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Centri per l’impiego e concorsi, Tavernise (M5S): «Assunzioni ferme da un anno. Occhiuto attenzioni le politiche attive del lavoro».

CORIGLIANO ROSSANO (Cs) – Fanno discutere le parole del presidente Occhiuto secondo cui il reddito di cittadinanza sarebbe stato un errore del M5S  – e sull’ex premier Conte –, alle quali arriva la risposta piccata del consigliere regionale Davide Tavernise.

«Il governo Conte I ha lavorato contemporaneamente su due fronti: lotta alla povertà e politiche attive del lavoro, attraverso il potenziamento dei centri per l’impiego. Se la lotta alla povertà era funzionale a restituire dignità a persone in precarie condizioni economiche, aggravate poi dalla pandemia, il potenziamento dei centri per l’impego era funzionale all’inserimento nel mondo del lavoro, per ritrovare la giusta indipendenza economica. Come ricordato dal presidente Occhiuto sono 240 mila i percettori di reddito in Calabria. E allo stesso modo va ricordato che il governo Conte I ha stanziato a favore dei centri per l’impiego 1 miliardo di euro, che le regioni competenti in questa materia, non hanno utilizzato, Calabria compresa. Per mere dietrologie politiche?», rimarca in una nota Tavernise, capogruppo M5S in consiglio regionale.

«Alle opinioni oltremodo discutibili si antepongono i fatti – prosegue Tavernise. E i fatti ci dicono che, relativamente ai centri per l’impiego in Calabria, il 31 dicembre scorso, nonostante le giuste risorse a disposizione, è stato indetto un concorso per l’assunzione di 487 unità di personale a tempo indeterminato e 81 unità di personale a tempo determinato. Nel mese di luglio, poi, la conferenza stampa per presentare le modalità di svolgimento delle prove. Le prime prove dal 2 al 4 agosto. A distanza di due mesi dalle prove nessuna graduatoria pubblicata e nessuna prova indetta per le altre figure previste. Così decido di intervenire pubblicamente. Ad oggi delle prove espletate ancora nessuna graduatoria risulta pubblicata. L’intervento pubblico ha comunque permesso nelle settimane scorse di avviare le prove per il profilo D. I fatti sono questi: a distanza di un anno dal concorso, e quattro mesi dalla conferenza stampa, le assunzioni nei centri per l’impiego in Calabria sono ferme al palo. Nessuna assunzione, nessun favoreggiamento per quell’attività che spetta alla regione e vorrebbe l’incrocio di domanda e offerta. Invito pertanto il presidente Occhiuto a concentrarsi sulle politiche attive del lavoro in Calabria, piuttosto che guardare fuori regione a chi lotta per restituire dignità a persone in difficoltà».

 

 

Concorso centri per l’impiego della Calabria: al via la selezione per 487 + 81 unità

CATANZARO – L’attesa è finita. Nell’ultimo giorno dell’anno gli avvisi relativi alle procedure selettive della Regione Calabria sono stati pubblicati sul BURC n. 115 del 31.12.2021 parte terza sezione Bandi e Avvisi, la pubblicazione, per estratto avverrà Gazzetta Ufficiale, 4° serie speciale concorsi ed esami n. 104 del 31.12.2021. Nel complesso sono da assegnare 487 posti a tempo indeterminato e 81 a tempo determinato.
Nello specifico, si tratta delle seguenti procedure selettive pubbliche:

– Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura, a tempo indeterminato e pieno, di n. 279 posti di categoria D, profilo professionale “Istruttore Direttivo Amministrativo – Finanziario” per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Regione Calabria;
 
– Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura, a tempo indeterminato e pieno, di n.177 posti di categoria C, profilo professionale “Istruttore Amministrativo-Contabile”, per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Regione Calabria;
 
– Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 29 unità di personale a tempo pieno e determinato, categoria D, per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Regione Calabria; nel seguente profilo:

  • Specialista in servizi per il lavoro;

Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 52 unità di personale a tempo pieno e determinato, categoria D, per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Regione Calabria; nei seguenti profili:

  • Specialista in servizi per il lavoro n. 37 unità
  • Specialista informatico n. 5 unità
  • Analista del mercato del lavoro n. 5 unità
  • Specialista comunicazione n. 5 unità

 
Concorso pubblico per esami, riservato ai soggetti disabili di cui all’art. 1, comma 1, della legge 68/1999, per la copertura a tempo indeterminato e pieno di n. 4 posti di categoria D, posizione economica D1, del CCNL funzioni locali, profilo professionale “Istruttore Direttivo Amministrativo-Finanziario”;
 
Concorso pubblico, per esami, riservato ai soggetti disabili di cui all’art. 1, comma 1, della legge 68/1999, per la copertura a tempo indeterminato e pieno di n. 7 posti di categoria C, posizione economica C1, del CCNL funzioni locali, profilo professionale “Istruttore Amministrativo-Contabile”;
 
Concorso pubblico, per esami, riservato ai soggetti disabili di cui all’art. 1, comma 1, della legge 68/1999, per la copertura a tempo indeterminato e pieno di n. 20 posti di categoria B, posizione economica B3, del CCNL funzioni locali, profilo professionale “Collaboratore Professionale Amministrativo”;

La domanda di ammissione al concorso deve essere presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (SPID), compilando l’apposito modulo elettronico sul sistema “Step-One 2019”, raggiungibile sulla rete internet all’indirizzo https://www.ripam.cloud entro le ore 23,59 del 30.1.2022.
 

Siglata la convenzione per l’uso di personale e strutture per la gestione dei centri per l’impiego

CATANZARO – Firmata questo pomeriggio la convenzione per l’utilizzo del personale e delle struttureFirmata questo pomeriggio, nella sede della Cittadella regionale, la convenzione per l’utilizzo del personale e delle strutture delle Province calabresi e della città metropolitana di Reggio Calabria per la gestione operativa dei Centri per l’impiego.

L’intesa consentirà ai dipendenti dei Centri per l’impiego di lavorare con la dovuta serenità per garantire il funzionamento di un settore fondamentale, che non è più di competenza delle Province dal 2015, anche grazie al dovuto riconoscimento degli istituti relativi allo stato giuridico ed economico. I CPI si trovano a dover erogare una serie di servizi obbligatori volti garantire i livelli essenziali delle prestazioni in materia di politiche attive del lavoro: ormai da anni vivono in una sorta di limbo, con tutte le annesse difficoltà scaturite dalla legge di riforma degli Enti locali.
Il presidente della Provincia di Catanzaro,Enzo Bruno, il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, il vice presidente della Provincia di Vibo Alfredo Lobianco, il presidente facente funzione della Provincia di Crotone Armando Foresta e il vice sindaco Caterina Belcastro per la Città metropolitana di Reggio Calabria, hanno firmato la convenzione con la Regione Calabria alla presenza del direttore generale del settore  Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali Fortunato Varone, coadiuvato dal dirigente del Settore Roberto Cosentino, e il dirigente di servizio Pino Campisi.
La legge di Bilancio 2018 stabilisce definitivamente in capo alle Regioni la titolarità dei Servizi per l’Impiego: nei prossimi mesi si determinerà il percorso per la gestione dei Centri per l’Impiego da parte della Regione, in condivisione sempre con le Province.
Il presidente dell’Upi Calabria, Enzo Bruno, nel firmare la convenzione, ha auspicato che «il percorso sancito da Governo nazionale e Regione porti a una riorganizzazione dei Centri per l’impiego capace di garantire la dovuta credibilità ad un settore fondamentale per un territorio come la Calabria che continua a registrare tassi elevati di disoccupazione. La risoluzione delle problematiche emerse negli ultimi anni sul personale dei Centri per l’Impiego – ha detto ancora il presidente Bruno – garantirà il migliore funzionamento degli uffici nei confronti degli utenti che attendono risposte concrete. Un ringraziamento, infine, va a presidente della Regione, Mario Oliverio, e al direttore Varone e a tutta la struttura del Dipartimento».

Centri per l’impiego, siglato accordo Provincia di Cosenza-Regione

FirmaCATANZARO – E’ stata firmata oggi, nella sede della Regione Calabria, una convenzione per la gestione dei servizi per l’impiego. Il dirigente provinciale del settore, Giuseppe Nardi, ha siglato l’accordo che prevede la prosecuzione dei servizi, con l’utilizzo “in avvalimento” del personale, alla Provincia di Cosenza, in attesa della definizione della questione, a livello nazionale, con la costituzione di un’apposita Agenzia. L’accordo garantirà, dunque, ai dipendenti dei cinque Centri per l’impiego, sparsi su tutto il territorio provinciale, e a quelli del Mercato del lavoro, la continuità del loro servizio e la puntuale corresponsione degli stipendi.

«La Provincia – ha dichiarato il dirigente Nardi – ha dimostrato, ancora una volta, un grande senso di responsabilità, firmando una convenzione che, rispetto alle risorse finanziarie del 2016, per una parte, farà riferimento al fondo sociale europeo, quindi a vincoli di coerenza e rendicontazione delle spese molto rigide. Ma, avendo a cuore le sorti delle centinaia di dipendenti del settore, molti dei quali con famiglie monoreddito e mutui da onorare, abbiamo deciso di siglare questo accordo, che darà tranquillità ai lavoratori e consentirà di erogare servizi ai cittadini della provincia più grande della Calabria».

«D’altro canto – ricorda ancora Nardi – la Provincia di Cosenza, sotto la guida del Presidente Mario Occhiuto, aveva più volte mostrato grande senso di responsabilità nei confronti dei dipendenti quando, dal gennaio del 2015, il settore era passato di competenza alla Regione che però non aveva mai preso in carico gli stipendi dei lavoratori. Fu la Provincia, da quel mese e fino ancora ad oggi, a decidere di anticipare quelle somme dalla propria cassa, garantendo ai dipendenti il loro stipendio, ma arrivando a vantare nei confronti della Regione un credito di oltre nove milioni di euro. Cifra che – conclude Nardi – la Regione oggi si è impegnata a restituire. Ci auguriamo che lo faccia con altrettanta puntualità, perché quelle risorse sono essenziali, in periodo di grande crisi economica per il nostro ente, per garantire i servizi a tutti i cittadini del nostro vastissimo territorio provinciale».

Centri per l’impiego, domani la presentazione dell’accordo

CATANZARO – Potrebbe essere arrivata all’epilogo la bagarre fra i dipendenti dei Centri per l’impiego e la Regione Calabria. E’ prevista infatti per domani, alle ore 12,00, nella sede della “Cittadella”, la conferenza dell’Assessore al Lavoro Federica Roccisano durante la quale sarà presentato l’accordo con le Province sui CPI.

Employers’ Day: convegno sul lavoro alla Casa delle Culture di Catanzaro

CATANZARO – “Viviamo in un territorio assetato di lavoro. Alla luce del lavoro svolto dai Centri per l’Impiego della Provincia di Catanzaro, sono orgoglioso e contemporaneamente cosciente della partita di credibilità che ci stiamo giocando, sia come classe politica che come amministratori, agli occhi di migliaia di giovani e meno giovani disoccupati”. E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nel corso del convegno sul tema “Le nuove prospettive del mercato del lavoro: opportunità scenari, politiche e job meeting”, organizzato dai Cpi di Catanzaro, Soverato e Lamezia che hanno aderito alla realizzazione dell’“Employers’ day italiano” promosso dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, su indicazione della Rete europea dei Servizi Pubblici per l’Impiego (PES Network), con l’obiettivo di dare maggiore visibilità alla gamma dei servizi offerti alle imprese e rafforzare la collaborazione con i datori di lavoro.

L’incontro organizzato nella Casa delle Culture questa mattina ha fornito l’occasione di approfondire e confrontarsi sulle riforme avviate e sugli strumenti a disposizione per favorire l’occupazione e migliorare il sistema italiano dei servizi per il lavoro. Il convegno è stato qualificato e arricchito dagli interventi dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Federica Roccisano; di Antonio De Marco, dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico, Lavoro, Formazione, Politiche sociali; da Umberto Gargiulo, associato di diritto del Lavoro all’Università Magna Graecia; da Giovanni Davoli, consigliere dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Catanzaro; oltre che di Elena Morano Cinque, presidente della commissione provinciale Pari opportunità; di Pino Mancini, Capo struttura del Settore Lavoro della Regione.
Dal mercato del lavoro, al Jobs act; dagli incentivi alle assunzioni per le aziende, all’impatto sull’occupazione femminile alla luce della nuova normativa sul lavoro: tanti gli spunti di riflessione, preceduti dalle relazioni di Angelina Astorino, responsabile del Cpi di Lamezia Terme (che ha approfondito il tema del riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro); Concetta Provenzano (che ha parlato dell’inserimento mirato alla luce del decreto legislativo 151/15), e Carolina Scicchitano, responsabile ufficio creazione imprese CpI di Soverato (che ha parlato dei modelli di sviluppo e reti aziendali approfondendo il tema della filiera, con particolare attenzione all’adesione del Cpi di Soverato al bando per le botteghe innovative).

Ormai da molto tempo l’Ente pubblico non è più il luogo dove trovare un posto di lavoro, ed è per questo motivo che la credibilità di una nuova classe politica che vuole e deve amministrare la cosa pubblica con la massima trasparenza, si deve estrinsecare nell’individuare e perseguire condizioni strutturali e disponibilità finanziarie che consentano il massimo sviluppo delle politiche attive del lavoro ed i percorsi più idonei a fare incontrate domanda ed offerta di lavoro – ha affermato il presidente Bruno – . L’iniziativa odierna, che si prefigge prima di tutto di fare conoscere alle imprese private i servizi offerti dai Centri per l’Impiego, non può però rimanere un mero atto burocratico per dimostrare al Ministero del Lavoro l’interessamento richiesto, quanto piuttosto un servizio che deve produrre reali strumenti di occupazione ed iniziative di sviluppo imprenditoriale“.

Centri per l’impiego, pressing delle Province calabresi sulla Regione

CATANZARO – Costituire un tavolo tecnico per la redazione di un crono programma e di un documento unitario sulle previsioni della legge 56/2014 e legge di Stabilità; avviare un’interlocuzione immediata con il governo regionale sugli adempimenti relativi all’esercizio delle funzioni delegate e alla loro copertura finanziaria; definire le questioni normative ed economiche relative all’utilizzo del Personale e delle Strutture da parte della Regione Calabria per la gestione operativa dei servizi per l’Impiego, delle Politiche del lavoro e del collocamento mirato. Questo è quanto emerso nel corso della riunione dei rappresentanti delle Province calabresi che si è tenuta ieri  mattina a Catanzaro, su convocazione del presidente dell’Upi Calabria, Enzo Bruno.

Nella sede dell’amministrazione provinciale di Catanzaro per il confronto sullo stato di attuazione del riordino delle Province in attuazione della legge Delrio, hanno portato il loro contributo Peppino Vallone, presidente della Provincia di Crotone e presidente dell’Anci Calabria; Pasquale Fera, vice presidente della Provincia di Vibo Valentia; Cesare Pelaia, segretario generale della Provincia di Vibo Valentia; Antonio Minicuci, direttore generale della Provincia di Reggio Calabria; Giulio Serra, delegato permanente Provincia di Cosenza ed Antonio Molinaro, direttore generale della stessa Provincia.

La riunione dell’Upi si è svolta prima del tavolo ristretto che si è tenuto nella sede della Prefettura di Catanzaro, alla presenza oltre che del prefetto Luisa Latella anche del vice presidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi. All’esponente dell’Esecutivo Regionale è stato anticipato che se entro quindici giorni non si avranno notizie certe sul trasferimento delle somme dovute dalla Regione alle Province, queste, a rischio di dissesto, saranno costrette a produrre i conseguenti e relativi atti ingiuntivi. L’attenzione dei rappresentanti delle Province calabresi si è in particolare concentrata sulla necessità di un corretto funzionamento dei Centri per l’Impiego, sulla necessaria convenzione da sottoscrivere tra Regione e Province per la gestione tramite avvilimento del personale e sulle risorse economiche per la gestione dei citati Centri Impiego che le Province hanno già anticipato dal gennaio 2015 e che ancora non sono state rimborsate dalla Regione.

L’Upi Calabria, guidata dal presidente Enzo Bruno, rimarca la necessità di concludere il percorso che porta alla firma della convenzione per la gestione del Personale dei Centri per l’impiego che ha lo scopo di garantire livelli essenziali di prestazioni attraverso meccanismi coordinati ed uniformi di gestione amministrativa, tenendo conto dei rilievi e delle istanze delle Province che stanno garantendo continuità all’attività dei Centri per come attualmente organizzati, oltre che per mantenere i necessari livelli occupazionali ed i diritti contrattuali a tutti i dipendenti interessati.

Protesta dei Centri per l’impiego. La Regione incassa il no dei dipendenti al passaggio in “Calabria Lavoro”

CATANZARO – E’ un secco “no” quello che ieri i dipendenti dei centri per l’impiego dinanzi la Cittadella regionale, attraverso una loro delegazione rappresentativa di circa 400 lavoratori dei 15 centri regionali, hanno ribadito alla Giunta dinanzi la possibilità di passare all’Azienda Calabria Lavoro. La questione, delicata, riguarda il passaggio di competenze dalle Province alla Regione in vista delle prossime mutazioni degli enti intermedi in aree vaste ma il capitolo personale continua ad infiammare gli animi. Il “blitz” di centinaia di dipendenti è avvenuto quindi in occasione della delibera che doveva essere discussa nella giunta convocata nel primo pomeriggio di ieri, e che avrebbe segnato il destino dei dipendenti dei 15 centri per l’impiego regionale. La bozza di delibera era infatti già pronta per essere approvata e avrebbe sancito il definitivo transito delle circa 400 unità lavorative nell’organico dell’Azienda Calabria Lavoro ma il diniego alla proposta è arrivato dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali – Antonio Bevacqua, Fp Cisl Calabria, e Alfredo Iorio, Fp Cgil Calabria, – i quali hanno avuto nella tarda mattinata un incontro con l’assessore al Lavoro e alle Politiche sociali, Federica Roccisano. Al termine del lungo faccia a faccia si è deciso di ridiscutere nuovamente la questione anche alla luce delle determinazioni che il governatore, Mario Oliverio, vorrà assumere sul punto. A breve, è stato l’impegno assunto dall’assessore, i dipendenti saranno convocati per tentare di trovare una soluzione condivisa
In particolare, i centri per l’impiego sono al centro di una riorganizzazione complessiva a livello nazionale dovendo a breve confluire in un’agenzia nazionale, denominata Anpal, da cui dipenderanno le varie sezioni regionali tra cui quella calabrese. Ma la costituzione di questa nuova agenzia regionale, sebbene quella nazionale sia già stata istituita, tarda a nascere in Calabria così non è ancora ben chiaro quale ente prenderà in carico il personale che attualmente gestisce i centri per l’impiego.
Le ipotesi sul tappeto sono al momento tre: il passaggio diretto sotto la gestione della Regione, la possibilità di sottoscrivere una convenzione tra le Province e la Regione, secondo cui il personale continuerebbe a rimanere in carico agli enti intermedi per il tempo necessario alla costituzione dell’agenzia regionale o, in alternativa, il riassorbimento del personale nell’azienda Calabria Verde, ente strumentale della Regione.
Le perplessità. I lavoratori si sono di recente riuniti in assemblea sindacale rigettando in maniera unitaria l’ultima ipotesi. Il problema discende dalle difficoltà giuridiche riguardante lo status dell’ente, il quale in quanto ente economico strumentale, non garantirebbe le tutele che invece discendono da un ente pubblico. “Se la volontà della Regione è quella di trasferire il personale in Azienda Calabria Lavoro passeremmo alle vie di fatto con lo sciopero” hanno annunciato i dipendenti dei centri per l’impiego.
In questa complessa vicenda si inseriscono poi dei casi particolari. Fra tutti le precarie condizioni del personale delle Province di Vibo Valentia e Crotone che per le note difficoltà finanziarie in cui versano le rispettive amministrazioni, si trovano in una situazione ben più complessa. “È da molto tempo che andiamo avanti così – ha spiegato la signora Giuseppina Dominelli, dipendente del centro per l’impiego di Serra San Bruno – Da quattro anni che percepiamo gli stipendi con enorme ritardo. Avere arretrate solo quattro mensilità, com’è il caso attuale, ci sembra ormai una sciocchezza”. Ma la scarsa liquidità delle due amministrazioni, è stato spiegato, non rappresenterebbe un problema nel caso in cui i centri per l’impiego continuassero ad essere gestiti dalle Province dal momento che le risorse destinate al personale sono in parte ministeriali e in parte regionali.

Vincenzo Prenestini ha disposto l’incremento delle unità lavorative dei Centri per l’Impiego

th (16)Il direttore generale della Provincia di Catanzaro, Vincenzo Prenestini, su input del presidente dell’amministrazione provinciale, Enzo Bruno, con specifico provvedimento di giovedì scorso, ha disposto l’incremento delle unità lavorative a disposizione dei Centri per l’Impiego per garantire una maggiore efficienza dello svolgimento delle molteplici funzioni, compiti e competenze in materia di politiche attive del lavoro. Una decisione determinata soprattutto dall’esigenza di mettere nelle condizioni migliaia di ragazzi e ragazze di cogliere le opportunità offerte dalla fruizione del programma Garanzia Giovani che ha determinato l’incremento dell’attività e delle pratiche in carico al settore con le procedure e i colloqui di orientamento per l’attuazione delle misure. Un lavoro delicato e impegnativo che si aggiunge alle ordinarie funzioni dei Centri, che vanno dall’iscrizione alle liste di collocamento ai tirocini, dall’orientamento alle consulenze. Al fine di supportare l’attività a carico dei funzionari preposti, garantendo lo svolgimento del lavoro in un clima sereno e produttivo, e soprattutto di assicurare agli utenti un ulteriore incremento della massima efficienza nella fruizione dei Cpi e dei servizi garantiti, il direttore generale della Provincia ha quindi disposto il potenziamento del Centro per l’Impiego di Catanzaro con l’invio a supporto di 16 unità lavorative. Le politiche attive per il lavoro, i servizi pubblici per l’impiego e per la formazione rappresentano fondamentali strumenti d’inclusione sociale in grado di contrastare quella mercificazione del lavoro capace di generale precarietà e insicurezza. In seguito alla legge di riordino delle Province – la legge 7 aprile 2014, n. 56 cosiddetta “Delrio” – le competenze in materia di mercato del lavoro risultano essere, senza ulteriori specificazioni e modifiche, sottratte alle funzioni delegate in capo al nuovo Ente intermedio. In attesa di ulteriori specificazioni nell’ambito di applicazione della normativa relativa al riordino, l’amministrazione provinciale di Catanzaro ha il dovere di sforzarsi di mantenere una elevata la qualità dei servizi relativi alla costruzione di un mercato del lavoro accessibile a tutti, dove le politiche per l’inclusione sociale e la promozione del lavoro diventino i principali veicoli per lo sviluppo delle persone e del territorio. Politiche efficaci per il lavoro e lo sviluppo che senza Centri provinciali per l’impiego efficienti non sono immaginabili. Il provvedimento di potenziamento del Centro per l’impiego di Catanzaro è stato assunto nell’ottima del mantenimento dell’efficienza di tali servizi.