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“La Rosa e l’apprendista” l’opera di Borges di scena all’Auditorium Casa della Musica

COSENZA –  Altro appuntamento da non perdere a Cosenza, all’Auditorium Casa della Musica, in programma per il 9 giugno alle 20,30 “La Rosa e l’Apprendista”, Opera da Camera in un unico atto, da un soggetto di Vincenzo Palermo,  liberamente tratto dal racconto di J.L. Borges. Le musiche sono state affidate al piglio e alla bravura del giovane Tommaso Greco, mentre il libretto è stato curato da Massimo Cistaro, poeta, scrittore e attore per passione. La direzione è del Maestro Donato Sivo, Direttore dell’Orchestra del Conservatorio e docente della classe di Esercitazioni Orchestrali. Vincenzo Palermo, dopo aver letto alcune poesie di Massimo Cistaro è riuscito perfettamente a coniugare l’estro e la meticolosità della scrittura di Cistaro con le bellissime musiche del cerisanese Tommaso Greco, promettente allievo del Conservatorio di Cosenza. Un connubio perfetto quello tra Cistaro e Greco ( amici anche nella vita) che sono riusciti perfettamente a coniugare parole e musiche di un’opera assai importante nel panorama della musica da camera. La regia dell’evento porta la firma di Maria Grazia Bonelli, docente di Teoria e Tecnica dell’Interpretazione Scenica e le coreografie invece sono di Michela Esposito. Una serata che si preannuncia ricca di emozioni. L’arte raggiunta in tutte le sue forme che riesce a plasmarsi vicendevolmente e gradevolmente ai suoi vari stili interpretativi.

 

Fuscaldo, incendiata una casa di proprietà del sindaco Ramundo

FUSCALDO (CS) – Mentre il sindaco di Fuscaldo Gianfranco Ramundo era a Germaneto di Catanzaro alla cerimonia di inaugurazione della Cittadella regionale, qualcuno appiccava un incendio ad una casa di sua proprietà, danneggiandola gravemente. I carabinieri avrebbero accertato l’origine dolosa del rogo.  Solidarietà a Ramundo è stata espressa dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto, secondo il quale il sindaco di Fuscaldo “ha sempre dimostrato grande senso di responsabilità nelle sue azioni amministrative al servizio dei cittadini”.

Inaugurazione della casa di Babbo Natale

AMANTEA (CS) Tutto pronto per inaugurare le festività natalizie. L’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino ha organizzato una serie di eventi che, a partire da sabato 12 dicembre e fino all’Epifania, allieterà il soggiorno di turisti, residenti e vacanzieri. Si tratta nello specifico di alcune iniziative che avranno luogo nei fine settimana e che si rivolgono soprattutto ai bambini, con l’obiettivo di far comprendere loro quello che deve essere lo spirito che anima questo particolare periodo dell’anno.

«Abbiamo già scaldato i motori – spiegano all’unisono la delegata alla comunicazione Giusi Osso, il Presidente del consiglio Linda Morelli e l’assessore all’ istruzione Emma Pati – affinché questo fine settimana tutto sia perfetto e magico. Nella giornata di sabato, a partire dalle ore 17, su corso Vittorio Emanuele verrà inaugurata la casa di Babbo Natale che consentirà ai più piccoli di consegnare le letterine con le richieste dei regali, ma soprattutto di ricevere tanti calorosi abbracci e poter scattare una foto – ricordo. Non mancheranno gli appuntamenti che si legano in maniera ancora più forte e radicata alla nostra tradizione e che consentiranno di vivere le feste tutti insieme, con il solo scopo di dare e ricevere un sorriso».

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«La casa di Babbo Natale – evidenziano i tre consiglieri comunali – è stata resa possibile grazie alla consolidata sinergia tra il settore pubblico e quello privato. Alla realizzazione di questo particolare calendario di attività dedicate ai bambini hanno collaborato diverse aziende locali: “Erre Delizia”, “Studio 29”, Fratelli Motolese e figli”, “Fichi Marano”, “Grafiche Calabria”, “Mediterraneo Palace Hotel”, “Carlino”, “Merceria Feroleto”, “Pub St.Patrick’s di William Guido” e “Ferramenta colorificio Rocco Bruni”. Ognuno di loro ha donato un fondamentale contributo, sulla base delle singole specificità imprenditoriali, e ha mostrato elevata disponibilità nonostante il periodo lavorativo sia affaccendato. Grazie anche a Salvatore Malito che ha concesso gratuitamente gli spazi che accoglieranno la costruzione della casa. L’ auspicio è di poter istituzionalizzare tale evento nel prossimo futuro, trasformandolo in una attrazione turistica non solo per la città di Amantea, ma anche per l’intero comprensorio. L’augurio è che la dimora di Babbo Natale possa trasmettere la giusta magia a tutti noi, facendoci ricordare quale deve essere l’atmosfera dell’avvento, senza cadere nel consumismo, ma aprendo il cuore».

Una casa per tutti occupato palazzo Enel

IMG_20150523_175918L’occupazione simbolica del ex palazzo dell’Enel, chiuso da anni ed abbandonato al degrado e all’incuria come tanti altri immobili pubblici e privati in questa città, è l’ennesima azione di denuncia pubblica sull’emergenza abitativa e sullo sperpero di enormi risorse pubbliche dalle varie compagini governative mentre la gente è alla fame. Le soluzioni che il governo sta arzigogolando per affrontare le povertà, ormai sempre più diffuse, sono l’ennesimo specchietto per le allodole e la conferma che non si vogliono trovare soluzioni concrete. Il modello adottato nel famigerato decreto Renzi-Lupi sulla casa lo si sta riproducendo in tutti i settori, dal lavoro con la beffa di garanzia giovani all’istruzione con la buona scuola, continuando a proteggere gli interessi di pochi a danno dei più. Operazioni di facciata che l’armata PD sta dispiegando, mentre le “torte” vengono spartite tra i soliti comitati d’affari lasciando quelle briciole utili solo a garantirsi prossime clientele. Nel frattempo cresce la povertà e il disagio abitativo, sfratti e pignoramenti sono all’ordine del giorno, la disoccupazione è ai massimi storici mentre l’art. 5 del piano casa continua a negare i diritti minimi, fondamentali, a quanti hanno avuto il coraggio e la dignità di occupare un alloggio contro i ponti prospettati da chi governa questo paese. Certo, siamo “forti” di una requisizione che è stata strappata con un anno e mezzo di lotta continua ma non basta e non risolve ne l’enorme disagio abitativo di questa città ne la speculazione edilizia che regna sovrana e che, grazie alla truffa dell’housing sociale ci regalerà altre colate di cemento. L’ex Enel è solo uno dei tanti palazzi vuoti di questa città che ci dimostra chiaramente che non serve altro cemento ma un piano di recupero e conversione delle centinaia di palazzi pubblici e privati vuoti che negli anni sono serviti a garantire lauti introiti ai palazzinari e a riciclare denaro sporco. Dopo l’ennesimo scandalo sulla gestione dei fondi Erp che ha travolto l’ex giunta regionale, quella attuale, con il suo assessore (fantasma?) De Gaetano, non ha ancora inteso rispondere ai tanti appelli lanciati in merito a emergenza abitativa, patrimonio pubblico inutilizzato e cementificazione selvaggia. Cambiano i protagonisti ma le dinamiche restano uguali. Carrozzoni e clientele, speculazioni sui bisogni della gente e allegre spartizioni di risorse pubbliche. Come movimento per il diritto alla casa abbiamo creato situazioni di condivisione, di riappropriazione di spazio pubblico e di riaffermazione della dignità di ciascuno. Andando contro tutte le logiche profittatorie e parassitarie che contraddistinguono invece i potentati locali ed anche contro la tanto sbandierata legalità che vorrebbe costringerci ad abbassare la testa e a dire sempre “si signore” di fronte all’arroganza ed alla mattanza sociale portate avanti dall’armata PD.

Sfrattati occupanti della sede delle Canossiane di Cosenza

COSENZA –

E’ partita una dura campagna repressiva contro chi rivendica il diritto alla casa e all’abitare, un attacco contro chi è in impegnato nel quotidiano a difendere gli spazi democratici, spazi utilizzati per fare iniziative che si fondano sulla solidarietà, sulla contro-informazione e sull’anti-autoritarismo. L’azione repressiva odierna, è la logica conseguenza delle politiche liberiste del  governo Renzi volte a tutelare gli interessi di chi vorrebbe utilizzare quegli spazi per una ulteriore speculazione edilizia, in una città già devastata da questo fenomeno, e che il Governo persegue attraverso la guerra che ha dichiarato a chi non ha stipendio e a chi non ha casa. La USB, è a fianco di chi ha subito le violenze e di chi sta provando a fornire risposte solidali tese ad impedire gli sgomberi di uno spazio fondamentale  per l’esercizio della democrazia. La risposta a questa esigenza sociale, è, dunque, quella di arrestare, reprimere e sgomberare, facendo sì che la Calabria diventi accessibile sempre di più solo ai ricchi e ai padroni e che rimanga, invece, sempre più chiusa ai poveri, agli immigrati o semplicemente a chi non ha casa.