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Sgomberato insediamento abusivo Rom, distrutti gli alloggi

MELITO PORTO SALVO (RC) – E’ stato sgomberato a Melito Porto Salvo l’insediamento rom abusivo di via del Fortino. Le operazioni sono state effettuate da personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili Urbani in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Commissario Prefettizio del Comune di Melito Porto Salvo, Anna Aurora Colosimo a seguito delle determinazioni assunte in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

L’organismo, presieduto dal Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, ha proceduto sulla base di un’attività di osservazione e monitoraggio compiuta dal personale del Compartimento di Polizia Ferroviaria di Reggio Calabria, finalizzata anche al contrasto del fenomeno dei furti di rame.

L’area interessata dalle operazioni di sgombero, all’interno della quale vivevano 8 nuclei familiari per un totale di 27 persone, versava in una situazione di degrado caratterizzata da condizioni igieniche sanitari precarie e da alloggi fatiscenti oltre che da cumuli di rifiuti di vario genere.

I nuclei familiari allontanati dall’insediamento sono stati collocati in alloggi individuati dal Commissario prefettizio Colosimo mentre i manufatti realizzati abusivamente sono stati abbattuti.

“Le operazioni di sgombero, grazie alla ormai collaudata sinergia operativa delle Forze dell’Ordine impiegate nelle operazioni – fanno sapere dalla Questura di Reggio Calabria – ha consentito il perfetto funzionamento del dispositivo di sgombero, avvenuto senza turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

Omicidio campo rom, fermato 31enne

 LAMEZIA TERME (CZ) – La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo Salvatore Amato, di 31 anni quale presunto autore dell’omicidio di Luigi Berlingieri, il 51enne morto ieri in ospedale dopo essere stato raggiunto da un colpo di fucile al volto sparato nel campo rom di Lamezia Terme.

Le accuse

Amato, che vive nello stesso campo rom della vittima, avrebbe sparato con un fucile detenuto illegalmente. E’ accusato di omicidio, porto abusivo di arma e ricettazione della stessa arma. I particolari sull’operazione che ha portato al fermo e sul movente che sta dietro il delitto saranno resi noti in una conferenza stampa programmata per domattina alle 10.30 nel Commissariato lametino della Polizia di Stato.
   

Smantellamento del campo rom di via Reggio Calabria, Occhiuto: «Bonificata un’area inquinata»

COSENZA- L’Amministrazione comunale sta completando in questi giorni la demolizione e la bonifica del campo rom su via Reggio Calabria.
Oltre cento persone, da circa settant’anni, vivevano qui in condizioni molto precarie e non decorose, con la conseguenza di gravi problemi di inquinamento ambientale e di sicurezza urbana e sociale per tutta la città.
Non di meno, in questa zona erano frequenti gli episodi di criminalità, lo spaccio di sostanze stupefacenti, lo smontaggio di auto rubate, l’abbandono di rifiuti indifferenziati riversati poi sui binari dei treni e sul fiume, l’accensione di fuochi con diffusione nell’atmosfera di sostanze nocive per la salute soprattutto dei bambini.
Con lo smantellamento di questo campo va avanti l’opera di bonifica intrapresa dall’esecutivo Occhiuto che fa seguito allo sgombero e alla demolizione dell’altro campo rom su Vaglio Lise avvenuti qualche anno fa.
“Qualcuno oggi ha addirittura il coraggio di parlare di periferie abbandonate senza voler ricordare però di chi siano le responsabilità della costruzione e del degrado di alcune zone marginali, a cui noi adesso faticosamente stiamo mettendo fine – afferma il sindaco Mario Occhiuto – Basti pensare che abbiamo bonificato centinaia di tonnellate di rifiuti abbandonati e recuperato centinaia di carcasse di vecchie auto. La città finalmente è molto migliorata e adesso saremo in grado di completare l’opera di rigenerazione urbana attraverso i tanti finanziamenti previsti nel Piano delle Periferie e nell’Agenda Urbana, relativi a lavori da eseguire in tutti i quartieri compreso il Centro storico. Insomma non ci fermiamo: la costruzione della città del benessere, ricca di qualità urbanistica e di opportunità per i giovani, da parte nostra prosegue senza sosta”.

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Il sindaco Occhiuto incontra il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli

citta-di-cosenza-logo-AA9E7D006B-seeklogo.comCOSENZA –  Nella serata di ieri, nel Palazzo di piazza XV Marzo, il sindaco di Cosenza e presidente della Provincia, Mario Occhiuto, ha incontrato il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli per discutere del campo rom temporaneo di Vaglio Lise e, più in generale, della questione dell’immigrazione. Occhiuto ha ringraziato Corbelli per la sua disponibilità e il suo incessante impegno a favore degli ultimi e gli ha chiesto di collaborare nei programmi amministrativi relativamente al coordinamento di un importante progetto di aiuto agli immigrati che sta predisponendo il Comune di Cosenza. Corbelli, dal canto suo, ha ringraziato Mario Occhiuto assicurando la sua collaborazione (a titolo gratuito) e rinunciando a ricoprire qualsiasi incarico. Rispetto al tema dell’incontro di martedì sera, Mario Occhiuto ha ribadito che il fermo intento dell’Amministrazione comunale è quello di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile allo scopo di non lasciare questi cittadini stranieri a vivere nelle tende, dopo averli finalmente strappati ai rischi del campo abusivo sul fiume. “Dopo l’urgenza della messa in sicurezza e dell’igiene pubblica – ha affermato il Sindaco e Presidente della Provincia – ci stiamo attivando per garantire proprio il rispetto dei diritti umani di queste persone. Nostro compito è di offrire soluzioni che non siano precarie bensì ottimali per la qualità della vita di tutti i cittadini, indistintamente”. In relazione poi alla proposta del segretario provinciale del sindacato Autonomo di Polizia di Cosenza, Giovanni Palermo, di affidare la direzione della tendopoli rom di Vaglio Lise a Corbelli, unitamente a Padre Fedele, lo stesso Franco Corbelli l’ha subito accolta con entusiasmo e passione, offrendo la sua immediata disponibilità ad assumere questo incarico gratuitamente, “con la speranza che – ha dichiarato – da quel luogo di sofferenza possa partire un messaggio di vera solidarietà, di fratellanza, di speranza e di rispetto dei diritti di tutti, soprattutto degli ultimi, di quella umanità più povera e sofferente, che aiuto ininterrottamente da  oramai 35 anni”. Inoltre, Corbelli ha espresso apprezzamento per la coraggiosa decisione di Occhiuto di porre fine alla vergogna della disumana baraccopoli sul fiume Crati, allestendo il campo momentaneo di Vaglio Lise come primo importante passo per garantire condizioni di vita più dignitose e sicure “a questa povera gente e soprattutto per scongiurare possibili tragedie che – ha ricordato il leader dei Diritti Civili – solo per un miracolo in questi anni si sono evitate durante i diversi incendi che hanno distrutto alcune baracche del vecchio campo di Vaglio Lise”. Franco Corbelli ha infine voluto ringraziare il sindaco Occhiuto per la sua particolare attenzione e sensibilità per il sociale. Entrambi torneranno presto a vedersi per iniziare una proficua collaborazione a supporto delle condizioni di vita degli immigrati e delle fasce più povere della popolazione.

Cosenza, campo rom: abbattuta l’ultima barracca

imagesCOSENZA – Avevano avuto inizio lo scorso 25 giugno le operazioni di trasloco delle famiglie rom dal campo costruito  abusivamente sul fiume Crati, al campo di emergenza provvisorio di Vaglio Lise. Oggi, a distanza di tre settimane, è stata demolita l’ultima baracca ai margini del corso d’acqua bruzio, procedendo simultaneamente allo sgombero totale dell’area da sempre molto pericolosa per l’incolumità delle persone e per l’igiene e la salute pubbliche. Si tratta di un successo a pieno titolo dell’Amministrazione comunale targata Mario Occhiuto. “Dopo decine di anni – è il commento a caldo del primo cittadino – siamo finalmente riusciti in un’impresa in cui avevano provato in tanti. Sindaci, prefetti e procure con decreti di sequestro dell’area. Ciò è stato reso possibile anche grazie all’intensa attività di coordinamento messa in atto dal prefetto Gianfranco Tomao e da tutto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con il contributo delle altre forze dell’ordine e della Procura. Sento di ringraziare ogni singolo attore di questo storico risultato – aggiunge Occhiuto – a cominciare dal comandante della Polizia municipale Giampiero Scaramuzzo e dai suoi agenti che hanno fatto sì che ogni passaggio si svolgesse con tatto, mettendo in primo piano il rispetto per la dignità umana, e senza incidenti. Dell’ottimo lavoro svolto e di questo successo sono stati artefici anche il capo di gabinetto di palazzo dei Bruzi, Carmine Potestio, che ha coordinato le attività interne, l’ingegnere Marcello Falbo, l’architetto Domenico Cucunato, gli addetti alla Protezione civile e ai servizi sociali del Comune”. Completato così lo sgombero e la demolizione totale delle baracche, il Comune ha immediatamente provveduto a realizzare gli impedimenti per nuove eventuali abitazioni abusive. A questo scopo sono stati creati uno scavo in trincea e un argine di terra, mentre è attualmente in corso la bonifica dell’intera zona che costeggia il Crati. Nel campo di emergenza provvisorio che la Protezione civile ha allestito a Vaglio Lise si contano al momento 365 persone di etnia rom accolte in 45 tende della protezione civile (che, è bene specificarlo, sono cosa decisamente diversa dalle consuete tende da campeggio). L’obiettivo principale è una maggiore sicurezza urbana e sociale. Basti pensare che le persone ospitate nel nuovo campo provvisorio a Vaglio Lise sono ridotte di più della metà rispetto a prima. Ad andar via, soprattutto i cittadini rom che mal sopportavano il sistema di controllo dell’attuale area di trasferimento, particolarmente dediti ad attività illegali come l’accensione di fuochi nocivi e il favoreggiamento della prostituzione minorile.

Ritrovate 5 auto rubate in un campo rom di Scordovillo

LAMEZIA TERME (Cz) – Aumentano i controlli nel campo rom nella località Scordovillo dove la polizia di Lamezia ha ritrovato cinque automobili rubate all’interno di un capannone insieme ad una borsa, anche questa rubata, che conteneva documenti e chiavi. Le auto erano state rubate nel lamentino nelle ultime 24 ore. Tra i diversi rom è stato denunciato un uomo di 54 anni accusato di possedere illegalmente dei coltelli di genere proibito.