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Giancarlo Giannini a Rossano, un docufilm sul mistero del Codex Purpureus Rossanensis

ROSSANO (CS) – Un docufilm sul mistero del Codex Purpureus Rossanensis – Patrimonio UNESCO dell’Umanità.

Il progetto sperimentale di crowdfunding sarà presentato nel corso della conferenza stampa ad hoc promossa dall’Amministrazione Comunale che si terrà il 10 gennaio alle ore 9.00 nell’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Superiore – Liceo Scientifico – Classico – Linguistico – Artistico in Via A.DE FLORIO a ROSSANO Scalo. All’incontro pubblico interverrà anche il Maestro Giancarlo GIANNINI.

A darne notizia è il Sindaco Stefano MASCARO precisando che si tratta del più grande progetto (in termini di raccolta) in ambito video/docufilm mai realizzato in Italia.

Giannini, attore, regista, sceneggiatore, doppiatore e scrittore di fama internazionale incontrerà la Città anche DOMANI MARTEDÌ 9 GENNAIO, ALLE ORE 19 nella Sala Rossa di Palazzo San Bernardino, nel Centro Storico.

Ad entrambi i momenti, coordinati da Lenin Montesanto interverranno inoltre i rappresentanti di Ulule Italia Srl, la prima piattaforma europea di crowdfunding, specializzata nelle produzioni cinematografiche con oltre 14 milioni di raccolta.

Scholé rende omaggio al cinema sovietico a cento anni dalla Rivoluzione Russa

ROCCELLA JONICA (RC) – Sulla presa del Palazzo d’Inverno e le sue conseguenze il pensiero critico non smette mai di riflettere, appropriandosi dei punti di forza e superando le debolezze per aprire il varco a una coscienza e a una prassi della trasformazione. «Il miglior modo per omaggiare la grande rivoluzione sovietica consiste nel mostrare le immagini che essa è stata capace di produrre. Immagini in cui è narrato un modo di essere altro della realtà, una nuova visione delle cose che identifica un vero e proprio cambio di paradigma» – afferma Alessandra Mallamo, coordinatrice dell’Associazione Culturale Scholé, che il 7 novembre curerà la serata dedicata ai cento anni dalla Rivoluzione Russa.Cinema e filosofia serviranno per ragionare intorno a quella che è stata battezzata “Una splendida aurora”;l’evento di svolgerà nella sede di via Umberto I, 106, a Roccella Jonica, dalle ore 18,30 in poi. «Alcune delle sequenze più significative della produzione filmica di Sergej Eisenstein e di Zdiga Vertov saranno l’oggetto della nostra riflessione – prosegue Mallamo – che si svilupperà intorno a quelli che definiamo i capisaldi concettuali di ogni azione rivoluzionaria: apparizione del nuovo, ebbrezza del cambiamento, rifigurazione dello spazio, del tempo e dell’ordine delle cose». La settima arte, dunque, come lo strumento espressivo e teorico della rivoluzione; nelle opere dei due cineasti prese in esame, come in molte altre dell’avanguardia sovietica, si esprimono, infatti,alla perfezione i processi di produzione del pensiero e le passioni che accompagnano le vicende nate in quell’Ottobre del 1917 e che hanno cambiato tutta la storia del Novecento, nonché la storia del cinema stesso.

 

[#CiNerd] IT, la recensione

Atteso da milioni di fan, l’adattamento cinematografico di uno dei romanzi più famosi al mondo è già campione di incassi e 1° in classifica al Box Office in Italia.

C’era da aspettarselo, in tanti erano e sono curiosi di vedere se Andy Muschietti è riuscito a vincere la sfida con una delle storie più complesse di Stephen King, in cui amicizia, amore e paura si fondono in una spirale perfetta.

 

“ANCHE VOI GALLEGGERETE”

IT – LA TRAMA

Siamo nel Maine e precisamente nella contea di Derry nell’Anno del Signore 1988. Il piccolo Georgie, nell’ormai famoso impermeabile giallo, esce di casa in una giornata di pioggia torrenziale per giocare con una barchetta di carta appena fabbricata dal fratello Billy, costretto a letto da un’influenza. Georgie lascia che la sua preziosa barchetta segua i piccoli torrenti creati dalla pioggia finché non finisce in un tombino. Georgie prova a prenderla e…il resto è storia, tutti noi sappiamo che la vicenda non finisce nel migliore dei modi e da quell’episodio sembra che qualcosa sia “tornato” a Derry per sterminare bambini e ragazzi. È il mostruoso pagliaccio Pennywise (Bill Skarsgård), il Male per eccellenza, in grado di trasformarsi nella paura di chi gli è di fronte. E il Male torna ogni 27 anni nella cittadina di Derry, quasi cadesse in un lungo letargo per poi svegliarsi più spietato e affamato di prima. Ma questa volta le cose andranno in modo diverso, a contrastare il pagliaccio assassino ci sarà il Club dei Perdenti, una banda di sgangherati ragazzini perseguitati dai bulli, ma uniti da un profondo senso di amicizia destinato a consolidarsi sempre di più.

IL COMMENTO

Iniziamo subito col dire che girare un film tratto da un libro è molto difficile, è molto complesso rendere tutto quello che la carta stampata offre alla mente di chi legge.

Nel caso di IT la sfida è a dir poco impossibile: un film, anche se diviso in due parti di 2 ore, non sarà mai in grado di restituire al pubblico una versione totalmente dignitosa delle oltre 1000 pagine del romanzo (nota: perché non trarne una serie tv?). Ma tant’è, Andy Muschietti ci ha provato, non ha completamente fallito, ma nemmeno centrato appieno l’obiettivo.

 

La versione “moderna” di IT, come quella storica del 1990, è ambientata negli anni ’80 e non nei favolosi ’50, epoca dell’infanzia dello stesso Stephen King. Scelta dettata dallo scopo di offrire agli spettatori dei personaggi più vicini al loro vissuto, oltre che alla loro epoca, ma forse anche spinta dall’ondata di nostalgia per gli anni’80 che più o meno ritroviamo un po’ ovunque, come nel fenomeno Stranger Things. E in effetti il lavoro di Muschietti a livello di fotografia non si discosta troppo dall’acclamata serie targata Netflix, complice anche la presenza di Finn Wolfhard nei panni dell’eccentrico e irriverente Richie Tozier, personaggio azzeccato, forse anche troppo, tanto da mettere in secondo piano il vero protagonista della vicenda, cioè Billy. Jaeden Lieberher ha fatto un ottimo lavoro ma, comunque, rimane un po’ in disparte, schiacciato anche da Sophia Lillis, fantastica interprete di Beverly Marsh e, a sorpresa, da Jeremy Ray, il goffo e tenero Ben. Un po’ messi all’angolo anche Stan, Eddie e Mike, interpretati rispettivamente da Wyatt Olef , Jack Dylan Grazer e Chosen Jacobs, dei quali però abbiamo avuto modo di vedere alcuni aspetti interessanti, come il rapporto di Eddie con la madre.

 

A proposito di caratterizzazione, quello che manca a questo “nuovo” IT, è proprio un reale approfondimento dei personaggi e del loro vissuto. Non che in due ore ci si potesse aspettare di meglio, però il romanzo di King gira tutto intorno alle paure dei Perdenti e non aver descritto, o peggio l’averne inventato (!), alcune delle fobie è stata veramente un’occasione persa: in questo modo il film non ha trasmesso appieno quel senso di ansia, di terrore o meglio quel senso di “non so cosa sia ma so che c’è” che è proprio l’essenza di tutta la storia. Non ha trasmesso neanche l’idea di fondo che a Derry siano tutti un più inclini alla cattiveria, proprio a causa della presenza di IT: ne è un esempio il personaggio di Patrick Hocksetter che, da psicopatico (se non avete letto il libro, fatelo e vi renderete conto), viene ridotto a “semplice” bulletto di quartiere con il vizio di usare una bomboletta spray e un accendino per provocare delle fiammate.

Non aver caratterizzato fino in fondo i personaggi ha lasciato all’angolo anche un altro aspetto fondamentale: l’amicizia tra i protagonisti.
Un po’ come la diga dei Barren, che i Perdenti costruiscono insieme giorno per giorno, anche il loro legame è qualcosa che va in crescendo a mano mano che si prosegue con la storia e piano piano prende forma e si fortifica.

 

Ovviamente non tutto è perduto e la pellicola si salva sia perché regala comunque quei momenti di sana adrenalina.

Soprattutto per la presenza del bravissimo Bill Skarsgård che, seppur pressato dal confronto con l’indimenticato Pennywise di Tim Curry, è stato in grado di calarsi nei panni del pagliaccio ballerino, destreggiandosi in modo ottimo tra espressioni e sguardi (lui stesso ha dichiarato di non aver dormito per molte notti durante le riprese del film a causa di un’immersione nel personaggio fin troppo profonda). Certo, a tratti il pagliaccio scade più nella comicità che non nell’orrore, ma d’altronde che c’è di più pauroso  di una cosa spaventosamente ridicola che attira con l’inganno dell’ironia e ti divora con la spietatezza della follia?

Piccola nota sulla versione italiana: a mio avviso il doppiaggio è veramente pessimo, soprattutto per quanto riguardo il Club dei Perdenti!

Insomma, attendiamo con ansia la seconda parte, in uscita fra 2 anni nel 2019, che riguarderà i Perdenti ormai cresciuti, 27 anni dopo, nuovamente alle prese con IT. Seppure con le sue mancanze e le sue omissioni, il lavoro di Muschietti vale la pena di essere visto perché in parte è riuscito a restituire in modo dignitoso uno dei capolavori di Stephen King.

Noemi Antonini

 

Presentata la XIX edizione di “Scuola a cinema”

COSENZA – E’ stata presentata, ieri, nella sede di Confindustria Cosenza, la nuova edizione della rassegna “Scuola a cinema”, insieme alle altre iniziative nate dallo stesso progetto.

Il diritto di contare”, “In guerra per amore”, “Lion”, “Sicilian Ghost Story”, “Slam”, “The Start up”, “Tutto quello che vuoi”, “Il viaggio di Fanny”. Questi gli otto film che vedranno, al Cinema Citrigno di Cosenza, durante l’anno scolastico, gli studenti dei 30 istituti cosentini e dell’hinterland che parteciperanno al progetto “La Scuola a Cinema”. Un’iniziativa promossa dalla Società CGC e dall’associazione Anec-Calabria, in collaborazione con l’Agis Scuola Nazionale.

Una manifestazione giunta alla XIX edizione. Il cartellone è stato presentato nella sede di Confindustria – Cosenza. Ad illustrare le iniziative: Rosario Branda Direttore di Confindustria Cosenza e Segretario Delegazione Calabra AGIS; il Presidente dell’associazione Anec-Calabria, Giuseppe Citrigno, il responsabile Agis Scuola Calabria, Giovanni Guagliardi e laa responsabile del progetto Giuliana Lanzillotta. Ospite dell’incontro il Vice Sindaco di Cosenza, Iole Santelli. All’ incontro hanno partecipato i dirigenti scolastici e i docenti degli istituti cosentini che aderiscono alla manifestazione.

La Scuola a Cinema” è un progetto promosso dalla società CGC e dall’associazione Anec-Calabria, in collaborazione con l’Agiscuola. Un’iniziativa che coinvolge più di duemila studenti di 30 istituti scolastici di Cosenza. Il cinema può diventare un utile strumento didattico per inediti percorsi interdisciplinari. Un linguaggio che offre ai ragazzi efficaci strumenti per la loro formazione, questo l’obiettivo de “La Scuola a Cinema” giunta, oramai, alla XIX edizione. In programma, pellicole di successo legate al mondo dei giovani di ultima uscita, selezionate dalla commissione dell’Agiscuola nazionale in collaborazione con alcuni docenti dell’Università La Sapienza di Roma. Le pellicole proposte, dunque, sono quelle che nell’ultima stagione hanno saputo avvicinarsi al mondo giovanile trattando argomenti interessanti e d’attualità.8film che affrontano, soprattutto, i problemi con cui le nuove generazioni si confrontano quotidianamente: la legalità; la diversità; il bullismo; il recupero della memoria storica, l’importanza della scuola e il sano valore dello sport.

Inoltre, il progetto intende educare i giovani alla visione del film in sala combattendo così il fenomeno della pirateria audiovisiva. Il cinema può essere un utile strumento per instaurare un dialogo con i ragazzi e fornire loro strumenti utili per la loro formazione, questo l’obiettivo della rassegna. Un progetto, dunque, che l’Agiscuola nazionale ha indicato come una delle attività più importanti per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e della pirateria digitale.

Occuparsi di cultura a Cosenza è una vera e propria fortuna – commenta il vicesindaco Santelli – dalla nostra cittadinanza arriva un’offerta culturale ricca e variegata come nel caso del progetto La Scuola a Cinema-e aggiunge – il cinema è un’occasione per le giovani generazioni per riflettere e rielaborare su temi importanti e attuali. L’approccio guidato alla visione è la strada giusta perchè un’esperienza singola diventi un’esperienza significativa da vivere in comune”.

Sarà un anno pieno di novità per la Scuola a Cinema – afferma il Presidente Anec Calabria, Giuseppe Citrigno – Unico progetto autofinanziato in Italia, che mira a promuovere il cinema nelle giovani generazioni – e aggiunge – abbiamo inglobato in questi anni altre iniziative grazie all’attenzione dell’Agiscuola nazionale. Quest’anno lanceremo anche un concorso video per le scuole. Uno sguardo libero su Cosenza. I ragazzi, attraverso l’obiettivo di una telecamera ma anche di un cellulare, potranno raccontare la loro città”.

Inoltre, è stata presentata la V edizione del Premio “Cinema e Creatività- Premio Salvatore Branda”. Un progetto nato dalla rassegna “La scuola a cinema” ideato dalla Società CGC e promosso da Confindustria Cosenza sezione Agis /Anec Calabria.

Un’iniziativa a cui aderiranno, durante l’anno scolastico, gli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie superiori della provincia di Cosenza. I ragazzi che parteciperanno, durante l’anno scolastico, visioneranno, nella sala del Cinema Citrigno di Cosenza, il film di Alessandro D’Alatri “The Start up”.

Inoltre, è stato presentato anche il consueto appuntamento con il progetto dell’Agiscuola nazionale, Giuria “David Giovani”. Rivolto agli studenti delle scuole superiori che abbiano compiuto il 18° anno di età. Selezionati nelle scuole che aderiscono all’iniziativa, dalle delegazioni regionali dell’Agiscuola, gli studenti hanno la possibilità di partecipare al Premio David Giovani in duplice funzione. Anzitutto come giurati, chiamati a visionare i film italiani scelti dall’Ente David di Donatello e a votarne il migliore e, successivamente alle operazioni di voto, come partecipanti al contestuale concorso tramite la recensione di uno dei film visionati. I vincitori di ogni regione, scelti da un’apposita commissione composta da Agiscuola, hanno la possibilità di partecipare, in qualità di giurati, alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per l’assegnazione del “Leoncino d’oro – Agiscuola per il cinema”. A partecipare, quest’anno, unica rappresentante per la Calabria, all’ultima edizione del Festival di Venezia, la studentessa Manola Federico del Liceo Scientifico Scorza di Cosenza.

Inoltre, torna il “Festival Laboratorio teatrale nelle scuole”. Un concorso promosso dal Miur, in collaborazione con l’Agiscuola nazionale, rivolto agli istituti secondari di II grado calabresi. Le scuole dovranno realizzare delle messe in scena di max 60 minuti, a tema libero. A giudicare i giovani attori, una commissione di esperti e un rappresentante del Miur.

 
 
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Cinema, prosegue l’accordo Basilicata-Calabria

POTENZA – Il progetto Lu.Ca, accordo di cooperazione nel cinema e audiovisivo tra Basilicata e Calabria,  è stato rinnovato per altri tre anni. Basilicata e Calabria, «ttraverso le rispettive film commission, già da un anno collaborano con progetti condivisi e mirati per favorire economie di scala, migliore operatività su progetti condivisi che interessano i rispettivi territori». Soddisfatti i governatori, Marcello Pittella e Mario Oliverio, per il prosieguo dell’azione.

“Penalty”, il regista crotonese Aldo Iuliano premiato a Venezia

VENEZIA – Un altro grande successo per lo short-film “Penalty” del giovane regista crotonese Aldo Iuliano, questa volta all’interno della 74° Mostra del Cinema di Venezia. “Penalty” si aggiudica Miglior Cortometraggio 2017 al concorso “I Love GAI – Giovani Autori Italiani”! Kermesse nata da un’iniziativa SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori in collaborazione con Lightbox. Iuliano è stato selezionato tra i diciannove nomi emergenti nel panorama del nuovo cinema italiano, tutti under 40. La kermesse si è conclusa ieri, 1 settembre, al Palazzo del Cinema durante la 74° Mostra del Cinema di Venezia. “Penalty”, sostenuto nella fase di promozione dalla Calabria Film Commission, dopo essere stato selezionato nella cinquina dei Nastri d’Argento 2017, ha già ottenuto il prestigioso Globo d’Oro per il miglior cortometraggio 2017. Il merito principale di Penalty sta proprio nella volontà di utilizzare il calcio come metafora di una lotta per la sopravvivenza estremamente attuale, quella di un gruppo di ragazzi africani che devono sfidarsi nel silenzio crudele di un luogo deserto.

Danilo Amato presenta il nuovo cortometraggio e rinnova il suo amore per il Savuto

MARZI (CS) – Grande attesa per la presentazione del nuovo cortometraggio “30 seconds for Savuto” di Danilo Amato. Si tratta dell’ennesimo successo del giovane regista belsitese, che, giorno 30 agosto alle 21.00, verrà proiettato a Marzi, presso la villetta comunale in Via Nazionale. Il corto, scritto da Danilo Amato, Aldo Girimonte (autore e attore) e Luisa Cairo, con Giampiero Morrone (attore), nasce dal sempre vivo desiderio del regista e degli altri autori di portare agli occhi e ai cuori degli spettatori l’amata Valle del fiume Savuto, luogo ricco di storia, immerso in una natura suggestiva che esula dal tempo. «Sono dell’idea che si possa catturare la bellezza in qualsiasi modo, anche attraverso uno smartphone, strumento che oggi viene accusato di deviare troppo l’attenzione delle persone da ciò che è la realtà. Se ci fermassimo pochi secondi a osservare e ammirare ciò che c’è intorno a noi, allora proprio la tecnologia potrebbe venire in nostro aiuto e permetterci di fotografare quello scorcio che non sappiamo se avremo la possibilità di vedere di nuovo», confessa Danilo, il quale continua, in coerenza ai suoi precedenti lavori, a mettere in primo piano quelle che sono le sue origini e il mondo in cui è nato e cresciuto. Per questo progetto ha collaborato con numerosi partecipanti, i quali hanno realizzato video di 30 secondi per mostrare quello che, secondo loro, è il luogo più bello e suggestivo lungo il percorso del fiume. Ma dalle sue parole traspare un ennesimo monito verso il modo di vivere moderno: «Siamo troppo narcisisti e superficiali e questo modo di essere ostacola molto la valorizzazione dei nostri luoghi. Si è persa la volontà di fotografare la bellezza, se non quella esclusivamente fisica. Amiamo così tanto i selfie davanti ai monumenti, ma ci preoccupiamo solo che il nostro viso venga immortalato per intero, tagliando fuori quella rara bellezza che rimane alle nostre spalle». Un cortometraggio che ha, quindi, radici profonde e che propone un rinnovamento del modo di captare quello che ci circonda o, candidamente, un ritorno alla semplicità del vivere e dell’osservare. Girimonte, Cairo e Amato hanno così voluto dare un piccolo contributo per la valorizzazione della Valle del Savuto, per una creazione di “Art Hero Production”, piccola casa di produzione amatoriale creata e gestita dallo stesso Amato. Il lavoro è già stato presentato e premiato all’evento Moda Movie 2017 durante la serata organizzata al Castello Svevo di Cosenza. Danilo Amato gode, inoltre, di numerosi apprezzamenti derivanti dai precedenti lungometraggi, “’Na cosa semplice” e “Idoli”. Due lavori che nascono dalle emozioni genuine, quelle vere, che hanno come filo conduttore la voglia di valorizzare il buono che c’è nell’entroterra calabrese e che aspetta solo di essere riscoperto, rivissuto.

Sabrina Spina

[#CiNerd] La Torre Nera sfrutta il brand, ma dimentica il volto di suo padre

Quando sono andata a vedere La Torre Nera, sono entrata al cinema come molte aspettative: una parte di me desiderava uscire dalla sala ed evitare l’inevitabile, mentre l’altra parte voleva vedere quanto era profonda la tana del bianconiglio.

Inutile dirvi che una parte è sopravvissuta ed è qui a parlarvi, l’altra no.

Ovviamente in questa recensione non vi saranno spoiler diretti al film. Quello che troverete saranno pareri personali di una povera redattrice che conosce tutti i libri, fumetti, video e giochi online ispirati. Seppur già questo potrebbe farvi storcere il naso e farvi dire “eh, ma allora ora parte la solita pippa che il libro è meglio del film”, vi dirò che invece… beh sì, il libro è meglio del film!

Se La torre nera che trovate al cinema fosse un caffè, potremmo dire che è un espresso ristretto in una caffetteria americana. Le scene si susseguono in maniera rapida, lasciando il più del tempo interdetti sull’obiettivo delle stesse, in quanto cercano di condensare così tanto “caffè” in una scena che nel momento in cui credi di averci finalmente capito qualcosa che è già finito. Restano comunque composte in maniera professionale con fotografia ben elaborata e ambientazioni scelte ad hoc per portarci nel medio mondo del libro.

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Gli attori Idris Elba e Matthew McConaughey si lanciano a pieno regime nel ruolo e fin da subito mostrano di esserci riusciti. Forse l’unico a non aver avuto il tempo di maturare tutti gli aspetti è proprio l’ultimo pistolero, a cui viene dato poco spazio d’interpretazione e che vediamo quindi maturare in maniera scostante. McConaughey invece, fin dalle prime scene, si dimostra una nemesi perfetta e, anche se non si evolve psicologicamente restando un po’ piatto, riesce a condensare bene le diverse rappresentazioni dell’uomo in nero della saga letteraria.

Come dicevo poco fa, Roland viene molto spesso detratto dal suo ruolo di protagonista della saga dalla presenza di Jack Chambers (Tom Tylor) il ragazzo con il dono del tocco. L’attore ha interpretato bene il personaggio, anche se mi verrebbe da pensare al “paradosso di Rey” di Star Wars episodio 7, per la velocità con cui riesce ad apprendere come usare i suoi poteri psichici da 0 a 100. In ogni caso l’attore ha fatto il suo dovere tenendo banco nella prima parte del film e sostenendo poi Roland nella seconda.

Molti gli Easter Eggs ai lavori di King e a La torre nera stessa: da IT a 1408 passando da Il miglio verde a Buick 8. Nel film sono più o meno notabili anche per un profano, ma ce ne sono alcuni a cui bisogna prestare attenzione… Quindi aguzzate l’occhio se volete trovarli tutti!

La colonna sonora di Tom Holkenborg si presenta in maniera soffusa e funge da sostegno a scene di azione o momenti emotivi, senza però lasciare un marchio preciso o brillare di luce propria. Una nota di merito per gli effetti speciali, invece, che sono stati gradevoli e mai così eccessivi da rompere l’atmosfera.

Al regista Nikolaj Arcel è stato consegnato un lavoro troppo grande per le sue mani: seppur abbia provato in tutti i modi di lavorare l’argilla per farne uscire un’opera d’arte, man mano che il film prosegue perde la brillantezza fino ad arrivare ad una pellicola di puro intrattenimento e privo di mordente. Si notano infatti alcune scelte narrative notevoli nel primo quarto del film, che vengono poi perse e sostituite da scene d’azione abbastanza frettolose e poco fantasiose. In più la contrapposizione bene/male, stereotipo del cinema americano, diventa quasi fastidiosa per la mancanza di motivazioni per ciò che concerne l’odio e la sete di vendetta che Roland ha per Walter.

Per concludere

La torre nera prova a mostrarsi in quello che sembra il pilota di una serie tv, ma senza le aspettative di durabilità o la capacità di raccontare una storia spiegandone gli aspetti complessi.

Aveva la possibilità di essere un gran film…

Comprendo però quanto sia difficile fare una pellicola su 8 romanzi senza dover dividere, anzi provando a dire tutto (e in questo caso niente) in poco più di 95 minuti. Se non avete letto i libri e volete perdere una serata al cinema, La torre nera può fare per voi. Se invece avete letto i libri, lasciate i vostri ricordi dov’erano, perché questo film non aggiungerà niente all’avventura di Roland, al massimo lo farà per quella di Jack Chambers.

 

Miriam Caruso

La combriccola del Blasco, migliaia di calabresi alla volta di Modena Park

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COSENZA – “Eh già”, quarant’anni di carriera – e non sentirli- meritano di essere festeggiati alla grande. E ha deciso di farlo in maniera strabiliante, stratosferica, senza badare a spese, chiamando a raccolta migliaia di fan, 220.000 per la precisione, che il prossimo 1 luglio si ritroveranno al parco Enzo Ferrari, per il mega concerto/evento del Blasco nazionale. Il Modena Park 2017 è da tempo lo show dei record, tutto esaurito da mesi, un palcoscenico di oltre 30 metri, effetti sonori e speciali unici e straordinari.

 

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E non mancheranno, per festeggiare con Vasco le sue prime 40 candeline, migliaia di fan calabresi, alcuni già assiepati da giorni, lungo la recinzione che delimita la vastità del parco. Da Cosenza, Rende, Catanzaro, Reggio Calabria, Crotone, Lamezia Terme e molti altri paesi, partiranno bus, anche privati, alla volta di Modena. Migliaia di appassionati calabresi che vogliono rendere omaggio ad uno degli artisti tra i più indiscussi del panorama nazionale. La portata dell’evento è di quelle colossali, non solo per il numero di biglietti venduti, 220.000 per l’appunto, anche e soprattutto perché lo stesso Vasco Rossi ha voluto che il concerto fosse trasmesso in diretta sia al cinema che in spiaggia, per dare la possibilità all’Italia intera di assistere live ad una serata unica nel suo genere. Una serata che tra sballi ravvicinati e bollicine andrà a celebrare il mito del rock italiano che da anni fa sognare generazioni intere. A Cosenza, a partire dalle venti, sia il cinema Garden di Rende che il cinema Citrigno, proietteranno le immagini dello show del Blasco che si è affidato alla regia Pepsy Romanoff per curare, con una squadra di oltre cento persone, la diretta live di una serata che non solo resterà nella storia, ma sarà, certamente “come nelle favole”.

 

Raffaella Aquino

“Genialità Italiana”, fa tappa a Cosenza il cinema sotto le stelle. Ospite il regista Mimmo Calopresti

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COSENZA – Approda a Cosenza, stasera e domani “Genialità italiana sotto le stelle”, il progetto nazionale, promosso da Generali Italia, in collaborazione con Old Cinema, il cui obiettivo è trasformare i parchi e le piazze di alcune città italiane in cinematografi, raccontando le menti più brillanti del Paese. Un viaggio cinematografico per raccontare la creatività e il genio italiano. Come accaduto nelle prime due tappe del cinetour, ospitato a Napoli il 19 e 20 maggio scorsi, e a Palermo il 26 e 27 maggio, anche a Cosenza sarà presente un ospite d’onore nella sua qualità di“ambasciatore del genio”. Dopo i registi Edoardo De Angelis a Napoli (autore del film-rivelazione “Indivisibili”) e di Roberta Torre a Palermo, la scelta, per la tappa di Cosenza, è caduta sul regista calabrese Mimmo Calopresti, autore di alcuni film di successo come  “La seconda volta” (1995), “La parola amore esiste” (1998), “Preferisco il rumore del mare” (2000) e “La felicità non costa niente” (2003), cui è da aggiungere, nel 2007, “L’abbuffata”, quasi interamente girato in Calabria, con molti ciak battuti sulla costa tirrenica cosentina, anzitutto a Diamante. Stasera e domani nella nuovissima Piazza Bilotti, saranno ospitate tre proiezioni a cielo aperto, mentre una troupe e un box interattivo daranno voce ai cosentini interessati a partecipare al docufilm sulla genialità che sarà presentato, in collaborazione con Luce Cinecittà, alla 74ma Mostra del Cinema di Venezia. Al film, che racconterà le storie più belle raccolte durante il tour di “Genialità Italiana”, si può prendere parte anche caricando un video, fino al 1° agosto, sul sito www.genialitaitaliana.generali.it. Il programma di “Genialità Italiana sotto le stelle” prevede venerdì 9 giugno, alle ore 21,00, in Piazza Bilotti, un incontro di Mimmo Calopresti con il pubblico, nel corso del quale il regista calabrese introdurrà alla visione del suo film “Preferisco il rumore del mare”. Sabato 10 giugno, altre due proiezioni, sempre in Piazza Bilotti: alle 18,00, per i più piccoli, il film di animazione “Totò sapore e la magica storia della pizza” di Maurizio Forestieri, e, alle 21,00, “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, vincitore del David di Donatello 2016.

L’ingresso alle proiezioni è gratuito. Gli spettatori troveranno ad accoglierli cuscini, popcorn e cuffie wireless per un ascolto di qualità ed ecologico. Dopo Cosenza, il tour nazionale di “Genialità italiana sotto le stelle” proseguirà nelle città di Cagliari (16 e 17 giugno), Pescara (23 e 24 giugno), Avellino (30 giugno e 1 luglio), Taranto (7 e 8 luglio) e Matera (14 e 15 luglio).