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In Commissione Cultura Antonio Sergi, autore del libro “Assoggettati”

Screenshot_2015-06-11-19-37-55-1In Commissione Cultura Comune di Cosenza, il giornalista Antonio Sergi. Lunedì 15 giugno, alle ore 18,00 al Chiostro di San Domenico. Presieduta da Claudio Nigro, assegnerà il riconoscimento all’autore per il  libro “Assoggettati”, pubblicato da Comet con la postfazione dello scrittore Fulvio Abbate. Il riconoscimento ad Antonio Sergi rientra nell’ambito della rassegna “Autori di Calabria” attraverso la quale la Commissione Cultura ha aperto, da tempo, una significativa finestra su alcuni scrittori e poeti calabresi, tra i quali si annoverano anche alcuni giovani e interessanti talenti. Nel corso dell’incontro con Sergi, ricercatore sociale e scrittore, nato a Cosenza, ma cresciuto a Reggio Calabria (attualmente lavora per la rete televisiva regionale “Telemia” e collabora con “Gazzetta del Sud”, “il Giornale” e “il Giornale OFF”) si tornerà a parlerà del volume, caratterizzato da elementi sociopolitici, narrativi, tecnici ed emozionali. Un libro senz’altro intimista, ma nel quale sono analizzati, da prospettive non convenzionali, i nuovi modelli biopolitici, anche rispetto alle più moderne forme di biopotere. Al centro della pubblicazione, la crisi economica, che si tramuta in crisi di sentimenti, perdita dell’Identità, sottomissione nel mondo del lavoro e accettazione di tutte le pratiche contemporanee. Problematiche, che l’autore tenta di sviscerare con la forza dolce della cooperazione e quella pratica delle idee, che diventano azioni. In “Assoggettati” sono analizzati numerosi temi: il principale è quello della precarietà nel lavoro, che genera quella dei sentimenti. A differenza del passato il nuovo assoggettamento opera sulle coscienze prima ancora che sui corpi, è rimossa la concezione del futuro come ambito progettuale. Screenshot_2015-06-11-19-34-23-1E’ un libro provocatorio che può apparire politicamente scorretto, ma in realtà si oppone semplicemente al trionfo del pensiero unico, ai luoghi comuni, al neoliberismo selvaggio, che privatizza le anime, alienandole.