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Grande partecipazione alla cerimonia di chiusura del “Farmacontest Cosenza”, tre i gruppi vincitori

 

 

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Cosenza ( Cs) – Porta il nome di “CanWin”, letteralmente tradotto, Può Vincere, l’idea progettuale che ha visto un team di sette giovani aggiudicarsi il primo premio di Farmacontest, il concorso di idee promosso dall’Ordine dei Farmacisti di Cosenza, in collaborazione con Federfarma Cosenza, che ha voluto premiare le nuove idee imprenditoriali e soprattutto innovative in ambito farmaceutico. L’obiettivo principale del Farmacontest, alla sua prima edizione,  è stato quello di creare delle startup nuove e originali, attraverso le quali implementare ed intensificare percorsi formativi volti alla realizzazione di progetti importanti grazie ad un contributo in denaro, ma al tempo stesso indirizzare i partecipanti del concorso all’attuazione di dinamiche innovative sul territorio, cosi da favorire la concretizzazione di nuovi scenari per la figura professionale del farmacista. Veronica Greco, Rossana Miliè, Giorgio Imbrogno, Antonio Bosco, Marilena Romio, Tania Murdaca questi i giovani che si sono aggiudicati il primo premio, per un valore di tremila euro e ai quali sarà data l’opportunità di svolgere un periodo  di pre-incubazione e spazio in Co-Working per la durata di 1 anno presso il Technest. “Da soli si può perdere o vincere. Insieme si può solo uscire vincitori”. Questo lo slogan della loro idea imprenditoriale “CanWin”, una vera e propria piattaforma multilivello in grado di interfacciare oncologi, farmacisti e pazienti, nata dall’esigenza di applicazioni mirate su questo target. La premiazione si è svolta lo scorso venerdì in una affollatissima Sala Quintieri del Teatro Rendano, dove hanno preso parte tra gli altri anche il presidente dell’Ordine dei Farmacisti Eugenio De Florio, il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, il direttore generale dell’Asp Raffaele Mauro. Un concorso, quello del Farmacontest, che si è avvalso della preziosa collaborazione dell’Università della Calabria, la quale aprirà le porte ai vincitori per il periodo previsto.  Una manifestazione assai importante, durata diversi mesi, che darà, quindi,  l’opportunità a giovani farmacisti di realizzare in concreto le loro idee, sia a livello di tecnologie informatiche nel settore, sia a livello di servizi per il paziente, passando dalla cosmesi al benessere, dalla nutraceutica alle nuove applicazioni, nonché alle idee destinate ad abbattere i costi e migliorare le rese finanziarie nella sanità pubblica. Una vera e propria business competition, così è stata definito il Farmacontest, con oltre 150 iscritti, che ha premiato anche altri due progetti, classificatisi a pari merito al secondo posto.  “E-whip”, ideato da Sante Pirillo, Eliana Zumpano e Gianmario Coltellaro  e  “Pharma-Outlet” creato da  Mirando Bruni, Carmelo Andò, Marco Chiappetta, Francesco Mungo e Anna Pisano. Ad entrambi i gruppi è andata una somma in denaro pari a mille euro e un periodo di sei mesi di Co – Working presso il Talent Garden Cosenza.  Una prima edizione, dunque, assai partecipata e che ha già dato appuntamento al prossimo anno. Un concorso, unico nel suo genere a livello nazionale, che ha fortemente voluto, grazie ad un team organizzativo altamente qualificato, aiutare e supportare i partecipanti nella realizzazione dei loro programmi e, un po’ anche dei loro sogni, con l’augurio che il Farmacontest sia per tutti i partecipanti, vincitori e non, un importante trampolino di lancio nel mondo del lavoro.

 

Raffaella Aquino 

 

 

 

 

 

Nel segno del co-working nasce la nuova rete di “Interazioni Creative”

interazioni creativeE’ la terra delle promesse mai mantenute. Dei fondi destinati a chi i soldi ce li ha. Dei lavori affidati ai figli e agli amici di. E’ la terra dei raccomandati, dei “volenti o nolenti”, di quelli che parlano troppo e fanno sempre di meno, di quelli che si sentono tranquilli perché hanno la giusta furbizia che li aiuterà a scavalcare il mondo. E’ la terra della bellezza e del rimpianto. Quella da cui i giovani rifuggono e che gli adulti rovinano con le loro mani. Almeno nella gran parte dei casi.

Ce ne sono altri di casi, invece, in cui questi stessi giovani si rimboccano le maniche, danno forma ai loro sogni, senza chiedere aiuto a nessuno. Almeno non a qualcuno troppo potente. Giovani che nascono avvocato, che sono innanzitutto donne, poi mamme e infine creative. Fiumi in piena che straripano idee e con quelle desiderano travolgere i talenti intorno a loro. Una di loro è Deborah De Rose, fondatrice della nuova realtà emergente “Interazioni Creative” che da sabato 10 ottobre, darà ufficialmente inizio alla sua battaglia per il talento, nella città di Cosenza. Una nuova realtà destinata a risvegliare, coadiuvare, far interagire personalità disparate e travolgenti che abbiano il coraggio di collaborare al fine di rendere la loro Regione, il loro Paese, un posto migliore in cui la parola d’ordine diventi “meritocrazia” e il comandamento numero uno sia “voglia di fare”. Nessun finanziamento, nessun fondo perduto. Deborah è solo una donna con il coraggio di cambiare, in grado di intercettare quelli che lei ama chiamare “i bisogni della  Rete”, in una società dove la parola digitale fa spesso rima con virale, lei punta a creare relazioni che abbiano la capacità di far nascere, crescere e risolvere nuovi bisogni. Fisici, prima ancora che virtuali.

Un insieme sinergico di relazioni dove non esistono limiti professionali. Artigiani, comunicatori, artisti, liberi professionisti che potranno avvalersi di un piccolo spazio comune, arredato da altrettante giovani personalità che hanno già sposato il progetto e che hanno contribuito, fattivamente, alla realizzazione di quello che diverrà luogo di incontro e scambio per quanti, gratuitamente, vorranno far parte di questa comunità. Un vero e proprio laboratorio di idee che si propone di incontrare l’esigenza di chi non ha uno spazio fisico di cui avvalersi, nel tentativo di riuscire a soddisfare, tramite la costruzione di workshop, momenti di incontro, presentazioni di libri e quant’altro, un mercato virtuale in cui domanda e risposta possano ritrovare la giusta complementarietà.

Tempo di cambiamenti, dunque. E di novità positive. Di quelle che hanno il compito di risvegliare dal torpore una città e una regione da troppo tempo bisfrattata, mal curata, “sfortunata” (ndr  La Terra dei recinti).  Una città dove termini come co-working, collaborazione, cooperazione, sono spesso stelle cadenti in una notte piena di nuvole. Impossibili da riconoscere anche quando scivolano davanti ai nostri occhi. Ma che cadono comunque. E che da sabato 10 ottobre, alle 18.00, nella sede di  via Don Gaetano Mauro n.30, inizieranno a far luce. Una di quelle dalla quale sarà impossibile non rimanere abbagliati.

Lia Giannini