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Operazione Brother, Cc smantellano piazza di spaccio nel cosentino

COSENZA – I carabinieri della Compagnia di Rogliano, supportati da personale del 14° Battaglione Calabria e da unità cinofila dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria di Vibo Valentia, hanno eseguito cinque misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale di Cosenza, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “detenzione e cessione di sostanze stupefacenti aggravata e continuata” e “favoreggiamento personale”.

L’operazione denominata “Brother” ha portato allo smantellamento di una importante piazza di spaccio.

I provvedimenti riguardano soggetti residenti nei comuni di Cosenza, Rogliano, Grimaldi, Malito e San Mango d’Aquino. Perquisizioni domiciliari sono in corso a carico di persone coinvolte a vario titolo nel traffico di sostanze stupefacenti. (Foto di repertorio)

Spacciava droga a domicilio, arrestato parrucchiere incensurato

COSENZA I carabinieri della Stazione di Cosenza Principale hanno tratto in arresto un parrucchiere 24enne, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, in servizio di pattuglia esterna nelle vie del centro storico, nel percorrere questo corso Telesio, insospettiti dall’atteggiamento avuto dal giovane che tentava di occultare lo zainetto portato a tracolla, hanno deciso di approfondire il controllo, fermando ed identificando il ragazzo che appariva sempre più nervoso. Dopo una prima ispezione dello zaino, in cui erano presenti vari strumenti per poter tagliare i capelli a domicilio (forbici, rasoio, phon, pettini, ecc.), il giovane affermava di esercitare la professione di parrucchiere per uomo a domicilio. Il personale operante, non convinto della genuinità delle dichiarazioni dell’interlocutore, approfondiva ulteriormente il controllo con una perquisizione personale, rinvenendo un vistoso involucro contenente 12 dosi di marjuana, per peso complessivo di 20 gr., e 13 dosi di cocaina, per un peso di 12 gr..
L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Cosenza, è stato accompagnato presso la propria abitazione e sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Il giorno seguente, data l’assenza di precedenti penali, il Giudice presso il Tribunale di Cosenza, nel convalidare gli atti compiuti, non disponeva ulteriori misure cautelari, rimettendo il giovane in libertà.

Droga, quattro arresti nella Locride

MONASTERACE (RC) – Quattro persone, tutti cittadini africani, sono state arrestate a Monasterace dai carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica con l’accusa di spaccio e detenzione di sostanza stupefacente.
I militari, nell’ambito dei servizi di controllo anti-Covid 19, hanno notato un ventiseienne Alhagie Sallah, lungo la statale 106, tra i comuni di Riace e Monasterace, e, insospettiti dalla presenza del giovane  in quel luogo hanno deciso di controllarlo trovandolo in possesso di 12 grammi di marijuana. Allargando il controllo al suo domicilio hanno sorpreso i due coinquilini Ibrahim Jallow, di 30 anni, e Omar Nyassi,(22), mentre cedevano 27 grammi di marijuana a Ekahjae Silvester Ekahjae,(27). La perquisizione ha consentito di trovare 3 buste in cellophane con circa 800 grammi di marijuana e banconote ritenute provento dell’attività di spaccio.

Sallah, Jallow e Nyassi sono stati posti ai domiciliari. Ekahjae è stato condotto nel carcere di Locri perché destinatario di un’ordinanza di arresto emessa del Gip di Parma.

Inseguimento su 107, carabinieri arrestato pregiudicato 32enne

COSENZA – Un trentaduenne di Crotone, sorpreso in regime di domiciliari e sotto effetto di stupefacenti, è stato arrestato dai militari al termine di un inseguimento sulla Statale 107, con l’accusa di rapina, evasione, resistenza a pubblico ufficiale, guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e porto d’armi o oggetti atti ad offendere.

In precedenza l’uomo si era impossessato dell’auto in un distributore di Crotone sottraendola al proprietario che, nel tentativo di impedire il furto, si era aggrappato al finestrino, venendo travolto e riportando gravi lesioni. L’auto era stata notata dai militari a Celico mentre il trentaduenne tentava di modificarne la targa. Alla richiesta dei carabinieri che intendevano identificarlo l’uomo è saltato in auto per allontanarsi dando luogo all’inseguimento. Per li ferite lievi. In auto aveva metadone e un coltello di genere vietato.

Carabinieri di Rende consegnano pensione a domicilio ad anziani

RENDE (CS) – I Carabinieri della Stazione di Rende hanno consegnato la pensione ad un’anziana coppia impossibilitata a raggiungere l’ufficio postale. I due, sarti in pensione di 91 e 85 anni, si sono pertanto rivolti ai militari per avere un supporto diretto a ricevere il pagamento della mensilità di aprile.

Ricevuta la richiesta, il Comandante del Reparto si è subito attivato ed ha ritirato la pensione dei due coniugi, recapitandogliela nella loro abitazione di Rende (CS). I due anziani hanno espresso la loro gratitudine e i militari hanno rinnovato la loro pronta disponibilità.

Un ulteriore servizio reso alla popolazione in attuazione di una specifica convenzione sottoscritta tra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri, che dà la possibilità a tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni, che percepiscono prestazioni previdenziali negli Uffici Postali e le riscuotono normalmente in contanti, di chiedere e ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i carabinieri delle Stazioni. L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio. L’iniziativa permette anche di tutelare gli anziani dai reati in loro danno, come truffe, rapine e scippi.

23enne di Mendicino arrestato per detenzione di stupefacenti

MENDICINO (CS) – Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, insieme a quelli della Stazione CC di Mendicino hanno tratto in arresto un 23enne di Mendicino per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari hanno sorpreso il 23enne mentre cedeva una dose di 5 gr. di marijuana ad un coetaneo. Nella successiva perquisizione domiciliare effettuata nella sua abitazione di Mendicino con il supporto dei militari della locale Stazione dei carabinieri, il ragazzo è stato trovato in possesso di 221 gr. di marijuana e 41 gr.
di cocaina.
Il 23enne è stato così dichiarato in stato di arresto e sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza. Nel corso
dell’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza ne ha così disposto gli arresti domiciliari.

Scuole chiuse per il coronavirus, a Cosenza e Rende i carabinieri consegnano i tablet agli studenti

COSENZA – Carabinieri sempre in prima linea nell’ambito dell’iniziative a sostegno della popolazione nell’attuale situazione epidemica. Questa mattina i militari dell’Arma i Carabinieri delle Compagnie di Cosenza e Rende hanno consegnato i tablet per la formazione a distanza agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Rende Centro”.

L’iniziativa, nata dalla sinergica collaborazione tra la dirigenza scolastica ed il Comando Provinciale di Cosenza, consente di garantire agli studenti sprovvisti di strumenti informatici di interagire con la piattaforma del piano di studi scolastico, dando piena continuità al diritto allo studio.

L’esigenza di una consegna porta a porta, che non violasse le prescrizioni volte a limitare i casi di contagio, era stata segnalata dalla dirigente scolastica, la professoressa Maria Teresa Barbuscio, la quale non sapendo come far recapitare i dispositivi agli studenti, si è rivolta direttamente ai Carabinieri della vicina Stazione. L’Arma, da sempre punto di riferimento per la comunità, ha risposto con entusiasmo e piena disponibilità all’inusuale richiesta, impegnandosi nella delicatissima missione finalizzata  a garantire il diritto allo studio sancito dall’art. 34 della Costituzione Italiana.

I militari, dopo aver prelevato i tablet presso le aule dell’Istituto, si sono così recati presso le abitazioni degli studenti che hanno risposto con sorpresa e profonda gratitudine alla singolare iniziativa grazie alla quale potranno continuare a seguire da casa le lezioni nel rispetto del distacco sociale imposto dalla normativa anti-contagio.

 

Emergenza Covid-19, continuano i controlli dei carabinieri: 24 denunce nel cosentino

COSENZA – I carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno ulteriormente rafforzato l’azione di controllo condotta sul territorio di tutta la provincia per far fronte alle esigenze imposte dalla situazione di emergenza legata alla diffusione del Covid-19”. In questo contesto, le pattuglie sul territorio stanno dedicando in modo prioritario le quotidiane attività di servizio alla verifica del rispetto delle misure decise dal Governo in tema di contenimento del virus, a partire dagli accertamenti, mediante autocertificazione, della motivata circolazione di persone e veicoli in strada.

24 denunce per inosservanza delle disposizioni dell’Autorità

In particolare, nella giornata di ieri, sono stati disposti numerosi posti di controllo nella città di Cosenza ed in tutti i comuni della provincia, nel corso dei quali sono stati denunciati 24 cittadini per il reato di inosservanza delle disposizioni dell’Autorità, ai sensi dell’articolo 650 del codice penale. Tra i soggetti segnalati all’Autorità giudiziaria anche 4 ragazzi sorpresi in piazza Europa a Cosenza nella notte, a bordo di un’autovettura, che circolavano senza alcun giustificato motivo, di ritorno da una cena a casa di amici, come dichiarato dagli stessi.

Controlli negli esercizi commerciali

Inoltre, i militari hanno proceduto anche alla verifica del rispetto degli orari di chiusura di esercizi commerciali e della regolamentazione sulla distanza di sicurezza interpersonale tra avventori. A conclusione della giornata sono stati effettuati controlli in 374 esercizi, che hanno consentito di riscontrare delle irregolarità in 4 di essi, per i quali è già stata avanzata proposta di sospensione dell’attività commerciale per il mancato rispetto della normativa vigente. Nella circostanza, oltre al mancato rispetto dell’orario di chiusura, si è avuto modo di constatare all’interno dei locali in argomento la presenza di più avventori che tranquillamente consumavano bevande, anch’egli denunciati per ai sensi dell’art. 650.

Norme non osservate a Cariati e Mirto

A Cariati, invece, sono state individuate due persone che hanno omesso di comunicare all’Autorità sanitaria il recente rientro dalla provincia di Brescia, omettendo di porsi in quarantena. Infine, i carabinieri della Stazione di Mirto Crosia hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Castrovillari il grave comportamento di una donna che, benché sottoposta all’obbligo dell’isolamento domiciliare, è uscita dalla propria abitazione per recarsi presso un istituto bancario del luogo.

 

 

Rifiuti abbandonati per strada, in dieci ripresi da “fototrappole”

VIBO VALENTIA – Dieci persone sono state sanzionate dai carabinieri forestale di Serra San Bruno, per un totale di 8 mila euro, dopo essere state riprese nell’atto di disfarsi di rifiuti di vario genere, classificati quali urbani e speciali non pericolosi.

I militari, attraverso il posizionamento di alcune “fototrappole” in determinate aree particolarmente sensibili del territorio comunale, nella prima metà del mese hanno ripreso e identificato alcune persone che abbandonavano i loro rifiuti contribuendo, con la loro condotta, al deturpamento delle aree interessate.

Nel comune di Vallelonga, in occasione di un altro accertamento, i carabinieri forestale di Serra San Bruno hanno denunciato in stato di libertà un uomo, legale rappresentante di un’impresa edile, che si sarebbe reso responsabile dell’abbandono di rifiuti speciali non pericolosi derivanti dalla sua attività di imprenditore.

Operazione “Arsenico”, disposizioni cautelari nel cosentino per inquinamento ambientale – Video

COSENZA – I militari del Comando Provinciale di Cosenza e del Gruppo Carabinieri Forestale stanno eseguendo un’ordinanza dispositiva di misure cautelari reali e personali per il reato diinquinamento ambientale”, emessa dal gip del tribunale di Cosenza, procedendo al sequestro dell’impianto di trattamento rifiuti liquidi speciali di proprietà della Consuleco srl e del depuratore comunale ubicati nel comune di Bisignano.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ha portato all’emissione di due misure cautelari di obbligo di dimora nei confronti dell’amministratore e del direttore generale della Consuleco srl, società affidataria anche della gestione dell’impianto comunale di Bisignano, i quali, fornendo illecite direttive ai dipendenti della stessa ditta, anch’essi indagati, si sono resi responsabili del reiterato sversamento nel fiume Mucone di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi. Sono in corso perquisizioni e sequestri di materiale probatorio presso tredici siti industriali ubicati in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.