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Charlie Hebdo al festival del fumetto di Cosenza

img_0013COSENZA – La vignetta sul sisma ad Amatrice pubblicata nel pieno dell’emergenza terremoto dal settimanale satirico parigino Charlie Hebdo non è stata capita dagli italiani ed è stata manipolata dai politici e per questo ha suscitato così tante polemiche. Non ha dubbi una delle redattrici del settimanale, Marika Bret. A Cosenza per partecipare al Festival del fumetto “Le strade del paesaggio”, la disegnatrice torna sulla vignetta e prova a spiegare il punto di vista del settimanale: «Gli italiani non hanno capito la vignetta su Amatrice. Quella vignetta attacca un tabù, il tabù della morte, e nessuno a prescindere dalla nazionalità accetta che si attacchi un tabù». Quando è uscita, nei primi giorni del settembre scorso, la vignetta ha suscitato un vespaio di polemiche. Quel disegno sotto il titolo “Sisma all’italiana” che raffigura tre “piatti” proposti, “Penne al pomodoro”, con un uomo insanguinato, “Penne gratinate”, con una donna ferita, e “Lasagne”, con diversi strati di detriti in luogo della pasta e i corpi delle vittime tra gli stessi strati, è stato come un pungo allo stomaco per molti italiani che hanno sommerso di critiche il settimanale via internet, costringendolo ad una seconda vignetta di precisazione nella quale uno dei feriti dice: “Italiani non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, è la mafia!”. Ad amplificare la polemica, secondo la Bret, sarebbe stato anche il fatto che «alcuni politici sono entrati in questa questione non comprendendo le vere motivazioni. Purtroppo il sindaco di Amatrice è stato più preoccupato di un disegno, giudicato di cattivo gusto, che delle vittime del terremoto stesso». La Bret ha anche detto di aver «ricevuto numerose minacce» e che «tanti italiani hanno urlato “non mettete piede in Italia”, sia dopo la vignetta su Amatrice sia in vista della nostra partecipazione a questo evento a Cosenza». Una situazione «frutto di un contesto politico che ha manipolato la vignetta su Amatrice. Lo stesso contesto politico che non era favorevole al nostro arrivo in Italia». Dopo le parole della Bret, in serata arriva la sferzante riposta di Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, la cui amministrazione ha presentato una querela contro Charlie Hebdo: «Per la prima volta nella loro storia hanno fatto satira».

Lezione di Satira con Charlie Hebdo per Le Strade del Paesaggio

COSENZA – Arriveranno in Italia, il prossimo 7-8 ottobre all’interno della X edizione del Festival del fumetto Le Strade del Paesaggio, Coco, Walter Foolz e Marika Bret, rispettivamente disegnatori e redattrice del settimanale satirico Charlie Hebdo, al centro ancora una volta del dibattito pubblico internazionale per la discussa vignetta pubblicata sul recente sisma nelle Marche.

Coco, Foolz e Marika Bret terranno, al Museo del Fumetto di Cosenza, un workshop su satira e fumetto, tema controverso e di attualità scottante, per analizzare i territori dentro i quali si muove oggi la battaglia tra censura e libertà di espressione.

E in chiusura della giornata di sabato 8 ottobre alle 18:00 sempre al Museo del fumetto, animeranno un incontro pubblico in cui verrà lungamente affrontato proprio il rapporto fra Satira e libertà di espressione.

Il piglio dissacrante di Charlie Hebdo torna a distanza di pochissimi mesi, nella città di Cosenza, dopo aver ospitato lo scorso aprile L’amore è più forte dell’odio, percorso espositivo realizzato da Cluster Società Cooperativa in collaborazione con la redazione francese, con in mostra le migliori cover del settimanale disegnate da Coco, Riss, Luz, Charb, Chaterine, Wolinsky, Tignous, Honore, Reiser, Gèbè, per rileggere attraverso lo sguardo irriverente e provocatorio dei suoi autori, fatti ed eventi della storia d’Europa degli ultimi anni.

Info e dettagli

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Museo del Fumetto Cosenza, anche Brunori all’inaugurazione della mostra su Charlie Hebdo

COSENZA – Verrà inaugurata sabato 9 aprile alle ore 17,00 presso il Museo del Fumetto di Cosenza la mostra dedicata alla satira politica e, in particolare, a una rivista, Charlie Hebdo, punto di riferimento nel panorama satirico internazionale e tristemente balzata alla cronaca per i tragici fatti del 7 gennaio dello scorso anno. Ricco il programma di sostegno all’inaugurazione del percorso espositivo che vedrà la partecipazione di tanti nomi importanti del panorama artistico e musicale, mentre nuovi nomi continuano ad aggiungersi a quelli già confermati. Si parte con Hettaruzzu Hebdo, una miscela di talk con protagonisti Vincenzo (Guru) Iacoianni, Antonello Anzani, Nunzio Scalercio, Peppe Febbraio e Nicolò Savini. In seguito, è la volto del cantautore Dario Brunori che accompagnerà con una mini peCharlie Hebdorformance chitarra e voce l’apertura della mostra su Charlie Hebdo; quindi toccherà ad Aldo D’Orrico aka Al The Coordinator e a Ilaria Montenegro. La retrospettiva prevista al Museo del Fumetto è la prima dedicata a Charlie Hebdo che viene messa in opera in Italia: in mostra le migliori cover realizzate da Coco, Riss, Luz, Chaterine, Charb, Tignous, Honore, Reiser, Gèbè, Wolinsky, membri della redazione francese. Nel giorno dell’apertura la disegnatrice Coco e Marika Bret, redattrice della rivista incontreranno il pubblico e presenteranno il libro postumo di Charb, storico editore della rivista francese, dal titolo “Ridete, per Dio” (Piemme Edizioni), scomparso assieme al disegnatore Wolinsky nel corso dell’attentato di matrice terroristica costato la vita a ben dodici persone. E proprio la disegnatrice Coco fu presa in ostaggio dai due terroristi nel triste giorno di gennaio dello scorso anno e costretta a immettere il codice numerico per aprire la porta dell’edificio, prima di essere portata al secondo piano dove assistette agli omicidi di Wolinsky e Cabu, per poi nascondersi sotto una scrivania riuscendo, così, ad aver salva la vita.

La mostra, realizzata col patrocinio di Institut français d’Italie e Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ripercorre la storia della rivista dal 1970 ai giorni nostri, da quando, cioè, il giornale prese il suo attuale nome: “Charlie” era riferito al fatto che il giornale pubblicasse le strisce a fumetti dei Peanuts, il cui protagonista è Charlie Brown; “Hebdo” è l’abbreviazione di “hebdomadaire” (settimanale). Dopo una chiusura decennale per scarse vendite, il giornale riaprì i battenti nel 1992 sotto la guida di Philippe Val e del fumettista Charb. In questi anni, “Charlie Hebdo” ha ospitato i disegni di alcuni dei fumettisti più famosi della Francia che spesso l’hanno reso oggetto di astio. Non meno nota della strage del 7 gennaio 2014, l’esplosione che colpì la sede nel 2011. In quel caso, il numero uscito il giorno dopo l’attentato mostrava un disegno di Maometto che avrebbe inflitto cento frustate a chi non fosse “morto dal ridere” leggendo la rivista.