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Autorizzata la fermata degli autobus alla Cittadella regionale

CATANARO – A partire da lunedì prossimo, 15 gennaio, sei società consortili (A.D.M. – Autoservizi dei Due Mari a r.l.; Co.Me.Tra – Consorzio Meridionale Trasporti a r.l.; Consorzio Autolinee Due a r.l.; S.C.A.R. – Società Consortile Autolinee Regionali; T.R.C. – Trasporti Regionali Calabresi a r.l.; Tr.In.Cal – Trasporti Integrati Calabresi a r.l.) potranno effettuare, in via sperimentale e provvisoria, la fermata presso la Cittadella regionale, sia in entrata che in uscita, in prossimità dell’ingresso principale lato Nord. La nuova fermata, autorizzata con nota prot. n. 8918 del 10 gennaio 2018, dal Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture della Regione Calabria, sostituisce quella precedentemente autorizzata, posta nel piazzale lato Sud. I fruitori del servizio sono invitati a segnalare eventuali disguidi al fine di pervenire all’ottimizzazione e definizione del servizio stesso. Considerato il maggiore flusso di traffico  veicolare che verrà a determinarsi, all’utenza è richiesta maggiore prudenza nella percorrenza degli spazi carrabili interni al perimetro dell’edificio.

Migliaia di persone protestano davanti la sede della Regione

CATANZARO – Si protesta davanti la sede della Regione. Quasi cinquemila persone, secondo le stime della Digos, stanno partecipando quest’oggi ad una manifestazione nei pressi della Cittadella Regionale. L’evento è stato promosso dalla Cgil e dalla Uil (foto ansa.it).

Il punto di vista dei sindacati

«Oggi – hanno sostenuto i segretari Angelo Sposato e Santo Biondo – o si ascoltano le ragioni di questa piazza o si va allo sciopero generale. Il lavoro in Calabria non arriva per colpa della Regione e del Governo. Troppo fumo e poco arrosto per i calabresi. Spingeremo perché chi ha tradito la fiducia dei calabresi cambi passo. Abbiamo soluzioni e proposte per la sanità, l’ambiente, il lavoro. Per tutto».

Assente la Cisl

«Non abbiamo capito – hanno aggiunto Sposato e Biondo – i motivi dell’assenza oggi in piazza della Cisl dopo tre anni di lavoro insieme e di critiche ad Oliverio . Quello che sappiamo è che la Cisl ora fa iniziative con il Governo regionale invece di scendere in piazza con noi. Speriamo solo che se si arriva allo sciopero saranno accanto a noi perché i lavoratori devono stare uniti».

Arpacal, Partenariato in Regione per la Posidonia Oceanica

CATANZARO – Si è tenuto venerdì scorso nella Cittadella regionale di Catanzaro in località Germaneto un incontro tecnico presieduto dalla dr.ssa Antonella Rizzo, assessore all’Ambiente della Regione Calabria, sullo stato di avanzamento dei lavori del progetto di Mappatura Multiscala in Siti Pilota di Praterie di Posidonia Oceanica e Cymodocea Nodosa (MUSMAP), la cui realizzazione la Regione Calabria ha affidato all’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal).
Il progetto prevede la rivisitazione cartografica, in chiave aggiornata, della precedente mappatura delle fanerogame marine, eseguita in Calabria, e risalente al periodo 2002 – 2004, quest’ultima realizzata nell’ambito del progetto Mappatura delle praterie di Posidonia oceanica e di altre fanerogame marine lungo le coste della Campania e della Calabria e delle isole minori circostanti finanziato dal Ministero dell’Ambiente.
Le fanerogame marine costituiscono un habitat di grande pregio negli ambienti marini e salmastri costieri, sia per quanto riguarda il paesaggio sommerso sia per il ruolo ecologico che rivestono. Le fanerogame marine, presenti nel Mare Mediterraneo, sono rappresentate da circa cinque specie, tra cui le più rappresentative, in termini di dominanza, sono la Posidonia oceanica e la Cymodocea nodosa. La prateria a Posidonia oceanica rappresenta un ecosistema delicato che risente molto delle variazioni della qualità dell’ambiente. Al fine di proteggere e conservare le praterie è indispensabile stabilirne innanzitutto lo stato di salute e quindi avviare programmi di monitoraggio e/o di eventuale recupero.
Per realizzare questo progetto la Regione, con a fianco l’Arpacal, ha chiamato a raccolta i principali attori della ricerca scientifica del settore, istituendo un tavolo di partenariato. Ne fanno parte l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), rappresentata nella riunione dal prof. Sante Francesco Rende, dall’Area Marina Protetta di Isola Capo Rizzuto (KR), rappresentata dal dott. Piero Cappa, dal Dipartimento di Ecologia Biologia e Scienze della Terra dell’UNICAL, guidato dalla prof.ssa Maria Beatrice Bitonti, affiancata dalla Prof.ssa Radiana Cozza, dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale UNICAL, rappresentato dall’Ing. Antonio Lagudi, il Diving Center di Isola capo Rizzuto, guidato dal Sig. Ranieri Tonino. L’Arpacal era rappresentata dal dr. Emilio Cellini, direttore dell’Unità Operativa Marine Strategy nonché responsabile unico del progetto, accompagnato dai tecnici Alfredo Amoruso, Salvatore Barresi e Giuseppe Mazza.

La Cittadella Regionale si colora di blu per la Giornata mondiale della Consapevolezza dell’Autismo

CATANZARO – Anche la Cittadella regionale si tingerà di blu per la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo che si terrà il 2 Aprile. Dalle 20:30 di venerdì 1 aprile, ed anche nella serata di giorno 2, le facciate della sede della Regione saranno infatti illuminate con il colore scelto dall’ONU che promuove l’evento di sensibilizzazione su questa disabilità. In molte città italiane e del mondo tanti, tra edifici pubblici e monumenti, si illumineranno di blu. La Regione Calabria ha inteso aderire alla Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, su invito dell’AIMC della Calabria, ritendendo importante sensibilizzare la popolazione tutta sulla patologia e sugli effetti che provoca, non solo sulla persona autistica, ma anche sulle famiglie, chiamate a sostenere un carico molto pesante. L’iniziativa della Regione affianca così una campagna di particolare significato volta alla promozione della conoscenza di una sindrome cresciuta di 10 volte negli ultimi 40 anni.

“La Cittadella regionale? Una Cattedrale nel deserto”. La denuncia della CISAL

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Catanzaro ( Cz) – «La Cittadella regionale? Tutto fumo e niente arrosto! Anzi, a guardare bene di “arrosto” è pieno. Basta recarsi agli ingressi della Cittadella dalle ore 13 alle 14 per vederla trasformata in un immenso catering all’aperto». Lo dichiara la CISAL (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori), denunciando tutte le situazioni critiche di una sede faraonica sì, ma «ancora lontana dal conseguimento dei diritti e dei servizi dei dipendenti e dei visitatori», spiega.

UN CATERING AL POSTO DELLA MENSA. «Manca una mensa! Centosessanta milioni di euro non sono bastati – commenta la CISAL – per fornire ai dipendenti un servizio mensa. I pasti vengono serviti dal bagagliaio delle auto che intorno all’ora di pranzo occupano gli ingressi della sede. A parte le attenzioni sull’igiene e sulla sanità – che in questa situazione lasciano molto a desiderare anche in considerazione di un olezzo davvero imbarazzante oltre che inquietante: verosimilmente quello degli scarichi fognari – i dipendenti sono costretti a rinunciare anche alla convivialità in un ambiente decoroso».

MANCANZA DI UN BAR. Mensa, ma non solo. Manca anche il bar. «Si spendono sette mila euro per il precetto pasquale – aggiunge la CISAL – però il governatore Oliverio, evidentemente, non pensa che ai fini della produzione lavorativa un caffè, opportunamente servito e non con i tristi distributori automatici, sia importante per favorire l’attenzione intellettuale. E non solo quella spirituale dei dipendenti… In questi giorni abbiamo appreso che alcune sigle sindacali si stanno prendendo addirittura il merito di “aver impresso una forte accelerazione all’approvazione di un bando di gara per la concessione del servizio di bar-ristorazione veloce e ristorante…” il merito, certamente, non è attribuibile a questi ultimi».

ASSENZA DELLE PIÙ ELEMENTARI DISPOSIZIONI SANITARIE. La CISAL non si ferma qui, passa al setaccio tutte le discrepanze di una struttura che fa acqua da tutte le parti. E la sicurezza sanitaria non fa eccezione. «All’interno lavorano circa 1.700 dipendenti e a questi bisogna aggiungere tutti i cittadini che vi si recano ogni giorno per richieste e documentazioni. Ebbene, nei diversi piani manca un minimo di assistenza sanitaria immediata, le cassette di pronto soccorso e un defibrillatore per i casi più urgenti. Una mancanza piuttosto grave che, ci auguriamo, la Giunta, dall’alto della sua postazione, possa prendere presto in considerazione».

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L’ANARCHIA DEI PARCHEGGI. La Cittadella, come una piccola grande città. Ma anche meno, molto meno. Nell’area dei parcheggi sosta, invece, «l’anarchia più incontrollata».  «Nelle città “normali” vige il codice della strada. Vi sono le strisce blu per i residenti e le strisce bianche per tutti. Ma mai ci è capitato di verificare parcheggi riservati a dirigenti, a politici e, infine, parcheggi riservati agli altri che svolgono un’altra attività. E non è solo questo. Qui fa da sovrana l’anarchia più incontrollata. Allora, abbiamo il grande parcheggio davanti alla struttura per i dipendenti e per i visitatori; il parcheggio per i dirigenti che, non mi capacito come sia occupato sistematicamente anche dai soliti amici degli amici; e, infine, il parcheggio “politico”, per il presidente e il suo entourage comodamente a due passi dagli ascensori interni. Si tratta di una situazione davvero al limite della legalità. Ma non solo. Ci sono dei dipendenti che talvolta finiscono di lavorare tardi, tra cui molte donne, e sono costretti a farsi anche un chilometro al buio pur di raggiungere la propria automobile che, certe volte, per mancanza di spazio, viene parcheggiata lontano dall’asfalto, nella terra battuta. Non è possibile che nel 2016 si verifichino situazioni di questo tipo – tuona la CISAL – E non è tutto. Mancano una copertura fino all’ingresso per proteggere le persone dalla pioggia e le pensiline per gli autobus e i pullman. Un tempo, prima della creazione del posto di vigilanza, quasi un avamposto militare davanti alla Cittadella, i pullman di linea riuscivano a fare manovra, far scendere le persone e tornare indietro. Oggi assistiamo alle “fermate improvvisate” senza un minimo di criterio. Spesso viene utilizzata, come fermata, finanche la rotatoria della provinciale con grande rischio e grave pregiudizio per gli utenti. A proposito segnaliamo i molti dipendenti che hanno subito incidenti con riconoscimento da parte dell’Inail di infortuni accorsi sul luogo di lavoro oppure mentre vi si recavano. L’articolo 3 della nostra Costituzione, evidentemente, – ammonisce sempre la CISAL – vale per tutto il territorio italiano tranne che per la Casa dei Calabresi!».

PULIZIA FATTA ALL’ACQUA DI ROSE. Fin qui la carenze dei servizi infrastrutturali posti all’esterno. Ma le défaillance si trovano anche all’interno. «Il servizio di pulizia è carente. Non si sa se per mancanza di personale. Sta di fatto che la polvere la fa da padrone in tutti gli ambienti. Così come mancano i cestini igienici nei bagni, soprattutto delle donne».

L’UFFICIO DEL PROTOCOLLO COME UN TOPOLINO DALLA MONTAGNA. L’ufficio più importante che mette in comunicazione la Cittadella amministrativa con tutti i calabresi: il Protocollo. «La montagna ha partorito il topolino! Si tratta di una stanza di ridicole dimensioni rispetto alle esigenze per  dipendenti e cittadini, costretti a sgomitare per farsi spazio. Invitiamo, pertanto, i vertici della Regione a fare un sopralluogo per verificare di persona quanto stiamo riportando perché prendano provvedimenti immediati. Trattasi di una situazione davvero paradossale se pensiamo alle dimensioni della Reggia di Caserta calabrese, in cui, rammentiamo, manca addirittura un archivio cartaceo per le attività amministrative che chiude, anzi apre, una voragine sulla reale utilità di una cattedrale nel deserto».

ASSENZA DI SPAZI PER L’INFORMAZIONE SINDACALE. «Hanno dimenticato anche gli spazi per le bacheche sindacali. E, nonostante, siano stati individuati i locali per le attività sindacali, ancora non sono stati resi operativi. Forse, sempre per l’articolo 3, la nostra Regione non gradisce che vengano evidenziate anomalie ed irregolarità per migliore i servizi», chiosa la CISAL.

INAUGURAZIONE DI MATTARELLA E DINTORNI. A questo punto, la domanda nasce spontanea: «Considerata l’assenza di tutti i servizi di cui dovrebbe usufruire la Cittadella Regionale (e aggiungiamo anche altri previsti sulla carta: un istituto bancario, l’ufficio postale, il museo e l’asilo nido), non sarebbe stato opportuno trasferire dapprima i servizi “utili” per il lavoratore e poi i lavoratori? Forse che sì. Ma così facendo Mattarella non avrebbe fatto in tempo ad inaugurare la casa dei calabresi. E forse neanche il suo successore al Quirinale», chiude sardonica la CISAL.

 

Le foto che corredano l’articolo sono state inviate unitamente al comunicato stampa della CISAL, pubblicato integralmente. 

Presidente Oliverio: “Vogliamo che l’acqua resti un bene pubblico”

CATANZARO – Il Presidente Mario Oliverio è intervenuto alla conferenza stampa organizzata da Coldiretti e Anbi Nazionale e Calabria nella “Sala Oro” della Cittadella Regionale, in previsione della giornata mondiale dell’acqua di domani, 22 marzo. “Ringrazio Coldiretti per aver organizzato questa iniziativa in coincidenza con la giornata mondiale dell’acqua che ci dà l’opportunità di fare una riflessione su questo importante tema. La nostra è una regione che ha una grande ricchezza d’acqua – ha sottolineato Oliverio – quindi una grande risorsa che merita di essere al centro dell’azione di governo. In passato la Cassa del Mezzogiorno ha investito e realizzato grandi opere per consentire all’agricoltura calabrese passi in avanti e, più in generale, alla nostra regione di realizzare opere per una migliore fruibilità della risorsa idrica ad uso civile e d industriale. Negli ultimi quindici/venti anni abbiamo assistito ad un’azione sconnessa, non programmata in modo adeguato, dell’utilizzazione delle risorse finanziarie”.

“Oggi ci  si pone – continua – dinnanzi la necessità di recuperare molto non fatto: vanno riprogrammati con il Governo i grandi invasi previsti come Esaro e Melito e tutte le dighe non utilizzate, come quelle del Metramo e del Menta, che devono essere completate. Oggi che Sorical è in liquidazione e sono in discussione le Province – continua – va ripensata tutta la materia per recuperare i ritardi accumulati, evitare il rischio di un commissariamento e definire nuovi strumenti. La Regione Calabria vuole mantenere l’acqua a gestione totalmente pubblica. Dobbiamo lavorare per dare la giusta attenzione alla risorsa acqua, conl’adeguata azione di governo e la collaborazione di tutti, a partire dai consorzi. Il nostro obiettivo – conclude – è quello di recuperare il massimo di superficie agricola sottesa al sistema irriguo. L’acqua deve ritornare ad avere la necessaria attenzione, perché è un tutt’uno con il territorio”.

I rappresentati sindacali domani incontrano il presidente Oliverio

Catanzaro ( Cz) Primo obiettivo raggiunto per le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uilbi Uil, domani alle ore 16 presso la Cittadella regionale, incontreranno il governatore Mario Oliverio per discutere delle problematiche che investono i Consorzi di bonifica in Calabria, e per avviare più in generale una riflessione sul ruolo e le funzioni degli enti consortili per dare risposte alle esigenze dell’intero comparto agricolo e agroalimentare della regione.  L’impegno all’incontro con il presidente della Regione è stato assunto questo pomeriggio, al termine della lunga riunione alla quale hanno preso parte il vice presidente della Giunta regionale Antonio Viscomi, il capo di gabinetto del governatore Gaetano Pignanelli, il consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri, il presidente del Consorzio Ionio Catanzarese Grazioso Manno affiancato dai dirigenti Mantella e Rotella, il segretario regionale della Fai Cisl Giuseppe Gualtieri con i segretari territoriali Daniele Gualtieri e Francesco Fortunato, il segretario regionale della Flai Cgil Santino Aiello con il segretario territoriale Caterina Vaiti, il segretario della Uilbi Uil Aldo Turquassio e una delegazione di lavoratori.  Nel corso della riunione i rappresentanti sindacali hanno evidenziato la situazione di grave sofferenza in cui versa il sistema consortile calabrese, e in particolare quello della provincia di Catanzaro, soprattutto a seguito dei tagli dei finanziamenti relativi ai capitoli di bilancio regionale a titolo di contributo per la manutenzione delle opere irrigue e delle reti di colo. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto l’integrazione dei capitoli di bilancio, ora del tutto azzerati, e la riscossione dei crediti vantati dagli enti relativamente agli anni pregressi.  L’obiettivo della mobilitazione è la richiesta dell’immediata convocazione di un tavolo partecipato tra organizzazioni sindacali e organizzazioni professionali agricole insieme ai consorzi di bonifica per discutere di come portare a normalità la situazione dei consorzi di bonifica, che devono essere punto di riferimento al servizio dell’agricoltura e dell’agroalimentare in tutta la Calabria.  La mancanza di un doveroso sostegno finanziario da parte della Regione Calabria, peraltro previsto inequivocabilmente da specifiche leggi regionali, non consente infatti agli enti consortili di prevedere una regolare programmazione pluriennale ben strutturata che punti sulla qualità dei servizi che dovrebbero essere garantiti alle aziende agricole e al territorio, principali beneficiari delle attività poste in essere dai Consorzi di Bonifica e previste dalla normativa di indirizzo nazionale e regionale.  I rappresentanti sindacali hanno evidenziato che non è a rischio soltanto il futuro lavorativo di alcune decine di lavoratori, ma è l’intero comparto agricolo ed agroalimentare ad essere condizionato dal fatto che le imprese agricole si vedono ridotti, e nella qualità e nell’efficienza, servizi fondamentali che devono essere garantiti dai consorzi, come la bonifica e la manutenzione del territorio, la pulizia dei fossi, gli interventi sulla rete di colo. La protesta non punta quindi soltanto a difendere i lavoratori dei consorzi, che pure vivono una situazione difficile per l’avvio della procedura di licenziamento collettivo di diverse unità lavorative, per il mancato versamento degli oneri contributivi, per la drastica riduzione fino delle giornate lavorative per gli addetti alla rete di colo e all’irrigazione, ma la volontà è quella di difendere quelle aziende che rappresentano il motore dell’economia e che devono essere messe nelle condizioni, attraverso la garanzia di servizi efficienti e di qualità, di creare sviluppo ed occupazione sana e rispettosa dei diritti dei lavoratori. Il vice presidente Viscomi ha condiviso le riflessioni esposte dai sindacati, dando disponibilità ad un confronto più ampio e complessivo sul ruolo dei consorzi e sulla loro organizzazione che, secondo quanto sostenuto dai rappresentanti sindacali, deve essere improntata ad una gestione manageriale efficiente, alla programmazione delle attività, alla valorizzazione delle professionalità esistenti, alla possibilità di impiegare in maniera produttiva le tante opportunità che arrivano dal Psr.

Il dirigente Cisal Fpc contro Tansi per lo spostamento della sala operativa della Protezione Civile

Catanzaro ( Cz) – “Siamo costretti nuovamente e nostro malgrado a ritornare sull’argomento “Tansi” il dirigente della Protezione Civile Regionale, o almeno di quello che ne rimane, viste le continue richieste di trasferimento e l’attività istituzionale ridotta a mere pubblicazioni non autorizzate e di facciata su Facebook”. E’ quanto si legge in un comunicato di Gianluca Tedesco, dirigente sindacale della CISAL FPC, che interviene nuovamente sulla gestione della protezione civile calabrese e, dopo le polemiche dei giorni scorsi, attacca nuovamente il dott. Tansi responsabile regionale del settore. “Oggi siamo impegnati a rivendicare i diritti della moltitudine di lavoratori che si vedono umiliati e mortificati professionalmente dal dott. Tansi – scrive Tedeschi- che ha ben pensato, infatti, di trasferire la Sala Operativa di Protezione Civile presso lo stabile ex COMALCA dotato di un solo servizio igienico, impianti elettrici non adeguati alle vigenti normative e schermature alle finestre con poster affissi dai dipendenti!!! Per il dirigente della CISAL, una situazione paradossale, dove alcuni centri di prima accoglienza per immigrati, sono ben più decorosi degli ambienti in cui sono costretti ad operare i dipendenti di Protezione Civile in turno H24, sia di giorno che di notte, sia nei giorni feriali che in quelli festivi. Il tutto nell’effimera speranza che non si verifichi una qualche emergenza e personale di altri Enti (Calabria Verde, Vigili del Fuoco, etc.) non siano costretti a ritrovarsi insieme nei citati locali”. “Certo – continua Tedesco –  migliore sorte non è spettata ai funzionari allocati al piano terra della Cittadella Regionale, stipati come sardine in scatola con il buon dott. Tansi a controllarli a mò di pericolosi ergastolani pronti a fuggire in qualsiasi momento. Pertanto riteniamo utile e necessario un approfondito sopralluogo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Regionale al fine di verificare la sicurezza nei due predetti luoghi di lavoro, mentre per la verifica della sussistenza dei requisiti igienici e sanitari ci riserviamo di informare gli uffici preposti. Una situazione di grande disagio, aggravata dal fatto che a tutt’oggi non si è avuta alcuna risposta, né alcuna disponibilità di incontro al fine di capire il destino degli autisti che, utili in emergenza, sono stati poi bistrattati e criticati nonché trattati da incapaci dallo stesso Tansi che li ha lasciati a languire, diversamente degli altri dipendenti trasferiti alla Cittadella Regionale, in un limbo lavorativo veramente mortificante nella vecchia sede ex COMALCA. Un trattamento veramente indegno ed indecoroso oltre che immotivato e depauperante di risorse professionali e lavorative che invece si sono rivelate fondamentali nella gestione delle passate emergenze. Per ultimo, ma non per importanza, facciamo notare al dott. Tansi che ad oggi, e siamo a fine febbraio, non ha provveduto in alcun modo ad assegnare a tutti i dipendenti i carichi di lavoro, strumento necessario al corretto funzionamento dell’Ufficio ma anche ineludibile al fine della successiva valutazione della performance dei dipendenti. Il significato della presente quindi è quello di invitare il dott. Tansi ad impiegare meno energie e sforzi per auto elogiarsi su social media ed impiegare le sue capacità e quelle dei suoi collaboratori al fine realmente di rimettere in piedi il Settore di Protezione Civile, oramai allo sbando, partendo magari dalla rivalutazione e professionalizzazione di tutti i dipendenti che ci vedranno sempre e comunque in prima linea a difendere i loro diritti”.

La Cittadella regionale scenario di un Seminario a livello nazionale

CATANZARO – La Regione Calabria, su impulso del Vicepresidente della Giunta, Antonio Viscomi, ha organizzato per il prossimo diciotto marzo, nella Sala “Verde” della “Cittadella” regionale, un Seminario a carattere nazionale, per il quale è stato chiesto il patrocinio della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, con i componenti degli Organismi Indipendenti e dei Nuclei di Valutazione delle Regioni e delle Province autonome.

“L’incontro di studio – informa una nota dell’Ufficio stampa – è finalizzato ad avviare una riflessione che, partendo dalle esperienze concrete maturate nelle regioni, evidenzi i risultati conseguiti e le prospettive, anche in concomitanza con l’avvio del nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020, focalizzando l’attenzione sull’effettiva utilità dei sistemi di misurazione della performance, organizzativa e individuale, quale leva per monitorare le performance della fase attuativa della programmazione comunitaria. Tale momento di confronto è in linea con l’esigenza che l’avvio della nuova programmazione sia accompagnato dall’attuazione delle misure previste dai Piani di Rafforzamento Amministrativo che costituiscono una leva fondamentale per consentire all’organizzazione delle regioni di affrontare adeguatamente le sfide poste dagli obiettivi tematici dei Programmi operativi regionali, anche attraverso una opportuna incidenza sulla valutazione individuale.

Finalità del seminario sono: favorire lo scambio delle diverse metodologie adottate e delle prassi valutative sviluppate, stimolare una riflessione sui risultati conseguiti ed analizzare le criticità ed i percorsi di miglioramento intrapresi, individuare, partendo da casi concreti, le condizioni di efficacia della valutazione al fine del cambiamento organizzativo e della crescita del personale, avviare, anche mediante l’individuazione di obiettivi comuni, un percorso costante di confronto e collaborazione tra le varie realtà regionali. Saranno presenti autorevoli relatori provenienti dalle seguenti regioni: Trentino Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Umbria, Lazio, Puglia, Basilicata. Si tratta di un evento che viene realizzato per la prima volta in Italia, dall’entrata in vigore del d.lgs. 150/2009, e presenta una rilevanza significativa sia perché si svolge in Calabria e sia per l’alta adesione, sintomo di una esigenza diffusa di confronto e di scambio di esperienze. Nei prossimi giorni verrà diffuso il programma definitivo del seminario e la scheda di adesione”.

Sondaggio sul nome della cittadella regionale

CATANZARO – Saranno i cittadini a decidere il nome della nuova sede della Giunta regionale.

Sul sito ufficiale del Comune di Catanzaro è stato infatti lanciato un sondaggio on line con cinque opzioni tra cui scegliere.
Attraverso l’accesso al link www.comunecatanzaro.it, cliccando sul banner presente nella homepage “Esprimi la tua opinione. Quale nome per la cittadella regionale?” comparirà la pagina con le seguenti opzioni: Palazzo della Calabria, Palazzo Cassiodoro, Palazzo degli Itali, Palazzo delle Aquile, Citta’ del Sole.

La proposta più votata poi sarà sottoposta alla Presidenza della Giunta regionale che, essendo proprietaria dell’immobile, ha la competenza dell’intitolazione.