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Ritorno a Rossano del Codex Purpureus Rossanensis

www.turisticalabria.it
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ROSSANO (CS) – Soddisfazione piena per il ritorno a Rossano del Codex Purpureus Rossanensis, celeberrimo evangelario miniato su fogli di pergamena color della porpora, forse il più antico libro illustrato della storia, tanto che dal 2015 è divenuto ‘Patrimonio dell’Umanità. Il Codex è stato oggetto di un accuratissimo restauro durato tre anni presso l’Istituto Centrale per il Restauro. Si è così reso ancora più prezioso il suo valore incommensurabile. Anni di studio e analisi sofisticate hanno confermato l’origine orientale del Codex, attorno al VI secolo.Il  Codex Purpureus Rossanensis torna a Rossano accolto da Monsignor Giuseppe Satriano vescovo di Rossano-Cariati. Sarà  esposto al pubblico dal 2 luglio nelle sale del Museo Diocesano di Rossano Calabro.

A Rossano II Premio Internazionale Itinerante di Poesia “Dal Tirreno allo Ionio” alla scoperta del Codex Purpureus Rossanensis

12196217_10206925039957522_567181097160425495_nROSSANO (CS) – Il prossimo 5 dicembre alle ore 17,30 presso il Palazzo della Cultura San Bernardino nel centro storico del Comune di Rossano, si svolgerà  la cerimonia di premiazione del  “II Premio Internazionale Itinerante di Poesia ‘Dal Tirreno Allo Ionio’ – In viaggio con Giosuè Carducci alla scoperta del Codex Purpureus Rossanensis”, indetto dalla Fondazione Roberto Farina Onlus, con il patrocinato del Comune di Rossano, del sodalizio culturale tra la prestigiosa Società “Dante Alighieri”  e “I Parchi letterari  e dell’Ateneo Tradizionale Mediterraneo” e con la collaborazione del “Museo Delle Conchiglie” di Roseto Capo Spulico. Il concorso è aperto a tutti gli scrittori, italiani e stranieri, purché presentino opere in linguaitaliana e abbiano compiuto alla data di scadenza del bando il diciottesimo anno di età. È, inoltre, possibile partecipare con una sola poesia (edita o inedita), che non dovrà superare i 30 versi di lunghezza, titolo e spazi esclusi e senza alcuna firma da parte dell’autore (se edita bisognerà citare la fonte). Il tema del concorso, al quale attenersi, è la dimensione spirituale: ciò che attiene all’ introspezione, agli archetipi del profondo, a quel salto nell ’oltre ove si cerca l’equilibrio tra l’apollineo e il dionisiaco, tra l’ombra e la luce, ciò che più si avvicina alla libertà spirituale della dimensione “Anima”. La scelta utilizzata non definisce la cristianità del tema, in quanto la Fondazione Farina s’ispira a quei principi laici che garantiscono piena libertà d’espressione. Lo stesso Codex Purpureus, del resto, richiama semplicemente una sfaccettatura della dimensione spirituale.Ad essere premiata sarà, quindi, la potenza evocativa della stessa lirica. I testi devono essere completi di tutte le informazioni richieste, la mancanza di alcune delle quali comporterà l’esclusione dal concorso.

La commissione del concorso è composta da personalità eminenti della cultura e del giornalismo: presidente di giuria l’illustre poeta e scrittore Dante Maffia , insieme a Giovanni Mulé (Presidente del Premio), Antonio Farina (Presidente della Fondazione) e la poetessa Anna Lauria (delegata da Dante Maffia). Tale commissione selezionerà le 30 migliori poesie e il suo giudizio sarà inappellabile e insindacabile.

Nel corso della serata di premiazione sarà anche possibile, grazie al contributo del “Museo delle Conchiglie” di Roseto Capo Spulico, ammirare le collezioni, provenienti da tutti i mari del mondo. Ospite d’onore dell’evento sarà la poetessa e scrittrice Giovanna Mulas, già candidata due volte al Nobel per la Letteratura in passato, protagonista di un breve reading poetico.

Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili qui:

https://www.facebook.com/events/684264398375934

Anna Maria Schifino

Codex tornerà a Rossano a inizio anno

indexROSSANO  – Il Codex Purpureus Rossanensis, antico evangeliario greco, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sarà riportato nel museo diocesano di Rossano entro i primi mesi del prossimo anno. Lo ha annunciato l’arcivescovo della diocesi Rossano-Cariati, monsignor Giuseppe Satriano. “Il testo sacro – ha detto monsignor Satriano – che è un coagulo di storia e di arte è al momento a Roma all’Istituto centrale per il Restauro ed i lavori sono quasi ultimati”.

Codex Purpureus Rossanensis Patrimonio dell’Umanità

indexIl Codex Purpureus Rossanensis Patrimonio dell’Umanità. Il riconoscimento dell’Unesco al monumento vivente tra i più importanti custoditi in Calabria è sicuramente una delle conquiste più importanti che la nostra Città ed il suo territorio hanno conseguito nella storia recente. Un risultato che infonde fiducia ed ottimismo nella nostra comunità e che, mi auguro, possa dare le giuste e definitive motivazioni al mondo dell’imprenditoria locale e ai giovani per intraprendere, nel solco di una promozione turistico-culturale potenzialmente più ricca e qualificata, nuove azioni di marketing. Questo è sicuramente un dono per la nostra comunità, per il quale rendiamo grazie alla Chiesa diocesana e all’Ordinario Militare d’Italia già arcivescovo di Rossano-Cariati S.E. Mons. Santo Marcianò, che hanno dato impulso al percorso di riqualificazione del prezioso Evangeliario. Rossano Città del Codex è una realtà, un progetto che, a partire da oggi, assume maggiore consistenza, gioviamocene per creare sviluppo.

 

Il sindaco Giuseppe Antoniotti commenta con grande soddisfazione la notizia, giunta nella serata di ieri (sabato, 10 ottobre 2015), della conclusione del lungo iter del Memory of the World dell’Unesco che ha elevato il Codice Purpureo a Patrimonio universale dell’Umanità.

 

Per la Città del Codex e per il territorio della Sibaritide si prospetta un’opportunità importante di sviluppo e di crescita – dichiara il Sindaco – che dovremo saper cogliere al meglio. Credo che attorno al Codex d’ora in poi dovranno ruotare tutte le politiche di sviluppo della nostra Città e del comprensorio. Con particolare attenzione alla crescita, alla tutela e ad un maggiore rilancio del Centro storico che sarà, in modo più ampio, il custode di questo monumento. E tutto questo dovrà avvenire attraverso il confronto proficuo e costante con la Chiesa diocesana e con l’arcivescovo S.E. Mons. Giuseppe Satriano, che dia vita a un percorso sinergico e virtuoso per la promozione permanente del Codex. Parte da qui, infatti, una sfida importante, quella che accomuna tutte le Città d’arte, come lo è Rossano, che dovremo cercare di vincere tutti insieme. Cioè quella di saper attrarre i grandi flussi turistici, offrendo loro tutti i servizi necessari. Abbiamo risorse culturali e paesaggistiche invidiabili su cui far leva per raggiungere questo obiettivo. Ma abbiamo bisogno anche del supporto di tutte le Istituzioni sovracomunali, a partire dalla Regione Calabria per finire al Governo centrale, che attraverso investimenti ampi e mirati possano dare impulso alla creazioni di nuovi servizi pubblici. Mi farò carico nei prossimi giorni di avviare, insieme a Mons. Satriano, una serie di incontri con gli organi di governo territoriali e nazionali per cercare di creare, in questo senso, un percorso quanto più virtuoso. Certo, in questo momento di gaudio per la nostra comunità – prosegue il Sindaco – non posso non estendere un sentito ringraziamento all’Ordinario militare d’Italia S.E. Mons. Santo Marcianò che nel corso del suo episcopato sulla cattedra di Rossano-Cariati ha avuto la lungimiranza di intraprendere, insieme agli uffici diocesani e ad un nutrito pool di esperti, il percorso difficilissimo di riqualificazione del Codex. Che oggi raggiunge il primo risultato del riconoscimento a Patrimonio universale dell’Umanità. Il prossimo, a breve scadenza, – conclude Antoniotti – sarà quello che vedrà il ritorno del Rossanensis nella sede storica del Museo Diocesano di Arte sacra, nel Centro storico.

Antonelli: promuovere i viaggi d’istruzione per imparare a conoscere le nostre radici

ROSSANO (CS) – L’inizio del nuovo anno scolastico può rappresentare un’opportunità per gli istituti della città di Rossano per avviare nuovi programmi di scambio formativo con culture gemelle o con una radice storica comune a Rossano (Città del Codex).  L’idea è quella di promuovere dei viaggi d’istruzione finalizzati ad ampliare le frontiere del sapere e vivere i luoghi di una memoria comune e condivisa. Tutto questo, attingendo ai fondi della programmazione comunitaria attraverso progetti validi e a lungo respiro.

Lorenzo Antonelli
Lorenzo Antonelli

È, questa, la proposta che il vice presidente del Consiglio comunale di Rossano, Lorenzo Antonelli, lancia all’Amministrazione Antoniotti da inserire nell’ambito di una programmazione turistico-culturale ad ampio respiro ma attuabile da subito attraverso il coinvolgimento degli Istituti scolastici cittadini di ogni ordine e grado.

La valorizzazione della Città del Codex – afferma Antonelli – passa anche dalla capacità di saper incamerare informazioni ed esperienze nuove e allo stesso tempo saperne trasmettere delle altre a chi, attraverso il processo della conoscenza, può avere la possibilità di vivere e scoprire le bellezze presenti nel nostro territorio. “Il Codex, ma non solo. Rossano è ricca di valori aggiunti che si sono stratificati l’uno sull’altro nel corso dei secoli. Dalle chiese agli oratori di età bizantina, dalle centinaia di palazzi gentilizi per finire all’antica rete di mulini, casini, poderi e del Fondaco di Sant’Angelo che hanno rappresentato per secoli il motore trainante della cultura e dell’economia. Perché, allora, non farli conoscere al Mondo?”.

Un tempo – prosegue il vice presidente del Consiglio – negli Istituti cittadini erano più frequenti i viaggi di istruzione in Grecia piuttosto che in Sicilia o nella stessa città gemella di Ravenna o a Grottaferrata, seconda patria di San Nilo. Percorsi, questi, che seguivano un filo logico della memoria. Oggi, invece, le gite scolastiche, quelle poche che ancora si organizzano, hanno mete diverse, più europee e sicuramente interessanti ai fini della conoscenza globale del continente, ma estranee ad un percorso di formazione più attinente alla costruzione di una cittadinanza che attraverso la riscoperta del proprio orgoglio identitario avrà più interesse ad investire nella propria terra.

Nei prossimi giorni – annuncia – formalizzerò all’Assessore alla Pubblica istruzione, Stella Pizzuti, l’idea di promuovere un progetto da destinare a tutti gli istituti rossanesi e del territorio mirato allo scambio culturale scolastico. Un programma di viaggi d’istruzione, elaborato per diverse fasce d’età, che preveda appunto lo scambio di visite tra studenti locali e studenti – conclude Antonelli – di tutte quelle aree o città storiche che hanno radice comune con Rossano e la Sibaritide.

Riproduzione delle tavole del Codice purpureo di Rossano donate a Papa Francesco dall’Arcivescovo Satriano

Le Tavole del Codex Purpureus Rossanensis dell’orafo Domenico Tordo a Sua Santità Papa Francesco. La riproduzione unica a sbalzo su lastra d’argento e dipinta a mano è stata commissionata e donata al Santo Padre dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati S.E. Mons. Giuseppe Satriano nel corso dell’udienza in Santa Marta (Città del Vaticano) dello scorso venerdì 14 novembre 2014. L’opera riproduce l’Ultima cena e la Lavanda dei piedi nella quinta miniatura del prezioso evangelario del VI secolo custodito dalla Diocesi, tra i monumenti viventi più importanti dell’intero patrimonio artistico d’Italia e d’Europa, candidato per il Memory of the Word dell’Unesco.
Un’altra creazione griffata dal giovane maestro orafo crosiota arriva, dunque, nella mani di Papa Bergoglio. La seconda dopo quello consegnata dal Responsabile dell’Unità di cure Palliative e Terapia del Dolore dell’Hospice di Cassano Jonio, Dr. Francesco Nigro Imperiale, in occasione della visita pontificia nella Sibaritide dello scorso 21 giugno 2014.