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Pareggio pesante per il Città di Cosenza a Bogliasco

Bogliasco Bene – Città di Cosenza 5-5 (2-2; 1-2; 2-0; 0-1)

BOGLIASCO BENE: Malara, Viacava 3, Zimmerman, Dufour(cap), Trucco, Millo, Maggi, Rogondino, Boero, Rambaldi 1, Cocchiere 1, Casey, Imperatrice. All: Sinatra.
CITTÀ DI COSENZA: Gorlero, Citino (cap) 1, De Mari, Motta S. 1, De Cuia, Kuzina 3, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta R., Nisticó, Sena. All: Capanna.
Arbitri: Petronilli e Ricciotti
Note: espulsioni Bogliasco 1/11; Cosenza 1/4. Nessuna giocatrice uscita per limite falli.

È un punto pesante quello strappato con grinta e sudore dal Città di Cosenza a Bogliasco. Buona prova per la difesa di Cosenza, ottima Gorlero, con Cosenza che totalizza una rete su quattro occasioni con l’uomo in più e Bogliasco che gode di 11 occasioni in superiorità e ne concretizza solo una. Poco male, perché le calabresi danno continuità alle ottime prove di Coppa, tornano con un punto pesante da un match fuori casa e lasciano Messina da sola a fondo classifica, con l’opportunità di allungare ancora nel match da recuperare con Firenze.

LA CRONACA

Gara equilibrata nelle prime battute, e rete di Viacava che in controfuga dopo un errore pesante di Cosenza supera Gorlero. Cosenza trova ben presto il pari con Citino che da posizione decentrata con una splendida beduina mancina supera Malara. Bogliasco costruisce bene e segna la seconda rete, ancora con Viacava, ma Kuzina chiude il primo tempo sul due pari. Il secondo periodo è combattuto: Kuzina porta in vantaggio Cosenza, Viacava firma il tris personale e Gorlero compie almeno tre parate incredibili prima del 3-4 firmato Silvia Motta con un bolide dalla distanza. Nel terzo Cosenza tira il fiato, incassa i gol da Cocchiere e Rambaldi, difende ancora bene sull’uomo in meno ma sembra in difficoltà. Poi il pari in quarto periodo confusionario, con le squadre stanche e la sola rete di Kuzina che firma il pari.

Le impressioni di Capanna

Capanna benedice il buon punto ma non è del tutto contento. «Vedo il bicchiere mezzo pieno per le cose buone che ho visto – sottolinea il trainer ligure – ma mezzo vuoto per la mia ambizione e per alcuni aspetti che vanno modificati. Sotto il profilo dell’abnegazione, della grinta, della qualità in difesa non posso che essere soddisfatto. In fase offensiva però non siamo spietate. La nostra è una squadra che deve finalizzare meglio ciò che costruisce, che deve limitare i momenti di buio senza sprecare quanto di buono costruisce. Se limiti gli avversari sull’ uomo in più, e sottolineo che l’arbitraggio è stato buono, devi anche farti valere in attacco, perché le partite si vincono se fai bene due fasi». Cosenza continua però la striscia positiva ed è imbattuta nelle ultime tre gare. «Un buon dato che premia il nostro lavoro, soprattutto se considero che in questo girone di andata abbiamo giocato praticamente sempre in trasferta e i viaggi, specie per affrontare gare in vasche difficili, incidono sui risultati. Adesso però c’è bisogno di riposare, prepara in fretta la gara di Firenze e affrontare la Final Four di Coppa Italia con la voglia di stupire»

Prossimo impegno

Cosenza attende ora il match con Firenze e lavora per i tre punti che farebbero fare un balzo in avanti ad una squadra che nella prima fase di stagione ha praticamente giocato quasi tutte le partite in trasferta, e vuole fortemente rifarsi nel girone di ritorno.

Torna il campionato, Città di Cosenza in trasferta a Bogliasco

COSENZA – Allenamento al mattino, partenza immediata e relax, prima di uno scontro importante che arriva nel momento migliore per il Città di Cosenza. Contro il Bogliasco domani la truppa guidata da Capanna avrà il compito di sublimare le ottime prestazioni che sono valse il ticket per la Final fuor di Coppa Italia conquistato sette giorni fa. La missione non è semplice per le calabresi, capaci proprio in Coppa di pareggiare tra mille difficoltà la gara contro le liguri.

Le avversarie

La squadra di Sinatra infatti deve far punti, ha voglia di riscatto e dopo un avvio brillante ha collezionato un solo punto nelle ultime quattro difficili partite di campionato. Un trend da invertire per il Bogliasco, così come per Cosenza, che è all’ultimo posto in classifica in coabitazione con Messina ma che arriva al match con lo slancio di chi ha battuto Padova in Coppa e inizia a raccogliere i frutti del proprio impegno. Lo stato di forma è buono e nella gara che sarà arbitrata dai signori Petronilli e Ricciotti, e che andrà in diretta streaming su Waterpolochannel, serviranno cuore e soprattutto grinta.

Capanna avverte la sua squadra

Il tecnico del Città di Cosenza Capanna non vuole cali. «La Coppa Italia ci ha dato fiducia – ammette – perché il tanto lavoro svolto con qualità ha trovato una conferma tangibile e prestigiosa. La gara di domani ci vedrà determinati e pronti a tutto per vincere, in settimana abbiamo sudato con grinta e mi aspetto di vederla in vasca».

Le convocate

Queste le giocatrici convocate dall’allenatore imperiese per la trasferta ligure:  Gorlero, Citino, De Mari, Motta S., De Cuia, Kuzina, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta R., Nisticò, Sena.

Città di Cosenza alle Final Four di Coppa, «Voglia di tornare a vincere»

Città di Cosenza – Plebiscito Lantech Padova 9-7 (3-1; 4-1; 1-3; 1-2)

Città di Cosenza: Gorlero, Citino 1, Gallo, De Mari, Motta S. 4, De Cuia, Kuzina, Nicolai 2, Di Claudio 1, Presta 1, Motta R., Nisticò, Sena. All. Capanna.
Lantech Padova: Teani, Barzon, Savioli, Gottardo, Queirolo 4, Casson, Millo 1, Dario, Sohi 1, Chiappini, Nencha, Tielmann 1, Giacon. Allenatore Posterivo.
Arbitri: Bensaia e Zedda.
Note: Espulsioni: Cosenza 4/12; Padova 4/14. Uscite per limite falli: Gottardo (p) nel terzo tempo, Sohi (p) e De Mari (c) nel quarto tempo.

Città di Cosenza prima nel girone

Inizia col botto il 2018 del Città di Cosenza, che torna da Padova con il primato nel girone di Coppa Italia e l’accesso alla Final Four da protagonista vera. È così, perché dopo il buon pari con il Bogliasco, le ragazze di Capanna superano le campionesse d’Italia del Padova con un 9-7 che è specchio di una gara comandata dall’inizio fino al fischio finale. È il punto più alto della gestione Capanna, convinto della qualità del gruppo e capace di tirare fuori quella grinta che è stata determinante oggi. Cosenza ha battuto una delle squadra più forti d’Italia grazie alla voglia di mettersi in mostra, di scacciare via un momento delicato e di farlo con la forza di chi vuole essere tra le migliori. Il risultato è in 32 minuti fantastici sotto il profilo dell’agonismo e dell’attenzione, della qualità e della voglia di sancire con un risultato pesante la crescita mostrata in allenamento.

La cronaca

Cosenza parte forte e va a bersaglio con la sempre determinate Silvia Motta e con Presta e Di Claudio. Padova non reagisce e mette a referto solo il gol di Sohi. Nel secondo periodo ci si attende la risposta delle venete ma Cosenza difende con qualità e non spreca nulla. Queirolo accorcia, ma Silvia Motta e Nicolai mettono a segno una doppietta a testa e portano Cosenza sul 7-2. Padova rientra in vasca e prova a dare la scossa trascinata da Queirolo, e dopo l’8-2 firmato Citino risale fino all’8-5. Cosenza però non si scompone, Gorlero blinda la porta, Silvia Motta firma il prepotente poker personale e Cosenza chiude 9-7 ed esulta. Qualificazione meritata quindi con una gara perfetta, e autostima che cresce in casa Cosenza.

Capanna felice

«Partita più che perfetta – commenta – passatemi il termine, perché ho visto tutto ciò che ho preparato. Se ai valori tecnici e qualitativi che metti in vasca, ci aggiungi una voglia matta di lottare e vincere, viene fuor questa prestazione. Siamo in Final Four, con un biglietto in mano costruito con un lungo viaggio, partendo in anticipo e con la voglia di mostrare che la nostra classifica in campionato non è lo specchio di ciò che siamo. Oggi abbiamo comandato le ostilità dal primo minuto, grazie al lavoro di un gruppo vero, costruito fuori e dentro all’acqua, valorizzato da un grande lavoro di equipe». Poi un pensiero speciale. «Dedico la vittoria al presidente Manna, alle ragazze e anche a me, perché sono stufo di non lottare per qualcosa che conta e ora sono felice di giocarmi la Final Four. Permettetemi però di ringraziare anche i nutrizionisti Lidia De Franco e Stefano Beschi, anche se oggi mangeremo tanto per brindare a questa Final Four. È la prima cosa sopra le righe di questa gestione ma io ribadisco che ho voglia di tornare a vincere e il mio gruppo sta assaporando questa bella possibilità».

 

Coppa Italia, Città di Cosenza pareggia con Bogliasco

BOGLIASCO – CITTA’ DI COSENZA 4-4 (2-1, 1-1, 0-0, 1-2)

Bogliasco Bene: Malara, Viacava, Zimmerman, Dufour 2, Trucco, Millo, Maggi, Rogondino, Boero, Rambaldi 1, Cocchiere 1, Casey, Imperatrice. All. Sinatra.
Città di Cosenza: Gorlero, Citino, Gallo, De Mari, S. Motta S. 2, De Cuia, Kuzina 2, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta R., Nisticò, Sena. All. Capanna.
Arbitri: Bensaia e Scappini.
Superiorità numeriche: Bogliasco 2/14, Città di Cosenza 2/9. Uscite per limite falli: Rambaldi, Zimmerman, Di Claudio, Kuzina.

Cronaca

Non basta a Cosenza una prova di carattere e orgoglio per superare un coriaceo Bogliasco. Il 4-4 finale che apre il secondo turno di Coppa Italia per le ragazze di Capanna tiene aperti i giochi in vista del match di domani e manda un messaggio chiaro alle liguri, che saranno avversarie proprio delle rossoblu in campionato prima di chiudere il girone di andata.

Cosenza ha lottato, gestito lo svantaggio di 3-1 nonostante le tante espulsioni e un arbitraggio che in tante occasioni ha penalizzato il gioco delle calabresi. Cosenza ha saputo reggere nonostante in due occasione si è trovata a giocare con due giocatrici espulse contemporaneamente, trovando prima il pari e poi il sorpasso sul 4-3. Le doppiette di Kuzina e Silvia Motta, avevano trascinato infatti Cosenza al vantaggio, ma il gol di Dufour ha regalato il pari al Bogliasco, che chiude con due punti in due gare.

Capanna non è contento del risultato ma rimarca i pregi della sua squadra.

«Non voglio parlare dell’arbitraggio perché alcuni dati si commentano da sali, ma è importante elogiare la prova delle ragazze. Hanno mostrato cattiveria agonistica e buone cose, difendendo con ordine e rimontando una gara difficile. Non mi piace andare sotto 3-1, e non mi fa felice la gestione di alcune azioni con l’uomo in più affrontate in maniera disorganizzata. Per il resto però ho visto un gruppo che ha provato a vincerla e che è uscito dalla vasca esausto ma con la rabbia di chi non ha portato a casa il successo. Questo fa felice un tecnico, nonostante il pari. Sono certo che domani giocheremo con grande spirito e sono consapevole che questa squadra ha bisogno di qualcosa. O di innesti di mercato o di crescere in fretta con questo organico»

Domani sfida a Padova

Cosenza quindi mette in cassaforte un punto. Domani, per passare il turno, ci sarà bisogno di battere il Padova o di pareggiare almeno 10-10. Un compito difficile che però non spaventa Capanna. «Non faccio calcoli perché penso solo a giocare, consapevole che anche in campionato il Bogliasco saprà che arriva una squadra difficile da battere».

Coppa Italia, Cosenza in vasca per il secondo turno

COSENZA – Primo impegno dell’anno e test già duro per il Città di Cosenza, pronto a scendere in vasca a Padova nel secondo turno di Coppa Italia. Le ragazze di Capanna sono già in Veneto, dove hanno colto l’occasione del turno di Coppa per anticipare la partenza e allenarsi qualche giorno insieme alle campionesse d’Italia. Un lavoro, quello svolto con le ragazze di Posterivo, che prepara un impegno delicato ma affascinante, proprio contro Padova e contro il Bogliasco.

Tre squadre per due posti

Tre squadre per due posti in Final Four, in due raggruppamenti, uno a Padova, e l’altro a Ostia, dove giocheranno invece Sis Roma, Rapallo e Orizzonte Catania. Cosenza avrà il compito di fronteggiare due formazioni di ottima qualità. Le padrone di casa hanno già dimostrato che nonostante il calo qualitativo della rosa, i mezzi per arrivare fino in fondo in campionato e coppa non mancano. Il Bogliasco invece è partito a rilento in questa stagione, ma alle liguri non mancano i mezzi per risalire e una rosa con qualità e individualità importanti in grado di superare il turno. Test difficile quindi per Cosenza che oggi si è allenato e poi ha visto il match tra le altre sue rivali. Capanna ha recuperato in extremis Di Claudio e altre giocatrici acciaccate e influenzate durante il periodo di feste. Rosa al completo e voglia di far bene.

Cosenza vogliosa

Capanna non ha dubbi. »

Appuntamento quindi alle 15 per il match contro il Bogliasco. Secondo impegno invece il giorno successivo alle ore 11 contro le campionesse d’Italia del Padova.

L’Amantea piega di misura il Città di Cosenza

Amantea – Città di Cosenza 1-0

Amantea C5: Pulice, Chiuso, De Luca, Motolese, Delizia, Miraglia, Filice, Pignataro, Borgia, Zerbo, Mammola, Bonocore. Allenatore: Prati

Città di Cosenza C5: Cuconato, Casella, Naccarato, Franzè, Fortino C., Fortino M., Milano, Pagliuso, Occhiuto, Potestio, Rinaldi, Paolozzo. Allenatore: Mendicino

Arbitri: Sicilia di Cosenza e Rose di Rossano

Marcatori:
– st. Miraglia (A)

Cronaca: occasioni per il Città di Cosenza nel primo tempo

Sul sintetico di Amantea ieri il Città di Cosenza del presidente Fuoco è chiamata a confermare quanto di buono visto nel secondo tempo della scorsa partita contro il Kroton. I tre punti, infatti, consentirebbero al Città di Cosenza di allontanarsi ancor di più dalla zona play-off.
Dopo qualche minuto di studio arrivano le prime occasioni per il Città di Cosenza con Fortino C., Naccarato e Franzè ma le loro conclusioni non impensieriscono un attento Zerbo che però è costretto all’uscita salva-risultato all’8′ sui piedi di Franzè solo in area. Al 14′ Potestio ci prova da posizione angolata trovando la parata plastica dell’estremo difensore blucerchiato. Pignataro e compagni provano a scardinare l’attenta retroguardia rossoblù ma invano, anzi ad essere pericoloso è ancora il Città di Cosenza a sessanta secondi dall’intervallo: la conclusione di Potestio su calcio di punizione prima viene deviata da Zerbo sul palo e successivamente Fortino M. non è lesto nella conclusione in porta.

Nel secondo tempo il diluvio universale

Sorpresa per entrambe le squadre al rientro in campo dagli spogliatoi: il diluvio universale! Al 5′ minuto il giovane Miraglia trova il vantaggio grazie ad un tiro da fuori area e trafigge un incolpevole Cuconato. Vento e pioggia non fermano mister Mendicino: dall’area antistante la panchina prova ad dare le giuste indicazioni ai suoi ragazzi che hanno un sussulto d’orgoglio a metà ripresa ma si scontrano con le parate di Zerbo. Nei minuti finali il Città di Cosenza rischia il tutto per tutto sfruttando la carta del portiere di movimento senza però trovare alcuno sblocco.

Prossimo appuntamento

Prossima importante sfida sabato 16 al “PalaFerraro” di Cosenza quando i rossoblù ospiteranno i “marziani” del Futsal Polistena, squadra tra le candidate alla vittoria finale della Serie C1 di Calcio a 5.

Bella ma incredibilmente sciupona, Città di Cosenza da thriller con Messina

Città di Cosenza-Messina 5-8

 (2-0, 3-2, 0-3, 0-3)

Città di Cosenza: Gorlero, Citino, Greco, De Mari 1, Motta S. 1, De Cuia 1, Kuzina 1, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta R. 1, Nisticò, Sena. All. Capanna.

Messina: Sotireli, De Vincentiis 1, Bonanno, Amedeo 2, Brown 1, Radicchi 1, D’Amico 1, Rella, Zhao 2, Majolino, Atigue, Misiti, Celona. All. Misiti.

Arbitri: Navarra e Scappini.

Superiorità numeriche: Cosenza 0/4, Messina 5/9 + un rigore.
Note: Nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Gorlero (C) para un rigore a Zhao nel primo tempo.

Classifica amara per Cosenza

Impresa del Messina, che a Cosenza confeziona un successo meritato in un match dal finale incredibile. In un libro giallo sarebbe il delitto perfetto, perché il successo ottenuto fuori casa regala alla squadra di Misiti i primi tre punti, lo schioda dall’ultimo posto in classifica e permette alla sua squadra di raggiungere proprio il Città di Cosenza all’ultimo posto ma con lo scontro diretto a favore.

La partita

Un ko che a Cosenza fa male non solo per il peso in classifica, ma per come è arrivato. La squadra di Capanna ha infatti diretto le ostilità per due tempi, passando in vantaggio per 4-0, esultando per il rigore parato da Gorlero a Zaho e per una gara che nel suo svolgimento sembrava scoraggiare Messina e garantire un facile successo alle padrone di casa. Le siciliane però si svegliano nel secondo parziale e trovano due reti, ma il 5-2 regala tranquillità a Capanna. Il terzo tempo parte in equilibrio e fino a due minuti dal suono della sirena vive senza reti ed emozioni. Poi il blackout delle padrone di casa, che in 120 secondi incassano tre reti con Amedeo, Radicchi e la ex D’Amico. Messina pareggia i conti, e non ha grossi cambi in panchina, ma Cosenza è incapace di reagire.  Nel terzo tempo, e per più di 18 minuti in totale, le ragazze di casa non trovano il bersaglio grosso. Dall’altra parte invece continuano ad attaccare, a raccogliere espulsioni a favore (9 per Messina e 4 per Cosenza) e a premere contro un gruppo che non reagisce, sbaglia anche la doppia superiorità e si spegne. Arriva un parziale di 3-0 per Messina che completa la rimonta con un meritato 5-8.

Coach Capanna non cerca alibi: «E’ colpa mia»

Cosenza si interroga e Capanna non cerca scuse. «Quando perdi 8-5 in questo modo – afferma l’allenatore – non devi cercare alibi e né pensare agli arbitri. Non mi piace perdere così e devo fare autocritica. Credo che l’errore principale è nella costruzione di una mentalità della squadra. Dopo due anni e mezzo non si può avere questo atteggiamento ed è colpa mia perché manca entusiasmo. Credo che qualcuno potrebbe far meglio, perché in questo momento è la qualità che può fare la differenza. Se però mancano la voglia di lottare e di vincere neanche la qualità può aiutarti. E’ colpa mia e anche le ragazze sono mancate in qualcosa. Devo essere seguito per farlo perché noto che mancano due componenti su tutte e mi riferisco alla voglia di lottare e di sognare. Come l’anno scorso dobbiamo pensare solo a lottare ritrovando quelle componenti che ti penalizzano come è successo oggi».

Città di Cosenza, domani arriva il Messina

COSENZA – Venerdì di lavoro intenso per Marco Capanna, deciso a blindare la piscina di casa contro il Messina. Domani infatti il Città di Cosenza sarà impegnato tra le mura amiche contro le peloritane, ancora a zero punti in campionato ma reduci da una serie di buone prestazioni. Nei precedenti di questa stagione, il Cosenza ha sempre vinto contro le siciliane, ma domani la posta in palio sarà più alta, l’occasione sarà da sfruttare per entrambe le squadre e il match sicuramente più duro.

Coach Capanna presenta la sfida

«E’ così – afferma Marco Capanna alla vigilia della sfida – ma per una serie di motivi bisogna fare bottino pieno non sottovalutando le avversarie. E’ vero che le abbiamo già incontrate in Coppa, ma giocare contro una squadra che ha meno punti in classifica ti impone di dare il massimo perché avranno voglia di rivalsa. Sono consapevole inoltre che quando in pochi mesi affronti più volte la stessa formazione inizi a conoscerne pregi e difetti, e per questo dobbiamo cercare la perfezione riducendo tutti gli errori. Se a tutti questi fattori aggiungo che il calendario ci concede solo tre gare in casa fino a febbraio, è logico intuire che tra le mura amiche bisogna fare bottino pieno. Abbiamo incontrato solo Padova e Milano a Cosenza, e domani sarà l’ultima occasione dell’anno per sfruttare il fattore campo. Bisogna centrare i tre punti consapevoli che abbiamo lavorato bene, che il gruppo è in crescita e che il livello di attenzione dovrà essere fondamentale domani perché sarà determinante».

Atlete convocate

Appuntamento quindi domani alle 15 per Città di Cosenza – Messina, gara che sarà diretta dagli arbitri Navarra e Scappini. Queste le convocate dall’allenatore: Gorlero, Citino, Greco, De Mari, Motta Silvia, De Cuia, Kuzina, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta Roberta. Nisticò, Sena. 

In parità il derby Città di Cosenza – Kroton

Città di Cosenza – Kroton 2-2

Città di Cosenza: Cuconato, Casella; Naccarato, Franza, Fortino C., Fortino M., Milano, Pagliuso, Potestio, Porco, Paolozzo. Allenatore: Mendicino

Kroton: Chirullo, Cimino, Cosentino, Federico, Gerace, Macrillo, Martino L., Martino P., Russo, Terrone, Tricoli, Zanda. Allenatore: Orto

Arbitri: Lamonica di Catanzaro e Gatto di Lamezia Terme

Marcatori:
– pt.: 11′ Potestio (CS), 15′ Martino L. (K)
– st.: 11′ Cimino (K), 25′ Fortino C. (CS) su calcio di rigore.

Cronaca

Finisce 2-2 il match, giocato sul neutro di Casole Bruzio, tra Città di Cosenza e Kroton che muovono la classifica al termine di una partita equilibrata e molto tattica.
Subito pericolosi i rossoblu con Potestio: dopo lo scambio in velocità con Fortino M. si ritrova ad un metro dal portiere pitagorico ma il suo tiro termina a lato. Al 10′ un preciso schema su calcio d’angolo porta Martino L. alla conclusione in porta, Cuconato respinge corto, sulla palla si avventa Tricoli che a porta sguarnita gia pregusta il goal del vantaggio ma il portiere rossoblu riesce a recuperare la posizione bloccando la palla. Partita che si sblocca un minuto dopo grazie a Potestio, bravo a rubare palla ed a concludere in porta battendo un incolpevole Russo. Al 13′ Cuconato si supera sulla doppia conclusione di Martino L. prima e Gerace poi; ma nulla può due minuti dopo quando il potente tiro di Martino L. si insacca sotto il sette. Il pari galvanizza i pitagorici che chiudono i ragazzi di Mendicino nella propria area anche grazie al loro portiere, Russo, che accompagna spesso l’azione.
La ripresa inizia con il Kroton subito pericoloso prima con Cimino, ben servito a centro area da Tricoli, poi con Martino L. su calcio piazzato ma Cuconato è attento. All’11’ arriva il gol del vantaggio per i pitagorici grazie a Cimino che sfrutta alla perfezione lo schema da calcio d’angolo. Tre minuti dopo Tricoli ha sui piedi la palla dell’1-3 ma, dopo aver saltato il portiere rossoblu, la sua conclusione viene deviata da Franza. A questo punto arriva la reazione dei ragazzi cosentini che al 19′ sfiorano il pareggio con Pagliuso. Al 25′ arriva il meritato pari grazie alla rete di Fortino C. su calcio di rigore. Il Città di Cosenza ha poi la grande chance per portare a casa l’intera posta in palio prima con Pagliuso (conclusione a lato) e successivamente con Naccarato (traversa) ma sarebbe stata una beffa eccessiva per la squadra pitagorica. I rossoblu, al terzo risultato utile consecutivo, salgono a quota 17 punti in classifica.

Il Città di Cosenza torna a mani vuote da Rapallo

RAPALLO – CITTA’ DI COSENZA 5-2 (0-0; 3-1; 2-1; 0-0)

Rapallo: Lavi, Zanetta, Gragnolati 2, Avegno, Marcialis, Sessarego 1, D’Amico, Giustini, Van Der Graaf 1, Cuzzupè, Genee 1, Gagliardi, Gaetti. All: Antonucci.
Città di Cosenza: Gorlero, Citino 1, Greco, De Mari, Motta S., De Cuia, Kuzina 1, Di Claudio, Presta, Motta R., Garritano, Sena. Allenatore: Capanna
Arbitri: Collantoni e Fusco.

Note: Spettatori 100 circa. Nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Rapallo 3/7 + un rigore sbagliato e Cosenza 0/7. Avegno (R) colpisce il palo su rigore nel quarto tempo.

La gara

Sconfitta con tanto rammarico per il Città di Cosenza, di ritorno da Rapallo con zero punti e tanti spunti su cui riflettere. La gara in terra di Liguria ha messo in evidenza tutta la crescita di una squadra che subisce poco anche contro squadre forti in attacco, ma anche alcuni limiti in fase di finalizzazione che determinano le partite. E’ stata questa la chiave dell’insuccesso contro Rapallo. Cosenza ha infatti retto nel primo tempo, in un match equilibratissimo in avvio. Lo strappo del Rapallo è arrivato nel secondo parziale, in cui Cosenza ha incassato tre reti e non ha sfruttato le azioni costruite. Il copione non è cambiato nel terzo tempo, giocato alla pari ma con Cosenza sprecona, incapace di concludere a rete le manovre costruite e di gestire le azioni con l’uomo in più. Le calabresi vanno al quarto tempo sotto per 5-2 ma gli otto minuti finali sono la replica di quelli iniziali. Porte inviolate a lungo, stanchezza che affiora e mira che peggiora nonostante lo sforzo in difesa. Il risultato di 5-2 è lo specchio di una squadra attenta in difesa, capace di subire poco e anche battagliera. In avanti però il discorso cambia tra errori di mira, disattenzioni e poca cattiveria. Il dato delle superiorità numeriche lo testimonia ma la squadra ha combattuto su ogni pallone peccando solo di concentrazione e precisione davanti alla porta difesa da Lavi.

Capanna e le ragioni della sconfitta

Capanna lo sottolinea. «La sconfitta è frutto anche di un mio errore di valutazione – afferma il mister ligure con la consueta onestà – perché avevo preparato minuziosamente alcuni aspetti di gioco e in vasca invece queste soluzioni non hanno portato frutti. Detto questo è giusto però capire la nostra dimensione. Ci sono delle lacune nella squadra che abbiamo costruito, e queste ci portano poi nei momenti decisivi a non riuscire a raddrizzare le gare. E’ evidente che se tutte le componenti di una gara che sono grinta, precisione, voglia di dar battaglia e concentrazione, sono espresse al meglio, torni a casa con il successo. Se ne manca solo una vengono fuori i limiti e oggi ne abbiamo avuto un esempio. Mi è piaciuta la gestione difensiva del match contro una squadra che in attacco è molto forte, ma è mancata la precisione in avanti e la voglia di vincere. Noi abbiamo costruito una squadra leggera, ed è normale che possa accadere di soffrire durante il match. E’ un peccato però, perché 3 punti ci avrebbero regalato una classifica interessante, ma non faccio drammi perché il lavoro che svolgiamo insieme quotidianamente ci servirà a sopperire il più possibile alle mancanze».