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Capricci d’Opera, l’arpista Davide Burani in concerto a Cosenza

COSENZA – Davide Burani, uno dei più apprezzati arpisti delle ultime generazioni in Italia, ma con una significativa esperienza anche all’estero, torna a Cosenza, mercoledì 6 febbraio, per un concerto dedicato all’Opera e in programma, alle 20,30, alla Casa della Musica.

L’arpista modenese terrà, inoltre, dal 6 al 9 febbraio, al Conservatorio “Giacomantonio”, una masterclass agli studenti dei corsi avanzati di arpa diretti dalla professoressa Alba Rosa Di Lieto, Presidente dell’Associazione Orchestra Italiana di Arpe  di Cosenza. Il concerto di mercoledì 6 febbraio alla Casa della Musica è  un recital per arpa sola dal titolo “Capricci all’Opera” ed ha per tema proprio le fantasie tratte dalle arie d’Opera. Il concerto sarà aperto dalle note del “Preludio” da “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Sarà poi la volta dell’aria “Una furtiva lagrima”, dall’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti nella trascrizione per arpa di John Thomas. A seguire, spazio alle fantasie musicali per arpa sola, riarrangiate dal compositore Giovanni Caramiello:  il divertimento su “Un Ballo in Maschera” di Giuseppe Verdi e “Casta diva” da “Norma” di Vincenzo Bellini. Al giro di boa del concerto, altre pagine musicali importanti come “Barcarolle” di Jacques Offenbach, da “I racconti di Hoffmann”, l’Intermezzo da “La Cavalleria Rusticana “ di Pietro Mascagni, trascritto per arpa da Michele Albano e Impromptu-Caprice opera 9 di Gabriel Pierné. Completano il quadro alcune gemme verdiane come “Di Provenza il mar, il suol” e “La donna è mobile”, trascritte per arpa da Charles Oberthur.

Davide Burani è nato a Modena, dove ha iniziato lo studio del pianoforte per poi diplomarsi brillantemente presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova.

Successivamente, ha intrapreso lo studio dell’arpa sotto la guida di Francesca Frigotto, presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, diplomandosi con il massimo dei voti e conseguendo, sempre presso lo stesso Istituto, il Diploma superiore di secondo livello, con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida di Emanuela Degli Esposti. Ha compiuto studi di perfezionamento in arpa con Ieuan Jones presso il Royal College di Londra, con Fabrice Pierre e con Judith Liber. Ha partecipato a numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali. La sua attività concertistica lo ha portato ad esibirsi con successo in Italia ed all’estero, collaborando con artisti di fama internazionale come i direttori d’orchestra Alain Lombard, Julian Kovatchev, Mikhail Pletnev, Zoltan Pezko e le attrici Paola Gassman, Lella Costa e Monica Guerritore, con le quali ha stretto un brillante sodalizio artistico. Ha anche collaborato, tra gli altri, in qualità di prima arpa, con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana, con I Filarmonici di Verona (già “Virtuosi Italiani”), con l’Orchestra Filarmonia Veneta di Treviso e con l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini”. Molteplici le sue partecipazioni a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive della Radio Televisione Svizzera Italiana e della Rai. In quest’ultimo caso ha partecipato alla celebre trasmissione musicale “Radio Tre Suite” nel corso della quale sono state trasmesse e commentate alcune sue interpretazioni per arpa.  Davide Burani ha inciso i cd Arpamagica, Arpadamore (con Sandra Gigli), In…canto d’Arpa (con Paola Sanguinetti) Duo d’Harpes en XVIII siècle, (con Emanuela Degli Esposti) e Flauto e Arpa in concerto (con Giovanni Mareggini) per la casa discografica La Bottega Discantica di Milano, Prière – Meditazioni Musicali per arpa, edito da Paoline Editoriale Audiovisivi di Roma, Mozart e i suoi contemporanei (con Giovanni Mareggini) e Sospiri nel tardo romanticisimo (accompagnato dall’Orchestra da Camera di Ravenna, direttore Paolo Manetti) per la casa discografica Velut Luna. Dal 2005 al 2013 ha insegnato presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena e dal 2009 è docente di arpa presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri” di Reggio Emilia.

 

 

Contaminazioni jazz e musica brasiliana, a Cosenza il talento del pianista Francesco Grillo

COSENZA – Va oltre ogni classificazione, rompendo gli steccati per la capacità, quasi una predestinazione, di spaziare con disinvoltura unica, da un genere musicale all’altro. Fosse uno choro brasiliano o la più insidiosa delle musiche classiche o uno standard jazz, le sue mani si librano sui tasti come in un volo di farfalla che prende l’anima dell’ascoltatore fin nell’emozione più nascosta. Il concerto di Francesco Grillo, astro nascente del pianismo contemporaneo, arrivato a Cosenza, alla Casa della Musica, grazie all’intuizione dell’Amministrazione comunale e della delegata del Sindaco Mario Occhiuto per le politiche culturali, Eva Catizone, che lo ha invitato insieme all’Associazione “Quartieri Tranquilli”, per una serata di beneficenza a sostegno della ricerca portata avanti dalla Fondazione “Lilli Funaro”, ha lasciato il pubblico letteralmente a bocca aperta. Preceduto da ottime credenziali che ne fanno sicuramente una delle rivelazioni del momento, il pianista milanese e raffinatissimo compositore, dalla solida formazione classica, ma aperto alle contaminazioni con il jazz ed anche con la musica brasiliana, nel concerto dal vivo alla Casa della Musica ha, non solo confermato le attese e le sensazioni positive di chi aveva già avuto modo di ascoltare qualche suo disco, ma ha dato vita ad un’esibizione che è andata al di là di ogni immaginazione. Nulla gli è precluso. Sarebbe riduttivo persino parlare di talento, perché se il talento non è accompagnato dallo studio e dal perfezionamento, può lasciare il tempo che trova. In Francesco Grillo ogni pretesto è buono per scatenare i suoi virtuosismi che coniuga con un rigore di fondo che non gli fa mai perdere la concentrazione, neanche quando, con un sottile filo di ironia, presenta i suoi pezzi e dialoga con il pubblico. Ma si tratta di brevissime divagazioni dalle quali ritorna a volare sui tasti come se fosse in una trance esecutiva che sembra quasi un rituale inarrestabile in cui il fluire delle dita sui tasti bianchi e neri sembra non avere mai fine. In apertura, ci svela subito di che pasta è fatto, attingendo alle sue composizioni originali: “L’ora dubbia” (in cui aleggia il nume tutelare di Bill Evans), “Safari”, “Tourbillon flamboyant”, “Senza risposte” e “Piano Americano”. Brani di innegabile lirismo, tratti sia dal suo album del 2011, “Highball”, nel quale la special guest, in tre pezzi, è Stefano Bollani, sia da “Frame”, album di piano solo, datato 2013. Sempre da “Frame”, inciso per la Sony Classical, esegue successivamente “Andorinhas” (Rondinella), uno choro brasiliano che è una sorta di biglietto da visita per farci comprendere di cosa è capace la sua versatilità. Chiusa la parte dedicata alle composizioni originali, Francesco Grillo riserva al pubblico della Casa della Musica un accenno del suo disco del momento, Vivaldi The Four Seasons, nel quale compie il “miracolo” di trascrivere, per piano solo, Le quattro stagioni di Vivaldi, di cui regala il primo e il secondo movimento dell’Inverno. E si capisce subito perché la critica specializzata si è prodotta in elogi sperticati segnalandone il suo talento su importanti testate nazionali come il “Corriere della Sera”. Poi un’incursione nella musica da film, rivisitando da par suo e piegandolo al suo stile,il celebre tema della colonna sonora del film di Roman Polanski “Rosemary’s Baby”, composto da Krzysztof Komeda, grande divulgatore del jazz in Polonia. Non ci sono modelli, né termini di paragone ed anche quello che può venire in mente, l’accostamento a Bollani, di cui è nota sia l’amicizia che la collaborazione espressa nell’album “Highball”, è fugato subito, oltre che dalla cifra stilistica differente, anche dalle inesistenti concessioni allo spettacolo che in Grillo sono praticamente assenti e che, invece, in Bollani, pur rispettandone il valore, hanno contribuito ad alimentarne la fama e a costruirne il personaggio. Il concerto di Francesco Grillo va avanti speditamente ed è un’altra significativa incursione a metterne in luce l’indiscutibile eclettismo, quando propone due delle tre danze argentine di Alberto Ginastera (la “Danza de la moza donosa” e la “Danza del Gaucho Matrero”). Prima della chiusura, ancora qualche composizione originale tratta da “Frame”, “Egloga” e “Northwind”. E giù ancora applausi. Il tempo di un bis: tocca a un inedito, ancora mai inciso. Il pubblico è in visibilio. Giù il cappello! E quando guadagna l’uscita ogni singolo spettatore, ancora in trance estatica, pensa, a futura memoria, quando Francesco Grillo avrà scalato l’Olimpo della musica, di poter dire : “Quella sera, a Cosenza, c’ero anch’io”!

Giornate della memoria, il programma completo della maratona cinematografica alla Casa della Musica

COSENZA – Tre giornate di riflessione per non dimenticare. Sono quelle promosse dall’Amministrazione comunale per domani, venerdì e sabato 28 gennaio alla Casa della Musica per sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto le giovani generazioni in ricordo della Shoah, la persecuzione dei cittadini ebrei, e delle altre persecuzioni razziali, come quella subita dal popolo armeno sulla quale sarà aperta una particolare finestra.
Il programma delle iniziative, coordinato dalla delegata alla Cultura del Sindaco Mario Occhiuto, Eva Catizone, è stato messo in piedi dall’Amministrazione comunale con la collaborazione del Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” e la partecipazione del Liceo Musicale “Lucrezia Della Valle”.
Le giornate della memoria saranno ufficialmente aperte domani, alle ore 10,00, alla Casa della Musica, dai saluti del Sindaco Mario Occhiuto, del Prefetto Gianfranco Tomao, dell’Assessore alla scuola e alla formazione della coscienza civica Matilde Lanzino Spadafora, del Direttore del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” Giorgio Feroleto e di Roque Pugliese, responsabile della Comunità ebraica per la Calabria.
La collaborazione  tra Comune e Conservatorio e la specificità del contesto assumono un significato particolare, in quanto il nuovo corso di musiche tradizionali del “Giacomantonio” si inserisce a pieno titolo nelle iniziative pensate dal Comune per le giornate della memoria. “Nel prossimo futuro – sottolinea in una dichiarazione il Direttore del Conservatorio Giorgio Feroleto – la collaborazione tra le due istituzioni, per la promozione ed il consolidamento della cultura musicale in città, porterà sicuramente ad ottimi risultati”.
Il clou della prima giornata sarà, subito dopo i saluti istituzionali, la conversazione sul tema “La musica nella cultura yiddish” con la partecipazione di Rudi Assuntino e Marta Petrusewicz. Rudi Assuntino, cantautore, regista e autore televisivo, appartiene a quel gruppo di intellettuali ed artisti che, all’inizio degli anni sessanta diede vita, a Milano, ad una importante attività di studio e ricerca della espressività popolare, del canto sociale e della canzone popolare e politica italiana. Traduttore di Master of war di Bob Dylan (L’uomo che sa) e di Eve of destruction (L’alba della fine) di Barry Mc Guire, Assuntino ha pubblicato nel 1998, insieme a Wlodeck Goldkorn, per l’editore Sellerio, e successivamente per l’editrice polacca Znak e per la tedesca Verlag C.H.Beck, il libro “Il Guardiano. Marek Edelman racconta” che contiene le memorie del vice comandante dell’insurrezione del Ghetto di Varsavia, cardiologo, leader di Solidarnosc, difensore del popolo bosniaco e dei diritti civili, uno dei maggiori testimoni della storia del ventesimo secolo, scomparso nel 2009.
Ma la presenza a Cosenza di Rudi Assuntino è legata alla conversazione, durante la quale sarà affiancato dalla docente universitaria Marta Petrusewicz, sul tema della musica nella cultura yiddish, con particolare riferimento a Mordechaj Gebirtig, il più grande autore della canzone yiddish, al quale Assuntino ha dedicato, nel 1997, il volume “Le mie canzoni”, edito da “La Giuntina” e da cui ha tratto lo spettacolo “Tre figliole” che sarà proiettato alla Casa della Musica di Cosenza nel corso della manifestazione di apertura delle giornate della memoria e che venne presentato a Torino, Roma, Cracovia e Varsavia e registrato dal canale culturale satellitare RAISAT nel 1999. Subito dopo l’incontro con Rudi Assuntino e  Marta Petrusewicz, il programma proseguirà con l’inizio delle proiezioni cinematografiche a tema. Una vera e propria maratona di film sul cinema e le persecuzioni.
Sarà il film L’isola in via degli Uccelli del regista danese Soeren Kragh Jacobsen, tra i fondatori del movimento “Dogma 95”, ad aprire ufficialmente, alle ore 12,00, la rassegna cinematografica. Il programma prevede, poi, alle ore 14,00, la proiezione de La Rosa bianca – Sophie Scholl  diretto dal regista tedesco Marc Rothemund. Decisamente per bambini, ma capace anche di parlare agli adulti, il terzo titolo della rassegna: il film di animazione Galline in fuga, diretto da  Peter Lord e Nick Park, della scuderia Dreamworks e che sarà proiettato alla Casa della Musica alle ore 16,00. Un successo della stagione cinematografica 2015 è il quarto titolo in programma, sempre giovedì 26 gennaio, alle ore 18,00: Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli, regista italiano, alla sua opera prima, selezionato dalla Germania per la corsa all’Oscar per il miglior film straniero. Ultima proiezione di giovedì 26 gennaio è il bellissimo e recentissimo Il figlio di Saul, film del regista ungherese László Nemes, vincitore dell’Oscar 2016 per il miglior film straniero e, nel 2015, del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes.
La seconda giornata di proiezioni cinematografiche dedicate al ricordo della Shoah e delle altre persecuzioni razziali inizierà venerdì 27 gennaio, alle ore 9,00, con il film Jona che visse nella balena di Roberto Faenza. Alle ore 11,00, seconda proiezione con Arrivederci, ragazzi di Louis Malle, Leone d’oro a Venezia nel 1987. Dichiaratamente autobiografico, il film fa riferimento ad un fatto storico di cui il regista fu testimone durante la seconda guerra mondiale. Dalla regista ungherese Márta Mészáros arriva, invece, il film che sarà proiettato il 27 gennaio alle ore 14,00, La settima stanza, nel quale l’autrice riflette le sue personali esperienze subite sia durante il regime fascista di Horty, sia durante la rivolta d’Ungheria del 1956. Particolarmente significativa la proiezione delle ore 16,00. In programma, infatti, il documentario di Paolo Santoni, Tzigari, una storia rom. La proiezione di “Tzigari”, a cura dell’Associazione Lav Romanò,  è promossa dalla Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dalla consigliera comunale Alessandra De Rosa, e sarà preceduta da un’introduzione di Fiore Manzo, attivista dell’Associazione  Lav Romanò e di Enzo Abruzzese, vice presidente della stessa Associazione. Dopo la proiezione del documentario sarà dato ampio spazio al dibattito con il pubblico. Nella rassegna cinematografica della Casa della Musica non poteva mancare un titolo come Train de vie (ore 18,00) del regista rumeno  Radu Mihaileanu, autore di una spiritosissima e amara commedia, divenuta una sorta di cult del genere che mescola dramma e   umorismo. A chiudere la maratona cinematografica  sarà il film di Margarethe Von Trotta Rosenstrasse (ore 20,00),  microstoria di un capitolo dell’Olocausto. Altre iniziative collaterali saranno, sia il 26 che il 27 gennaio, alla Biblioteca civica, la consultazione libera  di testi e documenti d’epoca riguardanti la Shoah, l’attivazione della filodiffusione su tutta l’isola pedonale di Corso Mazzini con musica della tradizione ebraica ed armena, tratta quest’ultima dal canzoniere di Charles Aznavour (ambasciatore ONU per l’Armenia, ambasciatore itinerante dell’Armenia per l’Unesco oltre ad essere eroe musicale del suo Paese di appartenenza). In occasione delle giornate della memoria l’Amministrazione comunale propone, inoltre, sabato 28 gennaio, con inizio alle ore 15,30, un’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia”, la collaudata iniziativa promossa dall’Assessorato al turismo e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Turistica “Città di Cosenza” e l’Associazione “Cosenza Autentica”. Tema dell’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia” è “La città dei Bruzi in ricordo della Shoah”.
L’itinerario proposto condurrà i partecipanti alla scoperta dei segni materiali e immateriali che la comunità ebraica ha lasciato nella città di Cosenza. Il raduno è previsto alle 15.30 alla Confluenza dei fiumi. L’itinerario si articolerà nel centro storico, percorrendo Lungo Crati Miceli e, attraversando la “postierla”, antica porta secondaria delle mura cittadine, raggiungerà via Cafarone, il cui toponimo, secondo alcune tesi, riporterebbe alla memoria Cafarnao, antica città della Galilea, centro spirituale dell’evangelizzazione di Gesù. Qui è prevista una sosta a Palazzo Gervasi che potrebbe, secondo ultime ipotesi, svelare nuove indicazioni riguardo alla localizzazione del quartiere ebraico e della Sinagoga. Si proseguirà alla volta di Salita Liceo raggiungendo Piazza dei Follari, luogo di memoria della straordinaria operosità della comunità ebraica che favorì la produzione e la diffusione della seta. Tappa successiva, il Monastero delle Vergini realizzato, secondo le fonti, sul sito dell’antica Sinagoga. Dopo la visita alla Chiesa, sarà percorsa via Gaetano Argento fino a raggiungere alcuni dei pannelli del museo storico all’aperto, posti nelle vicinanze della Chiesa di San Francesco d’Assisi, che mostreranno ancora una volta l’importante espansione artigianale della seta nel periodo svevo. Attraverso via del Seggio si arriverà in Piazza Duomo per una visita in  Cattedrale, riconosciuta il 12 ottobre 2011 patrimonio testimone di cultura di pace dall’UNESCO. Tutte le iniziative delle giornate della memoria a Cosenza saranno gratuite.

Casa della musica, master class e concerto della flautista Wally Hase

casa della musicaCOSENZA – Nell’ambito dell’attività di scambi internazionali il Conservatorio di Cosenza ha invitato a tenere una master class la flautista tedesca Maestro Wally Hase. Durante lo svolgimento di questa importante occasione approfondimento specialistico, inserito nel programma Erasmus, la  stessa Hase terrà un concerto con la partecipazione del Maestro Gianluigi Durando, docente di flauto al Conservatorio,  e di alcuni studenti dei corsi superiori, selezionati fra coloro che parteciperanno alla master class. Il programma del concerto si presenta vario per quanto riguarda stili ed epoche. Si va  da due dei figli di Johann Sebastian Bach, Carl Philipp Emanuel e Wilhelm Friedemann, vissuti nel Settecento, a Sigfrid Karg-Elert, scomparso nel 1933, passando per Friedrich Kuhlau   e Claude Debussy. L’appuntamento è fissato per il 26 ottobre alle ore 19,30 alla Casa della Musica. L’ingresso è libero, come di consueto alle manifestazioni organizzate dal Conservatorio.

Casa della musica, ottava edizione del concorso per arpa “Marcel Tournier”

casa della musicaCOSENZA – Arpa e arpisti internazionali saranno protagonisti della due giorni  in programma a Cosenza venerdì 14 e sabato 15 ottobre. L’ottava edizione del Concorso Internazionale per Arpa “Marcel Tournier”, organizzato dal Conservatorio “Giacomantonio”,  porterà in città  musicisti provenienti da Belgio, Francia, Romania, Russia e Svizzera, oltre che  dall’Italia. Venerdì 14 ottobre alle ore 20,30 terrà un concerto per arpa Madame Elizabeth Fontan-Binoche una delle ultime allieve del compositore francese Marcel Tournier  a cui è intitolato il concorso.  Il programma che eseguirà include musiche dello stesso Tournier, di Gabriel Pierné e di  Vincenzo Palermo, docente al “Giacomantonio”. I concerti si terranno alla Casa della Musica di Cosenza. L’ingresso è libero, come di consueto alle manifestazioni del Conservatorio.

 

Casa della musica, Tatiana Malguina e Rodolfo Rubino in concerto

duo-pianisticoCOSENZA – L’attività concertistica del Conservatorio di Cosenza prosegue a ritmo serrato. Il prossimo concerto sarà tenuto dai pianisti Tatiana Malguina e  Rodolfo Rubino che costituirono il duo 16 anni fa in Portogallo, dove entrambi insegnavano. Da allora sono impegnati nella diffusione del repertorio per pianoforte a quattro mani e per due pianoforti, esibendosi in Italia, Portogallo, Svizzera, Francia, Turchia e Russia. Nel corso degli anni hanno eseguito, oltre ai più importanti capolavori di diverse epoche, anche lavori meno conosciuti, nonché brani in prima esecuzione assoluta appositamente scritti per il duo Malguina-Rubino da compositori d’oggi. A Cosenza suoneranno musiche  per pianoforte a quattro mani del settecentesco Mozart, del romantico Brahms anche con lo pseudonimo di G.W. Marks, e di Gavrilin, compositore russo del secondo novecento. L’appuntamento è fissato per sabato 8 ottobre alle ore 19,30 alla Casa della Musica. L’ingresso è libero.

Cosenza, concerto del pianista Lorenzo Bevacqua alla Casa della musica

casa della musicaCOSENZA – Il Conservatorio di Cosenza offre al territorio un doppio ciclo di concerti: parallelamente alla serie di concerti affidata a professionisti affermati, si tiene la Stagione degli Studenti, quest’anno giunta alla settima edizione. È un ciclo che, previa selezione, offre la possibilità  a chi si appresta a intraprendere la carriera concertistica di farsi  ascoltare proprio nell’ambiente in cui ha appena completato o sta ultimando la formazione musicale. Il pianista Lorenzo Bevacqua, conclusi gli studi al “Giacomantonio” è stato ammesso a frequentare l’Accademia Pianistica di Imola.Il programma che eseguirà  si presenta di notevole impegno interpretativo. Si tratta principalmente di musiche  tratte dal repertorio romantico, con brani di Schumann (Scene del bosco), Chopin (Sonata n.3 op. 58)  e Gounod nella rielaborazione di Liszt (Valzer dal Faust) . Altra  trascrizione  in scaletta  è la Ciaccona in re minore, composizione di Bach per violino che sarà proposta nella versione per pianoforte realizzata da Busoni.  Il concerto di Lorenzo Bevacqua si terrà mercoledì 5 ottobre alle ore 20,30 alla Casa della Musica. L’ingresso è libero

Casa della musica, in scena “la rosa e l’apprendista”

casa della musicaCOSENZA – Domani alle 20,30, presso la “Casa della musica” verrà messa in scena  l’opera in un atto La rosa e l’apprendista, su libretto di Massimo Cistaro tratto da una novella di Jorge Luís Borges  del 1983. La musica è  una recente creazione del giovane compositore  Tommaso Greco. Il racconto borgesiano tratta di uno scontro generazionale tra il grande Paracelso (1493-1541), innovatore dell’alchimia rinascimentale, e uno sconosciuto aspirante apprendista, il quale vorrebbe vedere coi propri occhi una rosa miracolosamente rinascere dalle sue ceneri prima di concedere  la propria fedeltà incondizionata agli insegnamenti del maestro. Il compositore prevede la combinazione tra la voce recitante  con il canto sopranile, un’orchestrazione che risente di influssi stravinskiani nella configurazione per piccolo ensemble e interventi del coro femminile. Sotto la direzione del Maestro Donato Sivo e la regia del Maestro Maria Grazia Bonelli agiscono cantanti e strumentisti selezionati fra gli studenti dei corsi superiori del Conservatorio.  L’ingresso è libero.

Prosegue la stagione concertistica presso la Casa della musica di Cosenza

casa della musicaCOSENZA (CS) – L’ attività concertistica del Conservatorio di Cosenza prosegue con la manifestazione che vedrà protagonisti i tre docenti dell’Istituto, Leonardo Cattedra al clarinetto, Samuele Danese alla viola e Francesco De Zan al pianoforte che proporranno composizioni scritte  per l’organico che prevede il pianoforte contornato da uno strumento a fiato e uno ad arco. l Trio KV498 ( detto “ dei birilli”)   fu composto da Mozart per due strumenti prediletti: nella prima esecuzione, a Vienna nel 1786, probabilmente l’autore stesso suonava la viola, mentre al clarinetto c’era il celebre Anton Stadler per il quale il salisburghese scrisse pagine eccelse. Gli altri due brani in programma trasportano nel Novecento. Si ascolteranno il Trio del 1969 di Gordon Jakob, compositore inglese che dedica grande attenzione alla musica per fiati. E sceglie l’orientamento artistico conservatore come, seppure in modo diverso, il tedesco Max Bruch, di cui verranno eseguiti i primi quattro della serie di Otto Pezzi op. 83, datati 1910. L’appuntamento è fissato per giovedì 28 aprile alle ore 20,30 alla Casa della Musica. L’ingresso è libero.

“Opera omnia” di Ludwig van Beethoven, Meo e Falsetta alla Casa della Musica

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Cosenza ( Cs) – Il violoncellista Sandro Meo e il pianista Fabio Falsetta completano l’esecuzione dell’opera omnia per violoncello e pianoforte di Ludwig van Beethoven (Bonn 1770- Vienna 1827), dopo il successo del primo dei due concerti programmati alla Casa della Musica su organizzazione del Conservatorio di Cosenza.  Il prossimo appuntamento, fissato per sabato 2 aprile alle ore 19,30  con ingresso libero, è di grande interesse: saranno eseguite le due Sonate op. 102 e  tre serie di Variazioni, una su tema di Haendel, le altre su temi di Mozart. Si tratta di composizioni significative per la piena comprensione del genio di Bonn, nonché per seguire il percorso di sviluppo della letteratura per violoncello. Soprattutto le due Sonate, scritte nel 1815 e pubblicate due anni più tardi, si presentano come lavori di notevole complessità, agli interpreti richiedono padronanza tecnica ed espressiva nel serrato dialogo fra gli strumenti, agli ascoltatori regalano le emozioni che sa dare la musica di  Beethoven e maggiormente quella della maturità