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Fognature e deflussi urbani, un corso sulle nuove tecniche di progettazione

COSENZA –  Il corso intende offrire un quadro dei nuovi modelli concettuali e degli strumenti metodologici con i quali è possibile affrontare il problema degli allagamenti nelle aree urbane, focalizzando le questioni più attuali, mostrando metodologie ed esperienze, illustrando il quadro normativo, e presentando proposte tecniche.

Obiettivo del corso è fornire a professionisti e funzionari tecnici un quadro aggiornato delle conoscenze tecniche e scientifiche sulle più attuali tendenze della progettazione e realizzazione delle opere e degli impianti idraulici. Il corso è rivolto ai tecnici, liberi professionisti o imprenditori, funzionari di enti pubblici o privati, che si occupano degli aspetti idraulici e idrologici nell’edilizia, nell’urbanistica e nell’ambiente. In una visione attuale di governo del territorio, si è in grado di fornire risposte progettuali ai problemi di migliore gestione dei suoli urbani dal punto di vista del drenaggio delle acque, siano esse meteoriche e/o di scarico.

In tal senso è fondamentale poter fornire soluzioni alternative strategiche per meglio orientare le scelte amministrative da porre in atto sul territorio, in termini di modalità e usi più consoni dei suoli, oltre che più sostenibili dal punto di vista ambientale. La mitigazione dei rischi derivanti dall’impermeabilizzazione dei suoli è richiesta dalla norma nazionale codice sull’ambiente D.lgs. 152/2006 ss.mm.ii., dalla Legge Regionale (Calabria) L.R. 19/2002 ss.mm.ii. e dalle norme tecniche di attuazione di livello comunale.

 Ogni venerdì pomeriggio si prevede l’intervento di azienda leader nel settore delle acque.

 Il Centro Studi Idraulica Urbana (CSDU) ha inteso cogliere già nella sua denominazione, l’evoluzione nel corso del tempo, delle materie “difesa del suolo” e “urbanistica”. Il binomio “idraulica urbana” richiama l’accento sul sistema urbano odierno derivante dalle trasformazioni del suolo, di cui l’urbanistica si è fatta carico di regolamentare a partire dal 1942 in poi. Il Centro Studi si propone di interagire con le amministrazioni locali mettendo in campo il know-how dei migliori centri accademici di eccellenza di tutta Italia, riconoscendo al contempo l’importanza delle radici culturali di una comunità e la conoscenza profonda dei luoghi, che possono e devono avvenire attraverso il necessario affiancamento dei professionisti operanti sul territorio. Il Centro Studi offre risposte qualificate, basate su relazioni di confronto provenienti dall’intera comunità accademica nazionale, a tutti i problemi che hanno a oggetto il suolo urbano, nelle sue condizioni di uso attuale e in quelle programmatiche/pianificatorie future. L’elenco esplicativo di studi e servizi che può fornire il Centro Studi è molteplice (www.csdu.it). Il Centro Studi, mantenendo ben salda la sua matrice accademica, è anche un contenitore dinamico di esperienze di progettazione e di sperimentazione. Nell’attuazione delle politiche più sopra descritte, appare di forte interesse l’interazione tra il Centro Studi e gli Ordini Professionali.

SALUTI DI BENVENUTO AL CORSO

CARMELO GALLO

Presidente Ordine Ingegneri Cosenza

MENOTTI IMBROGNO

Presidente Fondazione Mediterranea Ingegneria

PATRIZIA PIRO

Presidente CSDU(Centro Studi Idraulica Urbana)

 

 

 

Il ruolo degli ingegneri nel grande progetto di valorizzazione culturale

COSENZA – L’Ordine degli ingegneri della provincia di Cosenza e la Fondazione Mediterranea per l’ingegneria hanno organizzato di comune accordo il 23 novembre alle ore 15.30 presso University Club dell’Università della Calabria una riflessione attenta sul settore della valorizzazione dei beni culturali per avviare un dibattito ed un dialogo per abbracciare un settore considerato essenziale per il futuro del nostro paese.

Un incontro che vedrà la partecipazione di istituzioni, professionisti, accademici ed esperti progettisti culturali. I lavori saranno aperti dall’ing. Menotti IMBROGNO Presidente Fondazione Mediterranea per l’Ingegneria; seguiranno i saluti dell’ing Carmelo Gallo, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Cosenza, dell’avv. Marcello MANNA Sindaco di Rende, del Prof. Gino Mirocle  CRISCI Rettore dell’Università della Calabria e Presidente del Consorzio Cultura e Innovazione, Dott. Salvatore PATAMIA Direttore del Segretariato Regionale MiBAC per la Calabria. A seguire gli interventi coordinati dal giornalista Michele Lembo del Prof. Francesco BURANELLI Presidente della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storico Artistici della Santa Sede, Dott. Aldo DI RUSSO Esperto in progettazione culturale “L’anello mancante alla catena del valore della progettazione culturale”; Prof. Maurizio MUZZUPAPPA, Presidente 3D Research Sri – “Strumenti innovativi per la valorizzazione dei beni culturali”; Avv .  Andrea FALZONE Esperto nel diritto dei contralti pubblici – “Le buone pratiche nei bandi pubblici sui beni culturali”.

Le conclusioni sono invece affidate al Presidente della Giunta regionale della Calabria, on. Mario Oliverio.

Il settore della valorizzazione dei beni culturali, per produrre cultura condivisa, è considerato oggi vitale per l’intera Europa che ha messo a disposizione, all’interno dei programmi finanziati, cifre e strutture molto importanti e qualificate. In Italia, tuttavia, il settore non riesce e crescere di pari passo con la media europea. In questo panorama c’è l’esigenza di un cambio di marcia nella progettazione dei sistemi per dare impulso alle industrie connesse, sviluppare i territori, e intercettare gli investimenti europei che propongono la cultura come strumento di coesione sociale, inclusione, cittadinanza. Da qui uno stimolo ad una nuova visione di insieme della catena del valore impiegata: strategia di sviluppo, fattibilità tecnico economica, apporto scientifico e accademico, creatività, produzione industriale, implementazione delle tecnologie, marketing internazionale, identità locale. Questa catena del valore è una delle più complesse ed articolate e coinvolge saperi e competenze che altrimenti non avrebbero ragione di stare insieme. Quello che la letteratura del settore ha messo in evidenza in questi mesi, è che l’impatto emozionale è il vero risultato atteso capace di sostenere l’economia del settore.

La giornata di studio nasce proprio da questa riflessione e ci permetterà di entrare in contatto con problematiche giuridiche e con campi di applicazione legati alla cultura e alla creatività.

La chiave del successo in questo settore sarà la capacità degli ingegneri di incontrare altri saperi specialistici, competenze in altri settori e farle diventare parte di un dialogo comune, una visione d’insieme in grado di garantire il migliore impatto cognitivo ed emozionale per l’utente unico valore che garantisce il successo.Durante il seminario, potremo incontrare casi di successo che, avendo saputo integrare queste componenti e avendo saputo tradurle nella articolazione di un linguaggio specifico, sono considerati casi di eccellenza in Europa. Questo anello mancante nello catena del valore può generare empatia, conoscenza e identità.

La partecipazione alla giornata seminariale è gratuita e a numero chiuso. Iscrizione on-line sul sito www.ordineingegneri.it/bellezza.

Il seminario darà diritto al riconoscimento di 3 CFP validi per la formazione continua degli ingegneri.