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Lega Pro: il programma del XX^ turno

Il ventesimo turno del Campionato di Lega Pro inizierà nel pomeriggio con lo scontro tra il Messina ed il Monopoli alle ore 14. Subito dopo spazio al match di cartello tra Foggia e Benevento: una partita tra la seconda e la terza della classe. Ma non finisce qui, perchè anche la Casertana capolista a quota 38 punti ospiterà questa sera, in notturna al “Pinto”, il Lecce di Braglia. Ad approfittarne potrebbe esserci la formazione del Cosenza, impegnata nella trasferta di Agrigento contro l’Akragas di Pino Rigoli. Nonostante le assenze importanti della formazione silana, la squadra di Roselli vorrà continuare a far bene fuori dalle mura amiche, dopo le vittorie di Ischia e Martina Franca. La squadra agrigentina ha il peggior rendimento interno del Campionato di Lega Pro, Girone C: sono solo 6 i punti conquistati tra le mura dell’“Esseneto”. Il Catanzaro, invece, sarà impegnato a Castellammare di Stabia contro la compagine di casa. Per quel che riguarda i giallorossi, mister Erra dovrebbe schierare dal primo minuto Calvarese e Patti che prenderanno il posto dei due squalificati della giornata Bernardi e Squillace. Da segnalare nessun derby in programma nel corso della giornata attuale.pallone

 

Il programma del XX^ turno (sabato 30, domenica 31 gennaio):

MESSINA – MONOPOLI sabato ore 14:00

FOGGIA – BENEVENTO  sabato ore 14:30

FIDELIS ANDRIA – PAGANESE  sabato ore 15

LUPA CASTELLI ROMANI – MELFI  sabato ore 15  Stadio “Centro d’Italia M. Scopigno“, Rieti

CASERTANA – LECCE  sabato ore 20:30

AKRAGAS –  COSENZA  domenica ore 14:30

MARTINA FRANCA – ISCHIA ISOLAVERDE  domenica ore 15

CATANIA – MATERA  domenica ore 15

JUVE STABIA – CATANZARO  domenica ore 17:30

 

CLASSIFICA: Casertana 38, Foggia 36, Benevento 35, Lecce 34, Cosenza 34, Matera 29, Messina 26, Fidelis Andria 25, Catanzaro 23, Juve Stabia 22, Paganese 22, Monopoli 20, Catania 20, Akragas 19, Melfi 18, Ischia 16, Martina Franca 11, Lupa Castelli Romani 7

PENALIZZAZIONI: Catania -10, Ischia -4, Matera -2, Benevento -1, Lupa Castelli Romani -1, Martina Franca -1, Paganese -1

Casertana corsara, Marano firma la beffa all’89esimo

Vigor battuta in casa dopo una prestazione comunque caratterizzata da molte imprecisioni.

Nel caldo pomeriggio del 25 Aprile, Vigor Lamezia e Casertana si affrontano in un match che potrebbe significare tanto per entrambe le squadre: i campani sono in piena bagarre per la conquista di un prestigiosissimo posto ai play off mentre i padroni di casa possono ancora sperare nella conquista del nono posto e della Tim Cup.

Già al sesto minuto però è la Casertana a passare in vantaggio grazie al colpo da biliardo del vivace esterno Agodirin: batti e ribatti appena fuori dall’area, palla che giunge al riccioluto esterno di colore che di spalle, senza guardare la porta, riesce a trovare l’angolino in basso alla destra di Forte, che può solo sfiorare la sfera. Al 15esimo clamorosa cavalcata di Cissè che dopo aver saltato con uno splendido tunnel il difensore Filosa non riesce a superare Forte in uscita. La Vigor Lamezia è troppo timida e appare senza idee, impacciata e poco convinta anche in fase di impostazione. 22esimo: Tito si inventa numeri da capogiro sulla sinistra, salta un paio di avversari con tanto di “veronica” e si porta al tiro, con Forte che deve impegnarsi per mandare la palla in angolo. Prima occasione per i biancoverdi solo al 25esimo: cross dalla sinistra di Montella e debole colpo di testa di Held che finisce a lato senza preoccupare il portiere ospite. Poco altro da dire nel corso della prima frazione di gioco, con la Casertana che tira il fiato e la Vigor che appare ancora intorpidita. Unica occasione al 45esimo, quando Montella non riesce ad approfittare di una pessima uscita di Fumagalli.

Nell’intervallo Erra prova a dare la scossa sostituendo Battaglia e Del Sante e inserendo i giovani Catalano e Voltasio, ma la scelta non sembra azzeccatissima dato che a causa di un infortunio Held è costretto a uscire già al 48esimo con De Giorgi a subentrare. Sostituzioni esaurite e cambio di marcia che continua a latitare. Solo al 53esimo arriva la prima conclusione in porta della ripresa: è De Giorgi a scappare via sulla sinistra e a provare il colpo a giro di destro, con Fumagalli che risponde in due tempi. Al 68esimo un lampo nella noia più totale: spunto di De Giorgi, palla a Montella e sinistro alto di poco. Passa un minuto e Puccio prova la “maledetta” in corsa da circa 35 metri: conclusione insidiosa con Fumagalli che si rifugia in angolo con affanno. Incredibile ma vero, nel grigiore generale, al 73esimo arriva il pareggio della Vigor: autore del gol Scarsella, protagonista sino a quel momento di una prestazione condita da molte imprecisioni, bravo a trovare la giusta deviazione su calcio d’angolo. 1 a 1 e partita che prende un’altra piega. La Casertana non si riaccende più, mostrando di aver subito il contraccolpo psicologico legato al gol subito. Provano a svegliarsi i rossoblu all’84esimo: palla al centro dell’area per Mancino, stop di petto e conclusione però debole e centrale del dieci campano. Svolta definitiva al 89esimo: gran colpo di collo-interno appena dentro l’area di rigore di Marano  che trova il secondo palo mettendo a segno una rete strepitosa. Nell’esultare il numero 8 di Campilongo però esagera provocando il pubblico della tribuna e beccandosi il rosso da parte dell’arbitro. Il finale è nervoso ma la Vigor non ha nemmeno la possibilità di rifarsi sotto per cercare di agguantare quello che sarebbe stato il quarto pareggio consecutivo.

Per la Casertana una vittoria di incredibile importanza in vista del raggiungimento del traguardo play off, per i biancoverdi uno stop che forse significa addio dei sogni Tim Cup.

VIGOR LAMEZIA-CASERTANA 1 a 2

Marcatori: Agodirin (7°), Marano(89°) per la Casertana, Scarsella (73°) per la Vigor.

Vigor Lamezia: Forte, Kostadinovic, Filosa, Gattari, Spirito, Puccio, Battaglia(Voltasio 45°), Scarsella, Montella, Del Sante(Catalano 45°), Held(De Giorgi 48°) . A disp. Piacenti, Di Bella, Di Marco, Malerba. All. Erra

Casertana: Fumagalli, Idda, Rainone( Murolo 33°), Mattera, Tito, Marano, Rajcic (Antonazzo 70°), Mancosu, Agodirin( De Marco 58°), Cissè, Mancino. A disp. D’Agostino, Carrus, De Marco,  Diakite. All. Campilongo

Ammoniti: Rajcic, Cissè(C), Catalano, Gattari(V).

Espulsi: Mancino(C)

Arbitro: Salvatore GUARINO di Caltanissetta.
1° Assistente: Pietro Carlo POLLACI di Palermo.
2º Assistente: Danilo RUGGERI di Palermo.

di MORELLI GIACINTO

 

Casertana – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Saracco voto 5,5: non ci sarebbe motivo di negargli la sufficienza: incolpevole sul gol, si fa trovare preparato sui calci piazzati e sulle uscite nella propria area. Quando si tratta, però, di andare fuori dai sedici metri per anticipare un avversario, a dispetto dei suoi 194 cm non ne becca una, e deve ringraziare Ciancio se non finisce nuovamente sul banco degli imputati. Ma per il resto fa la sua onesta partita.

Ciancio voto 6: finalmente lo si vede correre. Sovrappone ed interrompe azioni avversarie che potrebbero essere pericolose, riuscendo anche a triangolare con Calderini quando capita. Purtroppo il collega di fascia non è in serata (capita, per uno che le gioca tutte al 100%) e quindi lui si trova spaesato.

Magli voto 5,5: con Tedeschi di fianco è un’altra storia, ma non dimostra tanta sicurezza l’ex Brescia, che sbaglia il fuorigioco da cui poi scaturisce la brutta uscita a vuoto di Saracco. Certo meglio rispetto alle ultime due (ma anche tre) uscite, ma non ancora sufficiente. Le amnesie non sono giustificabili in questa categoria.

Tedeschi voto 6: invocato a gran voce, l’ex Crotone finalmente scende in campo, dimostrando tutta l’esperienza che deve avere un difensore per una categoria tosta come la Lega Pro Unica di quest’anno. Ci va di ramazza quando serve e, di riffa o di raffa, sbaglia poco o nulla, prendendosi così una sufficienza.

Blondett voto 4: mio Dio, ma che gli è successo? Ma è una controfigura? Non si capisce come un giocatore che l’anno scorso ha fatto stropicciare gli occhi al San Vito riesca a crollare così tanto, e psicologicamente e tecnicamente. Anche da terzino la scorsa stagione era stato preciso, pulito ed ordinato: stasera sbaglia tutto ciò che può sbagliare, come da tre partite a questa parte.

Corsi voto 4,5: non ha mai lesinato impegno, ma stasera (sarà anche il fatto che è alla quinta partita consecutiva) non regge l’urto del centrocampo campano e viene travolto: se le pecche tecniche erano sempre compensate da una grinta innaturale, l’ex Aprilia oggi non ha potuto nulla, e finisce anch’egli sotto la gogna mediatica.

Arrigoni voto 4,5: il paragone sarà azzardato, ma la sensazione è quella di un dejà vu: ricordate Castagnetti, che l’anno scorso era costretto a giocare imbrigliato dalle volontà del Capp, che voleva un gioco avvolgente, palla a terra, e non lanci lunghi o verticalizzazioni? Ecco, sembra di rivedere lo stesso film: con la differenza che il finale dev’essere diverso, perché se l’ex rossoblu’ ora è titolare fisso a Carrara e l’attuale mediano è stato per anni colonna del Pavia, allora la colpa non è da imputare a loro due, ma ad altri.

Fornito voto 6: alla prima occasione data il giovane di belle speranze proveniente dalla primavera del Napoli non delude le aspettative e mette in campo cuore, grinta e soprattutto un bel piede col quale, in barba – è il caso di dirlo – alle indicazioni del Mister sciorina un paio di belle sciabolate, per dirla alla Piccinini. Si avvicina anche al pareggio con una punizione deviata dalla barriera che termina di un mezzo metro a lato del palo destro di Fumagalli. Cappellacci lo fa uscire concedendo dieci minuti a Criaco, ovviamente senza voto.

Calderini voto 4,5: se uno gioca 450′ sempre al massimo e spesso da vox clamans in deserto (è lungo, altrimenti come soprannome andrebbe bene), è normale che poi una la giochi male. Certo, anche con la Lupa Roma non aveva brillato, ma stasera è un gradino sotto, segno che non può caricarsi la squadra sulle spalle, e soprattutto segno che solo non può inventarsi una partita come fatto col Foggia. Resta sempre uno degli ultimi a mollare.

Cori voto 5: quello che non si capisce è il perché Cappellacci l’abbia fortemente voluto se poi vieta ad Arrigoni, piedino fatato, di imbeccarlo. Fa un passo avanti (più di un passo) rispetto agli imbarazzanti minuti contro la Lupa Roma, lottando con foga su tutti i palloni che arrivano dalle sue parti. Ma se le ali non sono in serata per lui non c’è molto da fare. Lo rileva Mosciaro, s.v.: gioca poco e viene fermato due volte in posizione irregolare – dubbia.

Alessandro voto 4: l’involuzione di Blondett è davvero nulla se pensiamo a quella dell’argentino. RoadRunner, che l’anno scorso ha fatto impazzire le difese avversarie, oggi viene irriso dalle stesse. Non è comprensibile che un giocatore possa sentire così tanto il cambio di categoria, e speriamo sinceramente che la svolta arrivi presto, perché Tortolano scalpita. Ah, a proposito: Tortolano s.v.: ma perché non gioca dall’inizio? Perché?

Cappellacci voto 3: speriamo non si appigli alla scusa del calcio d’angolo non battuto perché proprio non regge. Il Cosenza non gioca a calcio dalla vittoria nel derby con la Vigor della scorsa stagione (3 – 0, De Angelis, De Angelis, Calderini). L’assenza di De Angelis pesa? Si, ovvio, ma se sei un allenatore devi saper fare anche le nozze coi fichi secchi e mettere in campo la formazione al netto degli infortuni (peraltro preventivati). Le critiche che stanno piovendo sono ingrate? Probabile, ma il giornalismo è un lavoro sporco, e qualcuno deve pur farlo. Per ora, orecchie da asino e Mister dietro la lavagna.

Francesco La Luna