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L’Icsaic promuove studio sui calabresi nel mondo

RENDE (CS) – «Grazie alla Regione Calabria che ha proposto alle università calabresi di elaborare un progetto di ricerca sulle “esperienze di vita e i percorsi professionali dei calabresi nel mondo”, pensiamo di dare finalmente una dimensione quantitativa e qualitativa aggiornata dell’emigrazione calabrese. E contiamo di farlo, qualora il nostro progetto sarà finanziato, con un impegno di spesa modesto e la collaborazione dei maggiori studiosi del fenomeno migratorio». E’ quanto ha dichiarato il professor Brunello Mantelli, docente di Storia Contemporanea nel Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria.

Incontro con Cappelli e Sergi

All’incontro, che si è svolto nella sede dell’Icsaic (Istituto calabrese per la storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea), hanno partecipato anche il prof. Vittorio Cappelli e il prof. Pantaleone Sergi, rispettivamente direttore e presidente del Centro di Ricerca sulle Migrazioni che ha sede nella stessa Università.

«Siamo attrezzati per questo tipo di ricerca – ha proseguito il prof. Mantelli, che ha firmato la manifestazione d’interesse per realizzare lo studio –  e la collaborazione con Centro di Ricerca sulle Migrazioni, nel quale operano da anni studiosi “visibili” in tutto il mondo, i quali hanno già prodotto studi originali e innovativi sull’argomento, rafforza la nostra proposta».

Secondo il prof. Cappelli si tratta di un’occasione preziosa in quanto studiosi noti a livello internazionale, sorvolando sul modesto importo del finanziamento richiesto (solo 35.000 euro),hanno deciso di mettersi a disposizione di un progetto che sembra voler metter fine anche agli sprechi visti in passato. «È un buon punto di partenza – ha spiegato Cappelli – per iniziare a studiare e valorizzare l’emigrazione calabrese all’estero, evitando sperperi di risorse e celebrazioni retoriche e stereotipate e costruendo invece un quadro realistico delle Calabrie sparse per il mondo, per riallacciare rapporti utili e virtuosi con i luoghi d’origine».

Chi è Brunello Mantelli

Il progetto presentato alla Regione è stato elaborato dal prof. Mantelli, che presenta un curriculum di tutto rispetto, esibendo pubblicazioni scientifiche in sei o sette lingue, il quale si è avvalso della collaborazione del prof. Cappelli. Tale progetto prevede interventi in Europa e nelle Americhe, concentrati soprattutto in alcune città d’importanza capitale per la storia migratoria calabrese: Buenos Aires (dove recentemente il presidente Mario Oliverio è stato in visita alla comunità calabrese), Porto Alegre, Rio de Janeiro, Toronto, Francoforte, Colonia, realtà dove dall’Ottocento in poi è stata significativa la presenza degli emigrati calabresi.

L’auspicio di Sergi

«Ci sono tutte le competenze e le condizioni – ha concluso il prof. Sergi per sviluppare, insomma,un lavoro di eccellenza spendendo poco. Anche per questo ci auguriamo che la Regione faccia suo il progetto approvandolo».

Il vecchio tracciato ferroviario di Castrovillari, la storia racchiusa in un libro

castrovillari
Castrovillari ( Cs) – “Castrovillari e la sua ferrovia” è il titolo del libro di Antonio Iannicelli, per le edizioni Il Coscile, che sarà presentato nel Castello Aragonese del capoluogo del Pollino domenica 13 marzo, alle ore 11. L’iniziativa , che si tiene in collaborazione con l’Amministrazione comunale,prevede, moderati dall’ispettore ai Beni Culturali di Castrovillari, Gianluigi Trombetti, i contributi del Vice Sindaco e Assessore alla Cultura, Angela Lo Passo, dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, del docente Unical, Vittorio Cappelli,  che ha curato l’introduzione dell’opera, dell’editore, Mimmo Sancineto, e , naturalmente dell’autore. Il libro si avvale di un approfondimento sui rotabili che porta le firme di Romeo Cozzitorto e Francesco Piperata che caratterizzano l’edizione. Una stupenda occasione per sottolineare, raccontare, spiegare e rammentare un’opera  importante , posseduta dalla città, e fondamentale per unire questa parte della Calabria Citra a Battipaglia e, dunque, alla strada ferrata per il Centro e Nord Italia. Il vecchio e particolare tracciato, per buona parte srotolato nell’odierno Parco nazionale del Pollino, scorreva dalla zona sud–occidentale della provincia di Potenza e toccava centri come LauriaMormannoCassano all’Ionio e la città di Castrovillari. Un percorso sempre ricordato con tenerezza dalle popolazioni per ciò che è stato ed ha raccordato in ambienti naturalistici ancora unici e tra paesi incastonati anche nelle montagne. Immagini che verranno riprese e proposte a 100 anni dall’apertura della linea Spezzano Albanese -Castrovillari per  discutere pure delle nuove prospettive di valorizzazione del Territorio su cui stanno operando le pubbliche amministrazioni in sinergia tra loro con quella di Castrovillari attraverso i progetti del filo rosso, proposti pure da quest’ultima per legare le eccellenze della Zona.