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Omicidio Lettieri, i Ris tornano a Cirò nell’abitazione di Fuscaldo

CIRO’ MARINA (KR) – I carabinieri del comando provinciale di Crotone, insieme agli uomini del Ris di Messina hanno proceduto ad un’ulteriore ispezione giudiziaria nell’abitazione del cinquantenne Salvatore Fuscaldo, attualmente sottoposto a detenzione cautelare perché ritenuto responsabile di omicidio volontario pluriaggravato, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della commessa quarantaduenne di Cirò Marina, Antonella Lettieri. In una nota i militari precisano che non sono emerse finora elementi contrastanti con quanto assunto nelle indagini, che hanno poi portato alla cattura di Fuscaldo, ma l’intervento del Ris rappresenta un approfondimento e una normale conferma di carattere esclusivamente scientifico alle operazioni già compiute sulla scena del crimine e nei luoghi di pertinenza dell’indagato detenuto. Si tratta, spiegano i carabinieri, solo di esigenze di carattere tecnico, nello specifico sugli ambienti considerati e in riferimento agli ultimi sequestri di oggetti che sono all’esame di laboratorio dei Ris.

Cosenza, sul caso Cirò i cinque stelle tornano alla carica

COSENZA – «E’ da più giorni che siamo in attesa dei risvolti dell’esposto alla Procura di Cosenza presentato dal nostro sindaco contro il suo capo segreteria Giuseppe Cirò. Non capiamo il silenzio del primo cittadino, ma soprattutto non capiamo il mutismo politico dell’opposizione: tranne una formale richiesta del consigliere Guccione, nulla è dato sapere alla cittadinanza». Questo quanto si legge in una nota diffusa dal movimento dei Cinque Stelle Meetup Cosenza e Oltre.  «Considerata la gravità dell’episodio,- dichiarano ancora-  che ben si inserisce nel contesto politico nazionale, ci saremmo aspettati consigli comunali e richieste di chiarimento a ripetizione da parte di chi occupa gli scranni dell’opposizione che ha il diritto/dovere di alzare la voce e di intervenire per fare chiarezza sul corretto svolgimento della macchina amministrativa cittadina, considerato che, comunque, la responsabilità oggettiva ricade sempre sul sindaco. In questo deludente scenario tocca a noi, semplici cittadini, pretendere che venga fatta piena luce e che emergano le responsabilità. A ciascuno il suo!».

Cosenza, Covelli: «Sul caso Cirò, Occhiuto riferisca in consiglio comunale»

COSENZA – «Ho chiesto formalmente, stamane nella conferenza dei capigruppo, che il primo punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale sia l’audizione del sindaco Mario Occhiuto sul caso “Giuseppe Cirò”, denunciato dallo stesso primo cittadino di Cosenza pur essendo il suo più vicino uomo di fiducia e capo della sua segreteria politica a Palazzo dei bruzi. Ho inoltrato la richiesta al presidente del consiglio comunale di Cosenza, Pierluigi Caputo». Lo afferma in una nota il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo dei Bruzi, Damiano Covelli. «Il primo cittadino, se ne è in grado, deve allontanare qualsiasi ombra. Si tratta di una vicenda che non riguarda la sfera privata tra Cirò e Occhiuto, ma la condotta pubblica e amministrativa. I cittadini hanno il diritto si sapere e il sindaco di Cosenza non può più giocare la solita carta della “beata ignoranza” e dello “scaricabarile”. Occhiuto non poteva non sapere. Adesso venga e riferisca in consiglio».

Cosenza, Cirò licenziato dal sindaco per un buco da 50mila euro?

COSENZA – Ci sarebbe un ammanco dalle casse di Palazzo dei Bruzi alla base dell’interruzione del rapporto di fiducia tra Mario Occhiuto e l’ex capo della sua segreteria, Giuseppe Cirò.

Si parla di un buco nero da cinquantamila euro. Ma si tratta di circostanze ancora tutte da dimostrare e da chiarire. Le notizie filtrano con il contagocce, finendo con l’alimentare pettegolezzi ed ipotesi più o meno fantasiose. I soldi sarebbero stati sottratti attraverso i rimborsi dovuti per le missioni. Spese di viaggio, vitto e alloggio prive di pezze giustificative oppure liquidate attraverso false attestazioni.

Cirò è stato defenestrato dal sindaco appena le presunte irregolarità sono venute a galla.

L’opposizione intanto, cavalca l’onda mediatica, parlando di un sistema costruito intorno alla gestione del potere che si sgretola a causa delle lotte intestine in seno alla maggioranza.
Toccherà alla Procura di Cosenza chiarire la vicenda. Il sindaco infatti non ci ha pensato su due volte. Insieme all’avvocato Benedetto Carratelli si è recato negli uffici del tribunale per depositare la propria denuncia in qualità di rappresentante dell’amministrazione.

L’esposto è accompagnato da una corposa documentazione. Determine e ricevute che non si mettono insieme nel giro di ventiquattr’ore. Evidentemente già da qualche tempo gli uffici avevano percepito che qualcosa non quadrava. Hanno cominciato a spulciare le carte, giungendo alla conclusione, per il sindaco, più amara.

Cosenza, sulla revoca dell’incarico a Cirò interviene l’opposizione

COSENZA – L’opposizione di Palazzo dei Bruzi non perde tempo e lancia l’affondo in merito alla vicenda della revoca di Giuseppe Cirò dal suo ruolo di capo della segreteria di Mario Occhiuto. «Forse non ci sarebbe nemmeno bisogno di commentare l’eclatante iniziativa del sindaco – si legge in una nota stampa della coalizione La Grande Cosenza – Da oltre sei anni Cirò svolge funzioni politiche e amministrative di primissimo piano nello staff di Occhiuto. E né siamo interessati – si legge ancora nel comunicato stampa –  a speculare sul fatto che il dottor Cirò non abbia svolto esclusivamente funzioni legate all’incarico fiduciario ricevuto dal sindaco di Cosenza, ma si sia contraddistinto per un impegno nella formazione delle liste a sostegno di Occhiuto, nella organizzazione della stessa campagna elettorale, addirittura con prese di posizione pubbliche e commenti moralistici, cercando di denigrare gli avversari politici di Occhiuto. E come non ricordare anche le vicende in cui è coinvolto l’ex capo di gabinetto e braccio destro di Occhiuto, Carmine Potestio. Cosa sta succedendo a Palazzo dei Bruzi? Stanno venendo al pettine i nodi di un sistema costruito intorno alla gestione del potere e delle risorse del Comune di Cosenza. Un sistema che oggi si sgretola da una parte per via delle contraddizioni e lotte intestine all’interno della maggioranza, dall’altra grazie alla presenza di un’opposizione puntuale e attenta sugli atti amministrativi compiuti dal sindaco e dalla sua giunta. L’ultima vicenda in ordine di tempo è la strana proroga del servizio di raccolta dei rifiuti ad Ecologia Oggi. Non è procrastinabile, alla luce di quanto accaduto e sta accadendo, la convocazione di un consiglio comunale nel quale il sindaco Occhiuto riferisca sulle vicende in cui è chiamata in causa la gestione e l’attività di governo di Palazzo dei Bruzi. I cittadini di Cosenza – si conclude la nota – hanno il diritto di conoscere quanto avviene nel Comune di Cosenza».

Cosenza, sulla revoca di Cirò silenzio impenetrabile del sindaco

COSENZA – Il sindaco di Cosenza si trincera dietro il segreto istruttorio, ma appare ormai chiaro che a provocare la revoca dall’incarico di capo della sua segreteria, attribuito a Giuseppe Cirò, non ci siano soltanto diversità di vedute o dissapori personali. Lo testimonia soprattutto la denuncia presentata da Mario Occhiuto alla Procura della Repubblica. Il sindaco, accompagnato dal suo legale di fiducia Benedetto Carratelli, ha salito le scale che conducono al quarto piano del Palazzo di Giustizia per consegnare un documentato fascicolo ai magistrati. A loro il compito si stabilire se vi siano state condotte penalmente rilevanti. Fonti attendibili rivelano di una lite furibonda consumatasi martedì sera al primo piano di Palazzo dei Bruzi tra Occhiuto e Occhiuto e Cirò 2Cirò. A scatenarla sarebbe stata la scoperta di alcune azioni poco trasparenti messe in atto proprio da Cirò, tali da meritare l’attenzione dell’autorità giudiziaria. Il diretto interessato fa sapere di non avere nulla da dichiarare. La vicenda è destinata ad avere ulteriori strascichi. Nominato già nel 2011, all’indomani della elezione di Occhiuto per il suo primo mandato, Cirò è testimone e custode delle alterne vicende politiche ed amministrative che hanno contraddistinto la prima e questo primo scorcio di seconda consiliatura. A stupire non è soltanto la revoca dell’incarico, un atto dovuto anche per il venir meno del rapporto fiduciario, ma la coltre di silenzio pressoché impenetrabile, subito calata su questa strana storia.

Occhiuto licenzia il capo della sua segreteria e lo denuncia in Procura

COSENZA – Giuseppe Cirò è stato revocato con effetto immediato dal suo ruolo di stretto collaboratore del sindaco di Cosenza. Occhiuto avrebbe scoperto gravi irregolarità commesse da uno dei suoi uomini più fidati. Tali irregolarità sarebbero legate alla gestione amministrativa di Palazzo dei Bruzi. Il primo cittadino avrebbe anche presentato, nei confronti dello stesso Cirò, una denuncia alla Procura della Repubblica. Fonti attendibili riferiscono di una lite furibonda tra i due all’interno delle stanze del comune prima della decisione del sindaco di interrompere ogni rapporto con il capo della sua segreteria.

Elisoccorso, anche Nicodemo Oliverio chiede l’intervento della Lorenzin

ROMA –  «Intervenga subito la Lorenzin e sospenda il provvedimento di cancellazione della postazione dell’elisoccorso di Cirò Marina». L’on Nicodemo Oliverio è intervenuto oggi nell’Aula di Montecitorio ed ha ripreso con ancora più forza la sua richiesta di bloccare la decisione dell’ing Massimo Scura, che ha ridotto da quattro a tre le postazioni servite dall’elisoccorso in Calabria. Rivolgendosi alla presidenza della Camera, L’on Oliverio ha affermato: «In attesa che venga discusso un nostro atto ispettivo urgente, le chiedo di informare il Ministro Lorenzin di quanto da me denunciato, affinché predisponga immediatamente la sospensione del provvedimento di cancellazione dell’elisoccorso di Cirò Marina, che negli ultimi 11 mesi ha effettuato 218 interventi, di cui 56 primari; proprio ieri è stato soccorso un bambino di 12 anni vittima di un incidente, e ponga fine all’attuale gestione commissariale».

Elisoccorso Cirò, Bianchi: “Servizio indispensabile, chiederemo verifiche”

ROMA –  «Il servizio di elisoccorso di Cirò Marina deve essere mantenuto, perché risponde ad una reale esigenza di emergenza sanitaria di un territorio la cui orografia e le cui distanze dalle strutture ospedaliere hub non consentono spostamenti agevoli. Solleciteremo il ministro Lorenzin a verificare se tale soppressione sia conforme al piano di riordino delle piattaforme di elisoccorso ed in linea con il  decreto emanato dal Governo per la riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera e con le esigenze dei cittadini». Così Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato calabrese del Gruppo Area Popolare. E aggiunge: « Ci auguriamo che anche su questa vicenda prevalga il buon senso e la responsabilità, come accaduto in passato su altre questioni di tipo sanitario. In questi ultimi mesi c’è stato il potenziamento dell’ospedale di Crotone dove è stato aperto il reparto di terapia intensiva neonatale e la spoke unit. Tutti questi interventi hanno ridato respiro alla sanità crotonese, nell’ottica di una migliore risposta al bisogno di cure dei cittadini».

Cirò Wine Festival, la prima edizione dell’evento enogastronomico

 CIRO’ (CS) – Parte  questa sera la prima edizione del “Cirò Wine Festival”, evento enogastronomico, promosso dal Consorzio di tutela e valorizzazione dei Vini Cirò e Melissa DOC. L’evento che si propone come principale vetrina calabrese delle produzioni enologiche del comprensorio, ha messo insieme le migliori case vitivinicole. Quelle che hanno già una storia di successi e quelle che invece stanno costruendo, con grande maestria, solide basi destinate al trionfo.

vino

Tra le giovani etichette calabresi del Cirò, spicca la Cantina De Mare che il 9 Luglio scorso è stata premiata con il “Premio Qualità Italia 2016 – Concorso Enologico” nella sezione Vini Bianchi IGT per la regione Calabria.

A meritare l’importante riconoscimento il vino “Italian Blanc”, Sauvignon in purezza annata 2015 prodotto dalla giovane azienda della Doc Cirò.

«Un successo che sapremo mettere a frutto per il futuro – ha assicurato Gabriele De Mare, giovanissimo imprenditore calabrese – un risultato importante soprattutto per i nostri progetti che sono tanti e che vogliono coniugare l’arte del vino a quella dell’ospitalità».

Il vino che ha conquistato Atri, in provincia di Teramo, città nella quale il riconoscimento nasce,  L’Italian Blanc 2015  Cantine De Mare, fonde profumi, colori e sapori di due terre solo apparentemente lontane. Il vino della cantina De Mare presenta tutte le caratteristiche di aromaticità e di freschezza tipiche del francese Sauvignon. Inoltre, nel prodotto cirotano si esaltano altresì notevoli profumi floreali ed una spiccata persistenza.

Una scelta coraggiosa e vincente quella di affiancare i vitigni autoctoni del gaglioppo e del greco bianco, saggiamente coltivati ed affinati in via principale, con colture di caratura internazionale.

Procedimenti sinonimo di volontà nella sperimentazione tecnologica, in grado di fondersi alla perfezione con una sempre più attenta ricerca della qualità. Passione e impegno, progresso e tradizione vitivinicola, è questa la strada giusta da percorrere per valorizzare i terreni del Cirò, unici e floridi e in grado di essere il riferimento per la crescita e la fama internazionale della Calabria intera.