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Unical, Lucio Caracciolo al master in Intelligence: «Mondo virato dopo il Coronavirus»

RENDE (CS) – «Oggi è un mondo virato». Con questa considerazione, riferendosi alla geopolitica dopo il COVID-19, è iniziata la lezione di Lucio Caracciolo, direttore di “Limes”, tenuta in video conferenza, al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri. Caracciolo ha evidenziato tre argomenti. Il primo tema è che “non siamo in guerra”: «tutti parlano di guerra ma è solo uno scudo per legittimare un accentramento di poteri fuori dal comune». Ha quindi paragonato l’attuale momento con l’11 Settembre, rilevando come quest’ultimo abbia avuto un impatto minore rispetto a ciò che sta accadendo in questo periodo. Questo perché «il terrorismo è portato avanti da pochi, mentre il virus si infiltra ovunque».

Il secondo punto è che questa non è una pandemia, che è un termine burocratico, utilizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. A tal proposito Caracciolo ha ricordato quanto detto dal virologo Anthony Fauci: “It really is borderline semantics”: cioè pandemia è una parola borderline. L’epidemia è selettiva, non globale, in quanto possiamo constatare che ha un impatto geopolitico differenziato a seconda dei Paesi, cioè si diffonde in modo disomogeneo. Infine, il docente ha precisato che sul virus sappiamo poche cose ma alcuni elementi appaiono chiari: è scoppiato in Cina a Wuhan, una città strategica perché è una cerniera tra la Cina più sviluppata e quella più arretrata, rurale dove vive il 40% della popolazione. In quest’area, si confrontano due sistemi sociali, sanitari e igienici. La Cina ha ritardato a dare le informazioni perché il sistema cinese strutturalmente le rallenta. E questo ritardo è stato anche la conseguenza che ha portato a sottovalutare il problema, per alcuni aspetti in modo criminale. Il Deep State cinese è il Partito Comunista, un’organizzazione capillare distribuita in 650 mila unità territoriali, che ha la capacità di essere presente in modo capillare, a livello di ogni singolo caseggiato.

La diplomazia degli aiuti

«Dopo la seconda metà di marzo – ha proseguito Caracciolo – la Cina ha potuto lanciare la sua controffensiva facendo leva su due elementi principali: le proprie conoscenze epidemiologiche e la capacità produttive, soprattutto quelle specifiche di mascherine e respiratori». Una controffensiva che Caracciolo ha definito “diplomazia degli aiuti”. Mentre l’Europa e gli U.S.A. erano piuttosto indifferenti, siamo rimasti colpiti dalla rapidità dei pur modesti aiuti cinesi, che hanno impressionato gli italiani. Infatti, in un recente sondaggio della società italiana SWG alla domanda: “Chi sono i nostri migliori amici?” è emerso che il 52% ha scelto la Cina, il 32% la Russia e solo il 17% gli U.S.A. Alla domanda opposta:“Chi sono i nostri nemici?”, il 45% ha risposto la Germania e il 38% la Francia. «In questo quadro – ha affermato Caracciolo – sembra quasi sia maturato a livello di opinione un rovesciamento delle alleanze, derivato dall’aspetto emotivo che con il tempo si attenuerà». Il docente ha poi sottolineato la propaganda portata avanti dalla Cina e dalla Russia. In particolare, quest’ultima ha targato i pacchi inviati in Italia con una frase alla James Bond: “Dalla Russia con amore”. Ha quindi ribadito che «l’Italia ha acconsentito con enfasi all’arrivo degli aiuti cinesi, seguendo il comportamento del “Memorandum of understanding” tra Italia e Cina sottoscritto nel 2019. E proprio questo accordo, ha confermato che l’Italia, secondo gli U.S.A.,è un paese ad affidabilità limitata. Il virus ha colpito gli U.S.A. con ritardo. In questa situazione, anche la potenza statunitense ha subìto un danno economico grave. Pertanto, nella competizione geopolitica tra Cina e U.S.A., in questo momento, la prima ha potuto trarre qualche vantaggio, malgrado i suoi gravi problemi strutturali». «Le epidemie sono sempre esistite. Ci sono stati casi fin dall’antico Impero Romano, come la “peste Antonina”, oppure nel Rinascimento come a Venezia, durante i quali si è reagito attraverso l’isolamento fisico che porta a risultati misti. Infatti, i luoghi di contenimento, se da un lato aiutano la guarigione ed evitano i contatti, dall’altro rappresentano bombe di incubazione del virus. Il modello cinese è interessante perché nessuno ha uno Stato con un controllo cosi accentuato e capillare, al contrario di europei e americani dove il controllo sociale è ridotto. Trump, sin dal primo momento, ha avuto un atteggiamento non consono alla realtà. Quando il virus ha iniziato a diffondersi ha affermato che si trattava di una bufala dei democratici. In seguito, ha dichiarato che l’epidemia sarebbe stata sconfitta rapidamente e solo oggi sta utilizzando una retorica più realista, cercando di prendere le redini di una partita geopolitica inizialmente fallimentare».

La crisi economica

Caracciolo ha poi affrontato la possibilità di limitare i danni della crisi economica, conseguenza di quella sanitaria: «Bisogna scegliere qual è il rischio maggiore e quale quello minore, tenendo conto che se si deve privilegiare il danno sanitario, questo di riflesso comporta il rischio della pace sociale. Infatti, il virus tende a dividere a livello geopolitico, producendo falle piuttosto profonde. Per alcuni questa è l’ora più scura mentre sotto altri aspetti potrebbe essere l’ora più chiara in quanto vengono sottolineate le contraddizioni del sistema sociale, dimostrato da come i vari Stati rispondo alla minaccia della paura». Caracciolo ha quindi parlato delle criticità degli stati. Ha ricordato quali siano quelle della Cina, rappresentate al meglio dalla questione di Taiwan che è un’isola stato, dove l’82% degli abitanti non si considera cinese. Se nel 2049 Taiwan non rientrerà in Cina, bisognerà vedere quale sarà la posizione degli U.S.A. In secondo luogo, la Cina tenta di diventare una potenza oceanica, seguendo gli esempi storici degli U.S.A. e della Gran Bretagna. Infine, il sistema finanziario è molto fragile, anche perché, al di là delle statistiche di regime, negli ultimi anni i tassi di sviluppo si sono molto ridotti. «Anche gli U.S.A. – ha ribadito – presentano forti criticità». A proposito, ha ricordato il pensiero di Graham T. Allison che ha evidenziato il concetto della “trappola di Tucidide”, ripercorrendo il conflitto tra Sparta che si sentiva minacciata da Atene scatenando la guerra del Peloponneso. Allison usa questo precedente per definire i rischi che possono essere causati dall’inasprimento della rivalità tra due Paesi in forte competizione tra loro. In particolare, sostiene che la sfida di una potenza emergente a una potenza egemone, pone una grave minaccia alla stabilità e alla pace mondiali. Tale rischio, secondo Allison, potrebbe portare ad una rotta di collisione inevitabile tra Cina e U.S.A. Secondo lo studioso americano, la situazione più efficace sarebbe quella di tornare allo schema della Guerra Fredda, cioè con due distinte aree di influenza, con gli U.S.A. da un lato e la Cina dall’altro. 

Caracciolo ha poi affrontato il rapporto tra gli U.S.A. e l’Italia. Ultimamente, il nostro Paese è in contrasto con gli U.S.A. proprio a causa della firma del “Memorandum” con la Cina, che, pur non avendo un grande valore, dal punto di vista simbolico vale moltissimo, perché l’Italia è stato il primo Paese della NATO a sottoscrivere un patto culturale e commerciale con l’impero del Dragone. Per quanto riguarda il nostro Paese, secondo il Direttore di “Limes”, «vedremo come, nei prossimi giorni, si concretizzeranno gli aiuti da parte dell’U.E., che saranno quelli possibili. In questo quadro, abbiamo due posizioni diverse: da un lato la Francia, che intende fare da capofila per i Paesi del Sud, ma che è sempre pronta a trovare un compromesso con la Germania; dall’altro lato, la Cancelliera Angela Merkel non ha alcun interesse ad una crisi eccessiva dell’Italia perché la catena produttiva del valore tedesca è estesa fino alla linea gotica, in quanto le aziende italiane contribuiscono allo sviluppo tedesco». «In definitiva – ha concluso Caracciolo – siamo di fronte ad uno scontro tra capitalismi di Stato. In Europa i trattati comunitari valgono sempre meno e questo accentua la competizione. L’Italia deve proteggere gli interessi nazionali a partire dall’applicazione della Golden Power, così come dobbiamo migliorare la legislazione di emergenza che è stata fino ad ora stentata e diversamente interpretabile, dimostrando come, accanto ad una decadenza politica, ci sia anche una decadenza burocratica. C’è bisogno di una nuova formazione e selezione di classi dirigenti per disporre di una tecnocrazia pari a quella degli altri Paesi. Infine, in Italia è fondamentale costruire una mentalità che ci abitui ragionare in base al pensiero strategico, poiché affrontare i problemi in un’ottica di breve respiro impedisce il nostro sviluppo».

Crisci si congratula con i sindaci rieletti di Rende e Montalto

RENDE (CS) – Il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, esprime grande soddisfazione per l’esito delle elezioni amministrative di Rende e Montalto Uffugo, che hanno visto la riconferma di Marcello Manna e Pietro Caracciolo.

«Porgo i miei sinceri auguri ai due sindaci eletti – ha dichiarato il rettore –  Il loro successo va interpretato anche come un indiretto riconoscimento alla politica di interazione, costruita in questi anni, tra l’Università, il Comune che ci ospita e quello limitrofo».

«Mi sono speso personalmente – spiega il rettore Crisci – per la rielezione del sindaco Marcello Manna, perché per la prima volta nella storia, sotto la sua amministrazione, si sono stretti ottimi rapporti tra il Comune di Rende e l’Università della Calabria, grazie ad una politica di apertura che ci ha consentito di tenere fede alla “terza missione” dell’università, ovvero il consolidamento di iniziative e legami con il territorio che ci circonda. Con il sindaco Manna abbiamo sottoscritto protocolli in ambito culturale e di servizi, come l’accordo sull’area dell’ex Cud, che ha messo fine ad un contenzioso che si trascinava da oltre dieci anni. Una visione e una politica di collaborazione che è stata condivisa, attraverso numerose iniziative, anche con il sindaco Caracciolo e il Comune di Montalto Uffugo».

«La riconferma di due ottimi amministratori certamente porterà ulteriori benefici agli accademici e ai cittadini e renderà ancora più saldo e proficuo il rapporto tra la nostra università e il territorio nel quale operiamo», ha concluso Crisci. 

 

 

Area Brutia Volley, Caracciolo è il primo colpo

COSENZA – Il primo arrivo in casa Area Brutia Volley risponde al nome di Giuseppe Caracciolo, palleggiatore classe ‘89, che, dopo essere cresciuto tra le fila della Pallavolo Rossano, alla corte di mister Chirumbolo, ha vestito le maglie del Lamezia in B1, dell’Agnone in B2 e del Sarroch ancora in B1, prima di tornare nella sua Rossano dove, nella stagione 2016/17 ha vinto il campionato ed è stato promosso in serie B.

In arrivo ulteriori novità

Dunque un giocatore d’esperienza che andrà a far parte della coppia di alzatori della Società Bruzia, molto rapido e con delle belle mani, fortemente voluto dai mister Perri e Bosco, che già lo ha allenato in quel di Soverato.
L’Area Brutia in questi giorni sentirà i giocatori da confermare e continuerà a lavorare per l’acquisizione di altri giocatori.

Unical, Adalgisa Caracciolo aderisce a RDU – SOGNO

RENDE (CS) – Adalgisa Caracciolo, già presidente di Unica, ha ufficializzato la sua adesione al gruppo di associazini RDU – Rinnovamento Democratico Universitario e SOGNO.

La ventenne, originaria di Bocchigliero, è attualmente candidata al Corso di Laurea in Scienze Turistiche, per la travagliata tornata elettorale universitaria prevista per maggio scorso e rinviata a causa di un ricorso presentato dalla Lista Unidea.

«Sono sempre stata abituata a dare tutta me stessa per un progetto in cui ho creduto fin dal primo minuto», dichiara Adalgisa Caracciolo. Frutto di una scelta pensata e maturata è l’entrata nella famiglia di Rinnovamento Democratico Universitario – S.O.G.N.O. e l’adesione alla lista Rinnovamento è Futuro. «Decido difatti di entrare a far parte di una compagine che porta avanti un grande rinnovamento con lo scopo di rendere ancora più vivibile il nostro campus, mettendosi a disposizione di ogni singolo studente – prosegue Caracciolo -. Sono pronta e determinata a mettermi da subito al lavoro in un gruppo che ha fatto della partecipazione e della condivisione due capisaldi della propria azione quotidiana.A chi ha condiviso con me il percorso precedente va il mio ringraziamento per quanto fatto insieme e l’augurio che possano continuare a portare avanti il proprio lavoro al meglio».

Ad esprimere soddisfazione per il subentro nelle fila di RDU-SOGNO sono Mario Russo, membro di RDU e candidato al Senato Accademico per Rinnovamento è Futuro, e Ferdinando Cimino, Consigliere DISU e Presidente SOGNO. I due danno il benvenuto in squadra alla Caracciolo e si dichiarano «felici di accoglierla nella nostra squadra, perché siamo sicuri che il suo contributo sarà fondamentale nella nostra azione di ascolto, proposta e Rivoluzione Culturale che stiamo portando avanti nel nostro Ateneo».

«La sua e le tante altre adesioni che ci stanno pervenendo nelle ultime settimane – aggiungono Russo e Cimino – ci fanno capire che la strada tracciata è quella giusta da seguire».

Lucio Caracciolo a master Unical: «Intelligence chiave di volta del futuro»

RENDE (CS) – «Le grandi compagnie telematiche sono formidabili strumenti di intelligence e di influenza geopolitica. Ovviamente, quando queste sono al servizio degli Stati, non sono rivolte esclusivamente al consumo o al profitto, ma anche al mantenimento di un certo dominio statale o continentale. Spesso infatti entrano in questo grande gioco i fondi sovrani per influenzare l’economia e la geopolitica del pianeta». E’ quanto ha affermato Lucio Caracciolo, direttore di “Limes”, intervenendo al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri. «Non dobbiamo commettere l’errore – ha proseguito Caracciolo – di descrivere il mondo come se fosse un’entità unica. Oggi, infatti il 50% delle persone non usa tecnologie telematiche perché non è collegato ad internet». Occorre quindi distinguere, sostiene il Direttore di “Limes”, tra “Caoslandia” e “Ordolandia”. Il primo termine identifica una parte dell’area centrale del pianeta, dove si registra il progresso demografico più veloce al mondo ma è anche teatro di quasi tutte le guerre, nonché caratterizzata da stati-mafia e disastri ambientali e climatici. Rispetto ad “Ordolandia”, il dato comunque più interessante è quello dell’età mediana che in Africa si attesta al di sotto dei vent’anni mentre, ad esempio in Europa, arriva intorno ai 45 anni. Ciò, secondo Caracciolo «produrrà effetti geopolitici di grande portata perché – come sosteneva Giovanni Arrighi – quando i giovani, in una società, superano una certa soglia, si verificano richieste di profondi cambiamenti sociali. In Europa infatti viviamo una certa tendenza conservatrice mentre in “Caoslandia” la spinta è quasi rivoluzionaria».

Caracciolo ha poi analizzato il futuro ruolo delle megalopoli, soffermandosi sullo sviluppo non pianificato di città come Lagos o Il Cairo, che sono di fatto fuori controllo.

Interessante è stata poi l’analisi del terrorismo come fenomeno alimentato dai media: «l’atto terroristico – sostiene Caracciolo – intende  indurre paranoia e irrazionalità, alimentando le teorie del complotto. A questo proposito dobbiamo considerare come le organizzazioni terroristiche siano anzitutto entità economiche che per alimentarsi trafficano droga, armi, petrolio e beni archeologici. Il mercato di sbocco di questi beni sono le nazioni ricche per cui occorre ribaltare il punto di vista dall’offerta alla domanda di criminalità».

Caracciolo ha poi accennato a Trimarium, il progetto infrastrutturale pensato e proposto in ambito polacco, sostenuto dalla Croazia e in una certa misura dalla Romania. «Trimarium riguarda l’Adriatico ma esclude l’Italia, riguarda il Baltico ma esclude la Germania. Italia e Germania vengono infatti considerate entrambe vicine alla Russia di cui, con il progetto Trimarium, si cerca in qualche modo di arginare l’avanzata».

«Comprendere il presente per costruire il futuro»

Caracciolo ha quindi concluso analizzando gli attuali flussi migratori che sono aumentati perché si è creata una sorta di pressione tra il Nord Africa, da dove si concentrano le partenze, e il Nord Europa, che cerca di mantenere i migranti nel Sud del vecchio continente. In questo contesto l’Italia pretende solidarietà, mentre gli Stati dell’Europa del Nord invocano la responsabilità degli altri. In una situazione di deficit demografico, come quella dell’Italia, la risposta al fenomeno migratorio deve essere quella di creare le condizioni strutturali per gestire il fenomeno attraverso un sistema di immigrazione controllata. «Per fare politica estera e per sfruttare al meglio la collocazione geografica dell’Italia – suggerisce Caracciolo – c’è bisogno di un’identità nazionale precisa, sollecitata da una classe dirigente avvertita. E L’intelligence può essere la chiave di volta del futuro, perché essa stessa è, nella sua funzione, non nelle persone, il cuore dello Stato».

 

Caracciolo all’Unical: «L’Intelligence italiana per l’interesse nazionale negli anni del caos»

RENDE (CS) – «L’Italia è un paese molto importante perché ci troviamo alle frontiere del mondo del caos». È quanto ha affermato il saggista e Direttore della rivista di geopolitica “Limes” Lucio Caracciolo, ospite nei giorni scorsi al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, dove è stato introdotto dal Direttore Mario Caligiuri. «Il pianeta – ha proseguito – è costellato da guerre dimenticate, con organizzazioni terroristiche diffuse che contribuiscono alla decomposizione delle istituzioni, con Stati fragili e falliti, come la Somalia, la Libia, la Transnistria, il Niger, alcuni dei quali controllati direttamente dalla criminalità». «È probabile – ha proseguito – che il mondo del futuro, che nel 2100 raggiungerà gli 11 miliardi di abitanti dei quali 9 tra Africa e Asia, sarà governato non dagli Stati ma da megalopoli collegate tra di loro, con tanti giovani, concentrati in spazi piccoli e relativamente ordinati. Questa circostanza può rappresentare anche un’opportunità, poiché si potrebbe concentrare il sapere e in questo caos si possono liberare straordinarie energie». Infatti, il saggista ha sostenuto che «Caoslandia coincide in gran parte con la fascia tropicale del pianeta dove ci sono guerre, terrorismo, fragilità istituzionali, incremento demografico, migrazioni continue, povertà e cambiamenti climatici devastanti, con la desertificazione e l’innalzamento delle acque». Ha precisato che la maggior parte delle migrazioni avviene in Africa e solo una piccola percentuale, circa il 5 per cento, si indirizza verso l’Europa, ribandendo che il movimento migratorio deriva da ragioni economiche e proviene da territori poco governati. Caracciolo ha poi proseguito che la fragilizzazione degli Stati incombe sull’Europa e anche sull’Italia, dove «dobbiamo importare 220 mila immigrati all’anno per mantenere il welfare e lo standard di vita, per cui ci siamo trasformati da paese di smistamento in paese di accettazione». Il giornalista ha poi trattato il tema dell’euro, poiché si intendeva costruire uno Stato federale partendo dalla moneta. Secondo la sua impostazione, con l’introduzione dell’euro si intendeva integrare la Germania in Europa in posizione non dominante. Invece, la nazione tedesca, imponendo tassi di cambio e politiche fiscali insostenibili, è diventata centrale nell’Unione Europea, tanto che di fatto anche l’Italia, fino alla linea gotica, fa parte della catena produttiva tedesca. Caracciolo ha quindi parlato di Donald Trump, la cui posizione, secondo il giornalista, parte dalla premessa che gli Stati Uniti non siano oggi all’altezza dei loro valori ed ideali, affermando che «nella visione di Trump, la Cina è il capro espiatorio, per cui l’avvicinamento alla Russia risponde alla strategia di non combattere contemporaneamente su due difficili fronti. Infatti la Cina e la Russia rappresentano le priorità della politica americana, mentre l’Europa viene dopo». Caracciolo ha poi affrontato il tema della Cina come potenza mondiale, evidenziando che le relazioni sino-americane saranno il tema geopolitico più rilevante dei prossimi anni, sostenendo che l’Italia avrebbe tutto da guadagnare dallo sviluppo cinese e dobbiamo adoperarci di conseguenza poiché negli ultimi anni abbiamo seguito delle politiche economiche e militari contro i nostri interessi. Caracciolo ha poi ribadito che se la Nato viene smantellata potrebbero esserci problemi seri poiché si richiederanno notevoli risorse e impegno politico per ricostruire un sistema di sicurezza. Il direttore di “Limes” si è successivamente soffermato sul rapporto geopolitica e intelligence italiana, mettendo in rilievo che si sta riscontrando un interesse sempre maggiore dell’intelligence nell’approccio geo-politico per partecipare a un mondo globale ma ancora in gran parte disconnesso, dove gli Stati, invece di scambiare le informazioni contro nemici comuni, tendono ad occultarle. «È fondamentale – ha precisato – la piena collaborazione tra le agenzie nazionali e il mondo istituzionale. Infatti, il ruolo delle agenzie di intelligence è quello di raccogliere informazioni per tutelare l’interesse nazionale dal terrorismo e dalle infiltrazioni economiche e tecnologiche degli altri Paesi. Occorre quindi tutelare le infrastrutture materiali e immateriali. Appunto per questo vanno ulteriormente rafforzati i canali tra politica e intelligence. Indicativo è il modello americano, dove ogni giorno il presidente effettua un briefing con il responsabile dell’intelligence. Il problema, infatti, non è solo informare la politica ma anche comunicare all’intelligence le intenzioni del potere politico». In conclusione della sua lezione Caracciolo ha individuato alcuni interessanti temi di studio che potrebbero essere rappresentati prima di tutto dalle informazioni dell’intelligence, considerate come un mercato economico. Inoltre, è importante l’investimento sulle capacità previsionali dell’intelligence per stabilire un collegamento con il mondo universitario poiché il sistema dell’intelligence va inserito nello sviluppo culturale e viceversa. Infine, ha ricordato che con le colonie avevamo sviluppato una cultura dell’intelligence che si è andata poi indebolendo fino agli anni Sessanta, mentre oggi una parte dei nostri ex colonizzati arrivano da noi e potrebbe essere utile inserirli nelle reti dell’intelligence. Infatti, dobbiamo creare un circuito virtuoso per fare in modo che i nostri giovani più brillanti visitino e studino altri paesi per acquisire informazioni e conoscenze. Si potrebbe pensare quindi di promuovere una sorta di “Erasmus dedicato all’intelligence”. Caracciolo ha terminato sostenendo che «le nuove tecnologie hanno un ruolo enorme e in un certo senso eccessivo poiché la raccolta di massa diventa ridondante mentre l’intelligence deve raccogliere meno informazioni ma rilevanti per selezionarle e utilizzarle al meglio».

Elezioni 2016, tre le liste a sostegno di Tonino Caracciolo

ROSSANO (CS) – “Il valore dell’Identità, la forza dell’Esperienza”: sarà questo lo slogan che accompagnerà la campagna elettorale di Tonino Caracciolo, candidato a Sindaco del movimento civico #RossanoFutura per le prossime elezioni amministrative del 5 giugno. Tre le liste a suo sostegno: Esperienza e Innovazione; Democratici Socialisti e Cittadini per Rossano; RossanoFutura. Molti i punti del programma elettorale, che saranno presentati nel corso della campagna; sanità, mobilità e giustizia; politiche ambientali; urbanistica; politiche culturali. “Io – ha dichiarato caracciolo – mi metto in gioco con l’entusiasmo e la gioia di un ragazzo circondato da tante persone perbene e competenti che vogliono rinnovare e ridare qualità al Consiglio Comunale che deve essere luogo prestigioso dove si decide davvero e dove si  elaborano strategie utili per il futuro. Da qui la mia volontà di rompere con la logica dei Partiti che invadono le istituzioni, pur essendo iscritto ad un partito, degli accordi di potere (quanti mi ne sono stati proposti in questi mesi!) segnando una forte discontinuità  nei metodi di governo della Città. Mai più assessori al personale od ai lavori pubblici: cariche usate per fare clientela o talora luoghi di corruzione elettorale. Quattro assessori ai problemi”.

Di seguito i candidati consiglieri delle tre liste.

ESPERIENZA E INNOVAZIONE

Serafina Sabrina BAULEO, Giovanni BIANCO, Mario BOSCO, Antonietta CARBOTTA, Pasquale CARUSO, Giuseppe Antonio Santo CESARIO, Rossana Converso, Antonella CRUCELI, Rosaria Maria CURATELO, Carmine CURIA, Salvatore GRILLO, Adriano LAIETRA, Grazia MISURACA, Paolo PANETTIERE, Francesco PAPALEO, Antonio PESCATORE, Graziella PETRINI, Roberto SABATINO, Antonella SCINO, Vincenzo VALENTINI, Giuseppe VIRARDI, Alfonso VULCANO, Giovanbattista VULCANO, Antonio ZANGARO.

ROSSANO FUTURA

Antonino AMARO, Pasquale AVENA, Natale BRUNO, Stefania CALAROTA, Adriano CARUSO, Giuseppe CIARDULLO, Marco DONNICI, Mara FEDERICO, Maria Teresa FORCINITI, Marinella FRILLO, Giovannino Natale LEVOTE, Antonella LINARDI, Giuseppe LUBERTO, Natale MANGO, Anna MINNICELLI, Vittoria NOVELLIS, Giuseppe PUGLIESE, Alfonso RAGO, Marisa RUFFO, Ernesto SALERNO, Antonio SANZI, Cesare SAPIA, Salvatore SIMERI, Giuseppe STRAFACE.

DEMOCRATICI PER ROSSANO – CITTADINI PER ROSSANO – SOCIALISTI PER ROSSANO

Assunta TRENTO, Gianfranco ASTORINO, Fabio BAULEO, Valeria BERALDI, Rossella BRUNO, Francesca CAMPILONGO, Aurelio Antonio CESARIO, Anna Carmen CIVALE, Giovanna CURIA, Giuseppina Eloquente, Carmela ESPOSITO, Domenico LAURENZANO, Nilo (detto Danilo) LEFOSSE, Alessio MAGLIARELLA, Carmela Serafina NIGRO, Giuseppe OTTONE, Alfonso PALERMO, Franca RUSSO, Giacomo SANTELLO, Mariopio SCINO, Bambina SCORPANITI, Antonio SMURRA, Adele SPOSATO, Antonietta VITALE.

 

 

Rossano, Caracciolo chiede incontro a Lombardo per discutere del dissesto finanziario

ROSSANO (Cs) – Predissesto e collasso finanziario del Comune. Il candidato a sindaco  Caracciolo chiede documenti al Commissario prefettizio Aldo Lomardo per rendere note le condizioni economiche dell’Ente. 

“Per poter svolgere una campana elettorale improntata sulla chiarezza senza populismo e demagogia – dichiara il candidato a Sindaco di Rossano Futura, Tonino Caracciolo – è importante un confronto immediato. Per evitare approssimazioni, per rendere consapevoli gli elettori e per non permettere di falsare il messaggio elettorale, è necessario compiere una analisi dettagliata dei dati contabili ufficiali con i quali, ove riscontreremo anomalie investiremo la Corte dei Conti perché la legge prevede pesanti sanzioni a carico di amministratori e responsabili degli uffici.

Ho pertanto richiesto al Commissario di conoscere i seguenti elementi: eventuali rilievi da parte della Corte dei Conti sulla Rendicontazione 2014 e sul sistema di Bilancio 2015; copie delDocumento Unico di Programmazione (DUP), atti di rendicontazione relativi al controllo sugli equilibri finanziari e al bilancio dell’esercizio 2015; copia del referto ultimo prodotto dalla struttura preposta al controllo di gestione; copia della relazione annuale sul sistema dei controlli interni – Esercizio 2015 (Art. 148 del TUEL); eventuali rilievi e/o osservazioni sulla tenuta degli equilibri di bilancio esercitati dal Collegio dei Revisori dei Conti. Chiederò anche se è stata avviata la revisione ordinaria dei residui attivi e passivi.”

 

Teatro: “Notturni dialoghi di cortigiane” per la regia di Antonio Caracciolo

Il Teatro dopolavoro ferroviario di Via Nino Bixio 44 a Reggio Calabria ospita – venerdì 19 giugno  2015 alle ore 20:30 – l’ennesima performance del regista calabrese Antonio Caracciolo. Infatti sarà proposta al pubblico reggino, per il saggio finale del corso base organizzato dal Pharos Teatro Archi, l’opera “Notturni dialoghi di cortigiane”.

AntonioCaracciolo.conduttore del futuro Calcheranno il palco per la regia di Antonio Caracciolo gli attori: Rachele Dieni,  Marilù Laface,  Saverio Malara,  Sofia Malara,  Maria G. Meringolo,  Nino Pizzimenti,  Caterina Rescigno,  Gisella Rescigno,  Francesca Romeo,  Trilly Trilla e Rosalba Vazzana.  Assistente Suono e Luci sarà Antonino Versaci.

Leggero e diretto, dalla prima battuta all’ultima, “Notturni Dialoghi Di Cortigiane” accompagna lo spettatore, in un intrigante viaggio notturno, alla contemplazione ironica e disincantata delle relazioni amorose e passionali più diverse vissuti dai protagonisti: le “Cortigiane” ed i loro “Clienti”, serotine figure nelle quali ciascuno, forse, può riconoscere lo specchio del proprio “io”   più trasgressivo e fantasioso, che talvolta, ci si sente di lasciarlo vagabondare specie al calar delle tenebre.

Aldilà delle battute umoristiche e delle situazioni paradossali che si susseguono nella scena, i protagonisti, nell’affrontare i loro amori, delusioni, abbandoni, tradimenti e fantasie fuori dagli schemi, strizzano l’occhio a quelle persone che possono definirsi “vive” e che si riconoscono perciò in questo cam-cam di relazioni.

L’atmosfera dominante è quella della notte in tutte le sue accezioni, con le sfumature dei suoi colori, dei suoi rumori, delle sue temperature, il ritmo delle sue ore languidamente dilatate o sfuggenti nell’eccitazione, fino a giungere alla luce malinconica ed incerta dell’alba.

Due mondi vengono messi a contrasto: quello della vita quotidiana alla luce del sole in cui dominano la razionalità, le azioni programmate, la paura, i rumori dell’ambiente lavorativo e del traffico e quello della notte intriso di passione, istinto, di rottura delle regole, di libera  espressione dei sentimenti e del corpo, di musica.

Paradossalmente nell’oscurità si alza il volume…

Il lavoro sul testo tenta di concatenare  i vari Dialoghi attraverso un viaggio immerso nell’istinto dell’uomo, dove la difficoltà di dare un senso simmetrico e sincronico, ad una struttura (quella dei Dialoghetti appunto) che comunque sfuggirebbe, sospinge gli attori  in un percorso interiore, di chiarissima ascendenza onirica, che concede “tras-loco” da un personaggio  all’altro.

La chiave interpretativa della messa in scena, a volte esasperata, e la linea dei costumi estrosi e molto colorati, richiama lo stile “camp”, non moda, ma filosofia dello stile, che fa dell’eccesso e dell’esibizionismo, in questo caso seLocandina.2Notturni Dialoghimpre imprescindibile dall’ “eleganza”, la sua bandiera. Eccentrico, sensuale, il “camp” ha avuto e continua ad avere in tutte le epoche illustri profeti, da Cleopatra a Lorenzo il Magnifico, da Oscar Wilde a Madonna, e ben si adatta alla trasposizione di questi dialoghetti che, scritti nel II secolo d.c., sono per la loro comicità, vivacità ed umanità,   “di tutti i tempi” o “fuori dal tempo”.  

Durante le serate dedicate alla prove il regista Antonio Caracciolo ha dichiarato: “Il mio scopo e sogno  è stato sempre quello di far nascere una scuola di teatro professionale nella mia amata Reggio Calabria, per poter dare la giusta luce nel Teatro Europeo ad un  terra ricca di storia, cultura, sicuramente di  talenti.

Un punto fermo atto successivamente a formare una Compagnia Stabile Teatrale reggina.

L’intenzione è quella di investire in modo mirato su progetti di qualità umana ed artistica,  per un ritorno che possa portare alla stessa Città: Arricchimento culturale – Nuovi posti di lavoro – Immagine di rilievo Europeo.

Nonostante le solite innumerevoli difficoltà,  mi piace pensare che, nel mio piccolo, con l’attuale corso base/breve Pharos Teatro Archi, possa essere l’inizio della suddetta operazioni, .infatti esso vuole essere solo un punto d’inizio, e mai d’arrivo,  per cominciare il lungo cammino verso il sogno. “

Il regista Antonio Caracciolo, attualmente collabora con il maestro Pupi Avati.

-Attore professionista, di Brancaleone (RC), laureato all’Accademia Nazionale D’arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma nel 1999, anno in cui debutta anche in TV, Canale 5, ne  “Il Mattatore” di e con Vittorio Gassman, uno dei suoi Maestri.

Ha appena finito di girare la serie tv  “CATTURANDI”,  da Ottobre 2015 in onda su Rai 1. A breve, in Svizzera, sarà impegnato sul set del film-tv  “IO SONO GAETANO”, per la regia di Rolando Colla.  Cop. italo/svizzera (RAI-FICTION, RSI, PEACOCK FILM).

-In teatro ha lavorato con registi del calibro di Mario Ferrero, Franco Branciaroli, Enrico Maria Lamanna, Vittorio Gassman, Alessandro Haber , Flavio Bucci, Nikolay Karpov etc. Ha fatto parte della Compagnia del Teatro della Tosse di Genova.

-Nei  film al cinema con Vanzina  in “E adesso sesso”,  Giuseppe Ferrara nel “Caso Calvi”,  “500” di Robbiamo ,  “Ora e per sempre” di Verdecchi, “Vicino al fiume” di Stefano Marcucci, “Un ragazzo d’oro” di Pupi Avati, con Riccardo Scamarcio e Sharon Stone.

-In televisione ha partecipato a varie fiction tra cui “Un bambino cattivo”,  “Un matrimonio”, “Nati ieri”, “Paolo VI”, “Don Matteo” “Butta la Luna 2”. Gente di Mare. Un sera d’ottobre.                                                                       

Ha interpretato il ruolo de “Il Conduttore del Futuro (Il Balbuziente)” nella terza edizione di “Avanti un altro”,  preserale di Canale5, di e con Paolo Bonolis.