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Il Catanzaro ritorna a vincere: netto 3-0 al Catania

CATANZARO: Di Gennaro; Celiento, Martinelli, Pinna; Statella (27′ st Urso), Tascone (41′ st Risolo), Maita, Casoli, Favalli (35′ st Nicoletti); Kanoute (35′ st Fischnaller), Nicastro. All. Grassadonia. In panchina: Adamonis, Mittica, Calì, Giannone, Riggio, Di Livio, Figliomeni, Quaranta. All.: Grassadonia

CATANIA: Furlan; Silvestri, Biagianti (16′ st Barisic), Esposito; Biondi, Mazzarani, Bucolo, Rizzo, Pinto (5′ st Marchese); Di Molfetta (1’st Llama), Di Piazza. In panchina: Martinez, Noce, Lodi, Cuirale, Catania, Di Stefano, Fornito. All.: Lucarelli

ARBITRO: Gualtieri di Asti

NOTE: Ammoniti: Kanoute (CZ), Celiento (CZ), Maita (CZ), Urso (CZ). Espulso: Bucolo (CT). Recupero: 2′ pt, 3′ st

 

CATANZARO – Torna alla vittoria il Catanzaro di Grassadonia, che sconfigge 3-0 il Catania in un match segnato dall’espulsione del centrocampista siciliano ed ex giallorosso Bucolo.

I padroni di casa si impossessano del campo mentre gli uomini di Lucarelli provano a serrare le linee. La prima occasione per le aquile arriva al 17′ con Kanouté che costringe l’ex Furlan a deviare in angolo. Qualche istante più tardi lo stesso Kanouté manca l’appuntamento col gol in seguito a una deviazione fortuita di Biagianti. Sul finale di tempo l’episodio chiave della gara: nel giro di pochi minuti Bucolo rimedia la doppia ammonizione che lo condanna al cartellino rosso.

Così, all’11’ del secondo tempo arriva il vantaggio catanzarese, con Celiento che sorprende Biagianti in marcatura su un cross di Tascone. Sarà proprio Tascone a firmare il 2-0 pochi secondi più tardi: Kanouté sorprende la linea distratta del Catania e appoggia al compagno che deve solo segnare a pochi passi dalla porta. Il Catania non sa come reagire e così dopo il 90′ arriva anche il 3-0, con Nicastro che ribadisce in rete un tiro di Fischnaller che si era stampato sul palo.

Una bella iniezione di fiducia per un Catanzaro convincente.

Prova di forza della Reggina: Catania sconfitto 1-0

Reggina – Catania 1-0

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Blondett, Rossi; Garufo, Bianchi (22′ st De Fracesco), De Rose, Bresciani (31′ st Gasparetto); Bellomo (31′ st Denis); Reginaldo, Corazza. In panchina: Farroni, Lofaro, Marchi, Rolando, Rubin, Paolucci, Rivas, Salandria, Sounas. All.: Toscano.

CATANIA (4-3-3): Furlan; Calapai, Mbende, Eposito, Pinto (1′ st Biondi); Rizzo (19′ st Llama), Lodi, Wellbeck (39′ st Dall’Oglio); Mazzarani, Di Piazza (1′ st Curiale), Di Molfetta (23′ st Distefano). In panchina: Martinez, Della Valle, Biondi, Noce, Catania, Rossetti. All.: Camplone.

ARBITRO: Meraviglia di Pistoia

NOTE: Ammoniti: Loiacono (R), Rivas (R), De Rose (R), Bellomo (R), Toscano (All. R), Pinto (C), Di Molfetta (C), Biondi (C), Mbende (C).

MARCATORI: 2′ pt Corazza (R)

 

REGGIO CALABRIA – Dopo i pareggi in trasferta contro Bari e Ternana, la Reggina non fallisce al primo big match casalingo e sconfigge il Catania per 1-0.

Gli amaranto vogliono sfruttare il fattore campo e l’impatto è dirompente. Il gol decisivo arriva dopo meno di due minuti. L’azione inizia con una bella sponda di Reginaldo, seguita da inserimento di Garufo innescato da Bianchi dalla fascia. Garufo appoggia in mezzo dove Corazza, solo davanti al portiere, si conferma una sentenza, soprattutto contro le avversarie più forti. Il Catania non sembra rispondere e la Reggina non fatica a controllare e creare, con Blondett che per poco non devia in porta una punizione calciata verso il secondo palo. Viene anche annullato un gol a Corazza per fuorigioco. I siciliani rispondono sul finale con una bella botta al volo di Mazzarani smanacciata oltre la traversa da Guarna.

Lo stesso ex Modena in apertura di ripresa ispira Curiale, che si incarta al momento del controllo e dal cuore dell’area calcia fuori. Al 55′ Bellomo imbeccato da Rivas ha la possibilità di chiudere il match ma, solo contro Furlan, gli calcia praticamente addosso. L’ex portiere del Catanzaro dimostra reattività pochi minuti dopo su Corazza, che calcia in area dal centro sinistra. Sulla ribattuta Rivas spedisce di un soffio a lato. Il Catania non riesce a rispondere e la Reggina porta a casa una vittoria autoritaria.

Fine corsa per la Reggina: il Catania vince 4-1

CATANIA – REGGINA 4-1

CATANIA (4-3-1-2): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Marchese; Rizzo (41′ st Angiulli), Bucolo (28′ st Carriero), Biagianti; Sarno (28′ st Llama), Di Piazza (28′ st Curiale), Marotta (41′ st Manneh). In panchina: Bardini, Lovric, Liguori, Lodi, Brodic, Baraye, Valeau, Carriero. All.: Sottil

REGGINA (3-5-2): Confente; Conson, Gasparetto, Solini; Salandria, Zibert (17′ st Marino), De Falco, Strambelli (17′ st Ungaro), Procopio (1′ st Baclet); Bellomo (26′ st Tulissi), Doumbia (26′ st Martiniello). In panchina: Farroni, Vidovsek, Seminara, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Redolfi. All.: Cevoli

 

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta

NOTE: Ammoniti: Strambelli (R), De Falco (R), Sarno (C), Curiale (C). Recupero: 1′ pt, 4′ st

MARCATORI: 16′ Sarno (C), 18′ Salandria (R), 36′ aut.Gasparetto (C), 56′ Di Piazza (C), 80′ Marotta (C)

 

CATANIA – Finisce a Catania l’avventura della Reggina ai playoff. Si sperava che in partite secche il talento dei singoli avrebbe avuto un altro peso rispetto a un campionato in cui gli amaranto non hanno mai avuto continuità, soprattutto nella prestazione. Purtroppo però contro il primo vero avversario di livello gli uomini di Cevoli si sono sciolti.

La tensione è palpabile già dai primi minuti. Probabilmente vista la storia della stagione è il Catania la squadra che ha di più da perdere. Sarno lo percepisce e già dopo pochi secondi va muso a muso contro Strambelli: entrambi si beccano un giallo. Gli etnei prendono il comando delle operazioni e la Reggina abbassa il baricentro. Biagianti ci prova da fuori ma Confente blocca. Gli amaranto sono troppo imprecisi e non riescono mai a risalire il campo, così al 16′ il forcing offensivo dei padroni di casa dà i suoi frutti: Sarno parte in conduzione da centrocampo, salta tutta la retroguardia calabrese, entra in area e supera il portiere. Un vantaggio effimero, che dura un paio di minuti: dal nulla infatti Doumbia conquista il fondo e crossa sul secondo palo per Salandria, che alla prima sortita offensiva degli ospiti firma il pari. Anche stavolta, senza meritare particolarmente, la Reggina si rimette in carreggiata. Il Catania ovviamente schiuma di rabbia e ci prova anche di testa con Silvestri. Il vantaggio però giunge solo al 36′, quando il karma ripaga i precedenti sforzi offensivi: Marchese mette in mezzo per Di Piazza che allunga il pallone sul petto di Gasparetto. Il difensore involontariamente appoggia nella propria porta. Agli uomini di Cevoli non bastano gli spunti di Bellomo e Strambelli; il primo tempo si chiude sul 2-1.

Nel secondo tempo la Reggina passa al 4-3-1-2 e prova a rendersi più propositiva. Il Catania però non fatica a creare e al 53′ Marotta solo davanti a Confente spreca il match ball. Ancora una volta però ci penseranno i distratti difensori amaranto a propiziare il gol: De Falco regala palla agli etnei e Marotta e Di Piazza confezionano il 3-1. La partita virtualmente si chiude qua. La Reggina reclama per un mani di Sarno in area, ma l’arbitro resta impassibile. Così a dieci minuti dal termine arriva il definitivo 4-1: Curiale va via sulla fascia e mette in mezzo dove Marotta non sbaglia.

Termina così una partita in cui la Reggina, come in quasi tutto il campionato, non ha mai dato l’impressione di poter mettere in difficoltà l’avversario. Stavolta non è bastato neanche il talento dei singoli perché la squadra non ha dato a Strambelli e Bellomo la possibilità di brillare. Con un potenziale tecnico così elevato si deve necessariamente ripartire da idee più chiare in fase offensiva.

Duro colpo alla mafia, 26 persone arrestate. Blitz tra Sicilia e Calabria

CATANIA – Una vasta operazione è scattata all’alba di stamane tra le province di Catania e Reggio Calabria e vede coinvolti oltre 200 carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati dello Squadrone Eliportato Cacciatori, della Compagnia di Intervento Operativo del XII Battaglione “Sicilia” e del Nucleo Elicotteri.

In carcere, su ordine del Giudice per le indagini preliminari siciliano e su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. sono finiti 26 esponenti, alcuni appartenenti alla famiglia dei “Tuppi”, vicini a Cosa Nostra. Le accuse sono associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione in concorso, furto, ricettazione e riciclaggio, detenzione e porto illegale di arma clandestinatrasferimento fraudolento di valori e corruzione, con l’aggravante del metodo mafioso.

Sarebbero emersi degli elementi che proverebbero la responsabilità e il coinvolgimento di alcuni degli arrestati nell’omicidio di Paolo Arena, avvenuto il 28 settembre 1991, esponente di spicco della Democrazia Cristiana e allora consigliere comunale di Misterbianco

Vittoria autoritaria della Reggina col Catania

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Seminara (28′ st Solini); Marino (29′ st Salandria), De Falco, Zibert (30′ st Franchini); Bellomo (30′ st Tulissi); Doumbia, Strambelli. In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Tassi, Redolfi, Martiniello. All.: Drago

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Silvestri, Aya, Marchese (20′ st Marchese); Calapai, Rizzo, Lodi (20′ st Carriero), Bucolo, Baraye (4′ st Sarno); Di Piazza (20′ st Llama), Marotta (13′ st Curiale). In panchina: Bardin, Lovric, Angiulli, Liguori, Brodic, , Esposito. All.: Novellino

ARBITRO: Zufferli di Udine

NOTE: Ammoniti: De Falco (R), Rizzo (C), Baraye (C), Silvestri (C). Espulso Curiale (C)

MARCATORI: 13′ pt Strambelli, 1′ st Bellomo, 13′ st Strambelli

 

REGGIO CALABRIA – Vittoria autoritaria per la Reggina. Finalmente un successo convincente per gli uomini di Drago, che sconfiggono un Catania reduce dalle vittorie di prestigio con Catanzaro e Juve Stabia.

Inizio convincente degli amaranto, che dopo tre minuti ci provano con un bel tiro di Strambelli dalla distanza. La palla termina di poco alta. Qualche secondo dopo Doubmia prova a calciare da dentro l’area, ma il suo tiro viene respinto in corner. Dovrà aspettare altri nove minuti la Reggina per timbrare l’1-0. Al 12′ infatti Doumbià controlla un pallone al limite dell’area, si defila sulla destra e mette in mezzo dove Strambelli, a rimorchio, calcia rasoterra sul primo palo, dove Pisseri non può arrivare. Il Catania ha bisogno di svegliarsi, e ci prova con una bella combinazione tra Lodi, Di Piazza e Bucolo, con quest’ultimo che fa perno sul difensore in area e calcia di potenza. Confente però copre bene e respinge. Da segnalare nel finale di tempo un altro bel tiro di Strambelli dai venticinque metri, innescato da una buona combinazione palla a terra. Il manto erboso del Granillo, finalmente all’altezza, permette di far circolare più velocemente il pallone.

Il secondo tempo non si potrebbe aprire meglio per la Reggina. De Falco scodella in area per Doumbia, che controlla di petto e aggira Silvestri. Il difensore è totalmente scoordinato e butta a terra l’avversario. Rigore ineccepibile trasformato da Bellomo. Ma non è ancora finita. Il Catania infatti inizia ad alzare il baricentro e quindi a scoprire il fianco in contropiede. La Reggina prova a colpire al 55′, ma Marino ciabatta e il suo tiro viene respinto. La palla vaga intorno al limite dell’area dove viene raccolta da Strambelli, che con un tiro alla Del Piero toglie la ragnatela dall’incrocio del secondo palo e sigla il 3-0. L’ex Matera è in forma smagliante, e all’80’ prova un tiro fotocopia di quello precedente. Palla di poco fuori. C’è tempo per l’espulsione di Curiale, figlia di qualche screzio proprio con Strambelli.

Finisce così una partita in cui finalmente la Reggina ha giocato da seria candidata alla vittoria dei playoff.

Il Catania ribalta il Catanzaro con Di Piazza e Marotta

CATANZARO – CATANIA 1-2

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Riggio, Signorini (37′ st Eklu); Statella (18′ st Favalli), Maita, Iuliano (18′ st De Risio), Casoli; D’Ursi (32′ st Ciccone), Kanoute, Bianchimano (18′ st Fischnaller). In panchina: Elezaj, Pambianchi, Nicoletti, Giannone, Lame, Mittica, Posocco. All.: Cassia

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Baraye; Rizzo, Lodi (39′ st Bucolo), Biagianti, Marchese, Marotta, Di Piazza (27′ st Manneh). In panchina: Bardini, Angiulli, Liguori, Brodic, Llama, Valeau All. Novellino

ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina

NOTE: Ammoniti: Lodi (CT), Signorini (CZ), Silvestri (CT), Pisseri (CT), Marchese (CT), Rizzo. Recupero: 1′ pt, 5′ st

MARCATORI: 3′ st D’Ursi (CZ), 43′ pt Marotta (CT), 10′ st Di Piazza (CT)

 

CATANZARO – Altra sconfitta per il Catanzaro. Il Catania per la prima volta in stagione riesce a sconfiggere i giallorossi davanti a un Ceravolo quasi pieno, dati i prezzi stracciati per donne, over 60 e under 18.

Eppure il gol di D’Ursi aveva illuso i più di ottomila spettatori giallorossi. Sugli sviluppi di un corner l’attaccante campano riesce a smarcarsi e a insaccare a due passi dalla porta. Il Catania di Novellino non parte bene e ha difficoltà a sviluppare gli attacchi. Il Catanzaro, senza strafare prova a farsi accompagnare dal buon vento. Al 18′ Casoli recupera il possesso a centrocampo, avanza fino ai venti metri e incrocia col sinistro. Il pallone termina di poco a lato. Qualche minuto dopo Maita e Bianchimano combinano al limite dell’area. Il centrocampista poi rigioca su D’Ursi che da buona posizione calcia incredibilmente fuori. Al 25′ invece il Catania riesce a penetrare. Di Piazza apparecchia per Marotta che calcia un rigore in movimento. Signorini si oppone provvidenzialmente. Al 35′ Lodi ci prova con la specialità della casa, il calcio di punizione, Furlan però vola e disinnesca. Sul finale di tempo il portierone giallorosso però esce a vuoto su un cross. La palla arriva sulla testa di Di Piazza che però grazia il Catanzaro. Il forcing del Catania porta buoni frutti perché al 43′ lo stesso Di Piazza dialoga bene con Marotta che supera Furlan. Finisce in parità un primo tempo davvero vivace.

Il Catania è su di giri e inizia bene anche la ripresa. Dopo dieci minuti infatti arriva il gol decisivo, nato ancora dal duo Marotta-Di Piazza. Su un contropiede, stavolta è l’ex Bari a imbeccare con un bel tocco di prima l’ex Foggia. Di Piazza conduce, salta Furlan e sigla il gol vittoria. Il Catanzaro è in difficoltà. Cassia, sostituto dello squalificato Auteri, butta nella mischia anche il rientrante Fischnaller. L’attacco giallorosso però non gira. Il Catania si difende in maniera ordinata e porta a casa tre punti preziossissimi. Per il Catanzaro sarà bene ritrovare il giusto ritmo. Fischnaller e Kanouté devono rientrare ancora a pieno regime. Probabilmente saranno loro la risposta ad alcuni dei problemi delle aquile.

Catanzaro agli ottavi di Coppa Italia: Catania sconfitto 1-2

CATANIA – CATANZARO 1-2

CATANIA (4-3-3): Pulidori; Aya, Lovric, Silvestri, Marchese; Bucolo (26′ st Carriero), Angiulli, Lodi; Sarno (19′ st Barisic), Curiale (19′ st Di Piazza), Brodic (32′ st Manneh). In panchina: Fabiani; Calapai, Bonaccorsi, Escu, Baraye Biagianti Mujkic. All.: Sottil

CATANZARO (3-4-3): Elezaj; Riggio, Signorini, Pambianchi (19′ st Statella); Posocco(19′ st Favalli), Eklu (39′ st Maita), De Risio, Nicoletti; Giannone (32′ st Iuliano), Ciccone, D’Ursi (19′ st Bianchimano). In panchina: Furlan, Mittica; Lame, Nikolopoulos, Fischnaller. All.: Auteri

ARBITRO: Carella di Bari

NOTE: Ammoniti Signorini (CZ), Statella (CZ). Recupero: 1′ pt, 5′ st

MARCATORI: 41′ pt Eklu (CZ), 7′ st Curiale (CT), 29′ st Bianchimano (CZ)

 

CATANIA – Catania è terra di conquista. Dopo il successo in campionato, il Catanzaro sbanca ancora una volta il Massimino e conquista gli ottavi di finale di Coppa Italia. Un successo meritato, coi giallorossi pericolosi nonostante il turnover che strappano il passaggio del turno grazie a un errore di Pulidori che regala un gol a Bianchimano, alla terza marcatura in tre presenze.

Il calendario è fitto e Auteri, ragionevolmente, ruota gli uomini. Per fortuna la rosa sembra essere all’altezza e il Catanzaro non risente dei cambi. In difesa accanto a Signorini e Pambianchi c’è Riggio, squalificato in campionato per due giornate per via di uno schiaffo rifilato a Zito al termine del match con la Casertana. In mezzo riposano Maita e Favalli, quindi Eklu e De Risio si impossessano della mediana, con Posocco e Nicoletti ai loro fianchi. In avanti Giannone e D’Ursi supportano Ciccone.

Inizia meglio il Catania, col neo acquisto Sarno che serve l’inserimento di Bucolo. Il cross del centrocampista trova la testa di Brodic che però non centra la porta. Al 13′ invece la palla del vantaggio capita sui piedi di Curiale dopo che Signorini buca l’intervento su un cross di Brodic. L’ex Lecce però è scoordinato e calcia alto. Il Catanzaro inizia a prendere confidenza col giro palla e tra i più attivi c’è Eklu che ci prova dal limite prima di destro e poi di sinistro, col pallone che supera la traversa, prove generali del gol dell’1-0. Dopo un paio di conclusioni velenose di Marchese e Angiulli infatti il centrocampista scuola Spal centra finalmente la porta: al 41′ raccoglie sul lato destro della trequarti un appoggio di Giannone e alza una palombella di destro che si infila sotto l’incrocio del secondo palo.

Il Catania deve reagire e dopo sette minuti dall’inizio della ripresa agguanta il pari. Marchese mette in mezzo dalla sinistra e Sarno invece di calciare apre col destro verso il secondo palo per Curiale che non sbaglia. Il Catanzaro sembra subire il colpo. A parte un contropiede sprecato da Ciccone su suggerimento di Giannone comunque non ci sono grandi occasioni. Così, sono le sliding doors a decidere la contesa. Perché quando al 59′ Elezaj perde il pallone su intervento Curiale, l’attaccante etneo non riesce a centrare la porta. Mentre Bianchimano quando a un quarto d’ora dal termine ruba palla a Pulidori ben lontano dall’area di rigore resta freddo, mira alla porta e insacca agevolmente di piatto destro. Il Catania è in bambola. Ciccone spreca ancora su incursione del neo entrato Statella. I siciliani protestano però per un presunto calcio di rigore poco prima del 90′. Manneh viene steso da Signorini, in area secondo i giocatori, ma i replay sembrano dare ragione al direttore di gara che concede solo punizione. Per fortuna del Catanzaro, uno specialista come Ciccio Lodi stavolta non centra la porta dalla stessa posizione in cui aveva castigato il Lecce al suo esordio col Catania nel 2011.

Così, dopo cinque minuti di recupero con pochissime sofferenze il Catanzaro conquista gli ottavi di finale. Ancora una volta si giocherà in Sicilia, contro il Trapani. C’è da vendicare l’ingiusta sconfitta di campionato. Auteri senz’altro saprà motivare i suoi.

L’ex Cosenza Di Piazza castiga il Rende

Catania – Rende 1-0

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Baraye; Carriero (12′ st Bucolo), Lodi (34′ st Angiulli), Biagianti; Manneh (44′ st Esposito), Curiale, Di Piazza (12′ st Barisic). A disposizione: Pulidori; Lovric, Marchese, Scaglia, Sarno, Brodic, Vassallo. Allenatore: A. Sottil

RENDE (3-4-3): Savelloni; Germinio, Minelli, Sabato; Viteritti (45′ st Laaribi), Franco, Bonetto, Zivkov; Borello (13′ st Negro), Vivacqua (32′ st Giannotti), Rossini. In panchina: Borsellini, Palermo, Calvanese, Maddaloni, Brignoli, Cipolla, Blaze. All.: Modesto

ARBITRO: Riccardo Annaloro di Collegno (Assistenti: Perrotti e Severino di Campobasso)

MARCATORI: 21′ pt Piazza (C)

Note: Spettatori 4mila circa. Ammoniti Minelli (R), Bonetto (R), Carriero (C), Baraye (C). Angoli 3-2 in favore del Rende. Recuperi 0’ pt e 5’ st

Il Rende sfida in trasferta il Catania per riscattare gli ultimi due mesi di pochi alti e molti bassi, almeno per quanto riguarda i risultati. Modesto si affida al consueto 3-4-3 ma deve fare a meno di Awua e dà così fiducia al neo arrivato Bonetto in mezzo al campo. Sottil invece lancia l’ex Cosenza Di Piazza dal 1′ e fa partire Sarno parte dalla panchina. 

La sblocca Di Piazza al 21′

Primo tempo combattuto al Massimino. E’ però il Catania ad andare vicino alla rete con Carriero al 6′ (tiro di poco a lato) e con Biagianti al 19′ (gran destro ma parata altrettanto grande di Savelloni). L’equilibrio lo spezza così Di Piazza al 21′, bravo a battere Savelloni su un tap-in dopo la respinta del portiere ospite su colpo di testa di Silvestri. Il Rende è invece poco incisivo davanti e ogni velleitario tentativo dei biancorossi (oggi per la verità in tenuta nera), si spegne fuori dallo specchio della porta. Tuttavia i calabresi chiudono il primo tempo in avanti e si ripropongono dalle parti di Pisseri con maggiori piglio a inizio della ripresa.

Il Rende fatica

Così l’incredibile traversa dai 40 metri a porta vuota di Zivkov al minuto 6′ del secondo tempo fa tremare per la prima volta la difesa del Catania. Il Rende prova quindi a tenere alto il baricentro ma è un’altra grande occasione del Catania a movimentare di nuovo i ritmi della partita divenuti molto bassi. Al quarto d’ora, approfittando di un errore di Minelli, Curiale agilmente ruba palla ma, tutto solo davanti a Savelloni, la manda incredibilmente fuori. Il Catania c’è ancora, il Rende prova a sfruttare le forze fresche mandate in campo da Modesto (Negro, Gainnotti). Nei minuti finali i calabresi vanno alla ricerca del pareggio che non sarebbe per la verità immeritato ma l’imprecisione e la sfortuna sono cattive amiche dei rendesi: prima tiro alto di Negro al 40′, infine salvataggio di Baraye.

Il Catania resiste e vince. Quinta sconfitta nelle ultime sei partite, la quarta consecutiva, invece per il Rende che nel prossimo turno ospiterà la Juve Stabia. E sarà un altro esame difficile per gli uomini di Modesto.

Catania – Rende, Modesto vuole essere ottimista: «C’è tanta voglia di riscatto»

RENDE (CS) – Alla vigilia della difficile gara di domani contro il Catania il tecnico del Rende Francesco Modesto prova a far tornare il sereno in Casa Rende, in evidente crisi di risultati.

Modesto è ottimista

«Ci sono periodi della stagione in cui i risultati non ti aiutano ed è normale che poi diventa tutto ancora piu difficile quando devi affrontare squadre importanti, però noi sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo – dichiara un ottimista Modesto -. Già da domani sono sicuro che faremo una buona partita perchè ho visto i ragazzi molto attenti, cattivi e vogliosi di dimostrare che sono gli stessi di un mese fa. E in fondo le prestazioni con Catanzaro e Monopoli non mi sono dispiaciute. E’ normale che ci sono errori da limare ma è prematuro mettere in croce i ragazzi. Le somme si tirano a fine anno».

Distrazioni e assenze

Poi a fine conferenza il tecnico dei biancorossi fa un’interessante riflessione sulla possibile correlazione fra il mercato e i risultati che non sono arrivati: «Questo è un periodo in cui abbiamo subito molto il calciomercato, a volte le notizie che senti ti danno noia. Su altre operazioni? Deciderà la società». Infine sull’assenza forzata di Sabato contro il Monopoli dice: «Roberto è un giocatore esperto, che sa guidare la difesa, ma non possiamo pensare che senza di lui non giochiamo a calcio. La partenza di Gigliotti? Gianotti ha le caratteristiche per poter giocare anche al suo posto».

I convocati 

Al termine della rifinitura il tecnico Francesco Modesto ha convocato 22 giocatori per la gara di domani contro il Catania

PORTIERI
1 Savelloni, 22 Borsellini, 12 Palermo

DIFENSORI
13 Germinio, 5 Sanzone, 25 Calvanese, 3 Maddaloni, 6 Minelli, 23 Sabato, 

CENTROCAMPISTI
20 Laaribi, 2 Viteritti, 16 Franco, 17 Blaze, 4 Cipolla, 32 Bonetto, 31 Zivkov, 33 Brignoli

ATTACCANTI
11 Rossini, 9 Vivacqua, 18 Borello, 29 Negro, 15 Giannotti

 

Reggina beffata al photofinish: il Catania vince 1-0

CATANIA – REGGINA 1-0

CATANIA (4-2-3-1): Pisseri; Ciancio, Aya, Silvestri, Scaglia (34’ st Baraye); Rizzo, Biagianti (17’ st Curiale); Barisic (29’ st Manneh), Lodi, Vassallo (17’ st Llama); Marotta. In panchina: Pulidori, Bonaccorsi, Esposito, Lovric, Bucolo, Angiulli, Rizzo A., Brodic. All.: Sottil

REGGINA (4-3-3): Confente; Kirwan, Conson, Solini, Mastrippolito (46’ Zivkov); Marino (85’ Navas), Zibert, Petermann (62’ Franchini); Tulissi, Tassi (62’ Emmausso), Sandomenico (74’ Redolfi). In panchina: Licastro, Vidovsek, Ciavattini, Pogliano, Bonetto, Viola, Ungaro All. Cevoli

ARBITRO: Campione di Pescara

NOTE: Ammoniti: Petermann (R), Silvestri (C), Conson (R), Emmausso (R). Recupero: 3’pt, 4’st

MARCATORI: 43′ st Marotta (C)

 

CATANIA – Sconfitta amara per la Reggina che contro il Catania cede solo a due minuti dal 90′.

Parte forte il Catania che al 4′ ci prova con Barisic. Lo sloveno è ben posizionato ma la sua conclusione termina fuori. Gli etnei hanno il pieno controllo delle operazioni e la Reggina, come aveva anticipato Cevoli in conferenza stampa, prova a compensare la tecnica degli avversari con la corsa e l’abnegazione. Al 16′ Aya svetta su corner, ma il suo colpo di testa finisce tra le mani di Confente. Cinque minuti dopo ci prova Gigi Scaglia con un classico del repertorio: il sinistro al volo. Confente ancora una volta è attento e respinge. La Reggina disputa la sua partita, senza scoprirsi troppo, e così il primo tempo termina senza grandi emozioni.

Nel secondo tempo il Catania, spinto dal cronometro, prova ad accelerare. Al 56′ grande occasione: Francesco Lodi, uno dei migliori tiratori di punizioni di sempre in Italia, ci prova su calcio piazzato, ma il suo sinistro colpisce l’esterno della rete. Al 68′ un colpo di testa di Marotta su cross di Barisic finisce largo. Per la Reggina da segnalare un tentativo del neo entrato Emmausso che, lanciato in profondità, da buona posizione calcia alto. All’88’ l’errore fatale: corner di Llama e Confente, uno dei migliori fino a quel momento, si lascia sfuggire il pallone dalle mani. Il più lesto ad azzannare il pallone è Marotta che mette in porta. Premiato quindi il forcing del Catania, con la Reggina che per poco non riesce a portare a casa un punto preziosissimo.