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Carceri : Agenti aggrediti da detenuto in ospedale Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Due agenti della polizia penitenziaria, in servizio di piantonamento presso l’ospedale di Reggio Calabria, sono stati aggrediti da un detenuto, riportando ferite giudicate guaribili in 25 e 7 giorni. Lo riferisce il Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria.”La situazione a Reggio Calabria e’ sempre piu’ difficile, anche in considerazione delle scelte inadeguate dell’amministrazione penitenziaria che ha aperto il nuovo carcere di Arghilla’ con sole 30 unita’ di personale, costringendo la direzione del vecchio carcere ad inviarne altre 28 – denunciano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto, e Damiano Bellucci, segretario nazionale del Sappe – Cio’ ha determinato un ulteriore decremento di organico che rende ormai impossibile l’organizzazione del lavoro, in una struttura dove ci sono frequenti processi e un alto numero di detenuti appartenenti alla criminalita’ organizzata”

Carceri: due agenti della polizia aggrediti

 

REGGIO CALABRIA – Due agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto riportando lesioni guaribili in 25 e 7 giorni.  Lo rendono noto Giovanni Battista Durante e Damiano Bellucci del Sappe. Hanno detto: “La situazione, è sempre più difficile, anche per le scelte inadeguate dell’amministrazione che ha aperto il nuovo carcere di Arghillà con 30 unità costringendo la direzione del vecchio ad inviarne 28”.

Resto in carcere il romeno che ha ucciso il 12enne

CATANZARO  – Resterà in carcere, Andrei Valentin Epure, il romeno che con un suv ha travolto ed ucciso il dodicenne Matteo Battaglia. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari, Tiziana Macrì, che ha convalidato il fermo del ventiseienne. Durante l’udienza il romeno ha chiesto perdono alla famiglia di Matteo. A Sellia Marina migliaia di persone hanno partecipato ai funerali.

Carcere Rossano: detenuto si è suicidato

CATANZARO – Un detenuto di origini greche si è suicidato nel carcere di Rossano. Ne dà notizia, con un comunicato, il sindacato di polizia penitenziaria Sappe. Il detenuto, rinchiuso nel circuito media sicurezza del carcere, si è impiccato. Il carcere di Rossano, come altre strutture detentive, sostiene il Sappe, ”è interessato da una condizione di forte sovraffollamento considerato che, a fronte di 233 posti regolamentari, risultano essere presenti circa 320 detenuti”.

Detenuto tenta suicidio.

carcereCATANZARO – Un detenuto del carcere di Reggio Calabria è stato salvato da un sovrintendente e da un assistente della polizia penitenziaria dopo aver tentato il suicidio. A darne notizia sono il segretario generale aggiunto del Sappe, Giovan Battista Durante e il segretario nazionale Damiano Bellucci. ”Si tratta – affermano Durante e Bellucci – di uno dei circa 1.100 tentativi di suicidio che si verificano ogni hanno nelle affollate carceri italiane.

Detenuto prova a togliersi la vita, agenti riescono a salvarlo

CATANZARO – Un detenuto del carcere di Reggio Calabria ha tentato di togliersi la vita, un sovrintendente e un assistente della polizia penitenziaria sono riusciti a salvarlo prima che fosse troppo tardi. A darne notizia sono il segretario generale aggiunto del Sappe, Giovan Battista Durante e il segretario nazionale Damiano Bellucci. ”Si tratta – affermano Durante e Bellucci – di uno dei circa 1.100 tentativi di suicidio che si verificano ogni hanno nelle affollate carceri italiane.

Ennesimo suicidio dietro le sbarre

carcereCROTONE – Si e’ suicidato nel carcere di Crotone il giovane di 27 anni arrestato dalla polizia con l’accusa di essere uno dei responsabili della rapina fatta nel giugno del 2012 in cui resto’ gravemente ferito il commerciante d’oro Luciano Colosimo. Si e’ impiccato, utilizzando un lenzuolo che ha legato al letto a castello, nella cella in cui era rinchiuso da solo. Insieme al giovane era state arrestate, con la stessa accusa, altre due persone.

 

Feriti Due Agenti Durante Una Lite Tra Minori in Carcere

carcereCATANZARO – Durante una lite tra due detenuti, all’interno del carcere minorile di Catanzaro, sono rimasti feriti due agenti che sono stati medicati e giudicati guaribili in dieci giorni.

“L’episodio – affermano i sindacalisti del Sappe, Giovanni Battista Durante e Damiano Bellucci- testimonia la difficile realtà operativa proprio a causa del comportamento di molti giovani riottosi al rispetto delle regole”.

 

Cabaret dell’Epifania per i detenuti di Cosenza

COSENZA – Una delegazione del Comune di Cosenza, composta da amministratori e consiglieri comunali, farà visita ai detenuti della casa circondariale di via Popilia la mattina dell’Epifania.

Con loro il giovane attore cosentino Emanuele Gagliardi che intratterrà con una delle sue divertenti perfomance cabarettistiche.

Non è nuovo a questo tipo di esperienza Emanuele Gagliardi che sposa la sua verve di cabarettista all’impegno nel sociale. Ospite in una recente riunione della Commissione Cultura, di quelle dedicate ai talenti locali, lo stesso Gagliardi ha raccontato degli spettacoli e dei laboratori teatrali tenuti proprio nelle carceri, dove ha avvicinato a classici del teatro dialettale anche tanti detenuti stranieri.

 

 

Sovraffollamento e degrado nel carcere di Siano, parla Emilio Quintieri

carcereCETRARO (CS) – Dopo la notizia dell’ennesimo suicidio di un detenuto, il  giovane Gourram Hicham, classe 1980, che ha deciso di impiccarsi nella casa circondariale di Catanzaro, si riaprono le riflessioni sullo stato di degrado in cui versano attualemente le carceri calabresi.

“Non è solo più un fatto di civiltà, non più soltanto una questione umanitaria, ma un problema di vera e propria illegalità”, queste le parole di Emilio Quintieri, Ecologista Radiacale il quale, riferendosi al fatto di cronaca dei giorni scorsi, ha voluto puntare l’attenzione sulle condizioni precarie in cui vivono i detenuti nel carcere di Catanzaro Siano, gravemente sovraffollato. Pare infatti che, a fronte di una capienza regolamentare di 354 posti, vi sono rinchiuse circa 600 persone, 330 dei quali appartenenti al Circuito dell’Alta Sicurezza perché imputati o condannati per gravi fatti di terrorismo e criminalità organizzata.

“Proprio nei giorni scorsi – prosegue il cetrarese Quintieri – avevo ricevuto una lettera da parte di un giovane detenuto ristretto a Catanzaro Siano con la quale mi chiedeva aiuto descrivendomi tutte le problematiche esistenti in quel Carcere ivi compresi gli abusi ed i pestaggi che qualche Agente della Polizia Penitenziaria si permetterebbe il lusso di compiere ai loro danni. Mi narrava il fatto che, nonostante le condizioni meteo-climatiche non sarebbero stati accesi ancora i riscaldamenti e molti di loro, specie i più sfortunati, costretti a patire anche il freddo. Ma non solo. Infatti, e non è solo un detenuto a lamentarsi di questo, sarebbe mal funzionante la caldaia con la conseguenza che dovrebbero rinunciare persino a fare la doccia per la mancanza dell’acqua calda oppure a farla gelata. Addirittura che fuoriuscirebbero i liquami fognari nei cortili destinati ai “passeggi” soprattutto in quelli destinati ai detenuti ad Alta Sicurezza rendendo impraticabili gli stessi e che, fatto gravissimo, sarebbero presenti numerosi topi e blatte in tutti i Reparti Detentivi tant’è vero che la popolazione detenuta nel tentativo, spesso vano, di impedirne la penetrazione nelle celle, ha allestito delle rudimentali barriere alle finestre che si notano anche dall’esterno. E’ del tutto evidente che la presenza di tali animali costituisce un certificato rischio che possano diffondersi malattie infettive tra cui la letale leptospirosi, volgarmente nota come “febbre dei porcai”. Ulteriori rimostranze dei detenuti che mi sono state fatte – aggiunge l’Ecologista Radicale – riguardano l’insufficienza dell’assistenza medico – sanitaria e psicologica prestata nei loro confronti, assurde limitazioni da parte della Direzione, la mancata concessione di permessi di qualunque genere e tipo da parte del Magistrato di Sorveglianza, l’eccessiva umidità dei Reparti e delle camere detentive a causa della perenne infiltrazione di acqua piovana ed il rigetto ripetuto di richieste di trasferimento in Istituti più vicini alle famiglie o dove sia possibile svolgere particolari corsi di studio”.

E’ chiaro, secondo Quintieri, che la condizione in cui si trovano i reclusi a Siano, che sono sotto tutela dello Stato, sono vere e proprie condizioni di tortura, severamente proibite oltre che dall’Ordinamento Costituzionale anche dal Diritto Convenzionale Internazionale.

Emilio Quintieri in questi giorni, ha sollecitato la presentazione di una dettagliata Interrogazione Parlamentare ai Ministri della Giustizia e della Salute Paola Severino e Renato Balduzzi che, nei prossimi giorni, verrà depositata al Senato della Repubblica e una Visita Ispettiva da parte dei membri del Parlamento: “la legge in questo Carcere come in tanti altri della Calabria e dell’Italia è violata e non si può continuare a far finta di non vedere che sia così e, soprattutto, non si può continuare a custodire così delle persone, la cui maggioranza è in custodia cautelare e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva”.