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Crisi idrica, protestano i rappresentanti di CIA Calabria Nord

ROCCA IMPERIALE (CS) – A seguito della manifestazione organizzata dalla CIA Calabria Nord, nel fine settimana appena trascorso, contro il Consorzio di Bonifica per la crisi idrica che sta colpendo il vasto comprensorio di Rocca Imperiale – Trebisacce, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, nella serata di ieri, presso la Cittadella regionale, ha voluto incontrare i rappresentanti di tutte le associazioni di categorie per trovare una soluzione definitiva all’atavico problema. Presenti al tavolo tecnico: Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri, il presidente dei Bacini Ionici cosentini, il Commissario della Sorical Luigi Incarnato ed il Sindaco del Comune di Rocca Imperiale. Il Governatore di Regione Calabria si è detto disposto a risolvere il problema nell’immediatezza. Oliverio, inoltre, ha riferito di voler progettare a lungo termine e realizzare una condotta parallela che risolva definitivamente la questione.

Nel corso della riunione, CIA Calabria, ha sollevato un’altra importantissima problematica, ovvero, quella legata alla gestione dei consorzi in Calabria, sottolineando l’immediata necessità di un tavolo tecnico che rimoduli la legge regionale n°11 del 2003 che abbia la finalità di evitare l’accumulo di debiti.
I rappresentanti della CIA hanno chiesto al Presidente della Giunta regionale un intervento immediato in virtù del fatto che i consorzi sono linfa vitale per tutta l’agricoltura calabrese. Altrimenti, conclude la Cia, gli agricoltori si vedranno costretti a scendere in piazza in massa.

Cia Calabria Nord, «Opera strategica il terzo megalotto SS 106 Jonica»

Cia Calabria Nord ritiene la realizzazione del terzo megalotto della SS. 106 Jonica Sibari-Roseto Capo Spulico  «un’opera strategica per questo territorio e per tutta la regione, per il collegamento tra la Calabria ed il Corridoio Adriatico, che rende la Calabria stessa più raggiungibile, aprendo per essa una porta più accessibile e sicura. L’approvazione di questi giorni da parte della Corte dei Conti della Delibera CIPE, pone il sigillo su di un opera sognata da tanti anni a queste latitudini, non era per niente scontato che dagli auspici si potesse passare ai fatti, con l’avvio dei cantieri».

Il presidente di Cia Calabria Nord Luca Pignataro, ci tiene a sottolineare, «che bisogna ottemperare alle esigenza di un territorio fragile, riducendo al minimo possibile l’impatto ambientale e il consumo di suolo agricolo, anche sulla base degli aggiornamenti che sono stati fatti rispetto alla progettazione definitiva, in particolare sulla seconda tratta, tra Trebisacce e Roseto Capo Spulico»

«Certamente, avremmo preferito – si legge nella nota  che il tracciato scelto tenesse in maggior conto le centinaia di aziende agricole che su questo territorio producono eccellenze riconosciute da marchi comunitari, ma oggi al punto in cui siamo, riteniamo che sia necessario da parte della nostra Organizzazione tutelare gli interessi dei nostri associati, con un interlocuzione costruttiva con ANAS, che porti a dei giusti indennizzi alle aziende che saranno oggetto di esproprio».

A tale scopo, Cia Calabria Nord e Confagricoltura, hanno incontrato dirigenti dell’ANAS per intavolare una trattativa che riconosca alle aziende, non solo il giusto indennizzo di legge, ma che tenga conto degli effetti negativi che un opera di questo genere causerà alle aziende.

«Anche per questo, – continua il presidente di Cia Calabria Nord Luca Pignataro-  saremo al fianco dei nostri associati, stando vigili sulla possibilità di risparmio di suolo agricolo, che può generare in primis risparmio di risorse economiche, che possono essere impegnate ad esempio per il collegamento della SS. 106 con il porto di Schiavonea. Per questo, invitiamo il Presidente Oliverio a farsi promotore di un tavolo con le forze sociali e con il governo, per avviare finalmente una fase che dia prospettive ad una infrastruttura che da troppi decenni aspetta una sua collocazione nel panorama portuale Calabrese e Mediterraneo».

«Questo obiettivo sarebbe in linea con il lavoro che la regione Calabria ha fatto sulle ZES, il collegamento al corridoio adriatico potrebbe attrarre capitali, soprattutto esteri, e favorire l’insediamento delle imprese. In particolare quelle che operano nei settori dell’agroalimentare (comparto che caratterizza l’area Sibarita) e porterebbe un grande impulso all’intera economia della Sibaritide».

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