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Carlo Iannuzzi rientrato nella sua Roccella

ROCCELLA (RC) – Carlo Iannuzzi, il ragazzo calabrese aggredito e rapinato nei mesi scorsi in Argentina, è rientrato stamattina a Roccella.
Il giovane Carlo, rimarrà solo qualche giorno, prima di riprendere il suo percorso terapeutico a Roma.
«Inutile provare a descrivere la sua e la nostra felicità nel rivederci, nuovamente, a Roccella e siamo sicuri che sul viso di ognuno di voi che legge questo messaggio, sarà sbocciato un sorriso.» si legge nella nota stampa congiunta del Comitato “El puente per Carlo” e della famiglia Iannuzzi.«Carlo ci ha più volte detto che vuole concludere il viaggio, iniziato ormai 448 giorni fa, nella sua Roccella per trovare ristoro dalle sofferenze degli ultimi mesi».

“”El puente per Carlo”. Conferenza stampa e collegamento con Carlo Iannuzzi

conferenza_stampa_feb_2016ROCCELLA JONICA (RC) – A seguito della felice conclusione del periodo argentino della vicenda Iannuzzi e del rientro di Carlo in Italia il Comitato “El Puente per Carlo” convoca per domenica 28 febbraio 2016 una conferenza stampa con inizio alle ore 17 presso l’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica. I lavori saranno coordinati dal presidente del Comitato, Francesco Ieraci, e vi prenderanno parte Tommaso Daunisi e Angelo Nizza. Tra gli interventi programmati è previsto quello di Elio Iannuzzi, fratello di Carlo. Due saranno i temi trattati, ovvero la rendicontazione delle spese finora effettuate grazie alla campagna di raccolta fondi e l’illustrazione della petizione “Libertà di movimento e tutele: un fondo di solidarietà per le vittime di reati all’estero” già lanciata sulla piattaforma change.org. Grande è però l’attesa per il collegamento con Carlo che, dalla clinica romana dov’è ricoverato al fine di svolgere l’adeguata riabilitazione, rivolgerà un saluto alla cittadinanza, alla stampa e alle Istituzioni che in questi mesi hanno manifestato sincera vicinanza e solidarietà. Com’è ormai noto Carlo Iannuzzi, ingegnere roccellese di 29 anni, ha subito un tentato omicidio a scopo di rapina nella notte del 27 novembre 2015, in una strada di Buenos Aires, mentre rincasava. Carlo ha riportato un trauma cranico grave a causa di un durissimo colpo ricevuto alla testa mentre era girato di spalle e dunque senza nessuna possibilità di difendersi. È stato sottoposto a un intervento chirurgico salvavita che ha comportato l’asportazione di parte dell’osso cranico e il successivo impianto di una placca in titanio. Poiché ad oggi, per il caso in questione, il Sistema sanitario nazionale non prevede alcuna forma di tutela tutte le spese per le cure mediche addebitate a Carlo e alla sua famiglia sono state assorbite dal Comitato grazie ai cittadini, alle associazioni e alle Istituzioni che in Italia e all’estero hanno sostenuto la causa.

La Regione sostiene le cure mediche di Carlo Iannuzzi con un contributo di 20 mila euro

Roccella Ionica ( Rc) – Il Comitato “El Puente per Carlo” rende noto che la Regione Calabria, con decreto del dipartimento Sviluppo Economico Lavoro Formazione e Politiche Sociali a firma del dottor Antonio Nicola De Marco, ha deciso di sostenere la famiglia Iannuzzi con un sussidio di solidarietà di 20mila euro a copertura parziale delle spese relative alle cure mediche di Carlo. Nel decreto, che verrà pubblicato a stretto giro sul BURC Calabria, è scritto che il sussidio sarà trasferito al Comune di Roccella Jonica che provvederà a erogarlo alla famiglia Iannuzzi tramite il Comitato. Nell’apprendere la notizia il Comitato e la famiglia esprimono la propria gratitudine al presidente della Giunta Mario Oliverio, all’assessore competente Federica Roccisano e al dirigente De Marco che con questo atto istituzionale hanno inteso aderire all’azione di “El Puente per Carlo”. Tale decisione si inquadra nell’ambito più generale dell’interesse dimostrato dalla Regione Calabria nei confronti del caso Iannuzzi, anche attraverso alcuni consiglieri e il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. Nel ribadire l’idea che la vicenda Iannuzzi costituisca il caso pilota per un virtuoso adeguamento normativo regionale e nazionale il Comitato continua nell’opera di sostegno a Carlo e alla sua famiglia durante l’intero percorso riabilitativo che si prevede lungo e faticoso.

Carlo Iannuzzi è rientrato in Italia

Carlo Iannuzzi al rientro @ph. pagina fb 'El Puente per Carlo'
Carlo Iannuzzi al rientro @ph. pagina fb ‘El Puente per Carlo’zi

ROMA – Rientrato in Italia Carlo Iannuzzi. Il giovane di Roccella Jonica è arrivato dall’Argentina a Roma Fiumicino questa mattina, insieme alla madre e al fratello Elio. Ad attenderlo, insieme ad alcuni parenti e ad alcuni membri del comitato ‘El Puente per Carlo’, il padre e il fratello Davide: tutti soddisfatti e gioiosi per il rientro. Il giovane è stato immediatamente portato in una clinica romana dove «seguirà il lungo e faticoso percorso riabilitativo». Intanto proseguono le iniziative di raccolta fondi per le spese mediche e su change.org è ancora possibile firmare la petizione per l’istituzione di un fondo a favore degli italiani vittime di reati all’estero. Il comitato ha annunciato, inoltre, che nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza stampa.

«Il rimpatrio di Carlo costituisce una vittoria del Comitato e della famiglia Iannuzzi e di tutti i cittadini, le associazioni, i gruppi, i collettivi e le Istituzioni che in Italia e all’estero sostengono la causa -ha commentato il comitato sulla pagina facebook– conclusa la fase argentina, adesso si apre per Carlo un periodo altrettanto difficile finalizzato al pieno recupero delle capacità senso-motorie e cognitive».

Carlo Iannuzzi, nella notte tra il 26 e il 27 novembre scorso, era stato aggredito e ridotto in fin di vita a Buenos Aires (sulla vicenda sono in corso le indagini). In Argentina è stato sottoposto alle cure e agli interventi necessari, ma Carlo è stato costretto a sostenere costi molto esosi. Perciò, il 15 dicembre scorso si è costituito il comitato ‘El Puente per Carlo” per raccogliere fondi per le cure e per chiedere degli interventi normativi. La famiglia Iannuzzi e il comitato, infatti, a partire dalla grave vicenda personale, hanno sollevato una questione di principio e hanno chiesto l’istituzione di un fondo per gli italiani vittime di reati all’estero.

 

#Pagina Facebook ‘El puente per Carlo’

#Twitter @PuenteperCarlo

 

Rita Paonessa

Carlo Iannuzzi rientra in Italia

La fine di un incubo. Il rientro di Carlo Iannuzzi in Italia è previsto il 20 febbraio 2015. Dopo il nullaosta ottenuto dai medici argentini, Carlo arriverà all’aeroporto romano di Fiumicino sabato mattina alle 6,45 insieme con la madre e il fratello Elio. Sarà trasferito in una clinica della capitale dove inizierà a svolgere la riabilitazione. La fase argentina volge dunque al termine con grande sollievo da parte di Carlo e della sua famiglia. Si tratta di una vittoria del Comitato “El Puente per Carlo” e di tutti i cittadini, le associazioni, i gruppi, i collettivi e le Istituzioni che in Italia e all’estero hanno sostenuto la campagna di raccolta fondi grazie alla quale si sta provvedendo ad assorbire le spese per le cure mediche eseguite a Buenos Aires. Adesso si apre una seconda fase altrettanto faticosa durante la quale occorre assicurare a Carlo un percorso riabilitativo di eccellenza affinché egli possa riacquistare il pieno esercizio del sue capacità senso-motorie e cognitive. Nel frattempo il Comitato “El Puente per Carlo” registra la presa di posizione dell’Università della Calabria che, attraverso una nota pubblicata sul sito internet, annuncia di dare pieno sostegno alle attività promosse dal Comitato medesimo. Il Comitato ringrazia l’intera comunità universitaria, gli studenti e i docenti, i dottorandi e i ricercatori, il personale tecnico amministrativo e il Rettore, ed esprime piena riconoscenza nei confronti dei soggetti universitari e di quelli della città di Cosenza che hanno sottoscritto l’appello indirizzato agli uffici del rettorato.

Il caso di Carlo Iannuzzi: le vittime di violenza, fuori dai confini italiani, devono essere tutelate

VIBO VALENTIA – “Penso che l ultima vicenda, apparsa giorni fa sul alcune testate giornalistiche regionali e perpetrata ai danni di Carlo Iannuzzi, giovane nostro conterraneo barbaramente aggredito a Buenos Aires deve farci riflettere molto e deve essere il vero input a scaturire in noi una reazione di immediato e concreto intervento legislativo”. Sono queste le parole di Marco Martino, Coordinatore Regionale dei Giovani UDC.

Il giovane politico propone la soluzione per porre rimedio agli errori fino ad ora condotti: “Riprendendo quella proposta di legge ferma al Senato numeromarco martino udc 464 dal 2013 – dichiara – che prevede l’indennizzo per tutte quelle vittime italiane di delitti ed aggressioni subiti all’estero”. Il ddl infatti parla chiaro, “il cittadino italiano vittima di delitti contro la persona o commessi mediante violenza alle persone compiuti in Italia ovvero il cittadino italiano residente in Italia e vittima all’estero ha diritto alla concessione di un indennizzo”.

“Il caso Iannuzzi – continua – ci mostra infatti l’importanza di una regolamentazione di legge sulla vicenda. Regolamentazione che deve avvenire al più presto per via degli enormi costi previsti per le cure mediche all’estero. Per Carlo nostro giovane conterraneo al fine di prestare le dovute cure presso una clinica privata in Argentina la famiglia dovuto sborsare ben € 50.000. Penso perciò che la costituzione di un fondo di indennizzo nazionale sia fondamentale per affrontare i problemi futuri ed implementare un aiuto certo e concreto a tutte quelle famiglie che come quella di Carlo Iannuzzi si sono ritrovati ad affrontare. In qualità di Coordinatore regionale dell’UDC giovanile calabrese non rimarrò fermo. Ho pensato bene di portare avanti questa grande battaglia che penso avrà un esito positivo. L’intenzione è quella di coinvolgere sicuramente le forze politiche appartenenti al mio schieramento e la deputazione nazionale che dovrà avere L’arduo compito – conclude – è di riprendere quel testo, rimasto fermo per molto tempo all’interno dei cassetti di Palazzo Madama”.

Oliverio telefona al giovane Carlo Iannuzzi

Mario OliverioCATANZARO – Questa mattina, Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, ha contattato telefonicamente Carlo Iannuzzi, giovane calabrese ridotto in fin di vita da alcuni rapinatori in Argentina. Precedentemente, nel corso della medesima mattinata, Oliverio aveva contattato il papà del giovane, originario di Roccella Jonica, nel reggino, per avere informazioni sul suo stato di salute e ottenere il numero per contattarlo dall’altra parte del mondo. Accanto al giovane, attualmente ricoverato a Buenos Aires, sono volati la madre e il fratello.

Nel corso della telefonata, il Governatore ha espresso a Carlo tutta la sua solidarietà, insieme all’invito ad Carlo Iannuzziavere forza per affrontare il percorso di ripresa. A lungo si è poi intrattenuto a parlare con la madre e con il fratello. “Sono contento di aver sentito direttamente la voce di Carlo, ha dichiarato Oliverio, sono sicuro che, forte dell’amore della mamma e della sua famiglia, Carlo vincerà questa prova difficile. A Carlo deve essere garantito il pieno sostegno delle istituzioni italiane e della nostra regione. Per quanto ci riguarda, conclude Mario Oliverio, faremo di tutto per stargli vicino, assumendo le iniziative necessarie”.