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Mazzatte per evitare esclusione appalti, arrestato sindaco di Celico

CELICO (CS) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere e decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Cosenza nei confronti del Sindaco di Celico (CS) F.A. classe ’72, nell’ambito di indagini dirette da questa Procura della Repubblica.
Le indagini, originate da una denuncia presentata da un imprenditore locale, hanno dato impulso ad immediati approfondimenti investigativi, operati dai militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Cosenza, che hanno consentito di acquisire importanti elementi di riscontro alle richieste concussive avanzate dal primo cittadino.
In particolare le indagini svolte hanno verificato la consegna, in due distinte occasioni, di somme di denaro oltre alla richiesta, a titolo gratuito, di lavori di impiantistica presso un’abitazione del Sindaco in fase di costruzione, dietro la minaccia di esclusione negli appalti futuri anche di Comuni limitrofi nonché ritardi nei pagamenti di lavori svolti per il Comune.
Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi volti ad una completa ed esaustiva ricostruzione dei fatti.

PD Celico, primarie per scegliere il candidato sindaco? Falcone frena

CELICO (CS) – Alcuni iscritti del Partito Democratico celichese, a mezzo di una raccolta firme, hanno chiesto di indire le primarie al fine di decidere democraticamente ed in modo condiviso il candidato Sindaco per le prossime amministrative di maggio.
Tale richiesta deriva, tra le altre cose, dal fatto che il Sindaco uscente, in ragione del proprio operato, avrà una lista quasi completamente nuova. È risaputo, infatti, che soltanto due su sette membri dell’amministrazione Falcone hanno deciso di ricandidarsi con lui.

Lo stesso Falcone, nella riunione del partito del 6 marzo scorso, ha annunciato di aver già provveduto a “fare la nuova lista”, senza aver avuto alcun confronto in sezione sui nomi dei futuri candidati.

«Ma quello che più lascia perplessi – dice il segretraio locale del PD Matteo F. Lettieri – è il fatto che lo scorso febbraio Falcone ha affermato su diversi giornali di accettare la sfida del secondo mandato e di essere disponibile ad eventuali primarie, ma nella riferita riunione di circolo, convocata al fine di comunicare la volontà di una parte del partito
di celebrare le primarie, lo stesso ha preso la parola ed ha imposto una votazione all’assemblea contro la consultazione pubblica. Tale votazione, non era all’ordine del giorno e, alla luce del documento in cui il 30% circa degli iscritti chiedeva le primarie, deve ritenersi lesiva del diritto di chi non sapeva che in quell’assemblea si sarebbe votato a favore o contro le primarie. Detta circostanza veniva fatta presente al Sindaco Falcone il quale continuava nel suo proposito.
Tali comportamenti sono del tutto contrari allo spirito del Partito Democratico e contro lo statuto, che prevede che nel caso in cui vi sia un Sindaco uscente, le primarie possono essere richieste addirittura con il 15% delle firme degli iscritti.
Peraltro, è prassi oramai consolidata a Celico quella di derogare al termine di 4 mesi previsto dallo statuto per le primarie ed è la prima volta che il Sindaco uscente, che nella generalità dei casi non dovrebbe temere alcunché, non accetta e non si dichiara disponibile alle primarie.
A Celico i precedenti riguardano il Sindaco Luigi Corrado, che dopo cinque anni di amministrazione decise, nonostante l’appoggio di gran parte del partito, di sottoporsi alle primarie nel mese di marzo 2009 e l’attuale Sindaco di Celico, che vinse le primarie il 24 marzo 2014. Due deroghe allo statuto che i firmatari ritenevano assolutamente rilevanti anche in questo caso. Non si capisce perché Falcone in quell’occasione riteneva giusto ricorrere alle primarie ed oggi vi si oppone fermamente.
Resta il fatto che le primarie rappresentano il metodo che si è dato il Partito Democratico per evitare divisioni al suo interno e per scegliere democraticamente i propri rappresentanti. Non celebrarle porterà inevitabilmente a delle spaccature che si tradurranno in una divisione alle prossime elezioni amministrative. È per questi motivi che, con grande rammarico, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da Segretario di Circolo del Partito Democratico di Celico. Il comportamento tenuto dal Sindaco Falcone è del tutto inaccettabile. Non si può imporre la propria linea con la forza. Questi episodi non mi appartengono e non appartengono al Partito Democratico».

Celico, sopralluogo ieri del consigliere Guccione al Viadotto Cannavino

CELICO (CS) – È lungo 400 metri, alto 120 metri e si trova lungo la statale 107, l’unica arteria di collegamento principale tra la costa tirrenica cosentina, i centri della Sila e quelli turistici di Camigliatello e Lorica, e la città di Crotone. È già crollato una volta, nel 1972, e ora tutti temono che possa accadere di nuovo. Il sorvegliato speciale è il Viadotto Cannavino, il ponte tra gli svincoli di Rovito e Celico, oggi sotto costante monitoraggio e sottoposto a molteplici chiusure per lavori di manutenzione.

Ieri il consigliere regionale Carlo Guccione insieme con i sindaci di Celico e Spezzano Sila, Antonio Falcone e Salvatore Monaco, il consigliere del Comune di Celico Matteo Lettieri e alcuni addetti ai lavori, ha effettuato un sopralluogo lungo quello che dovrà essere il percorso alternativo al ponte.

«A fine gennaio è stata ultimata la progettazione dell’intervento per l’adeguamento sismico del viadotto il cui avvio dei lavori è previsto entro la primavera del 2019. L’intervento avrà un importo di 4 milioni di euro e una durata di circa dodici mesi, secondo quanto annunciato dai tecnici Anas. Ma è proprio l’incertezza sulla durata dei lavori – spiega il consigliere Guccione – a preoccupare gli abitanti e i commercianti di Celico e Spezzano. Ma non solo, visto che da lì passano numerosi vacanzieri calabresi, pugliesi, siciliani».

Il viadotto è utilizzato quotidianamente da un bacino di utenza, secondo gli ultimi dati forniti dalla Prefettura di Cosenza, di circa 20mila cittadini residenti in vari comuni limitrofi.

«Bisogna fare in fretta, preoccuparsi da subito della strada comunale alternativa – afferma Carlo Guccione – e avere le dovute certezze sui tempi dei lavori sul viadotto. La paura di molti, infatti, è che questi interventi potranno durare anni e far chiudere la statale per lungo tempo. Le incognite sono troppe e a pagarne le spese, anche questa volta saranno i commercianti, i residenti e il turismo calabrese. Dobbiamo intervenire da subito, avere garanzie dall’Anas e dal Governo».

«La strada alternativa comunale, ex ss107 (via Pianette), al momento non è sicura – sostiene il consigliere regionale – ed è stata chiusa al traffico. I guardrail non sono a norma, in alcuni tratti mancano, o ci sono muretti bassi ormai quasi del tutto crollati. Il grave pericolo di caduta massi e le possibili frane lungo il vecchio tracciato non rendono praticabile quella strada, soprattutto con l’aumento del traffico nel periodo della chiusura del viadotto. Inoltre, su quel tratto, c’è un vecchio ponte costruito negli anni ’20: lì bisognerebbe effettuare prove di carico e verifiche di stabilità per capire se questo ponte è in grado di reggere il flusso elevato di veicoli. I lavoratori di Calabria Verde, ad esempio, potranno essere utilizzati per la pulizia e la bonifica straordinaria dei lati della strada e dei condotti in cui scorre l’acqua. E nel periodo in cui questa strada comunale verrà chiusa al traffico, bisognerà porre attenzione al percorso alternativo che attraversa il Comune di Casali del Manco».

«I disagi sono e saranno enormi, ecco perché bisogna avere la certezza dei tempi. La Regione dovrà mettere in campo una sorta di osservatorio per il monitoraggio dei lavori, al fine di garantire trasparenza – spiega Guccione – e un’informazione corretta ai cittadini sull’andamento dei lavori. Inoltre, così come è avvenuto per il Ponte Morandi di Genova, la Regione Calabria dovrà proporre al governo nazionale agevolazioni ed esenzioni fiscali per le attività commerciali della zona, in modo da alleviare il grave danno economico che saranno costretti a subire durante il periodo della durata dei lavori del viadotto Cannavino. Interesserò personalmente l’assessore regionale al Bilancio, Mariateresa Fragomeni, per far in modo di instaurare da subito un tavolo tecnico con il Governo».

Il Viadotto Cannavino, costruito negli anni Settanta, è stato realizzato con tecniche piuttosto ardite per quell’epoca, che hanno comportato gravi difficoltà realizzative. Queste particolarità hanno provocato sin da subito cedimenti e avvallamenti in corrispondenza dei giunti principali. Alcuni lavori di manutenzione sono stati già fatti, è stata installata una centralina di monitoraggio che ad oggi, come hanno sottolineato i consulenti scientifici dell’Anas, non ha mai rilevato criticità o rischi di crolli. I sensori misurano eventuali abbassamenti della struttura o problemi statici. A breve, dunque, partirà il secondo intervento sulla staticità della struttura.

«Bisogna porre la massima attenzione su questo Ponte. Le vibrazioni che si avvertono, soprattutto al passaggio dei mezzi pesanti, fanno venire i brividi. È bene partire subito con i lavori – conclude Carlo Guccione – ma essere certi che l’Anas, il Governo e tutti gli Enti preposti monitoreranno tempi e andamento dei lavori. Va garantita la massima qualità dell’intervento e ridotti al minimo i disagi per tutti coloro che percorrono questa importante arteria di collegamento e per gli abitanti di Celico, Spezzano Sila e di tutti i comuni limitrofi. Si pensi da subito ai percorsi alternativi e si renda percorribile e sicura l’arteria comunale già prima dell’avvio dei lavori».

 

 

 

Celico, Viadotto Cannavino resterà chiuso per otto mesi

COSENZA – Nella giornata odierna si è tenuta, presso la Prefettura di Cosenza, presieduta dal Prefetto Galeone ed allargata ai Sindaci del comprensorio, una  riunione del Comitato Operativo per la Viabilità  Provinciale (COV), per stabilire strategie congiunte ed azioni finalizzate a mitigare i disagi alla cittadinanza ed all’utenza stradale, in considerazione della prevista chiusura totale del Viadotto per un periodo di circa otto mesi.

Il Viadotto, lungo 400 m e alto 120 m, noto alle cronache per la tragedia avvenuta nel lontano 1972 quando crollò e due operai morirono precipitando nel vuoto, è parte dell’unica arteria di collegamento primaria tra la costa tirrenica del cosentino e la città di Crotone ed è utilizzato quotidianamente da un bacino di circa 20.000 cittadini residenti in vari comuni e, nel periodo estivo, anche dai vacanzieri, ed è stato già oggetto di interventi di consolidamento negli ultimi anni.

Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte anche i rappresentanti di un comitato spontaneo di cittadini, il Prefetto Galeone, dopo aver offerto momenti di confronto nei quali compensare le esigenze emerse al tavolo, ha fissato un nuovo incontro in Prefettura nel mese di febbraio, ove saranno definitivamente individuati i percorsi alternativi, la cui fruibilità sarà garantita con interventi di mitigazione e compensazione, per la definizione dei quali Anas ed i Sindaci del comprensorio, accogliendo in tal senso l’invito fatto dalla Prefettura, cominceranno a riunirsi già dalla giornata di domani.

In conclusione il Prefetto Galeone ha chiesto di essere costantemente aggiornata in considerazione della importanza strategica del Viadotto Cannavino e delle necessità di garantire, al contempo, la celerità dei lavori ed il minimo disagio per le comunità locali interessate.

Tragico impatto sulla SS 107. Una persona ha perso la vita

CELICO (CS) – Ancora un incidente mortale sulla strada statale 107. Il drammatico impatto, avvenuto all’altezza del viadotto Cannavino, ha visto coinvolte tre autovetture (una Clio, un’Audi Q5 e una Land Rover) con una persona di 26 anni Domenico Martino, di Spezzano della Sila, che viaggiava a bordo della Clio, che ha perso la vita mentre altre quattro persone sono rimaste ferite. Lo scontro tra le tre auto si è verificato vicino allo svincolo di Celico e al momento non è chiara l’esatta dinamica. Secondo quanto si è appreso la vittima sarebbe morta sul colpo solo il tragico impatto. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia Stradale di Via Popilia che, insieme a personale dei Vigilia del Fuoco, del 118 e dell’Anas, stanno cercando di chiarire i fatti. Al momento il tratto di strada risulta essere chiuso al traffico in entrambe le direzioni con le auto che vengono dirottate su percorsi alternativi sia verso Cosenza che per la Sila.

Incendio boschivo a Celico, denunciato un operaio

CELICO (CS) – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Spezzano Sila hanno nei giorni scorsi denunciato un operario di Celico per incendio boschivo colposo. L’uomo, dipendente di una azienda agricola del luogo, si è reso responsabile di un incendio in località “Miugliano Morelli” di Celico causato dall’abbruciamento di residui vegetali che lo stesso stava effettuando a ridosso di un terreno boscato nella proprietà dell’azienda. I militari, avvertiti da una segnalazione al numero di emergenza ambientale 1515, hanno constatato il mancato controllo del propagarsi delle fiamme che si sono estese sulla vicina area boscata interessando il sottobosco e alcune piante di Pino Laricio. Le fiamme hanno inoltre interessato un rottame di autovettura ed altri vecchi attrezzi agricoli posti all’interno dell’area interessata dalle fiamme. L’uomo, a cui è stata applicata una sanzione di 2000 euro, dovrà pertanto rispondere anche di abbruciamento illecito di rifiuti. Sull’area interessata all’incendio, posta sotto sequestro, i militari hanno inoltre applicato il Metodo delle Evidenze Fisiche (MEF) che consente di ricostruire l’evoluzione del fuoco attraverso i segni e le tracce che lo stesso rilascia.

 

Scontro frontale sul viadotto del Cannavino, morta una donna

CELICO (Cs) – Drammatico incidente stradale a Celico lungo la statale 107, all’ingresso del viadotto del Cannavino. Secondo una prima ricostruzione una Wolkswagen Polo diretta verso la Sila sarebbe sbandata finendo contro un camion che sopraggiungeva in senso opposto. L’impatto frontale è stato violentissimo. L’utilitaria è girata su stessa fiendo la propria corsa contro il guardrail. La donna che si trovava alla guida, Elena Donato, di Spezzano della Sila (CS), 41 anni, è morta sul colpo. Contuso e sotto shock invece l’autista del mezzo pesante.

Sul posto sono giunti i sanitari del 118, la Polizia stradale, i Vigili del Fuoco e il personale dell’Anas. Il traffico è bloccato in entrambe le direzioni per consentire i rilievi del caso e la rimozione dei mezzi incidentati.

Discarica Celico, attivisti presilani in presidio per controllare i camion

SPEZZANO PICCOLO (CS) Gli attivisti del Comitato Ambientale Presilano sono in presidio allo svincolo di Spezzano della Sila della Statale 107, con lo scopo di intercettare i camion provenienti dalla Campania, per verificarne il contenuto. Come è noto da alcuni giorni sono ripresi i conferimenti nella discarica di Celico. La Miga, proprietaria dell’impianto ha reso noto che si tratta di residui non riciclabili della plastica provenienti dal circuito Corepla (Consorzio nazionale per la Raccolta) senza alcun rischio per la salute. Ma i cittadini dei comuni presilani non si fidano ed insistono per la chiusura definitiva dell’impianto. Sul posto per prevenire problemi di ordine pubblico si sono portati i carabinieri. Intanto l’assessore Regionale all’Ambiente Antonella Rizzo in una nota ha comunicato che l’Arpacal ha già effettuato nei giorni scorsi una attenta valutazione dell’impatto ambientale derivante dalla riapertura della discarica. Il monitoraggio proseguirà costantemente a garanzia della salute delle comunità.

Mediazione familiare, dal 22 servizio attivo a Spezzano della Sila e Celico

CELICO (CS) – I cittadini di Spezzano della Sila e Celico avranno la possibilità, a partire dal 22 Novembre di usufruire gratuitamente della professionalità e del supporto della mediazione familiare. Mercoledì 22 alle ore 17,30 si spiegherà, presso “ L’ex carcere mandamentale” adiacente al Santuario di San Francesco di Paola a Spezzano Sila , in cosa consiste il servizio offerto. L’evento inaugurale sarà anche l’occasione per approfondire il delicato tema della mediazione familiare e della mediazione scolastica, ancora poco conosciute quale strumento fondamentale di ausilio in situazioni di crisi e di conflitto. Prenderanno parte, oltre ai sindaci e ad alcuni rappresentanti delle Amministrazioni comunali interessate, le responsabili dello sportello Maria Cristina Ciambrone (Consigliere AIMeF per la Calabria) e Maria Lina Lettieri (vice consigliere AlMeF per la Calabria) e l’ Avv. Katia Vetere (presidente ANFI Calabria). Le conclusioni saranno affidate ad Antonio Marziale, Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza , mentre a moderare sarà Maria Cristina Guido , presidente della commissione Pari Opportunità di Spezzano Sila. Il servizio di mediazione offerto dai Comune ,in maniera gratuita , si svolgerà ogni Giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17.

Discarica di Celico, rinviata a gennaio la sentenza del TAR

CELICO (CS) – «E’ stata rinviata al 31 gennaio per l’udienza di merito, quindi decisione definitiva, il giudizio del TAR, inerente la sospensiva del provvedimento regionale di sospensione dei conferimenti di rifiuti nell’impianto di Celico. Alla luce di ciò-dichiarano gli esponenti del comitato ambientale Presila- continuiamo a chiedere con forza ai consigli comunali dei Comuni presilani, di approvare la delibera in cui si chiede ufficialmente alla Regione Calabria di avviare l’iter di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della discarica di Celico. Inoltre ci preme insistere sulla necessità di effettuare analisi delle matrici suolo, acqua e aria di modo da evidenziare nuovi e decisivi elementi per ottenere la chiusura motivata e definitiva dell’impianto che ha ammorbato le nostre vite.

Infine chiediamo alla Regione Calabria di reiterare la sospensione dei conferimenti almeno fino alla data dell’udienza definitiva, di modo che l’impianto rimanga chiuso finché gli iter tecnici e legali non verranno completati. Il nostro obiettivo rimane il ritiro dell’aia e di conseguenza la chiusura definitiva dell’impianto di Celico».