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Protesta del “Gruppo d’Azione per la Verità”: necessario conoscere le ragioni della chiusura del Tribunale di Rossano

ROSSANO (CS) – Si è tenuto a Rossano il primo incontro assembleare del neonato movimento “Gruppo d’Azione per la Verità sul Tribunale di Rossano”, nell’intento di promuovere una iniziativa di protesta al fine di ottenere conoscenza di quanto si celi dietro la chiusura de presidio giudiziario. Il giorno in cui tale protesta sarà effettuata è ancora in fase di scelta, presumibilmente entro il mese di marzo e, al momento, vi hanno aderito sessanta soggetti di varia estrazione sociale. All’assemblea hanno preso parte il Sindaco e altri amministratori della città di Rossano, l’Ordine dei Commercialisti, l’Associazione dei Commercianti, Precari di Giustizia, sindacati, rappresentanti di partiti e movimenti, ma, fanno sapere dal Gruppo d’Azione, nota negativa è stata l’assenza della Consulta dei Sindaci del territorio, che ha disertato l’iniziativa nonostante l’invito. I partecipanti hanno poi dato atto a una raccolta fondi necessaria per le spese di gestione (striscioni, volantinaggio, fischietti) e alcuni hanno messo a disposizione dei pullman per raggiungere la sede della protesta, Roma, anche se non si conosce ancora il luogo preciso del presidio, forse la presidenza del Consiglio dei Ministri, forse Piazza Indipendenza, dove è ubicato il Consiglio Superiore della Magistratura. Tre i punti che si chiederà di conoscere con atto formale: le ragioni della chiusura del Tribunale rossanese innanzitutto; il motivo per cui il Ministro della Giustizia non istituisca una Commissione d’inchiesta che accerti quanto il senatore Enrico Buemi dichiari in relazione all’esistenza di “carte false; le cause delle mancate risposte in Parlamento alle richieste dello stesso Buemi. L’auspicio è che la cittadinanza aderisca in massa.

 

 

 

 

Regione, chiusa la procedura di liquidazione dell’Ardis

La cittadella regionale degli uffici a Germaneto di Catanzaro.

CATANZARO – La Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, su proposta del Vicepresidente  prof. Antonio Viscomi,  ha approvato il bilancio finale di liquidazione ed  i rendiconti di gestione dell’ARDIS, proposti dal commissario liquidatore Rita Commisso. Si chiude, così,  la stagione dell’ARDIS che ha visto, prima il trasferimento delle funzioni all’Università di Catanzaro e, poi, il trasferimento del personale interessato a “Calabria Lavoro”. Esprimendo il proprio plauso per l’attività del Commissario, che ha consentito di rispettare i tempi previsti e soprattutto di non creare disagio agli studenti nella fase di transizione, il Presidente Oliverio ha evidenziato la necessità di procedere quanto più velocemente possibile nell’opera di riordino del sistema degli enti strumentali, nella prospettiva della razionalizzazione organizzativa e della stabilità degli equilibri di bilancio.

 

Fibrosi cistica, ricoveri bloccati per carenza di personale. I pazienti: per noi vengono meno delle cure vitali. Martedì 3 sit-in di protesta

fibrosi cistica_il centro_6Lamezia Terme (CZ) – «Dove e come dobbiamo curarci? Da mesi chiediamo risposte chiare, ma ci hanno abbandonato: sappiamo solo che, senza il centro in Calabria, per noi vengono meno delle cure vitali», questa la drammatica denuncia dei pazienti calabresi affetti da fibrosi cistica e dei loro familiari. Martedì 3 p.v., dalle ore 9.30, faranno un sit-in di protesta proprio per chiedere risposte sul destino del centro regionale fibrosi cistica. Faranno tappa presso la direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Lamezia Terme (sede del centro), gli uffici amministrativi dell’Asp di Catanzaro e il palazzo della Regione (sede del dipartimento tutela salute).

I timori espressi in questi mesi si sono concretizzati: da ieri, venerdì 30 ottobre, il centro regionale fibrosi cistica, ubicato presso l’ospedale ‘Giovanni Paolo II’, è stato costretto a sospendere i ricoveri per carenza di personale medico e infermieristico. Colpite anche le altre attività garantite dal centro (assistenza quotidiana, prevenzione, ricerca, diagnosi) .

Ma la fibrosi cistica è una malattia molto grave: i pazienti non possono permettersi sconti e abbandoni da parte delle istituzioni. Sperano che si possa trovare una soluzione definitiva, anche perché la chiusura del Centro rappresenterebbe un enorme spreco di denaro pubblico e del lavoro fatto fin qui (oltre 300 mila il centro_vistaeuro per l’apertura e formazione del personale). Nonostante i problemi e la precarietà, infatti, il centro ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001 e ha ridotto l’emigrazione sanitaria quasi a 0. Intanto il senatore Nicola Morra ieri ha ha portato la vicenda in Senato con una decisa interpellanza al Presidente dell’assise..

Eccellenza e precarietà del personale: centro a rischio – Pazienti e genitori sono molto grati al personale che fino a oggi ha garantito le attività e l’eccellenza del centro, nonostante la precarietà (3 medici precari su 4) e la carenza di organico rispetto agli standard europei. Fino a oggi il personale è stato formato da una psicologa (Maria Furriolo), un fisioterapista (Pietro Ragno), tre dottoresse (Rosa Fasano, Elisa Madarena, Barbara Vonella), cinque infermieri (Immacolata Bilotta, Giustano Fiaschi,Pietro Lucchino,Rosalba Mercuri,Giuseppe Nicotera) e una caposala (Angela Dattilo). Il centro è diretto dal

Uno studio del nuovo centro
Uno studio del nuovo centro

dottore Giuseppe Tuccio.

Le tre dottoresse e il fisioterapista non sono stati assunti, ma hanno ricevuto una borsa di studio che non garantisce alcun diritto, coperta dai fondi della legge 548 del ’93 per le dottoresse e dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica nazionale per il fisioterapista. Queste figure hanno profili eccellenti e stanno frequentando prestigiosi master con fondi pubblici: prima sono stati formati e ora vengono sottratti al centro regionale fibrosi cistica. In questo modo, viene meno il legame di fiducia medico-paziente, fondamentale per i pazienti che vedono i medici per tutta la vita, e si perde il lavoro e l’investimento fatto fino a ora.

La dottoressa Vonella, dopo 2 anni di precariato e dopo aver rifiutato diverse chiamate fuori regione, è stata costretta ad andare in Lombardia per un posto a tempo indeterminato che la porterà lontano dalla sua famiglia e le lascia l’amarezza di non poter restare con i pazienti calabresi. La dottoressa Madarena, al momento, è a rischio di essere allontanata dal centro. In reparto restano il direttore del centro, il dottore Giuseppe Tuccio, e la dottoressa Fasano, borsista precaria. A fine anno scade anche la borsa di studio della LIFC (Lega Italiana Fibrosi Cistica) del fisioterapista. Gli infermieri, già insufficienti, sono ridotti a 4 per motivi contingenti.il centro_2

In queste condizioni il centro è stato costretto a sospendere i ricoveri. Ma la limitazione colpisce anche altre attività legate all’assistenza quotidiana, alla ricerca, alla diagnosi e alla prevenzione, come screening neonatale, test del sudore, day hospital.

Ricordiamo che il centro è l’unico posto in Calabria dove si effettua il test del sudore con la metodica Gibson e Cooke,l’unica standardizzata e validata a livello mondiale.

Già il centro, nato come struttura autonoma, aveva subito un duro colpo con l’accorpamento a pediatria, previsto dal decreto n.2 del 9.4.2015 a firma del Commissario per il piano di rientro della spesa sanitaria, Ing. Massimo Scura, che fa indietreggiare la cura di decenni. Infatti chi ha concepito questo decreto – visto che il Commissario ha dichiarato pubblicamente di averlo solo firmato ma non ideato – non ha tenuto conto dell’innalzamento dell’età media di vita dei pazienti FC (oggi 40 anni), e di tutte le necessità fisiologiche dovute all’età, incompatibili con la pediatria.

 

La storia del centro e i risultati ottenuti – Fino all’apertura nel 2014 del nuovo centro autonomo a Lamezia Terme, il centro è stato ubicato presso il reparto di pediatria dell’Ospedale di Soverato. Dal 1982, grazie all’opera del dottore Pasquale Alcaro e del direttore del centro nazionale Gianni Mastella, il reparto ha funzionato da punto di supporto al centro nazionale di Verona. Nel 1996 vi è stato istituito il ospedale Lamezia termecentro regionale per delibera di giunta regionale, collegato con gli altri centri italiani. Dal 2004 è stato avviato lo screening neonatale

Il centro di Lamezia Terme ha attualmente in carico 140 pazienti afferenti da tutta la regione. Metà dei pazienti ha un’età superiore ai 18 anni. Il più piccolo paziente ha 2 mesi di vita, il più grande 53 anni. Sono seguiti inoltre circa 20 pazienti con sindromi bronchiectasiche correlate alla Fibrosi Cistica.

I pazienti sono passati da 70 a 140, quindi il centro ha ridotto la drammatica emigrazione sanitaria quasi a 0. Quest’anno, ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001 e ha all’attivo studi pubblicati, collaborazione con altri reparti, uso di farmaci innovativi, progetti di ricerca in collaborazione con i più importanti centri di riferimento delle altre regioni italiane. Per complessità di cure, nell’ospedale di Lamezia, è secondo solo al reparto di terapia intensiva.

 

La fibrosi cistica e la legge 548 del 1993 – La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa nel mondo occidentale, solo nel nostro Paese conta oltre 2 milioni e mezzo di portatori sani in grado di fibrosi cistica_centro lamezia termetrasmettere la malattia ai propri figli. Questa malattia colpisce un neonato su 2500: ogni settimana quattro bambini si scoprono essere affetti da questa malattia per la quale non esiste una cura definitiva. La loro vita sarà segnata da difficoltà a respirare, continui ricoveri in ospedale, aerosol, fisioterapia respiratoria quotidiana, pillole ingerite per digerire. Negli anni Sessanta i bambini non superavano l’infanzia, oggi i bambini affetti dalla fibrosi cistica hanno un’aspettativa media di vita fino ai 40 anni e oltre, grazie alla ricerca e alla qualità dell’assistenza.

La legge 548/93 ha notevolmente migliorato la qualità di vita dei pazienti precisando le competenze richieste ad un Centro Fibrosi Cistica, fissandone l’istituzione in ogni regione italiana e prevedendo anche un finanziamento dedicato per l’assistenza e per la ricerca. Secondo la legge, «le regioni istituiscono, a livello ospedaliero o universitario, un CENTRO SPECIALIZZATO di riferimento con funzione di prevenzione, di diagnosi, di cura e di riabilitazione dei malati, di orientamenti e coordinamento delle attività sanitarie, sociali, formative ed informative e, dove esistano le condizioni adeguate, di ricerca sulla fibrosi cistica».

 

 

Acri, Ss 660 chiusa tutta la mattina

ACRI (CS) – Dalle ore 9 alle 14 di questa mattina la strada statale 660, trafficata arteria che collega la cittadina presilana a Cosenza, resterà chiusa per lavori di manutenzione del manto stradale (interessato da anni da una pericolosa frana) e di appianamento di dossi e buche. Gli interventi urgenti interessano un tratto lungo un paio di chilometri, a ridosso del centro abitato, in località Serra di Buda.

fonte e ph: acrinrete.info
fonte e ph: acrinrete.info

I lavori, sollecitati all’Anas qualche mese fa direttamente dal sindaco Tenuta, si sono resi necessari vista la condizione di pericolosità per persone e mezzi in transito.

Per il cantiere si prevedono disagi alla circolazione.

 

StraIsola per la pace, chiusura “Progetto Pace”

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) Volge al termine, dopo 8 mesi di incessante lavoro, il Progetto PACE: Progetto per l’Accoglienza, la Convivenza e l’Eguaglianza, per la quale il comune di Isola Capo Rizzuto è stato ente capofila, promuovendo al suo interno numerose attività di carattere sociale. Ciò a dimostrare la grande accoglienza che da sempre Isola Capo Rizzuto riserva ai “forestieri”, che siano turisti o immigrati in cerca di aiuto e ospitalità. Il progetto, che ha riscontrato un enorme successo anche su scala nazionale, arriva dunque al capolinea e per il suo giro di chiusura presenta la “StraIsola per la Pace”, festa multietnica contro ogni forma di razzismo e discriminazione. La manifestazione si terrà nella giornata di Domenica 28 Giugno, per le vie della di Capo Rizzuto, con partenza prevista alle ore 17.30 dal Piazzale Santuario della frazione di Isola.

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A partecipare all’evento, oltre ai tanti cittadini, di tutte le età e abilità, e gli stessi promotori dell’iniziativa, ci saranno anche i ragazzi del Centro di Accoglienza di Sant’Anna e degli Sprar di Isola Capo Rizzuto. I concorrenti daranno inizio ad una piccola maratona, o per meglio dire una passeggiata di riflessione, che percorrerà le vie principali della località balneare. Il tutto per trascorrere un momento di sensibilizzazione per le vie del paese, sui temi dell’accoglienza e della conoscenza delle diverse culture. All’arrivo ci sarà un buffet finale per tutti i partecipanti e la distribuzione di vari gadget. Parteciperanno anche le associazioni “Correre Insieme”  e  “Misericordia di Isola Capo Rizzuto”. Prima della partenza si terrà la conferenza stampa di chiusura del “Progetto Pace”, dove verranno illustrate le varie attività svolte e gli obiettivi raggiunti. La conferenza si terrà alle ore 16.30, presso il Centro Culturale “Rosmini”, tutti gli organi di stampa sono invitati a partecipare.

Un’altra struttura mai aperta, altro spreco di soldi pubblici: Centro Cuore

REGGIO CALABRIA – Piena di aspettative era l’attesa dell’apertura del “Centro Cuore” dell’ospedale Bianchi-melacrino-Morelli, struttura che sarebbe dovuta nascere a Reggio Calabria come avanguardia per la prevenzione e cura delle patologie cardiovascolari, ma dopo essere stato annunciato nel 2011, tale centro non è mai entrato in funzione. Una possibile spiegazione arriva dalla segnalazione fatta dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria del Comando provinciale reggino alla Corte dei conti, in cui scaturisce il riscontro di un presunto danno erariale di circa 40 milioni di euro da parte di 6 funzionari pubblici.

Max Gazzè chiude il festival Euromediterraneo

ALTOMONTE (CS) – Giovedì 22 luglio, alle ore 21, gran finale del Festival Euromediterraneo di Altomonte, con il concerto del cantautore Max Gazzè in “Sotto casa tour 2013”. Un grande appuntamento , sul palco dell’anfiteatro “Costantino Belluscio” chiuderà la kermesse promossa dall’amministrazione comunale di Altomonte e curata dal promoter Ruggero Pegna.

Max Gazzè reduce dal successo sanremese, presenterà i brani del suo ultimo album di successo tra questi il tormentone dell’estate 2013 “ I tuoi maledettissimi impegni”. In scaletta anche le canzoni che hanno segnato la carriera musicale dell’artista e un medley nostalgico degli anni 80.Il nuovo impianto scenografico infatti, curato dal regista Duccio Forzano, intreccia a suggestive atmosfere, immagini coinvolgenti, in un percorso emozionale, attraverso le note e la musica. Max Gazzè, nome d’arte di Massimiliano Gazzè, è un cantautore e bassista romano, ma con origini siciliane (il padre è di Scicli, in provincia di Ragusa): nel 1991, Max si dedica alla sperimentazione nel suo piccolo studio di registrazione, mentre compone colonne sonore iniziando anche a collaborare con artisti come Frankie HI-NRG MC, Alex Britti, Niccolò Fabi e Daniele Silvestri. Con quest’ultimo in particolare Max si dedica a lunghe collaborazioni. Nel 1998 la sua canzone Vento d’estate, cantata assieme a Niccolò Fabi, vince l’edizione di quell’anno di Un disco per l’estate, sancendo lo strepitoso successo dei due artisti, tant’è che Max nel febbraio 1999, partecipa al Festival di Sanremo nella categoria “Giovani” con il brano “Una musica può fare”. Gli anni tra il 2001 e il 2003 sono caratterizzati da un’intensa attività live: inoltre intreccia una collaborazione sempre più stretta con Stephan Eicher, autore e interprete di primissimo piano nel panorama musicale europeo degli ultimi vent’anni. Nel 2008 Gazzè partecipa al 58º Festival di Sanremo con la canzone Il solito sesso. In particolare si esibisce sul palco del Teatro Ariston il 25 febbraio 2008 e poi il 28 febbraio nella “serata duetti”, dove nell’esecuzione del suo pezzo è accompagnato dalle cantautrici romane Paola Turci (alla chitarra) e Marina Rei (alle percussioni). Nel 2013 partecipa alla 63ª edizione del Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio con i brani I tuoi maledettissimi impegni e Sotto casa e riceve a Lamezia Terme il Riccio d’Argento della ventisettesima edizione della rassegna Fatti di Musica diretta da Ruggero Pegna, premio ai Migliori Live d’Autore dell’anno.

Chiusa La Mensa Scolastica di Campora San Giovanni

Campora (Cs) – Dopo una efficace ed attenta revisione, l’Asp ha deciso di chiudere la mensa scolastica di Campora San Giovanni. Nella documentazione è emerso che all’interno delle cucine erano presenti numerose trappole per topi e diversi escrementi. L’Asp ha deciso di intervenire dopo la protesta dei  genitori dei bambini delle elementari, che hanno contestato le modalità con cui è stato eseguito l’intervento di derattizzazione della struttura scolastica.  La protesta dei genitori si è focalizzata sulla mancanza di comunicazione e sul non rispetto delle regole operative e precauzionali. Molti si chiedono da quanto tempo i locali fossero frequentati dai roditori e se tutto ciò ha influito in modo negativo nella preparazione dei pasti che giornalmente venivano serviti agli ignari studenti.

Anas: sabato 16 e domenica 17 chiusura tratto tra Rosarno e Gioia T.

COSENZA – ”Dalle ore 15:00 di sabato 16 marzo alle ore 22:00 di domenica 17 marzo 2013, sara’ chiuso al traffico il tratto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Rosarno (km 383,000) e Gioia Tauro (km 393,000), in entrambe le direzioni”. Lo comunica l’Anas.

”Il provvedimento, concordato nella riunione odierna presso la Prefettura di Reggio Calabria con gli Enti territoriali, le Forze dell’ordine e la Polizia stradale, si rende necessario per consentire le attivita’ di demolizione del cavalcavia del vecchio svincolo di Rosarno, nell’ambito dei lavori di realizzazione della nuova autostrada. Nelle ore di chiusura i veicoli diretti a sud potranno uscire allo svincolo di Rosarno, proseguire lungo la strada statale 18 con rientro in autostrada allo svincolo di Gioia Tauro. Percorso inverso per i veicoli in direzione nord.”