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Lavori all’acquedotto, centro storico domani senza corrente

COSENZA – Per lavori dell’Enel programmati sui suoi impianti nel Comune di Aprigliano, la Sorical informa che nella giornata di domani, dalle ore 9.30 alle ore 14.30, ci sarà una conseguente interruzione dell’energia elettrica, che coinvolgerà l’acquedotto Bufalo. Si registrerà quindi una riduzione della portata idrica che a Cosenza interesserà particolarmente i quartieri cittadini di Triglio Alto, Triglio Basso, Piscopani, Serre, Portapiana e Badessa. Non appena sarà riattivata l’energia elettrica, l’impianto di sollevamento si riavvierà automaticamente con il conseguente ripristino dell’erogazione idropotabile.

Occhiuto: «Da Guccione solo demagogia e populismo»


COSENZA – «Le ricette del consigliere Carlo Guccione del gruppo La Grande Cosenza, già espresse in Consiglio comunale e relative al Centro storico, sono enunciazioni di demagogia e di populismo, senza alcun fondamento concreto». E’ quanto si legge in una nota del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. «Quello che serve al nostro borgo antico è riconducibile a ciò che io ho già richiesto ufficialmente al Governo nazionale e su cui sarebbe apprezzabile il sostegno di tutte le forze politiche e sociali. Vale a dire interventi di messa in sicurezza che ne preservino il bello e che affrontino in maniera tangibile le necessità di eliminare i pericoli e il superfluo. D’altronde, – aggiunge il primo cittadino – stiamo pagando decenni di disattenzione, di spoliazione, di proclami cui non è mai seguita una politica dei fatti. Sull’asse dei grandi simboli culturali, come ad esempio dei fiumi, del Castello svevo, del tesoro di Alarico, del convento domenicano, abbiamo realizzato un grande lavoro che porterà consensi e che sta incrementando fortemente il turismo della città. Sul resto, occorrono le giuste risorse e le azioni di rivalsa verso i privati inadempienti che stiamo comunque portando avanti. Prospettare invece interventi con finanziamenti pubblici su proprietà private è un’idea poco seria, che vanifica la necessità di un dibattito rigoroso sul tema. Si può, al contrario, intervenire come sta facendo l’Amministrazione comunale, intimando ai privati di mettere in sicurezza i loro immobili, ovvero effettuandola con successiva rivalsa o attraverso bandi specifici che, però, la Regione non ha mai inteso utilizzare. Giorgio La Pira, a chi gli prospettava interventi impossibili nel dopoguerra, diceva: Non è con le parole che ricostruirò Firenze, ma con il tempo probo e il lavoro continuo. E io approvo e sento mia questa frase meravigliosa».

Cosenza, Guccione: «Mettere in sicurezza il centro storico»

COSENZA – Punta alla costituzione di un tavolo interistituzionale Carlo Guccione, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sul centro storico di Cosenza e di promuovere un piano di messa in sicurezza. Il consigliere comunale della Grande Cosenza ha convocato assieme ai suoi colleghi di opposizione una conferenza stampa per affrontare il problema. «Abbiamo capito – ha detto – perché Sgarbi non c’era al consiglio comunale in cui abbiamo affrontato la questione: ha rilasciato un’intervista in cui ha sostenuto di non poter fare l’assessore al Centro storico perché non è stato messo in grado di lavorare. Quindi constatiamo che le critiche da noi avanzate in questi mesi sono quelle che arrivano dall’interno della sua giunta. Abbiamo avuto ragione anche sulla metrotramvia – ha sostenuto ancora Guccione – il sindaco è passato da una campagna contro la metrotramvia ad affermare che si farà. Noi, ovviamente, siamo contenti. La metrotramvia porterà il centro storico al centro dell’area urbana». Ritornando sulla questione centro storico di Cosenza poi l’esponente politico ha sostenuto: «Bisogna mettere in sicurezza il centro storico attraverso l’utilizzo di particolari risorse. Chiediamo al sindaco – ha detto ancora Guccione – di individuare tre o quattro edifici da mettere in sicurezza con un finanziamento a fondo perduto – che ci sarà a breve – di 18 milioni di euro. Ci sono circa 10 milioni di euro non utilizzati dell’Apq per la messa in sicurezza del territorio. C’è stata una riunione alla Regione e si è deciso che l’asse Cosenza-Rende avrà a disposizione circa 35 milioni di euro. Quindi, nella città dei Bruzi arriveranno circa venti milioni di euro e questi potranno essere usati per la messa in sicurezza del centro storico. Abbiamo chiesto alla Comunità europea – ha proseguito – di accedere agli investimenti strategici, nei quali rientrano anche i centri storici. Abbiamo la possibilità di verificare se ci sono le condizioni per fare una operazione di questo tipo. Non mancano le risorse. Il centro storico si trova in queste condizioni – ha concluso – perché dopo Giacomo Mancini non si è fatta manutenzione né ordinaria né straordinaria».

Guerra Occhiuto-Rai, ci risiamo. Nuovo affondo del sindaco

COSENZA – Mario Occhiuto ai ferri corti con la redazione del telegiornale della Calabria. Non è andato giù, al primo cittadino, il reportage giornalistico realizzato nel centro storico di Cosenza da Maria Elena Scandaliato. La giornalista Rai ha tratteggiato un quadro impietoso della città vecchia: palazzi crollati, rovine, spazzatura. Dai vicoli e dai quartieri emergono storie quotidiane di degrado e di abbandono. Due settimane fa il sindaco aveva criticato la scelta della testata giornalistica, diretta da Alfonso Samengo, di invitare nella trasmissione “Buongiorno Regione” il professor Battista Sangineto, tra i maggiori detrattori del mito di Alarico e del suo tesoro. Oggi la storia si ripete. Occhiuto scrive: «Il Tg3 diretto da Alfonso Samengo non smentisce l’ispirazione politica al servizio dei potentati locali. Non una parola mai sulle tante malefatte degli amici locali, riportate anche dalle testate giornalistiche nazionali, e continui attacchi violenti all’Amministrazione comunale di Cosenza. Dopo i noti recenti servizi, più denigratori che giornalistici, la linea editoriale del Tg3 fa di Cosenza il suo bersaglio preferito, evidenziando una situazione che non rende onore alla città né ai suoi cittadini. I problemi strutturali del centro storico sono atavici e figli di una responsabilità pubblica antica e dei privati, che non può essere addossata certo oggi al municipio. Cercare i luoghi più malridotti, tacendo – di contro – gli incredibili sforzi della mia amministrazione, crea una disinformazione che fa di certi calabresi il primo nemico della Calabria». Rai 3 invisa ai politici in questi giorni. Che siano di sinistra o di destra, non fa alcuna differenza.

Cosenza, la riqualificazione del centro storico al centro del dibattito

COSENZA – La riqualificazione del centro storico è stato il principale argomento dibattuto nel corso della seduta del consiglio comunale di Cosenza, partecipato anche da una nutrita delegazione di abitanti della città vecchia. Articolato l’intervento del consigliere Carlo Guccione il quale, nell’invitare alla collaborazione i rappresentanti di maggioranza ed opposizione, ha informato dell’esistenza di consistenti risorse disponibili per avviare un piano di recupero dell’intera area. «La strategia di sviluppo urbano sostenibile ci può venire in aiuto attraverso i fondi Pac e Fers della Regione Calabria, quale quadro di riferimento finanziario su cui coinvolgere altre istituzioni – ha detto Guccione – Circa 35 milioni di euro sono previsti per l’asse urbano Cosenza-Rende. Le risorse ci sono e Agenda urbana può essere lo strumento per ripartire. Poi bisogna andare ad un riutilizzo degli immobili non occupati e alla loro riqualificazione, che rappresenta anche un’occasione per le imprese locali per misurarsi con la sperimentazione di nuove tecniche e nuovi materiali eco compatibili. Il centro storico – ha aggiunto l’esponente de “La Grande Cosenza” – può diventare il distretto culturale della conoscenza. Nuove imprese possono trovare una nuova dislocazione. L’esempio del polo di cyber security rappresenta un esempio di buon utilizzo dei fondi comunitari. Va fatta una scelta politica – ha precisato Guccione – Nei prossimi cinque anni si deve trovare il modo di avviare un percorso certo per messa in sicurezza e riqualificazione del centro storico. Oltre ai 35 milioni dell’Agenda Urbana si può attingere ai fondi della Legge Abruzzo per la sicurezza da rischio sismico, con oltre 30 milioni ancora disponibili». L’intervento di Guccione ha dato il via ad un vivace dibattito che ha coinvolti esponenti di tutti i gruppi politici rappresentati a Palazzo dei Bruzi. Nel concludere i lavoro il sindaco Mario Occhiuto ha ricordato l’impegno della sua amministrazione per il centro storico. «Non siamo riusciti a risolvere i problemi in soli 5 anni – ha detto il primo cittadino – Ma abbiamo fatto molto: abbiamo ristrutturato immobili pubblici e riaperto luoghi e monumenti. Sul piano dell’emergenza sociale mi sono assunto la responsabilità di requisire immobili privati da destinare ai bisognosi. Abbiamo così anche sanato situazioni di occupazioni abusive nel centro storico. Ora bisogna pensare alle case private che crollano, oggi come vent’anni fa. I disastri di oggi – ha spiegato Occhiuto – sono frutto delle scelte urbanistiche del passato». Sulle risorse da impiegare Occhiuto ha ricordato che «La Calabria è la penultima regione per spesa di fondi comunitari 2014/2020. Ci sarà un motivo perché siamo sempre ultimi. Allora dico: questi soldi dateli a noi. Abbiamo già utilizzato 180 milioni di fondi strutturali. Siamo in grado di spendere  le risorse a disposizione. La Regione ci dia i fondi. Possiamo impegnarci sugli edifici privati, facciamo le schedature, convegni e tutto quanto necessario. Ma facciamo anche gli interventi, anche sul privato. Le case vanno recuperate perché producano una rendita e ci sia sempre interesse a curarle». Chiarito anche il ruolo di Vittorio Sgarbi: «Non serve che stia a Cosenza, ha un’altra funzione, non quella di andare a vedere i crolli o la povertà che vediamo già noi. Abbiamo bisogno di qualcuno che promuova la città, le attività culturali. Questo è l’obiettivo. Noi vogliamo portare avanti, già entro Natale, demolizioni di case private a danno dei proprietari. Nello stesso tempo favorire contributi per quei proprietari che vogliono intervenire». Sciorinati poi i programmi di riqualificazione: contratti di quartiere, Museo Alarico, collegamento con ovovia da bocs art alla Villa, parcheggi per accessibilità, e così via. «Ci serve la collaborazione dei cittadini – ha insistito Occhiuto – Attraverso questo tavolo e anche al di fuori i cittadini dovranno partecipare direttamente e darci una mano. Sì a una delegazione di polizia municipale nel centro storico, per dare maggiore senso di sicurezza ai cittadini; sì anche ai programmi di produzione culturale. Vi chiedo di credere in questa politica di promozione turistica della città. E’ importante per tutto il resto. E attenzione a non spostare altre funzioni importanti come l’Ospedale dal centro storico, una scelta che sarebbe incomprensibile rispetto a quanto stiamo dibattendo anche rispetto alle politiche del passato che ci dicono che il centro storico non può essere svuotato di funzioni. Non esistono città storiche della valenza di Cosenza. Sono convinto che riusciremo a fare molto».

Cosenza, Occhiuto per il centro storico punta su Alarico

COSENZA – Un intervento lungo e appassionato quello del sindaco di Cosenza. Per oltre un’ora, Mario Occhiuto ha minuziosamente descritto il processo di riqualificazione del centro storico intrapreso dall’inizio della sua esperienza amministrativa. Il recupero del Castello Svevo, la bonifica dei fiumi, l’apertura dei Bocs Art, il pullman turistico scoperto, il ripristino della villa vecchia e della stagione al teatro Rendano sono alcune delle tappe principali di un percorso rivelatosi utile ma non ancora sufficiente ad elevare in maniera strutturale e definitiva la parte antica della città, sospesa tra arte, monumenti, bellezza estetica, ma anche tra il degrado ed il rischio dei crolli. Mario Occhiuto, nei locali della Casa delle Culture e davanti ad una variegata platea composta da giornalisti, addetti ai lavori, amministratori e dirigenti comunali, ma anche da semplici cittadini, ha ribadito che le scelte di politica attiva esercitate negli anni settanta hanno causato un progressivo spopolamento degli antichi edifici a vantaggio dei quartieri di nuova costruzione e dei comuni limitrofi dell’area urbana. E lo spopolamento, si sa, produce abbandono e degrado. Riportare le persone ad abitare nel centro storico è impensabile, ma veicolando i flussi turistici si può ambire legittimamente ad aumentare le presenze e ad incentivare i privati a ristrutturare gli immobili pericolanti. Nel frattempo continueranno le procedure burocratiche, particolarmente complesse, per demolire i fabbricati non conferenza-stampa-occhiuto-centro-storicopiù recuperabili. Il comune anticiperà le spese, stanziato per questo un milione e mezzo di euro. Si comincia il mese prossimo con il primo intervento. Per incentivare l’arrivo di turisti invece, Occhiuto continua a puntare sulla storia di Alarico e del suo tesoro. Un mito straordinario secondo il sindaco. Un veicolo di promozione e marketing territoriale al quale non si può rinunciare. L’iter di avvio dei lavori di abbattimento dell’ex hotel Jolly è in dirittura d’arrivo e presto inizierà anche la costruzione della nuova piazza antistante la Chiesa di San Domenico. Ed entro la fine dell’anno, in prossimità della confluenza tra i fiumi Busento e Crati, sarà posizionata la statua in bronzo del Re Alarico a cavallo. Un’opera donata dalla Fondazione Carical alta otto metri, destinata a diventare uno dei simboli di Cosenza insieme al Ponte di Calatrava. Soprattutto però, Occhiuto ha chiesto la collaborazione dei cittadini. Il comune quotidianamente è costretto a bonificare alcune aree dove gli incivili abbandonano rifiuti in maniera indiscriminata. La vigilanza e l’attenzione dell’amministrazione non bastano. Occorre il controllo sociale. «Se conoscete persone insofferenti alla differenziata, spiegategli che bisogna attenersi alle regole per il bene di tutti».

Cosenza, rifacimento pavimentazione centro storico

COSENZA – Proseguono nel centro storico di Cosenza i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria programmati dall’amministrazione comunale. Dopo piazza dei Valdesi, gli addetti al settore proseguono adesso il ripristino del selciato su lungo Crati. I lavori straordinari, informa una nota di Palazzo dei Bruzi, si sono resi necessari a causa della manutenzione ordinaria praticamente inesistente, registrata negli scorsi mesi durante la guida commissariale dell’Ente, specialmente riguardo alla situazione del manto stradale e delle rotture alle reti idriche. Anche il sistema di raccolta dei rifiuti, soprattutto in riferimento alle grandi utenze, lo spazzamento e la cura del verde hanno subito un forte arretramento rispetto a come l’esecutivo Occhiuto, fino a febbraio, le aveva lasciate. Medesimo discorso vale per l’andamento delle grandi opere e degli eventi. «Purtroppo – afferma il sindaco – questa esperienza mi ha fatto capire che ci vuole molto tempo e fatica per produrre un miglioramento complessivo, ma che ne basta poco per distruggere anni di lavoro sulla costruzione di buone pratiche».

 

Cosenza, ricognizione di Occhiuto nel centro storico

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto ha svolto una ricognizione recandosi personalmente nella zona vecchia di Cosenza insieme ad alcuni tecnici e collaboratori. Come si ricorderà, il primo cittadino aveva riunito di recente una task force per attuare azioni concrete e simultanee soprattutto per la messa in sicurezza di questi luoghi dove molti edifici presentano rischi di cedimento. «La situazione di pericolo dei fabbricati di proprietà privata – ha precisato il Sindaco – persiste da de»cine di anni, nonostante le tantissime ordinanze emesse per l’obbligo della messa in sicurezza da parte dei proprietari. Ci sono persino procedimenti penali in corso che riguardano i proprietari che non adempiono agli obblighi della messa in sicurezza. Pertanto, dopo aver espletato tutte le procedure necessarie, il Comune adesso interverrà a danno dei proprietari, anticipando cospicue risorse di bilancio. Cominceremo con i casi più gravi e pericolosi demolendo i fabbricati che possono provocare rischi per l’incolumità delle persone e su cui non è possibile effettuare operazioni di consolidamento strutturale. Contemporaneamente – aggiunge Occhiuto –  continueremo con la politica di incentivi e sgravi fiscali, di promozione turistica e culturale, di riqualificazione degli spazi liberi aperti. Perché solo incrementando la rendita immobiliare riusciremo a riprendere concretamente il centro storico e a stimolare i privati ad intervenire sulla proprietà. A distanza di decenni dalle politiche attive (anche urbanistiche) risalenti agli anni ’50, tese all’abbandono e al conseguente degrado della città antica, in questi ultimi tempi abbiamo cercato di invertire il processo creando le premesse per un vero recupero e una effettiva rifunzionalizzazione del centro storico. L’esecutivo che rappresento, ha infatti recuperato tutti gli edifici pubblici e molti spazi aperti, riqualificato le ville e i monumenti, bonificato parte dei fiumi, realizzato nuovi eventi culturali e turistici, previsto sgravi fiscali per incentivare nuove aperture commerciali, creato nuovi servizi come la raccolta differenziata e lo spazzamento manuale dedicato. Ma non basta – precisa ancora Mario Occhiuto – e quindi non ci fermeremo qui. Questo mio secondo mandato – conclude – sarà utilizzato per incrementare moltissimo il turismo in città e soprattutto nel centro storico, e per intervenire anche drasticamente sugli edifici privati con interventi a danno dei proprietari.

“Terra Libera” ad Occhiuto: «Urgono interventi di messa in sicurezza del centro storico»

COSENZA – «Constatiamo  con rammarico che, a 4 mesi dalle elezioni che hanno decretato la vittoria di Mario occhiuto a Sindaco di Cosenza, poco si e’ mosso almeno su alcuni fronti». Si apre così il comunicato diffuso dall’associazione politico-culturale “Terra Libera” riguardante le condizioni in cui versa il centro storico della città bruzia. «In  campagna elettorale,  il primo cittadino riconfermato aveva sventolato ai quattro venti, la volonta’ di continuare l’opera di rinnovamento iniziata nel quadriennio precedente defenestrazione. Tra i cavalli di battaglia su cui ha puntato, le grandi opere pubbliche come la realizzazione del ponte di Calatrava e il restyling di Piazza Bilotti, ad onor del vero, non ancora portate a compimento. Ma anche il centro storico e i servizi ai cittadini. Tuttavia, ad oggi, per quanto concerne la parte vecchia della citta’, abbiamo contezza del solo progetto di qualificazione del quartiere Santa Lucia, ma non abbiamo notizia di un piano di messa in sicurezza degli edifici, che a fronte anche di quanto accaduto in alcuni comuni del centro Italia in cui  borghi storici sono stati cancellati da  scosse sismiche di notevole entita’, si rende quanto mai necessario. Chiaramente, il piano di messa in sicurezza deve costruirsi su una collaborazione tra amministrazione comunale e  proprietari degli edifici, ma riteniamo che, di certo, cosenza-centro_storicoil Comune debba fare la sua parte, quanto meno in aiuto  a quei privati non in piena disponibilita’ economica per gli interventi di messa in sicurezza. Crediamo sia doveroso, affinché i residenti del centro storico non siano condannati alla tragedia in caso di calamita’ naturali che possano mettere a rischio l’incolumita’ pubblica. L’amministrazione comunale deve mettersi in gioco seriamente e concretamente per realizzare quanto necessario e possibile a tutela della salute dei cittadini, ma anche, per la salvaguardia di un patrimonio storico e architettonico di altissimo valore. In merito ai servizi sociali avevamo sperato che  l’arrivo in Giunta di una personalita’ di esperienza nel campo del disagio e della poverta’ come Padre Fedele Bisceglia, che tanto ha fatto per i poveri e i bisognosi di questa citta’, potesse rappresentare una svolta. Ed invece, abbiamo appreso con profondo disappunto di quanto accaduto, alcune notti fa, ad una famiglia romena composta da madre e tre bambini, costretti a dormire in strada in preda a condizioni meteo sfavoreli e a pericoli non indifferenti. A soccorrere la donna e i bambini gli agenti della Polizia di Stato, a cui va il nostro plauso, che non ricevendo risposte dai servizi sociali del Comune e dalle associazioni del territorio, sono stati costretti a trovare sistemazione alla famiglia in un albergo cittadino pagandolo di tasca propria. Solo successivo l’intervento del settore competente del Comune, che riteniamo doveva farsi trovare pronto nell’immediato. Così come ci stupisce la mancata collaborazione delle associazioni nell’individuare una sistemazione per la donna e i bambini. Così come nessun cambiamento abbiamo notato, se non nella realizzazione di nuove aree di strisce blu, per la gestione della mobilità cittadina, che come noto è sempre molto inefficiente. Chiediamo, perciò, una migliore organizzazione di un settore fondamentale e cruciale, e soprattutto che l’amministrazione comunale, non dimentichi quanto promesso ai cosentini in campagna elettorale. Quando si parla di amministrazione di una citta’, deve passare il santo ma non la festa».

 

Covelli (PD) a Occhiuto: «Sul Centro storico basta propaganda»

COSENZA – «Forse sarebbe il caso che qualcuno avvertisse Mario Occhiuto che è stato sindaco della città di Cosenza nei precedenti cinque anni. Cinque anni in cui, sul Centro storico di Cosenza, le sue azioni amministrative sono state assenti o ispirate al puro marketing propagandistico». Inizia così la dichiarazione rilasciata da Damiano Covelli, capogruppo PD nel consiglio comunale di Cosenza, indirizzata al primo cittadino Mario Occhiuto.

«Proseguendo anche oggi su questa linea – prosegue Covelli – e nell’immediatezza del grande shock emotivo provocato dalle scene del terribile terremoto in Centro Italia, Mario Occhiuto si accorge all’improvviso dell’emergenza Centro storico di Cosenza immaginando avvenieristici progetti-pilota da proporre al presidente Renzi. Eppure sono anni che associazioni, semplici cittadini, rappresentanti istituzionali ma soprattutto i periodici crolli, denunciano che la parte vecchia della città versa in uno stato d’abbandono sempre più drammatico.
Mario Occhiuto non solo ha fatto poco o nulla nei cinque anni in cui ha amministrato la città ma ha anche dimostrato freddezza se non vera e propria ostilità nei confronti delle iniziative assunte da altri. Ci riferiamo alla interrogazione parlamentare dei deputati del PD del 19 giugno 2015 avente per oggetto proprio il Centro storico di Cosenza, che individuava un percorso che l’amministrazione comunale ha sostanzialmente ignorato. Ma l’amministrazione comunale ha finora ignorato anche la costituzione dell’Urban Center, promosso dagli Ordini professionali degli Ingegneri e dei Geologi e presentato il 9 aprile scorso a Cosenza alla presenza, tra gli altri, del Capo della protezione civile nazionale ing. Fabrizio Curcio e del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Con l’Urban Center, al quale hanno aderito e potranno in futuro aderire anche altre associazioni, sarà possibile mettere in campo una vera e propria agorà di competenze, un luogo dove elaborare, dal basso, progetti e iniziative di messa in sicurezza e strategie di riutilizzo degli edifici e del territorio chiamando i vari enti alla responsabilità e individuando le risorse disponibili. Il POR Calabria elaborato dall’Amministrazione Oliverio, reca già le misure che potrebbero dare una immediata risposta alle emergenze. Altri 130 milioni per il rischio sismico sono stati previsti nel Patto per la Calabria».
Conclude quindi Covelli: «È venuto il momento dei fatti. La si smetta, una volta per tutte, di parlare del Centro storico come di un brand propagandistico o come argomento di qualche dibattito salottiero e si cominci ad operare davvero con gli strumenti che già ci sono a disposizione. Francamente, di fronte alle terribili immagini di Amatrice, il rischio che corre il nostro Centro storico non può essere affrontato con la solita uscita sui media e il solito rendering da esporre in qualche studio professionale».