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Catanzaro, pari amaro a Castellammare di Stabia

JUVE STABIA – CATANZARO 1-1

JUVE STABIA (4-2-3-1): Branduani; Nava (32′ st Allievi), Morero, Bachini, Crialese; Mastalli, Viola; Canotto (36′ st Calò), Strefezza, Simeri; Paponi. In panchina Bacci, Dentice, Capece, Costantini, Redolfi, Matute, Berardi, Lisi, D’Auria, Sorrentino. All. Caserta

CATANZARO (3-5-2): Nordi; Di Nunzio, Riggio (32′ st Van Ransbeeck), Sabato; Nicoletti (6′ st De Giorgi), Maita, Marin, Onescu (31′ st Spighi), Zanini; Infantino, Letizia (44′ st Falcone). In panchina Marcantognini, , Cunzi, Gambaretti,, Imperiale, Puntoriere, All.: Dionigi

MARCATORI: 28′ pt autogol Zanini (JS), 42′ st Letizia ( C )

ARBITRO: D’Ascanio di Ancona

NOTE: Recupero 2′ pt, 5′ st. Espulso Marin ( C )

CASTELLAMMARE DI STABIA – Al ritorno in campo dopo la lunga pausa il Catanzaro coglie un pareggio piuttosto ambiguo, quasi inaspettato per la piega che aveva preso la partita.

Cronaca

Eppure i primi dieci minuti sembrano presagire un pomeriggio in controllo per i giallorossi che, pur senza creare pericoli dalle parti di Branduani, gestiscono il pallone e controllano senza troppi patemi gli avversari. Ma è solo la percezione di un attimo, perché dopo un inizio titubante le vespe, supportate anche dal sintetico del “Romeo Menti”, guadagnano sempre più campo, mettendo alla prova i riflessi di un Nordi particolarmente reattivo. Il primo a provarci è Viola, con un tiro dai venti metri che il portiere ex Trapani devia sulla traversa. Cinque minuti più tardi è il turno di Crialese che da quasi trenta metri calcia forte e teso; Nordi però è attento e riesce a respingere prima che la palla vada sotto al sette. Il Catanzaro capisce che sarà un pomeriggio duro, per questo è bene abbassare i ritmi e provare a riassestarsi nella metà campo avversaria. In questa fase del match arriva il primo sussulto ospite, con Onescu che, dopo una combinazione tra Letizia e Infantino, calcia di poco sopra la traversa. Anche in questo caso però, è una fase di controllo effimero. Alla mezz’ora la Juve Stabia passa in vantaggio: Canotto dalla destra mette in mezzo e Zanini, nel tentativo di anticipare Simeri, devia nella porta sbagliata. Ma non è finita perché dopo cinque minuti, nel pieno rispetto della legge di Murphy, il Catanzaro resta in dieci: a seguito di uno scontro tra Canotto e Sabato, Marin colpisce un avversario, costringendo D’Ascanio ad estrarre il rosso. Poco prima di rientrare negli spogliatoi i campani avrebbero l’occasione per raddoppiare, ma ancora una volta ci pensa la traversa a salvare le aquile: Sferezza calcia da dentro l’area e colpisce il lato interno del montante. Il Catanzaro torna negli spogliatoi con le idee da riordinare, soprattutto in vista di un secondo tempo da disputare tutto in inferiorità numerica.

Nella ripresa la firma di Letizia

Nel secondo tempo però il contesto della partita non cambia. Sono ancora i gialloneri a partire forte, scaldando i guantoni di Nordi con una conclusione di Paponi, propiziata dalla discesa del sempre ispirato Canotto. I tiri dalla media distanza sono una costante per gli uomini di Caserta. Al 9′ Strefezza ci prova dai venti metri, ma la palla termina di poco a lato. A questo punto i campani pensano a gestire pallone e cronometro, congelando la partita col possesso palla. Il Catanzaro in ogni caso riesce a resistere, tenendo comunque accesa la fiammella della speranza. Così negli ultimi minuti, senza molto da perdere, nascono le prime occasioni per i giallorossi. Al 33′ Letizia guadagna il fondo e prova a innescare Infantino, ma il tentativo in spaccata del centravanti ospite è contrastato da Morero. A tre minuti dalla fine le speranze calabresi finalmente si concretizzano. Onescu crossa dalla sinistra e Letizia (foto di repertorio) taglia alle spalle della difesa, punendo di testa Branduani.

Dopo cinque minuti di recupero Dionigi può immagazzinare un punto prezioso, soprattutto per mantenere le distanze sulla zona play out.

Emanuele Mongiardo