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Uccisione piccolo “Cocò”, inflitti due ergastoli

COSENZA Sono stati condannati all’ergastolo Faustino Campilongo, di 42 anni, e Cosimo Donato, di 41, imputati dell’omicidio di Nicolas “Cocò” Campolongo, il bambino di tre anni assassinato il 16 gennaio del 2014 a Cassano allo Jonio. Nella stessa occasione furono uccisi il nonno del bambino, Giuseppe Iannicelli, e la compagna marocchina di quest’ultimo, Ibtissam Touss.

I cadaveri carbonizzati delle tre vittime vennero trovati all’interno dell’automobile incendiata di Iannicelli.
La sentenza di condanna per Campilongo e Donato é stata emessa dalla Corte d’assise di Cosenza, presieduta da Giovanni Garofalo. La condanna al carcere a vita per i due imputati era stata chiesta dal Procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto. Per i due, inoltre, é stato disposto l’isolamento diurno per sei mesi. Movente del triplice omicidio, secondo l’accusa, la volontà di Campilongo e Donato di non sottostare più agli ordini di Iannicelli nell’attività di spaccio della droga.

Museo del Fumetto Cosenza, anche Brunori all’inaugurazione della mostra su Charlie Hebdo

COSENZA – Verrà inaugurata sabato 9 aprile alle ore 17,00 presso il Museo del Fumetto di Cosenza la mostra dedicata alla satira politica e, in particolare, a una rivista, Charlie Hebdo, punto di riferimento nel panorama satirico internazionale e tristemente balzata alla cronaca per i tragici fatti del 7 gennaio dello scorso anno. Ricco il programma di sostegno all’inaugurazione del percorso espositivo che vedrà la partecipazione di tanti nomi importanti del panorama artistico e musicale, mentre nuovi nomi continuano ad aggiungersi a quelli già confermati. Si parte con Hettaruzzu Hebdo, una miscela di talk con protagonisti Vincenzo (Guru) Iacoianni, Antonello Anzani, Nunzio Scalercio, Peppe Febbraio e Nicolò Savini. In seguito, è la volto del cantautore Dario Brunori che accompagnerà con una mini peCharlie Hebdorformance chitarra e voce l’apertura della mostra su Charlie Hebdo; quindi toccherà ad Aldo D’Orrico aka Al The Coordinator e a Ilaria Montenegro. La retrospettiva prevista al Museo del Fumetto è la prima dedicata a Charlie Hebdo che viene messa in opera in Italia: in mostra le migliori cover realizzate da Coco, Riss, Luz, Chaterine, Charb, Tignous, Honore, Reiser, Gèbè, Wolinsky, membri della redazione francese. Nel giorno dell’apertura la disegnatrice Coco e Marika Bret, redattrice della rivista incontreranno il pubblico e presenteranno il libro postumo di Charb, storico editore della rivista francese, dal titolo “Ridete, per Dio” (Piemme Edizioni), scomparso assieme al disegnatore Wolinsky nel corso dell’attentato di matrice terroristica costato la vita a ben dodici persone. E proprio la disegnatrice Coco fu presa in ostaggio dai due terroristi nel triste giorno di gennaio dello scorso anno e costretta a immettere il codice numerico per aprire la porta dell’edificio, prima di essere portata al secondo piano dove assistette agli omicidi di Wolinsky e Cabu, per poi nascondersi sotto una scrivania riuscendo, così, ad aver salva la vita.

La mostra, realizzata col patrocinio di Institut français d’Italie e Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ripercorre la storia della rivista dal 1970 ai giorni nostri, da quando, cioè, il giornale prese il suo attuale nome: “Charlie” era riferito al fatto che il giornale pubblicasse le strisce a fumetti dei Peanuts, il cui protagonista è Charlie Brown; “Hebdo” è l’abbreviazione di “hebdomadaire” (settimanale). Dopo una chiusura decennale per scarse vendite, il giornale riaprì i battenti nel 1992 sotto la guida di Philippe Val e del fumettista Charb. In questi anni, “Charlie Hebdo” ha ospitato i disegni di alcuni dei fumettisti più famosi della Francia che spesso l’hanno reso oggetto di astio. Non meno nota della strage del 7 gennaio 2014, l’esplosione che colpì la sede nel 2011. In quel caso, il numero uscito il giorno dopo l’attentato mostrava un disegno di Maometto che avrebbe inflitto cento frustate a chi non fosse “morto dal ridere” leggendo la rivista.

 

 

 

 

 

 

Serie A Corigliano Futsal Ingaggiato Coco

CORIGLIANO (CS) Il Corigliano Futsal ha ufficializzato nelle ultime ore l’acquisto di Nuno Alexandre Moreira Vieira alias Côco. Il neo calcettista, di nazionalità portoghese, vestirà la casacca biancazzurra nel prossimo torneo di A italiana 2015- 2016. Coco è un laterale offensivo mancino e nelle ultime tre annate ha militato nel massimo torneo russo col club del Novaya Generatsiya. Classe ’81, l’iberico prima di arrivare in Russia ha giocato nel Miramar, Fundação Jorge Antunes, con un  intervallo nel Benfica, Alpendorada, Belenenses, Modicus e Freixieiro. La società jonica lo ha voluto grazie al lavoro del ds Forace che era da tempo sulle sue tracce. Coco già a disposizione della comitiva allenata dal nuovo allenatore Adelmo Pereira alla sua prima esperienza da tecnico nella massima categoria del calcio a 5 nazionale. Coco è contento di aver sposato la causa e pronto ad elargire il suo contributo per la sua nuova formazione. Il portoghese sta stringendo familiarizzano con i suoi nuovi  compagni di squadra, dirigenza e staff tecnico e presto conoscerà anche i tifosi.

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La preparazione, frattanto, prosegue celere in attesa di conoscere anche gli altri due innesti che dovrebbero essere annunciati da qui alle prossime ore o giorni.  Pereira e il suo vice Toscano sono al lavoro così come  il preparatore dei portieri Mimmo Vangieri.  Il preparatore atletico non sarà, invece, Sangineto che causa orari e altri impegni già presi non potrà offrire le proprie mansioni. Si attendono buone nuove dal mercato per puntellare e perfezionare la rosa biancazzurro mentre a breve dovrebbero essere stabilite anche le prime amichevoli sia in loco che in altre piazze.  Società di patron Olivieri impegnata su più linee  per apportare al comparto e al progetto novità e nuove pianificazioni.  Attese indicazioni precise.

Cristian Fiorentino