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Cassano, sequestrate oltre 3mila piante di canapa in un’azienda agricola

CASSANO IONIO (CS) – I Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, che ha riguardato oltre 3400 piante di “cannabis sativa”, per un peso complessivo di 512 kg. 

Il provvedimento cautelare, eseguito nei confronti del titolare di un’azienda agricola di Castrovillari, è stato emesso all’esito di approfondimenti investigativi condotti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Sibari, le quali, nell’ambito della consueta attività di controllo economico del territorio, hanno individuato, in agro del comune di Cassano all’Ionio (CS), un capannone ove erano custodite numerose piante di cannabis in fase di essiccazione.  

Nonostante sin dai primi riscontri fosse emerso che le piantine erano del tipo “cannabis sativa” – generalmente utilizzata nel settore alimentare, cosmetico ed industriale – ed in regola con le previste certificazioni di provenienza e comunicazioni all’Autorità di Pubblica Sicurezza, i Finanzieri hanno comunque deciso di approfondire gli accertamenti, facendo analizzare le stesse al fine di accertare l’effettivo principio attivo di sostanza stupefacente in esse presente. 

All’esito di specifiche analisi chimiche di laboratorio – che hanno dimostrato il superamento del limite consentito dalla normativa in base alla quale era stata autorizzata la produzione e commercializzazione – le Fiamme Gialle hanno immediatamente informato la Procura della  Repubblica di Castrovillari, la quale ha iscritto il legale rappresentante dell’azienda agricola  nel registro degli indagati, per il reato di produzione e detenzione illecita di sostanze  stupefacenti, richiedendo ed ottenendo dal competente G.I.P. il provvedimento di sequestro di quanto rinvenuto.  

 

Detenevano 13 kg di canapa indiana, arrestati

SAN FERDINANDO (RC) – Tre persone, Francesco Lojacono, di 39 anni, con precedenti, Rocco D’Agostino (32) e Mario Cucinotta (58), sono state arrestate in flagranza di reato dai carabinieri, a San Ferdinando, con l’accusa di detenzione illegale e spaccio di sostanze stupefacenti. Sono infatti stati sorpresi a curare, in casa, circa quattromila piantine di canapa indiana, per un peso complessivo di 13 chilogrammi. 

I tmilitari, durante una perquisizione nell’abitazione di Loiacono, hanno trovato le piante in una stanza adibita ad essiccatoio, sigillata per non fare uscire umidità e odori.

Nel locale, oltre allo stupefacente in fase di essiccazione, disposto su 40 filari da 100, sono state trovate anche 250 dosi di marijuana già essiccata. La sostanza stupefacente, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 10 mila euro.

Scoperti quasi due quintali di droga, un arresto nel cosentino

LATTARICO (CS) – E’ stato trovato in possesso di circa due quintali di marijuana che teneva ben nascosti nella sua abitazione, un appartamento di Taverna di Montalto Uffugo. Nel corso del blitz da parte dei carabinieri di Lattarico, è stato scoperto che parte della droga era già confezionata, pronta ad essere immessa sul mercato. Agli arresti è finito un uomo di 55 anni proprietario anche di un’altra abitazione a Lattarico dove i militari dell’arma hanno scovato l’altra parte di sostanza stupefacente già essiccata, mentre in un terreno nelle vicinanze vi era una piantagione di oltre mille piantine di canapa.

 

 

 

 

 

Nardodipace, trovata dai carabinieri estesa piantagione di canapa indiana

NARDODIPACE (VV)  – Un’estesa piantagione di canapa indiana è stata scoperta dai carabinieri nel territorio di Nardodipace. Il ritrovamento di circa quattromila piante, di altezza variabile tra 150 centimetri e 4 metri, è avveuto nell’ambito dell’operazione denominata “Green Mountain”. La droga era coltivata in ben dieci piantagioni, con comunicanti tra di loro e in più terrazzamenti, in località Tiglia nei pressi della frazione Cassari, a un’altezza variabile tra i 600 e i 1100 metri. Le piazzole utilizzate sono risultate autosufficienti e alimentate attraverso un sistema di irrigazione artigianale a goccia. A effettuare la sorprendente scoperta i militari della compagnia di Serra San Bruno in collaborazione con i colleghi dell’elinucleo di Vibo Valentia, dei forestali e dello squadrone eliportato cacciatori “Calabria”. Inoltre, in quasi ogni piantagione è stata osservata la presenza di essiccatori, all’interno dei quali erano poste le infiorescenze. La droga ricavabile dalla coltivazione avrebbe fruttato un illecito guadagno pari a circa 500 mila euro.

Canapa indiana, scoperta piantagione da 3 milioni di euro

CANDIDONI (RC) – Il gruppo carabinieri di Gioia Tauro ha scoperto a Candidoni, nella Piana di Gioia Tauro, una piantagione di canapa indiana con oltre 28 mila arbusti.

La piantagione contava 28 mila piante con altezza media di 1,70m, poste su tre diversi appezzamenti in un terreno agricolo adibito ad agrumeto e in evidente stato vegetativo.

Un articolato e complesso sistema di irrigazione manteneva la piantagione ben tenuta, occultata tra la vegetazione fitta che ne rendeva difficoltoso l’accesso. Tutte le piante sono state distrutte, tranne alcuni campioni per le analisi. Il ricavato dalla vendita dello stupefacente avrebbe fruttato ai proprietari 3 milioni di euro.

Rinvenuta maxi piantagione di canapa indiana

NARDODIPACE (VV) – I carabinieri della Stazione di Nardodipace hanno trovato, nella località Ragonà-Contradada Angricelli, una piantagione di circa mille piante di canapa indiana.

La piantagione è stata avvistata nei giorni scorsi durante una battuta con l’elicottero dell’ottavo Nucleo elicotteri di Vibo Valentia.

In un costone di montagna, al di sotto del piccolo centro abitato della frazione Ragonà, non lontana dal letto di un fiume, è stata avvistata la grossa coltivazione. I militari di Nardodipace quindi hanno dovuto raggiungere la piantagione in una zona particolarmente impervia della zona montana per riuscire ad individuarla. Le piante avevano un’altezza compresa tra i 2 e i 4 metri, in perfetto stato di conservazione e particolarmente rigogliose.

Enormi i proventi

Su disposizione dell’autorità giudiziaria, tutta le piante sono state estirpate e distrutte. Per l’altezza ed il numero delle piante, la sostanza immessa sul mercato illegale avrebbe potuto fruttare un potenziale guadagno di circa 100mila euro.

Quattro arresti per detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente

COSENZA – Nell’ambito dei servizi di polizia giudiziaria finalizzati al contrasto dei reati inerenti al traffico ed alla vendita di  sostanze stupefacenti, nel pomeriggio di ieri il personale della Polizia di Stato di Rossano ha tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, quattro persone, alcune delle quali già gravate da reati specifici, imparentati tra di loro e tutti residenti a Corigliano-Rossano.

A seguito di attività info investigativa, i militari hanno perquisito il domicilio e un terreno di proprietà degli arrestati, a seguito della quale venivano rinvenute e sequestrate: una piantagione con  14 piante verdi di canapa indiana, di cui 7 dell’altezza di circa 2 metri e 7 di circa un metro; circa 11 gr. di sostanza stupefacente del tipo marijuana, già suddivisa in ciuffi, custoditi in un barattolo di vetro; materiale utile al confezionamento delle dosi, tra cui un bilancino di precisione; diverse banconote di piccolo taglio.

All’interno dell’abitazione, inoltre, vi era tutto il necessario per la coltivazione delle piante in argomento, tra cui una lampada alogena con relativo temporizzatore e timer-orologio. Poco prima della perquisizione alcuni degli arrestati avevano provato a disfarsi della sostanza stupefacente detenuta in casa, infatti gli operatori della Polizia Scientifica hanno rinvenuto residui di marijuana nel lavandino della cucina e nel water.

 

 

Sequestrate oltre 5200 piante di canapa nel Reggino

BAGALADI (RC) – I carabinieri di Bagaladi hanno scoperto e sequestrato una piantagione con oltre 5.300 piante di canapa indiana.

I militari dello Squadrone Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia hanno dato un forte supporto nell’operazione, favorendo la scoperta degli arbusti della varietà “shunk” pronti per essere raccolti. La piantagione, posta in una zona impervia, era irrigata da un impianto a tempo collegato a una piscina amovibile nelle vicinanze. Il ricavo dalla coltura avrebbe fruttato milioni di euro ai proprietari.

Scoperta maxi piantagione di droga. Avrebbe fruttato milioni di euro

CANDIDONI (RC) – Una piantagione di marijuana con 1.227 arbusti, per un peso totale di 921 chilogrammi circa, è stata scoperta e sequestrata a Candidoni, nella Piana di Gioia Tauro, dai finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria che hanno arrestato due persone in flagranza di reato.

Dopo avere trovato all’interno di un immobile nelle campagne al confine con il comune di Rosarno circa 75 chili di canapa indiana, in parte in fase di essiccazione e in parte confezionata, i finanzieri, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno individuato tra la fitta vegetazione di un terreno limitrofo, la piantagione dotata di un impianto di irrigazione e di un piccolo casolare con vari strumenti utilizzati per la lavorazione della sostanza stupefacente. La droga sequestrata, per un totale di circa una tonnellata, una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato circa otto milioni di euro.

Foto Ansa

Maxi scoperta piantagioni canapa, quattro arresti

SAN GIOVANNI DI GERACE (RC) – I carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica, insieme a quelli delle Stazioni di Gioiosa Ionica, Caulonia Marina e ai Cacciatori di Calabria, hanno scoperto una maxi piantagione di canapa indiana costituita da 2.200 arbusti.

Arrestate quattro persone

I militari hanno quindi arrestato Luca Benci, di 32 anni, Domenico Jentile (47), Massimiliano Demasi (45) e Enrico Mascali (35), con l’accusa di coltivazione di sostanza stupefacente. I quattro sono stati sorpresi mentre stavano accudendo alle piante le cui infiorescenze erano state già raccolte e riposte in due sacchi di juta contenenti circa 10 chili di marijuana.

L’irrigazione era garantita da un sistema costituito da centinaia di metri di tubi in polietilene a rilascio graduale d’acqua regolato da un temporizzatore.