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Rischio sismico, incontro a Rovito con Carlo Tansi

rischio-sismicoROVITO (CS) – “Rischio sismico a Rovito ed in Presila: che fare?”. È il tema di un importante incontro-dibattito  a cui interverranno il sindaco di Rovito Felice D’Alessandro e la preside dell’Istituto Comprensivo “Tommaso Cornelio” Filomena Lanzone. Concluderà i lavori il responsabile regionale della Protezione Civile Carlo Tansi. «La Calabria –afferma la Coordinatrice del Circolo di Rovito Rosita Napoli – è una delle regioni italiane a più alto rischio sismico.Il primo passo da compiere è informare i nostri concittadini sui rischi e i pericoli a cui i nostri comuni sono esposti. In secondo luogo occorre predisporre prassi amministrative virtuose ed attivare una serie di strumenti improntati alla prevenzione, a partire dall’aggiornamento costante dei Piani di Emergenza Comunali previsti dalla legge, attraverso il coinvolgimento diretto dei nostri concittadini. È necessario censire gli edifici più a rischio e mettere in sicurezza tutte le strutture scolastiche e gli edifici pubblici presenti sul territorio comunale»

Proposta collaborativa tra Cisal e Carlo Tansi

www.cn24tv.it
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CATANZARO (CZ) – Dalla CISAL a Carlo Tansi, una proposta collaborativa ed operativa, per assegnare gli autisti della Protezione Civile all’Azienda Regionale Calabria Verde, per l’imminente campagna antincendio boschivo (AIB). “Con orgoglio la scrivente OO.SS. CIASL comunica che in data 06 maggio 2016 ha depositato presso la competente struttura regionale della Protezione Civile – si legge nella nota della CISAL – una proposta di assegnazione del personale con la qualifica di “autista” corroborata da giusti estremi legislativi. Detta proposta, consiste in sostanza nello stipulare, e quindi attuare – propone il sindacato al Dott. Tansi – una convenzione tra la Protezione Civile e l’Azienda Regionale Calabria Verde che consenta l’impiego del personale con la qualifica di “autista” in servizio presso la UOA Protezione Civile, nella campagna antincendio boschivo (AIB) che ai sensi dell’art. 4 comma 1 lett. C della L.R. 16 maggio 2013 n. 25 è oggi in capo a Calabria Verde con il supporto della Protezione Civile.La proposta in disamina è stata preventivamente rappresentata al personale interessato che ha prontamente dato la disponibilità ad aderire all’iniziativa, e garantirebbe contemporaneamente, senza costi aggiuntivi per l’Amministrazione Regionale, sia la giusta dignità lavorativa degli autisti coinvolti che un significativo apporto operativo nella lotta agli incendi boschivi. Nella proposta presentata si è inoltre prospettato di impiegare – aggiunge la nota – anche gli autisti coinvolti nella convenzione con Calabria Verde anche al di fuori della campagna AIB mediante la costituzione di “Nuclei Plurifunzionali” che potrebbero operare efficacemente in tutte le emergenze di cui il territorio calabrese è ben ricca. Tutto quanto sopra detto, questo sindacato CISAL, rimane sin d’ora disponibile a farsi parte diligente, per quanto di sua competenza, per coadiuvare il citato Dott. Carlo Tansi, dirigente della Protezione Civile Regionale, nell’attuazione della proposta avanzata.

 

Candelise ( RSU Regione Calabria) a Carlo Tansi: “basta sotterfugi, vogliamo certezze”

Catanzaro ( Cz) – “Quando il dott. Tanzi fu incaricato di assumere la direzione della Protezione Civile della Regione Calabria, – ha dichiarato Candelise membro RSU Regione Calabria- tutti, dipendenti e cittadini comuni, lo accogliemmo quasi come un santo guaritore in cui confidare per la risoluzione dei molteplici problemi che esistevano nel settore di Protezione Civile e portatore idee innovative e risolutive nella gestione delle mille criticità che il territorio calabrese non si è mai fatto mancare. Amaro, molto amaro, è stato lo scontro con la dura realtà, laddove ci siamo dovuti nostro malgrado arrendere all’evidenza dei fatti ossia che il dott. Tanzi ha come suo unico fine quello di apparire il più possibile sui media a scapito del buon funzionamento del Settore di Protezione Civile”. “Tali affermazioni – ha proseguito sempre Candelise – sono purtroppo suffragati da atti amministrativi e dichiarazioni oramai di pubblico dominio quotidiano. Ultimo l’episodio clamoroso  che ci ha fatto letteralmente saltare dalla sedia è il DDG n. 1513 del 25 febbraio 2016 proposto dal dott. Tansi con cui, pur mantenendo aperti gli uffici di Crotone e Vibo Valentia, li relega di fatto ad un ruolo veramente minimalee di scarsa utilità ai rispettivi territori di competenza dimenticandosene, con assoluto dimenticanza del passato, che sono da sempre stati primo tassello nel mosaico della gestione delle emergenze”. “A tale circostanza – ha aggiunto  ancora Candelise – che ha oramai creato uno stato incancrenito di malessere ed agitazione in noi lavoratori diciamo basta. Basta davvero. Questa mortificazione, così tremenda, la sentiamo sulle nostre spalle e rappresenta, per certi versi, la sconfitta di noi tutti. Occorre, oggi più che mai, che il dott. Tansi faccia chiarezza subito, basta sotterfugi. I lavoratori di Crotone e Vibo Valentia hanno il pieno diritto di sapere quale sarà il loro futuro. Tale stato di cose, che sta rapidamente giungendo al culmine di tolleranza, ove non si dovesse riscontrare una immediata e tangibile inversione di rotta nell’operato del dott. Tanzi, tra cui l’urgente rettifica del DDG 1513/2016, vedrà questa RSU obbligata a farsi portavoce delle rimostranze dei lavoratori i quali non ci limiteremo a indignarci, ma intendiamo darci da fare e per realizzarlo siamo pronti a mobilitarci anche attraverso forme di manifestazione collettiva e di protesta. La mia straordinaria esperienza come lavoratore della Protezione Civile  non può rischiare di dare più spazio alle vergogne e alle reiterate nefandezze consumate in questi giorni dal dott. Tansi cui rivolgo un accorato appello affinché, attraverso un forte senso di responsabilità, possa porre fine a questo stato di confusione e incertezza ormai consolidate”

Dopo le polemiche che hanno investito la Prociv regionale, Enzo Bruno interviene in difesa del presidente Tansi

CATANZARO – Enzo Bruno, Presidente della Provincia di Catanzaro, è intervenuto per esprimere la propria opinione circa le polemiche che, nei giorni scorsi hanno interessato la Protezione Civile regionale e il suo direttore, Carlo Tansi, definendole “un vecchio modo di fare politica che va oltre la semplice strumentalizzazione”. Infatti, Bruno ha voluto sottolineare la professionalità dei vertici di una struttura che, negli ultimi mesi, proprio quelli della nuova direzione, hanno dato dimostrazione di piena efficienza nella gestione delle emergenze. Bruno, nel corso della sua dichiarazione, ha fatto riferimento a quelle situazioni critiche che hanno interessato negli scorsi mesi e giorni le provincie di Cosenza e Catanzaro che, pur non prive di implicazioni negative, sono state affrontate con grande competenza “per ridurre al minimo i disagi sulle nostre comunità”. In tal senso, ha proseguito il Presidente della Provincia di Catanzaro, un ruolo importante è stato svolto proprio da Tansi e dai suoi uomini che “hanno moltiplicato gli sforzi per sopperire alle carenze strutturali di un servizio di importanza vitale per la nostra regione, così esposta ai rischi naturali”. Del resto, “cambiare un sistema che ha prodotto sprechi, ristrutturare un impianto sbagliato senza penalizzare il personale che lavora con impegno e passione, non è cosa semplice. Carlo Tansi cerca di farlo rimediando agli errori del passato nella direzione del rinnovamento e della trasparenza, senza perdere di vista l’efficienza dovuta a tutti i calabresi che sanno di vivere in un territorio fragile. Gli sforzi dovrebbero essere uniti verso quell’obiettivo per il bene comune, e non in direzione ostinata e contraria con inutili diatribe a mezzo stampa”, ha concluso Bruno.

Riorganizzazione della Protezione Civile della Regione Calabria

CATANZARO – Il Resonsabile dell’UOA della protezione civile regionale Carlo Tansi – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha fatto questa dichiarazione:

prot-civile-generico“Alla luce delle reazioni del sindacato CISAL inerenti il processo di modernizzazione che ho avviato al fine di rendere la Protezione Civile della Regione Calabria adeguata a contrastare i rischi naturali ed antropici – con un sistema organizzativo più moderno ed efficiente, in linea con le altre regioni d’Italia – ritengo sia opportuno precisare un modo perentorio e schematico alcune mie intenzioni che caratterizzeranno questo processo di riorganizzazione:

  • Nessun dipendente sarà messo in mobilità e, quindi, nessun dipendente rischia il licenziamento.
  • Non sarà soppressa alcuna sede provinciale decentrata della Protezione Civile regionale.
  • Sarà potenziato l’apparato tecnico-operativo delle sedi di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria investendo soprattutto su personale sotto-inquadrato già presente nelle varie sedi (personale che quindi non sarà in alcun modo spostato dalle sedi dove attualmente presta servizio) rappresentato da laureati e diplomati in materie tecniche pertinenti a fini di protezione civile (ingegneri, architetti, agronomi, geometri, periti industriali, ecc.) non inquadrati come funzionari, bensì come categoria giuridica d’inquadramento “B ” e “C”. Questi lavoratori saranno adeguatamente incentivati e per loro mi farò portavoce verso la parte politica di un’equiparazione – secondo percorsi consentiti dalla normativa vigente – della categoria giuridica d’inquadramento rispetto al loro effettivo titolo di studio.
  • Il potenziamento dell’apparato tecnico-operativo avverrà anche mediante il trasferimento da altri dipartimenti della Regione, dalle province e da agenzie regionali di personale tecnico inquadrato con categoria giuridica “D”.
  • Saranno previsti specifici corsi di addestramento per il personale con la qualifica di “autista” ritenuto utile al quadro della riorganizzazione, che sarà così abilitato alla guida di mezzi per il movimento-terra ed utilizzato in caso di calamità in atto (ad esempio, per il rifacimento degli argini di fiumi in piena o per la canalizzazione delle acque su versanti in frana).
  • Saranno modernizzate ed informatizzate le Sale Operative Provinciali, le cui informazioni saranno condivise in un’unica banca-dati regionale consultabile on-line in tempo reale dagli addetti ai lavori.
  • La Protezione Civile regionale, coinvolgendo alcuni prefetti, ha promosso una iniziativa per la realizzazione di una Sala Operativa Regionale Unica dove convogliare contemporaneamente – mediante protocolli di trasmissione univoci – le informazioni che arrivano dalle sale operative delle prefetture, della Protezione Civile Regionale, dei Vigili del Fuoco, della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’ANAS. In tal modo si può rimediare in modo efficace alle ataviche carenze di comunicazione tra i vari soggetti istituzionali, che rendono difficoltosa la gestione delle fasi emergenziali, soprattutto per quanto riguarda eventi legati alla viabilità. All’iniziativa parteciperanno il Dipartimento di Informatica dell’Università della Calabria ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
  • Eventuale personale (che si prevede in numero esiguo) con qualifica non funzionale al processo di riorganizzazione sarà riqualificato ed utilizzato in ambiti idonei.
  • Il percorso di riorganizzazione sarà condiviso con le sigle sindacali con le modalità indicate dalla legge”.

Tendopoli di San Ferdinando: visita del Governatore Mario Oliverio

SAN FERDINANDO (RC) – Il Presidente della Regione Mario Oliverio – informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta – si è recato questo pomeriggio presso la tendopoli di San Ferdinando che raccoglie più di un migliaio di immigrati e nel vicino stabile dismesso in cui sono presenti altre 300 persone limitrofi ad un altro campo nel quale si conta la presenza di ulteriori 500 immigrati. Oliverio, accompagnato dal responsabile della Protezione Civile della Regione Carlo Tansi, e da altre personalità politiche, si è a lungo intrattenuto con alcuni degli immigrati presenti, raccogliendone voci e testimonianze. Ad affiancare il Presidente nelle visite sono stati Bartolo Mercuri, Presidente del centro di aggregazione sociale, casa di accoglienza “Il Cenacolo” che gestisce la tendopoli e Don Roberto Meduri della parrocchia “Bosco” di Rosarno che hanno riferito delle difficili condizioni all’interno degli spazi e dei numerosi problemi che presentano. oliverio tendopoli san ferdinando

“È una situazione assurda – ha detto il Presidente Oliverio – non degna del vivere civile. Migliaia di uomini, di donne, di bambini, vivono in una condizione disumana. È necessario un intervento urgente per garantire le condizioni minime ed i servizi essenziali quali acqua, energia, servizi igienici, ma contemporaneamente bisogna lavorare per cancellare realtà come quella di Rosarno, attraverso un progetto di accoglienza degno di questo nome. Con il Prefetto di Reggio Calabria, il Dottor Sammartino, abbiamo concordato un percorso per fronteggiare l’emergenza ed attivare un intervento umanitario. Pur non avendo competenze come Regione- ha proseguito – se non per la parte relativa al servizio sanitario, è nostra intenzione assumere l’attenzione necessaria rispetto a situazioni come questa che non ammettono indifferenza e tanto meno atteggiamenti pilateschi. È chiaro che le misure per fronteggiare l’emergenza – continua – devono essere collocate in un programma che deve realizzare l’obiettivo di cancellare la vergognosa realtà degli attuali campi lager attraverso la realizzazione di una accoglienza civile e diffusa sul territorio. Noi vogliamo e dobbiamo essere aiutati a fare dell’accoglienza una pratica diffusa – conclude – nel rispetto dei valori umani e della dignità di tanti uomini, donne e bambini che hanno il solo torto di essere stati costretti ad abbandonare la loro terra”.

Coldiretti: danni all’agricoltura e zone isolate

coldiretti calabriaREGGIO CALABRIA(RC)-Le intense precipitazioni di questi giorni,  hanno provocato danni ingenti all’agricoltura in particolare bergamotto e olivicoltura. Questo è quanto emerge  da un primo monitoraggio della Coldiretti Calabria che segnala la necessità di verificare le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nelle zone più colpite. “Quello che preoccupa in questo momento – sottolinea la Coldiretti – sono frane e smottamenti che rendono impossibile la viabilità interna, in particolare nel reggino,  che hanno isolato paesi e frazioni nelle zone interne e quindi aziende e famiglie. Strade poderali ed interpoderali, oltre la viabilità normale,  di fatto sono impraticabili e diversi imprenditori della Coldiretti, con i propri mezzi stanno collaborando per affrontare le situazioni di emergenza. Anche i Consorzi di Bonifica con le poche risorse hanno dato la loro disponibilità e in qualche caso, per quanto di loro competenza, sono già intervenuti. Certamente, le zone interne adesso soffrono di più – commenta Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria –  per gli allevamenti per esempio, l’isolamento è pericolosissimo, poiché oltre a non riuscire a compiere le normali operazioni, non si riesce a garantire nemmeno l’alimentazione del bestiame. Questo – prosegue – è un ulteriore segnale e forse sarebbe il caso di dare davvero nuove condizioni di sicurezza per tutti intervenendo in tempo utile. Mi preme sottolineare – conclude Molinaro – l’impegno notevole fin dalle prime avvisaglie del neo-capo della Protezione Civile Regionale Carlo Tansi, che ha seguito di persona e costantemente l’evolversi della situazione. Le sue dichiarazioni, peraltro di impegno per la sinergia delle varie Istituzioni che operano sul territorio oltre che condividerle le consideriamo un buon viatico per l’attività di prevenzione per la mitigazione del dissesto idrogeologico”. La Coldiretti, attraverso le proprie strutture è impegnata a monitorare costantemente la situazione e segnalare i casi di estremo pericolo

Maltempo nella locride, appello di Tansi: non uscite di casa. Nicolò: proclamare stato di calamità

Nubifragio jonioREGGIO CALABRIA – Non uscite di casa, soprattutto in macchina, per non mettere a repentaglio la vostra vita. L’appello è di Carlo Tansi, numero uno della protezione civile in Calabria, fresco di nomina e subito costretto a confrontarsi con quello che, con il passare delle ore, si sta concretizzando come uno dei più gravi disastri idrogeologici degli ultimi quarant’anni per quanto concerne la zona della locride. Il maltempo ha sferzato la costa ionica reggina causando danni gravissimi alle principali arterie strali e ferroviarie. Binari distrutti in alcuni tratti, spazzata via la statale 106. Platì è isolata, a Taurianova vi è stata una vittima, criticità si registrano a Bianco e Bruzzano. nubifragio locride 2Anche sulla costa tirrenica la situazione è complicata. A Gioia Tauro è stato disposto lo sgombero precauzionale di alcune abitazioni che sarebbero a rischio di allagamento. Il Prefetto di Reggio Calabria Sammartino parla di situazione destinata a peggiorare nel corso della notte, poiché sono attese ancora piogge nelle prossime ore. Il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini è in costante contatto con il presidente della Regione Mario Oliverio. nubifragio locride 3Interrotta la circolazione ferroviaria nella parte meridionale della Calabria. Anche nel cosentino si registrano problemi sulla costa orientale, in particolare ad Oriolo dove sono sotto osservazione diversi movimenti franosi che destano allarme.nubifragio locride 4 L’Arpacal ha diffuso un bollettino da codice rosso poiché il maltempo proseguirà almeno fino al pomeriggio di lunedì 2 novembre. Danni anche per le mareggiate, in particolare a Siderno e Caulonia. Intanto Alessandro Nicolò, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ha chiesto di attivarsi con rapidità per la proclamazione dello stato di calamità naturale, denunciando anche il rischio di un “black-out idrico nella città di Reggio col rischio che interi quartieri, Villa San Giuseppe, Modenelle, Arghillà e Pettogallico, finiscano a secco per i gravi danni subiti dalla condotta dell’acquedotto comunale”.

Allerta meteo, rischio esondazioni nel reggino e nel catanzarese

CATANZARO – Non accenna a diminuire l’ondata di maltempo che ha investito la nostra regione negli ultimi giorni. Piogge incessanti continuano a travolgere la fascia ionica catanzarese e il regginoallerta meteo e in un territorio da sempre soggetto a fenomeni idrogeologici non mancano i pericoli. Sono, infatti, a rischio esondazione il torrente Budello a Gioia Tauro (Reggio Calabria), come già accaduto in passato, e l’Ancinale nel soveratese, dove in sole 24 ore sono caduti 311 ml di acqua piovana. Per questo motivo la situazione è costantemente monitorata da volontari coordinati dalla Protezione Civile. Sul posto è giunto, inoltre, Carlo Tansi, geologo nominato dalla Giunta regionale responsabile della Protezione Civile.

 

 

Rossano riparte. Al via la quantificazione dei danni

rossanoRossano(Cs)Stamani, il geologo Carlo Tansi, ricercatore del Cnr e professionista esterno incaricato dalla Regione Calabria, accompagnato dai tecnici del Comune e dai responsabili dell’Autorità di Bacino, hanno effettuato un primo sopralluogo per valutare e quantificare i danni strutturali causati dalle piogge intense dei giorni scorsi.Contestualmente, centinaia di cittadini hanno iniziato a protocollare le istanze di risarcimento danni. Al momento, così come ricordato nella giornata di ieri, è necessaria un’autocertificazione che, successivamente, dovrà essere corredata anche da una perizia tecnica e da rilievi fotografici. A proposito, sono stati predisposti due modelli: uno per la richiesta risarcimento danni strutturali mobili ed immobili, scaricabile dal portale internet del Comune di Rossano (www.rossano.eu) e da presentare al protocollo dell’Ente; l’altro per la richiesta risarcimento danni in agricoltura, che si può ritirare e presentare presso la sede dell’Ispettorato Agrario di Largo Firenze allo Scalo.Nel frattempo proseguono le attività di rimozione del fango e di pulizia delle strade portate avanti dal gruppo interforze, coordinati dalla Protezione civile, composto da volontari, forze dell’Ordine ed enti pubblici. Inoltre, sono in atto interventi per il ripristino dei servizi ordinari in tutto il territorio comunale.