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Demolizioni nel centro storico di Cosenza, l’assessore Caruso: «Edifici non abbattuti, ma crollati»

COSENZA – «L’interrogazione parlamentare sulle asserite demolizioni operate nel centro storico è immotivata e senza alcun costrutto, oltre che un’occasione persa per discutere della tutela e del rilancio complessivo dei borghi millenari italiani». Lo afferma l’assessore ai lavori pubblici di Palazzo dei Bruzi Francesco Caruso, replicando alla interrogazione parlamentare presentata nei giorni scorsi dai deputati Costantino e Fratoianni. «Gli interventi effettuati non riguardano alcuna demolizione di edifici o luoghi di pregio – precisa Caruso – ma la messa in sicurezza di un lungo perimetro che è a tratti pericolante proprio perché nei decenni non si è investito sulla sicurezza delle città antiche. Cosenza, che vanta un centro storico tra i più belli d’Italia, ha vissuto la contraddizione della nascita di una città parallela che ha messo ai margini la sua parte più bella. Questo ha determinato incuria e disinvestimento da parte dei privati e tanti edifici sono crollati. Lo è il palazzo di cui parla Sel che non è mai stato abbattuto. Lo sono altri edifici ancora, quasi tutti di modesto lignaggio, che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini. Per questo abbiamo emanato ordinanza per la messa in sicurezza di questi immobili – spiega Caruso – attivando procedure in danno dei proprietari. Ci sono edifici che non possono essere messi in sicurezza, perché sono molto compromessi da un punto di vista strutturale, se non con la demolizione. Operazioni di demolizione e ricostruzione, seppur possibili, sarebbero un falso storico – sottolinea l’assessore – Molte sono state le richieste di cittadini che si sentivano a rischio in quelle situazioni. E molte, da 5 anni, sono state le richieste del Sindaco al Governo centrale, reiterate più volte, affinché approvasse una norma che consentisse di poter disporre di risorse adeguate per la messa in sicurezza di tutta l’area. Appelli che i governi del centrosinistra hanno sistematicamente ignorato conclude l’esponente della giunta di Palazzo dei Bruzi – La tutela del patrimonio artistico e strutturale italiano è pressoché nulla: lo si vede nel giacimento archeologico più importante del mondo, a Pompei, e in tanti altri luoghi in cui si respira la Storia».

Cosenza, politiche sociali oscurate da inutili, grandi opere

COSENZA – Le grandi opere pensate per la città di Cosenza stridono con il disagio sociale delle famiglie, alle prese con disoccupazione, povertà, carenza di alloggi, soprattutto nel centro storico. Comitati e associazioni di cittadini si sono dati appuntamento alle confluenze, davanti la statua di Alarico per discutere delle quotidiane problematiche di carattere sociale alle quali, secondo gli organizzatori, l’amministrazione comunale, distratta da luminarie, piazze e metropolitane, non riesce a dare risposte. Pubblico scarso ma qualificato, rappresentante di un ampio spaccato della società civile. Ad intervenire i comitati Piazza Piccola, No Metro e Acqua Pubblica, l’Unione sindacale di Base confederale, il gruppo Prendocasa, il movimento politico Cosenza in Comune. Secondo questi movimenti, sotto il tappeto sfarzoso delle statue, dei monumenti, delle politiche di attrazione turistica, si nascondono sporcizia, incuria, scarsa attenzione per gli anziani e le fasce più deboli. Contestato anche l’abbattimento di alcuni edifici pericolanti della città vecchia e l’assenza della Soprintendenza, latitante nel vigilare sulla esecuzione dei lavori. Tra i partecipanti al dibattito i docenti dell’università della Calabria John Trumper e Marta Maddalon, entrambi residenti nel cuore del centro storico, Stefano Catanzariti del Comitato Piazza Piccola che ha ribadito la necessità di portare fuori dalla ghettizzazione le aree che fanno da corona a Corso Telesio, nascoste alla vista dei turisti ed abbandonate a se stesse, Mario Bozzo del Comitato No Metro, secondo il quale la metrotramvia non soddisferà le esigenze della mobilità cittadina. All’incontro, coordinato dal docente Claudio Dionesalvi, sono intervenuti anche il sindacalista Oscar Greco dell’Usb, Ferdinando Gentile di Prendocasa, e il medico Valerio Formisani, candidato a sindaco con la lista Cosenza in Comune, nelle ultime amministrative. Da segnalare infine le parole di Francesco Campolongo del comitato Acqua bene comune, il quale ha chiesto ad Occhiuto di adeguare il servizio idrico cittadino alle prescrizioni di servizio pubblico sancite dal referendum del 2011.

Cosenza, crollo nel centro storico. Sgomberata una famiglia

COSENZA – Una famiglia è stata sgomberata dalla propria abitazione e sistemata temporaneamente in albergo dopo il crollo di un solaio all’ultimo piano di un edificio di proprietà dell’Aterp sito nel centro storico di Cosenza, nei pressi della fontana dei 13 canali. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia municipale. Al FB_IMG_1485031205451momento del crollo la famiglia occupante l’appartamento si trovava in casa ma per fortuna non in quella stanza, una camera da letto. Da tempo gli abitanti dell’immobile denunciavano lo stato di degrado delle strutture, completamente prive di manutenzione. Secondo una prima, sommaria ricostruzione,  il cedimento del solaio sarebbe stato causato dalle infiltrazioni d’acqua piovana. L’alloggio è stato dichiarato inagibile. (Foto tratta da facebook).

Riqualificazione Centri Storici, per Cosenza niente soldi. Botta e risposta tra Occhiuto e Guccione

COSENZA- Si accentua la bagarre tra il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e il Consigliere Comunale del Pd Carlo Guccione. Al centro della diatriba i soldi che il governo nazionale ha messo a disposizione per la riqualificazione dei centri Storici. E’ apparsa stamane sulla stampa locale la nota accusatoria di Carlo Guccione il quale punta il dito sulla << incapacità – quella degli amministratori di Palazzo dei Bruzi – che testimonia come l’ente non sia stato in grado di presentare progetti validi per qualità, innovazione, inclusione sociale e recupero delle nostre periferie>>. Per Guccione <<è un altro brutto colpo, che vede Cosenza fuori dai fondi nazionali, classificatasi solo all’88esimo posto, contro le prime 24 città premiate>>. <<Non aver voluto affrontare il problema con larga condivisione – si legge ancora sulla nota di Guccione- è stato un grave errore che ha portato all’elaborazione di progetti che non rispondevano ai requisiti richiesti. Non tarda ad arrivare la replica del primo cittadino di Palazzo dei Bruzi. <<Non si tratta di un’occasione perduta per la città – si legge in una nota stampa- così come asserito in maniera negativa dal consigliere comunale Carlo Guccione, bensì di un’occasione pienamente utilizzata proprio grazie al progetto presentato dall’Amministrazione comunale. L’allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio e attuale ministro alla Coesione sociale Claudio De Vincenti, infatti, ha sottolineato al riguardo che i finanziamenti ci sono, asserendo che tutti i progetti presentati dalle città saranno pienamente finanziati con 2 miliardi e 100 milioni già stanziati con la legge di Bilancio. Il Ministro ha rassicurato che quando sono stati esaminati i progetti è stato constatato che erano tutti di alta qualità ed era dunque utile finanziarli tutti. Non solo. De Vincenti ha aggiunto pubblicamente che entro il mese di gennaio il Cipe darà il via libera ai finanziamenti. Ricapitolando, proprio per chiarezza di informazione nella questione che vede coinvolta anche la città di Cosenza, era stato pubblicato un bando sulle periferie inerente l’intero Paese e nel momento in cui il Governo si è accorto che tutti i progetti presentati erano meritevoli di finanziamento, ha aumentato il budget da 500 milioni a 2,1 miliardi inserendo la copertura nella legge di Bilancio. L’elenco a cui fa riferimento Guccione riguarda solo i 500 milioni stanziati originariamente, prima della legge di stabilità, quindi farebbe bene ad informarsi prima di parlare a sproposito. Attraverso il progetto finanziato saranno a breve realizzate opere imponenti (18 milioni di euro) che riguardano le seguenti aree: Vaglio Lise, ultimo Lotto di via Popilia, San Vito e Serra Spiga>>.  E’ di pochi minuti fa la contro replica di Guccione: <<Il sindaco di Cosenza farebbe bene a informarsi. La graduatoria dei partecipanti al bando del Programma straordinario di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie è stata resa nota nella Gazzetta ufficiale n.4 del 5 gennaio 2017. Non c’è traccia, oltre i 500 milioni previsti, di risorse aggiuntive e si parla, genericamente, nel Decreto di verificare la possibilità di reperire ulteriori finanziamenti. Resta il fatto che la città di Cosenza, la città del sindaco architetto, si è classificata all’ottantottesimo posto su 120. Mi pare che questo sia il dato oggettivo, che si commenta da solo>>.

 

R.A

Riscoprire la bellezza del centro storico di Cosenza con la mostra fotografica “Presente Storico”

COSENZA – Scoprire il centro storico di Cosenza, con il lavoro fotografico realizzato da un gruppo di persone amanti ed appassionati della fotografia, non è certamente una frase fatta  già sentita, ma una buona occasione per scoprire particolari ed effetti luce di luoghi e palazzi che fanno di questo  nostro antico borgo cosentino  uno dei centri storici più belli  ed apprezzati d’Italia.  E’ quanto si riscontra visitando la mostra fotografica “Presente Storico” ospitata presso la Galleria “L’Impronta” di Cosenza in Via Calabria, 3d.

La mostra, che potrà essere visitata fino al 12 gennaio, è stata organizzata dall’Associazione “L’Impronta-Culture fotografiche” quale momento di una puntuale ricognizione fotografica sul presente storico della vecchia Cosenza riportata nell’attualità dei nostri giorni.

 L’evento costituisce la prima fase di un laboratorio sulla città di Cosenza,  essendo concepito come un work in progress, ai palazzi e particolari architettonici già in mostra che fino alla sua chiusura andranno ad aggiungersi altre fotografie di ulteriori edifici e zone urbane che saranno realizzate nel corso anche dei primi giorni del nuovo anno 2017, con nuove ricognizioni.

Il progetto comprende forme di interazione esterne durante il periodo di apertura della mostra. Già  nella giornata di inaugurazione, parte del pubblico presente ha dato il proprio apporto con appunti scritti, brani di memoria urbana e vecchie cartoline, materiale rimasto esposto al quale si aggiungerà altro materiale, via via che il pubblico riterrà di lasciarlo come contributo documentario e  arricchimento della mostra.

Palazzo Arnone, palazzo Compagna, palazzo Giannuzzi-Savelli, palazzo Passalacqua, palazzo Persiani, palazzo Salfi, palazzo Sersale, villa Rendano per citarne qualcuno, in questa indagine sulla città attraverso le diverse forme di narrazione, Cosenza e il suo centro storico diventano l’input, l’alfabeto con cui scrivere e interagire, una sorta di possibilità di argomentazione dei cittadini sulla città.

Questi i nomi dei fotografi che hanno consegnato alla città questo meraviglioso lavoro in bianco e nero: Giulia Guzzardi, Federico Treggiani, Antonio Armentano, Sonia Ferrari, Nello Gallo, Diego Mazzei, Francesco Cisareo, Giovanna Seminara, Marilena Pulito, Fabrizio Luizzi, con la collaborazione di Milva Spagnuolo.

Il centro storico di Cosenza in mostra

COSENZA – Venerdì 16 dicembre 2016 alle ore 18.30 sarà inaugurata all’interno della Galleria L’Impronta la mostra fotografica Presente storico. Ricognizione fotografica. Cosenza 2016, dedicata ai suggestivi scorci offerti dal centro storico della cittadina bruzia. Il lavoro, che proseguirà dal 16 al 29 dicembre 2016 come un work in progress dedicato al centro storico della città bruzia, prevede forme di interazione esterne durante il periodo di apertura della mostra. Il pubblico potrà, infatti, dare il proprio apporto con materiale fotografico, appunti scritti e brani di memoria urbana, che, nelle successive fasi della ricerca, si aggiungeranno a quello in mostra.

Cosenza, si intensificano i controlli nel centro storico

COSENZA – Nuovi controlli della Polizia municipale nel Centro storico di Cosenza  negli edifici a rischio abitati abusivamente con la conseguente tutela dei residenti di tutta la zona. Gli agenti, insieme agli addetti Enel, in seguito agli interventi di controllo hanno provveduto a denunciare dieci persone per furto di energia elettrica. Si tratta di cittadini che alloggiavano in appartamenti senza aver sottoscritto un regolare contratto di locazione, usufruendo in maniera illegale, appunto, degli allacci elettrici. Dal Comando della Polizia municipale di via Bendicenti fanno inoltre sapere che l’assidua attività avviata in tal senso proseguirà nei prossimi giorni attraverso l’ausilio del settore idrico comunale, in modo da effettuare le dovute verifiche su eventuali furti di acqua potabile. Prossimamente, infine, è prevista l’apertura su corso Telesio della sede del Decoro urbano, nell’ambito del rilancio organizzativo della Polizia municipale, a riprova della volontà di un maggiore presidio sul territorio e, in particolare, nel Centro storico.

 

Cosenza, allacci elettrici abusivi nel centro storico

COSENZA – 10 allacci abusivi di energia elettrica sono stati individuati e otto persone, tutte di nazionalità straniera, sono state denunciate nel centro storico di Cosenza, nel corso di un’operazione condotta dalla Polizia Municipale insieme ai tecnici dell’Enel, nell’ambito delle attività di monitoraggio promosse dall’amministrazione di Palazzo dei Bruzi sugli edifici e nei vicoli della città vecchia. La volontà è quella di mantenere incisiva l’azione di controllo nel Centro storico e di vigilare sulla sicurezza dei luoghi e sul rispetto delle regole a tutela di residenti e visitatori.

Cosenza, sgomberati abusivi da alloggi del centro storico

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto lo aveva anticipato di recente che la priorità d’azione nel centro storico sarebbe stata incentrata sulla messa in sicurezza dei luoghi e sul rispetto delle regole connesso proprio alla tutela della vita delle persone. Da questo indirizzo è scaturita la specifica attività della Polizia municipale guidata dal comandante Gianpiero Scaramuzzo, con interventi avviati già dalla settimana scorsa attraverso un’intensa opera di monitoraggio effettuato dalla sezione della Polizia giudiziaria di via Bendicenti, diretta da Luca Tricò. E questa mattina, in particolare, l’impegno degli uomini della Municipale è stato caratterizzato da una ricognizione nel rione Casali, in via Marini Serra (conosciuta come la Garrubba), in Vico I, Vico II, nel quartiere di Santa Lucia e in via Messer d’Andrea. Il fenomeno principale che è stato registrato nell’ambito dei controlli riguarda  l’occupazione illegale di bassi ed edifici, abitati in maniera abusiva da persone di etnia rom. Sono state così allontanate due famiglie romene dopo aver provveduto a contattare i rispettivi proprietari degli alloggi occupati (non sarebbe altrimenti possibile sgomberare gli abusivi dagli alloggi privati). Si tratta di misure che fungono da deterrente anche per quei proprietari di abitazioni che, non rispettando le leggi, percepiscono denaro per affitti in nero. Contestualmente, sempre nell’ambito dell’operazione odierna, la Polizia giudiziaria ha sequestrato cinque contatori elettrici per furto di energia ai danni dell’Enel, per cui sono stati denunciati 9 cittadini romeni. Inoltre, è stato ricontrollato lo stato del Palazzetto dello Sport di Casali che era stato recentemente sgomberato da occupazioni abusive. A cominciare da questi interventi, si proseguirà poi nei prossimi giorni con ulteriori  accertamenti sulle proprietà dei magazzini e degli appartamenti per denunciare all’Ufficio delle Entrate gli eventuali proprietari che, affittando senza regolari contratti di locazione, risultino evasori fiscali. Contestualmente, l’assidua azione della Polizia municipale nel Centro storico interesserà la bonifica dalle carcasse di automobili, l’occupazione di suolo pubblico e la viabilità.

Rossano, un incontro sul Referendum costituzionale

ROSSANO (CS) – Giuristi a confronto sul Referendum costituzionale.  Si terrà nella Sala Rossa di palazzo San Bernardino, nel Centro storico di Rossano, il prossimo Sabato 12 Novembre 2016, alle ore 17.30, un incontro pubblico promosso dal comitato civico “Sìbaritide per il Sì” al quale interverranno personalità del mondo accademico ed esperti in leggi elettorali.

 È quanto fa sapere il responsabile del comitato civico, il giovane avvocato rossanese Antonio Brunetto.

 L’incontro-dibattito è rivolto a tutta la cittadinanza – dice Brunetto – a chi ha già maturato un giudizio, sia esso positivo o negativo, sulla riforma, a chi è dubbioso e a chi ancora non si è documentato.

Per spiegare i dettagli della riforma, interverrà il Prof. Giovanni Moschella, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Messina. Il docente, tra i più autorevoli esperti di leggi elettorali in Italia, si soffermerà su alcuni delicati snodi della Riforma, in particolare sul “combinato disposto” legge elettorale “italicum” e sulla riforma costituzionale, incalzato dalle analisi e dai rilievi critici dell’Avv. Amerigo Minnicelli. I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali del Sindaco Stefano Mascaro e del Vicesindaco Aldo Zagarese.

 L’iniziativa di sabato – spiega ancora il rappresentante del comitato Sìbaritide per il Sì – inaugura un ciclo di tre incontri pensati come un vero e proprio percorso tra gli aspetti più dibattuti della Riforma, innanzitutto per riflettere, approfittando di punti di vista diversi, al di là dei tradizionali schieramenti politici.

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Il comitato civico “Sibaritide x il Si”, si è costituito – spiega infine Brunetto – con la consapevolezza del passaggio storico che ci attende e le sue implicazioni: decidere se modificare o no la Costituzione, determinando, in un senso o nell’altro, quello che sarà il corso delle Istituzioni repubblicane.