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Braccianti stipati nel portabagagli, denunciate 18 persone per immigrazione clandestina

MONTEGIORDANO (CS) – Denunciate dalla Guardia di Finanza di Montegiordano 18 persone per caporalato e immigrazione clandestina; identificati 56 soggetti reclutati in violazione dei contratti nazionali
e provinciali del comparto agricoltura.

I Finanzieri cosentini, impegnati in posti di controllo nell’area urbana di Roseto Capo Spulico (CS) hanno sottoposto a fermo – tra gli altri – sette furgoni in cui erano stipati, alcuni anche all’interno del vano portabagagli, in condizioni degradanti, cinquantasei braccianti agricoli stranieri di nazionalità pakistana, nigeriana, bulgara e rumena, provenienti dalle campagne lucane dove avevano prestato la propria manodopera presso aziende agricole. I braccianti sono stati quindi accompagnati presso gli uffici della Tenenza per essere identificati ed escussi a sommarie informazioni, anche con l’ausilio di interpreti. Sulla base delle dichiarazioni fornite e della documentazione rinvenuta a bordo dei mezzi, è emerso che gli stessi erano stati reclutati in violazione dei contratti nazionali e provinciali del comparto agricoltura ed impiegati presso le agricole percependo paghe nettamente inferiori a quanto stabilito dalle norme contrattuali.  Dopo aver accertato l’identità di tutti i braccianti fermati, è emerso che sette di loro erano in
possesso di permesso di soggiorno scaduto e privi di richiesta di rinnovo.

All’esito dell’operazione sono stati deferiti, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore dr. Eugenio Facciolla, 11 “caporali” (tra cui i tre titolari delle aziende lucane) in concorso tra loro, per violazione all’art. 603 bis c.p. (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro) per il quale rischiano la reclusione da uno a sei anni e la multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato.

Sette i braccianti irregolari segnalati alla Procura della Repubblica per violazioni al testo
unico sull’immigrazione. L’attività svolta si inquadra in un più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza per la tutela della legalità economica e la repressione
dei reati in materia tributaria.

Vibo, blitz in uno stabile , scoperta bisca clandestina

VIBO VALENTIA – C’è anche un giocatore di poker di fama internazionale di 54 anni, originario del Vibonese, tra le persone denunciate dai carabinieri e dalla Guardia di finanza che hanno operato un blitz in un locale del capoluogo scoprendo una bisca clandestina.

I militari, circondato lo stabile e rese inoffensive le vedette, hanno fatto irruzione cogliendo in flagranza i giocatori seduti ai tavoli con ingenti quantitativi di fiche. Il locale è stato sequestrato così come diverse migliaia di euro in contanti custodite nella cassa del locale. Recuperati anche documenti su cui erano annotati i nomi dei giocatori e la quota versata. I denunciati sono il legale rappresentante del circolo – il giocatore di poker – accusato di esercizio aggravato di gioco d’azzardo ed altre 8 persone, venute anche da fuori provincia, accusate di partecipazione a giochi d’azzardo. Secondo gli investigatori nella bisca erano presenti figure organiche alla ‘ndrangheta. E’ la prima bisca clandestina moderna scoperta nel vibonese.

Fonte e foto Ansa 

Nascondeva pistola clandestina nel materasso, arrestato un 72enne

CESSANITI (VV) – Nascondeva in casa una pistola clandestina e 50 cartucce. Un uomo di 72 anni, con precedenti di polizia, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri a Cessaniti con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni.

La pistola e le cartucce, contenute all’interno di una scatola nascosta in un materasso a sua volta riposto in un armadio dell’abitazione, sono state scoperte dai militari della locale stazione, coadiuvati dalle unità cinofile dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, nel corso di una perquisizione domiciliare.
Tutto il materiale è stato sequestrato e sarà sottoposto agli accertamenti del caso.

Carabinieri chiamati per sedare lite, arrestano uomo per possesso di armi

COSENZA – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile dipendente dalla Compagnia di Cosenza, nella notte appena trascorsa, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, M.M., 33enne cosentino, con precedenti, per il reato di detenzione abusiva di arma clandestina, munizioni e ricettazione.

MILITARI INTERVENUTI PER SEDARE UNA LITE

Nello specifico i carabinieri, seguito richiesta di intervento per una violenta lite familiare tra l’arrestato e la propria convivente, hanno raggiunto l’abitazione  sita in via Guarassano dove, dopo aver calmato le parti, hanno compiuto una perquisizione domiciliare d’iniziativa rinvenendo, nascosta in una scatola posta nella caldaia sita in un terrazzo della camera da letto, una pistola revolver calibro 22, con matricola abrasa, marca BRNO made Czech con 8 proiettili inseriti pronti all’uso ed una scatola contenente altri 92 proiettili dello stesso calibro. Il tutto è stato  sottoposto a sequestro mentre l’uomo è  stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Cosenza a disposizione della Procura bruzia.

Arrestato per introduzione clandestina in un ambiente militare

 

LAMEZIA TERME (CZ) – Pasquale Bonadio, 34 anni, già noto alle forze dell’ordine, ha tentato di introdursi nell’area della caserma dei carabinieri di Lamezia Terme. E’ stato subito bloccato dai militari in servizio ed arrestato per danneggiamento ed introduzione clandestina in un ambiente militare. Non è chiaro se l’uomo abbia sbagliato obiettivo o se l’abbia fatto proprio per farsi arrestare.