunta dopo una bella palla a rimorchio, colpisce un avversario e salva Di Gennaro.

L’occasione migliore per i padroni di casa arriva nelle prime battute del secondo tempo. Un lancio alla cieca becca la corsa profonda di Orlando, che sorprende la difesa giallorossa alle spalle ed entra in area; dai suoi piedi nasce una bella palla rasoterra che Marotta deve solo spingere in porta; la sua scivolata però manca la sfera e il Catanzaro si salva. Sette minuti dopo arriva lo splendido gol di Pierno, che riceve al limite, converge e calcia benissimo sul secondo palo. La Juve Stabia è furente, pensa di meritare qualcosa di più. Prima ci prova con una punizione di Berardocco, poi con un colpo di nuca di Elizalde che si stampa sulla traversa. Al ’75 Orlando prova a replicare il gol di Pierno, ma il suo mancino termina a lato. Qualche minuto dopo Di Gennaro è reattivo su un potente tiro di Fantacci. Arriva così una delle vittorie più importanti della stagione.

Il Catanzaro sconfigge il Bari, terzo posto sempre più vicino

CATANZARO – BARI 2-0

CATANZARO ( 3-5-2): Di Gennaro, Scognamillo, Fazio, Martinelli; Garufo, Corapi (dal 5’ pt Baldassin ), Verna, Contessa (dal 18’ st Porcino); Carlini; Di Massimo (dal 28’ st Casoli), Curiale (dal 27’ st Evacuo)
In panchina: Branduani, Jefferson, Parlati, Molinaro, Pierno, Gatti, Riccardi, Grillo. All.: Calabro

BARI (4-2-3-1): Frattali, Semenzato, Sabbione, Di Cesare (c), Perrotta, Bianco, Maita (dal 36’ st De Risio), Marras (dal 36’ st Candellone), Antenucci, D’Ursi (dal 15’ st Rolando), Cianci (dal 42’ st Mercurio)
In panchina.: Marfella, Fiory, Dargenio, Candellone, De Risio, Minelli, Pinto, Lollo, Colaci, Mercurio
All.: Carrera

ARBITRO: Marcenaro di Genova

NOTE: Ammoniti: 20’ pt Di Cesare (B); 6’ st Di Massimo (C), 11’ st Maita (B), 21’ st Verna (C). Corner: due per il Catanzaro, otto per il Bari. Recupero: 2’ pt;  5′ st

MARCATORI: 6’ st Di Massimo (C), 47′ st Evacuo (C)

 

CATANZARO – Vittoria più importante dell’anno per il Catanzaro. Nonostante i giallorossi abbiano già sconfitto l’inarrestabile Ternana di Lucarelli, infatti, il successo di questo pomeriggio contro il Bari rappresenta il traguardo più importante, finora, della gestione Calabro. Le aquile infatti adesso contano solo un punto in meno dei pugliesi, ma con una gara da recuperare. Insomma, l’obiettivo terzo posto è sempre più concreto.

I tre punti arrivano nonostante un inizio non troppo fortunato. Dopo pochi minuti infatti capitan Corapi si fa male al braccio cadendo sullo scivoloso terreno del “Ceravolo”, inzuppato di pioggia per tutta la settimana. Al suo posto entra Baldassin, autore alla fine di un’ottima prestazione. Il primo tempo non offre grandi occasioni, ma tra le due squadre quella più in controllo sembra il Catanzaro. I giallorossi hanno le idee più precise, hanno riferimenti sicuri col pallone, al contrario del Bari, che non sembra sapere cosa fare in fase di possesso. L’emozione più grande la regala una sortita di Carlini, che con uno splendido filtrante libera Curiale al tiro in area; il sinistro dell’ex Catania viene però respinto in angolo. Per il resto, da segnalare venti minuti sotto la nebbia in cui è impossibile scorgere anche solo il pallone.

A inizio secondo tempo arriva il gol del vantaggio. Ispira sempre il solito, straordinario, Max Carlini, che rifinisce in area per Curiale. La palla dopo una respinta arriva sui piedi di Di Massimo, che calcia in porta, si fa deviare il tiro ma supera lo stesso Frattali. Vantaggio meritato per i giallorossi, che abbassano il baricentro ma non concedono nulla al Bari: le individualità migliori saranno anche quelle dei galletti, ma come collettivo il Catanzaro è di un altro livello. I brividi arrivano solo quando la difesa giallorossa dimentica di marcare Rolando in area, ma il suo colpo di testa finisce alto. Così, nelle battute finali, una transizione sulla sinistra gestita prima da Carlini e poi da Evacuo porta al rigore guadagnato da Casoli. Dal dischetto Evacuo si concede il cucchiaio, con cui sigla il 2-0 e, contestualmente, il gol numero 200 della sua carriera. Finisce come meglio non potrebbe un pomeriggio di gloria per i giallorossi.

Catanzaro, Calabro indica la strada ai suoi: «Piede sull’acceleratore e non mollare»

CATANZARO – La parola d’ordine è perseveranza. Che sia la stessa scelta dalla Nasa per dare il nome alla navicella atterrata su Marte è solo una coincidenza. Alla vigilia della sfida contro il Palermo il tecnico giallorosso Antonio Calabro la ripete da settimane alla sua squadra: «Continuare a tenere il piede a tavoletta sull’acceleratore, non mollare nelle difficoltà, è questa la strada giusta».

Calabro sa di poter contare su giocatori esperti – «determinate cose le sanno» – ma dopo la sconfitta di mercoledì, arrivata al termine di una gara dominata, è stato necessario lavorare «soprattutto sulla testa», per ritrovare subito la fiducia e la carica che serviranno al “Barbera”. Nessun lavoro particolare a livello fisico per affrontare la terza gara in una settimana: «Lavoro di scarico per chi ha giocato e partita ad alta intensità per chi non ha giocato. Abbiamo più che altro ripristinato le energie fisiche e mentali», spiega Calabro. Il Palermo è «una squadra che sta facendo molto bene – dice Calabro – e ha calciatori come Lucca, pericoloso soprattutto in area di rigore sui cross dal fondo, che in questo momento sta concretizzando il lavoro collettivo che c’è dietro». Per i giallorossi assenze importanti come quelle di Scognamillo e Contessa non preoccupano il tecnico, che punta sull’elasticità della squadra e la capacità di «cambiare modulo sia dall’inizio che a partita in corso come abbiamo sempre fatto».

 

Catanzaro mediocre: la Paganese vince 1-0

PAGANESE – CATANZARO 1-0

PAGANESE (3-5-2): Campani; Cicagna, Sbampato, Sirignano (40’st Schiavino); Mattia, Onescu, Gaeta (17’st Zanini), Bramati (32’st Volpicelli), Squillace; Diop (17’st Carotenuto), Raffini. All. Di Napoli. A disp: Bovenzi, Fasan, Esposito,, Di Palma,, Cernuto, Bonavolontà, Scarpa, Antezza

CATANZARO (4-3-1-2): Di Gennaro; Fazio, Scognamillo, Martinelli (4’st Garufo), Contessa (30’st Grillo); Verna, Risolo, Baldassin (4’st Procino); Casoli; Evacuo, Di Massimo (13’st Jefferson). All. Calabro. A disp: Mittica, Iannì, Cusumano, Salines, Gatti, Riccardi, Cristiano, Schimmenti

ARBITRO: Calzavara di Varese

NOTE:Ammoniti: 28′ pt Risolo (C); 40 pt Mattia (P); 42’ pt Di Massimo (C); 43’ pt Sirignano (P); 5’ st Contessa (P); 24’ st Scognamillo (C). Corner: 4 corner per la Paganese, 5 per il Catanzaro. Recupero: 1’ pt; 5‘ st

MARCATORI: 1’ st Raffini (P)

 

PAGANI – Un Catanzaro privo di idee e poco lucido perde in casa della Paganese penultima in classifica e mette fine ad una striscia di imbattibilità che durava da sette gare.

Già dall’inizio i giallorossi risultano impacciati col pallone. La Paganese, seconda peggior difesa del campionato, sembra stranamente a suo agio in fase di non possesso, e dopo venti minuti sfiora il gol: l’ex Squillace ci prova dal lato sinistro dell’area e il suo tiro ribattuto finisce sul piede di Diop che però non ha tempo di coordinarsi e spara alle stelle a porta vuota. Le fasce sono un problema per il Catanzaro, visto che ancora una volta con un cross verso il lato debole la Paganese crea una ghiotta occasione: Squillace, sempre lui, calcia di sinistro ma sopra la traversa. Il terzino di Soverato, alla sua prima stagione in Campania, è indiavolato e al ’28 prova per la terza volta a bucare Di Gennaro: il portiere giallorosso si distende ed evita il gol.

Il primo tempo, insomma, è stato pessimo per gli uomini di Calabro, ma l’inizio della ripresa è davvero da incubo. Dopo circa venti secondi prima Martinelli e poi Verna ciccano il pallone in maniera clamorosa. La sfera arriva così sulla destra a Onescu, uno dei tanti ex di giornata, che pennella un cross perfetto per la testa di Raffini, così solo che avrebbe potuto accendersi una sigaretta prima di depositare in rete di testa. Un atteggiamento difensivo inaccettabile, che non migliora granché nel resto del match. La Paganese sfiora più volte il raddoppio, in particolare con un’incornata di Cicagna.

La Paganese era l’unica squadra del girone C a non aver ancora vinto in casa. Un dato che la dice lunga sulla brutta partita del Catanzaro di Calabro.

Il Catanzaro batte la Turris e sale al quarto posto

CATANZARO – TURRIS 3-1

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Riccardi (1’Evan’s), Fazio, Pinna; Garufo, Verna (30’st Altobelli), Risolo (1’st Carlini) Corapi, Casoli; Evacuo (42’st Curiale), Di Massimo (13’st Di Piazza). All. Calabro. A disp: Iannì, Di Gennaro, Martinelli, Salines, Riggio, Pipicella, Furina

TURRIS (3-4-1-2) : Abagnale; Rainone, Di Nunzio, Lorenzini (39’st Longo); Da Dalt, Tascone, Franco (37’st Alma), Romano (17’st Brandi), Esempio; Giannone (10’st Signorelli), Pandolfi. All. Fabiano. A disp: Barone, D’Oriano, Lame, Loreto, Esposito, D’Ignazio, Marchese, Fabiano

ARBITRO: Marini di Trieste

NOTE: Ammoniti: Fazio (C), Pinna (C), Branduani (C), Altobelli (C). Espulso Esempio (T)

MARCATORI: 22’pt Esempio (T), 43’pt Risolo (C), 36’st Evacuo (C), 49’st Curiale (C)

 

CATANZARO – Vittoria in rimonta per il Catanzaro, che approfitta del pareggio del Catania e sale al quarto posto in classifica. La Turris è una delle squadre migliori di quest’inizio di stagione, che si era piazzata nelle zone nobili della classifica grazie a un ottimo rendimento in trasferta. Una vittoria per nulla scontata per i ragazzi di Calabro, dunque, che ha saputo approfittare della superiorità numerica per l’espulsione di Esempio.

Inizia bene il Catanzaro, che dopo cinque minuti ha già la prima occasione: Di Nunzio è impreciso e involontariamente serve Garufo che calcia in porta. Lorenzin devia il tiro che così colpisce il palo. Dopo lo spavento iniziale, la Turris resta compatta e concentrata, e al ’22 passa addirittura in vantaggio: primo gol in carriera per Esempio, che si incunea alle spalle del centrale di destra del Catanzaro, riceve in area e buca Branduani. Il Catanzaro però è vivo e pochi minuti dopo colpisce un altro legno, stavolta con un colpo di testa di Fazio. Sul finale di tempo, l’episodio che cambia la gara. Esempio, già ammonito per essersi tolto la maglia in occasione del gol, si fa espellere nel più stupido dei modi: perde tempo su una rimessa laterale e si becca il secondo giallo. La partita si fa in discesa per il Catanzaro, che al ’42 pareggia grazie a una bella azione manovrata. Di particolare pregio lo scambio tra Verna e Di Massimo, che porta al rasoterra per Evacuo in area; l’attaccante di tacco, ad occhi chiusi, serve Risolo che a porta spalancata non sbaglia. Prima di rientrare negli spogliatoi, c’è tempo per un altro palo: lo sfortunato è Di Massimo, con un bel tiro rasoterra.

Sempre Di Massimo a inizio ripresa spreca il 2-1, dopo una bella iniziativa di Evan’s che propizia l’assist di Evacuo; Di Massimo però è troppo impacciato e si fa recuperare dalla difesa. Per il Catanzaro è difficile trovare varchi, ma il vantaggio arriva al 79′: un tiro di Carlini viene fermato sulla linea, poi Evan’s crossa, Abagnale non trattiene e ancora Carlini serve di testa Evacuo per il vantaggio. Per il Catanzaro il peggio dovrebbe essere passato, ma ancora una distrazione sul lato destro della difesa rischia di regalare il pari: Pandolfi, solo davanti a Branduani, apre troppo il piatto. Al ’94, a sugello di una partita controllata ma spigolosa, arriva il 3-1, con Carlini che sguscia sul fondo e mette in mezzo per Curiale che segna di tacco. La Turris in trasferta aveva un’ottimo rendimento, ma il Catanzaro in casa non è da meno. Il risultato lo dimostra.

Catanzaro rinunciatario, il Bari vince 1-0

BARI – CATANZARO 1-0

BARI (3-4-3): Frattali; Celiento, Sabbione, Di Cesare; Ciofani, De Risio, Maita, D’Orazio (13’st Semenzato); Marras (21’pt Citro), Antenucci, D’Ursi (13’st Montalto). In panchina: Marfella, Perrotta, Bianco, Hamlili, Simeri, Corsinelli, Candellone, Lollo, Andreoni. All.: Auteri

CATANZARO (3-4-1-2): Branduani; Riccardi (31’st Curiale), Fazio, Pinna; Casoli, Verna (25’st Corapi), Risolo, Contessa; Carlini (36’st Baldassin); Di Piazza (25’st Evacuo), Di Massimo (1’st Garufo). In panchina: Iannì, Di Gennaro, Martinelli, Salines, Riggio, Evan’s, Altobelli. All.: Calabro.

ARBITRO: Zufferli di Udine

NOTE: Ammoniti Risolo (C), D’Orazio (B), Corapi (C), Celiento (C). Espulso Contessa (C)

MARCATORI: 11′ st Antenucci (B)

 

BARI – Auteri sconfigge il suo passato e il Catanzaro torna a casa con zero punti e una prestazione grigia. Questo il riassunto del match del San Nicola, dove la fase offensiva per la squadra di Catanzaro è stata un optional.

Auteri non è il solo ex, visto che tra i galletti figurano anche De Risio, D’Ursi, Celiento e Maita. L’ex capitano giallorosso è sul piede di guerra e al 10′ ci prova con una botta da distanza siderale che impegna Branduani. Un paio di minuti più tardi Antenucci lancia D’Ursi in profondità, ma l’attaccante campano da buona posizione strozza il tiro. Tutte le occasioni pericolose nascono dei piedi degli ex giallorossi: alla mezz’ora De Risio ci prova con la specialità della casa, il sinistro dalla distanza, che sibila di poco fuori. Il Catanzaro del pallone non sa che farsene e i pochi abbozzi di contropiede non portano a nulla.

Il Bari preme, inizia la ripresa con un colpo di testa da pochi metri di Antenucci che costringe Branduani ad alzare sopra la traversa. L’ex Spal al 55′ colpisce anche la traversa, grazie a un tiro deviato da un difensore giallorosso. Non passa neanche un minuto e il capitano dei padroni di casa porta i suoi in vantaggio, con un bel destro sul secondo palo che lascia sulle gambe Branduani. Ci si attenderebbe una risposta del Catanzaro, ma come detto i calabresi non sembrano troppo ispirati in fase offensiva. L’unica iniziativa giallorossa da annotare sul tabellino  è l’espulsione sul finale di un nervoso Contessa.

Arriva così una sconfitta dove il Catanzaro è sembrato una squadra con poche idee.

Catanzaro, prima vittoria esterna. Avellino sconfitto 1-3

AVELLINO – CATANZARO 1-3

AVELLINO (3-4-3) : Pane (32’pt Leoni); Ciancio, Miceli, Silvestri L.; Adamo (9’st Tito), Aloi, D’Angelo, Rocchi; Errico (23’pt Bernardotto); Santaniello (9’st Silvestri), Fella. In panchina: Rizzo, Tito, Silvestri M., Dossena, De Francesco, Mariconda, Bruzzo, Burgio, Nikolic. All.: Braglia

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Riccardi (11’st Garufo), Fazio, Martinelli; Casoli, Verna, Risolo, Carlini, Contessa; Curiale (22’st Di Piazza), Di Massimo (22’st Corapi). In panchina: Iannì, Di Gennaro, Cusumano, Salines, Riggio, Evacuo, Pinna, Baldassin, Altobelli. All.: Calabro

ARBITRO: Colombo di Como

NOTE: Ammoniti: Martinelli (C), Riccardi (C), Tito (A). Espulso Miceli (A)

MARCATORI: 31’ pt Fella (A), 42′ pt Curiale (C), 13’ st Di Massimo (C), 32’ st Di Piazza (C)

 

AVELLINO – Prima vittoria esterna per il Catanzaro di Antonio Calabro, dopo tre giorni di ritiro e le parole del dg Foresti, che aveva criticato i giocatori per il loro atteggiamento nel pari contro il Palermo.

Che al Partenio si possa ammirare un Catanzaro diverso lo si intuisce già dalle prime battute, quando Curiale lavora bene spalle alla porta e serve l’incursione di Carlini in area. Il diagonale dell’ex Juve Stabia, da ottima posizione, termina fuori di un soffio. L’Avellino non riesce a comandare il gioco, complice l’assenza di De Francesco, ma trova il vantaggio grazie a una prodezza di Fella e alla poca reattività di Branduani. Santaniello sulla destra abbassa la testa come un bisonte e manda gambe all’aria la marcatura di Risolo e Casoli. L’azione prosegue con un cross verso il lato sinistro dell’area, dove Fella colpisce il pallone in rovesciata. Branduani non se lo aspetta, la palla gli rimbalza davanti ed entra in rete. I giallorossi potrebbero andare in down, ma la fortuna si mette dalla loro parte. Curiale da destra vorrebbe crossare, ma la parabola del traversone si trasforma in un tiro che sorprende il portiere dei padroni di casa e si infila sotto la traversa. Pareggio meritato, visto che comunque il Catanzaro non aveva disputato un brutto primo tempo.

Il secondo tempo inizia come meglio non potrebbe per gli uomini di Calabro. Miceli infatti placca Curiale sui sedici metri, si becca il secondo giallo e va negli spogliatoi. Sembrerebbe rigore, ma l’arbitro concede solo punizione dal limite. Poco male, perché a quel punto il Catanzaro comanda il match e passa in vantaggio grazie a un’invenzione di Martinelli: un lancio d’esterno destro alla Hummels, che manda Di Massimo a tu per tu con Leoni, il secondo portiere entrato alla mezz’ora. L’ex Sambenedettese non sbaglia e porta i suoi sul 2-1. Grande gioia tra i giallorossi, che corrono ad abbracciare Calabro. L’Avellino non sa come reagire e così arriva anche il terzo gol, sempre grazie alla regia di Martinelli. Il difensore si inventa un altro lancio dietro la difesa, stavolta d’interno; Di Piazza conduce in solitaria e batte agevolmente Leoni.

Dopo la batosta di Terni e un pari che aveva inquietato l’ambiente, una vittoria in un campo prestigioso come quello di Avellino, dove il Catanzaro non ha mai vinto, era l’unico modo per confermare il progetto di Calabro. Al momento i giocatori sembrano stare dalla sua parte.

Catanzaro inguardabile, la Ternana vince 5-1

TERNANA – CATANZARO 5-1

TERNANA (4-2-3-1): Iannarilli; Defendi, Boben, Kontek, Mammarella; Palumbo (33’ st Salzano), Damian; Partipilo (34’ st Peralta), Falletti (26’ st Paghera), Torromino (23’ st Furlan); Raicevic (23’st Ferrante). In panchina: Casadei, Proietti, Vantaggiato, Russo, Suagher, Laverone, Frascatore. All.: Lucarelli.

CATANZARO (3-5-2): Branduani; Fazio, Martinelli, Pinna; Garufo, Altobelli (30’ pt Di Massimo), Corapi, Casoli, Contessa (30’ pt Verna); Evacuo (24’ st Baldassin), Carlini (16’ Curiale). In panchina: Iannì, Di Gennaro, Cusumano, Salines, Riggio, Riccardi, Risolo. All.: Calabro.

ARBITRO: Feliciani di Teramo

NOTE: Recupero: 1′ pt, 3′ st

MARCATORI: 16’pt Partipilo (T), 35’pt Carlini (C), 6’st Falletti (T), 14’st Palumbo (T), 21’st Raicevic (T), 45′ st Peralta (T)

 

TERNI – Prestazione sconcertante del Catanzaro, che dopo la dignitosa sconfitta in Coppa Italia contro il Genoa perde 5-1 con la Ternana.

Un brutto incidente per la squadra di Calabro, che dovrà riflettere meglio sui propri principi di gioco per evitare debacle simili.

La partita si apre con i padroni di casa arrembanti, che provano a sfruttare le imprecisioni palla al piede dei difensori giallorossi. Il vantaggio delle fere arriva poco dopo il quarto d’ora: da una situazione confusa in area la palla arriva sui piedi di Partipilo che, probabilmente in fuorigioco, segna l’1-0. Il Catanzaro non ha le idee molto chiare. Il 3-5-2 ospite è troppo meccanico e leggibile. Calabro prova a cambiare qualcosa già alla mezz’ora, quando Di Massimo e Verna entrano al posto di Altobelli e Contessa. Le sostituzioni in effetti sembrano dare ragione al tecnico, perché sul finale di tempo Di Massimo con un bell’allungo conquista un rigore. Carlini trasforma e il Catanzaro torna in fiducia negli spogliatoi: Evacuo addirittura sfiora il gol di testa.

Nella ripresa però le aquile entrano in campo in maniera troppo passiva. Il 2-1 di Falletti, dopo appena sei minuti, nasce da una sfortunata deviazione di Fazio, ma sono i due gol successivi ad essere davvero inaccettabili: dapprima Falletti è libero di condurre in area e di superare Branduani; poi Palumbo si ritrova solo su una sponda al limite dell’area e può calciare senza opposizione per il 4-1. La Ternana banchetta sulle macerie del Catanzaro, ha dominato la partita a livello sia tecnico che emotivo. Sul finale arriva anche il 5-1, per un rigore causato da un intervento di Pinna su Ferrante: dal dischetto Peralta non sbaglia.

Se il Catanzaro pensava di aver trovato autostima con la bella partita di Genova, l’ha persa immediatamente al “Liberati” di Terni.

Viviani maledetto per il Catanzaro: il Potenza vince 2-1

POTENZA – CATANZARO 2-1

POTENZA (4-2-3-1) : Brescia; Zampa, Conson, Boldor, Panico; Iuliano, Sandri; Di Livio (25’st Coppola), Ricci (33’st Nigro), Volpe (45’st Di Somma); Salvemini (25’st Baclet, 45’st Cianci). In panchina: Santopadre, Viteritti,, Compagnon, Fontana, Spedalieri, Lorusso, Gassama. All.: Somma

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Riggio (34’pt Bayeye 14’st Cusumano), Fazio, Pinna; Casoli, Verna, Corapi, Urso (9′ Risolo), Contessa; Di Piazza (15’st Cristiano), Carlini. In panchina: Mittica, Iannì, Martinelli, Mirarchi, Iseppon, Brugnano. All.: Calabro

ARBITRO : D’Ascanio di Ancona

NOTE: Ammoniti: Conson (P), Pinna (C)

MARCATORI: 1′ pt Volpe (P), 26′ pt Salvemini (P), 29’ st Carlini (C)

 

POTENZA – Due mesi dopo la storia è sempre la stessa. Al “Viviani” di Potenza, proprio come nei playoff di luglio, il Catanzaro non trova il modo di imporsi in casa di un avversario sulla carta inferiore.

Per rossoblu e giallorossi si tratta dell’inizio di un nuovo percorso. Somma, ex allenatore delle aquile, abbandona il 3-4-3 che aveva fatto la fortuna di Raffaele e opta per il 4-2-3-1. Calabro invece si affida al 3-5-2.

La vittoria contro la Virtus Francavilla in Coppa Italia faceva ben sperare, ma l’inizio del match per il Catanzaro è un violento schiaffo di realtà. Al 2′ la difesa respinga un pallone di testa; il centrocampo giallorosso è troppo lontano, così la seconda palla arriva facilmente tra i piedi dei lucani, che la fanno circolare verso la fascia sinistra sull’ex Di Livio. “Soldatino” jr accelera, raggiunge il fondo e crossa verso il palo opposto, dove Volpe di testa chiude l’azione in rete. Il Catanzaro prova a rispondere con una punizione di Pinna che si stampa sulla traversa e con un tiro fiacco di Di Piazza. La fase offensiva però non è fluida, così come l’atteggiamento difensivo non è dei migliori: al 26′ Fazio si fa anticipare da Salvemini che col controllo orientato prepara il tiro e fulmina Branduani. La squadra fa acqua e rischia il tracollo poco dopo la mezz’ora, quando Pinna atterra Ricci in area. Sul dischetto si presenta Salvemini, che però angola poco e agevola la respinta di Branduani. Nel secondo tempo Calabro prova a buttare nella mischia anche i giovani Cristiano e Cusumano, ma a dare una svolta ci prova Carlini, che con un grande aggancio fa fuori Conson in area. L’ex centrale della Reggina prova l’intervento disperato e causa il rigore, trasformato dallo stesso Carlini. L’acquazzone sul finale impedisce di sviluppare altre azioni pericolose. Termina con una sconfitta la prima partita della gestione Calabro.

L’ex Viterbese Calabro è il nuovo tecnico del Catanzaro

CATANZARO – E’ Antonio Calabro il nuovo allenatore del Catanzaro. L’ex tecnico della Viterbese, da ieri in città per incontrare lo staff dirigenziale della società giallorossa, ha firmato un contratto biennale.  

 

Pugliese, classe 1976, Calabro comincia la sua carriera di allenatore a Gallipoli, vincendo il campionato di Eccellenza nella stagione 2013/2014. L’anno successivo arriva a Francavilla dove si impone sia nel campionato di Eccellenza, vincendo anche la Coppa Italia di categoria, che in quello di serie D, regalando ai pugliesi l’ingresso nel calcio professionistico: nel primo anno di serie C la Virtus Francavilla arriva quinta, disputando i play-off. Per Calabro si aprono poi le porte della serie B: siede sulla panchina del Carpi, concludendo il campionato a metà classifica. Nel gennaio del 2019 arriva a Viterbo e porta i laziali alla finale di Coppa Italia di Serie C. Lo scorso anno, dopo essersi dimesso a inizio stagione per motivi familiari, dal mese di novembre è tornato a guidare i gialloblù, che hanno chiuso il torneo al dodicesimo posto.