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Una delegazione della Coldiretti di Crotone incontra il Prefetto

CROTONE (KR) – Questo pomeriggio, si è svolto un cordiale incontro fra Coldiretti di Crotone ed il Prefetto dottoressa Maria Tirone. La delegazione della Coldiretti era guidata dal presidente interprovinciale Roberto Torchia e composta dal direttore Pietro Bozzo e dai dirigenti Vittorio Gangale, Pino Podella e Antonio Bompignano. Il Prefetto ha affrontato con Coldiretti diverse tematiche sull’agricoltura dimostrandosi una conoscitrice attenta e sensibile alle problematiche che sta affrontando il settore in particolare sull’accesso al credito e sulla valorizzazione delle produzioni. Ha ribadito che l’agricoltura e l’agroalimentare, rappresentano il cuore della economia della provincia, anche per il servizio che gli imprenditori svolgono nella sostenibilità ambientale e nella tutela del territorio e del paesaggio. Ha assicurato, che seguirà attentamente le vicende che interessano il mondo agricolo. Nel corso dell’incontro, si è parlato del Consorzio di Bonifica e del ruolo e funzioni che questo importante ente di autogoverno svolge sul territorio. Il prefetto ha confermato l’essenziale attività svolta dal Consorzio nella fornitura idrica alle imprese agricole ed extragricole, ha ribadito la modernità e attualità di questo Ente.  Coldiretti a suggello  dell’incontro, ha fatto dono alla Dottoressa Tirone di un cestino con le produzioni agricole ed agroalimentari della provincia pitagorica.

Accesso al credito: Le proposte di Coldiretti al governatore Scopelliti

L’accesso al credito da parte delle imprese agricole, si rivela sempre di più fattore strategico e di competitività. Tema molto caro alla Coldiretti Calabria che con una lettera molto preoccupata lo ha posto all’attenzione del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. Nella missiva- a firma del presidente regionale Molinaro – si da atto che positivamente grazie all’impegno del presidente Scopelliti sono state recuperate risorse che trasferite agli Enti servono per pagare stipendi. Si sono trovate soluzioni e tecnicismi per superare i vincoli del Patto di stabilità ed ancora si è attinto ai Fondi Fas, che è bene ricordarlo, in base alla Legge Regionale, nella loro riprogrammazione dovevano riguardare anche all’agricoltura. Insomma tutto è stato possibile. Con la responsabilità che ci contraddistingue – prosegue – diciamo che questo doveva essere fatto, poiché allenta tensioni sociali, da serenità a migliaia di famiglie e speriamo che serva ad innestare meccanismi di produttività e di riforme vere e durature. La Coldiretti però chiede che non si pratichino due pesi e due misure. A cosa si riferisce è presto detto. Recentemente il presidente Scopelliti ha affermato, che “il settore agricolo è particolarmente strategico ed ha dimostrato di rispondere bene, anche sotto l’aspetto della tenuta dei livelli occupazionali, anche nell’attuale momento di crisi”. Confermiamo che è cosi. La nostra è una Regione agricola di eccellenza, con molte imprese gestite da tanti giovani, capace di innovazione organizzativa, orientata al mercato, protagonista della filiera corta e della vendita diretta. Occorre però, sostenere queste prospettive perché significa pensare al futuro dei giovani, dei territori dello sviluppo sostenibile. Non sono perciò più rinviabili politiche riferite all’accesso al credito, che, ricordiamo, sempre di più si rileva problematico, ma è strategico per il nostro tessuto produttivo. La mancanza di fondi di garanzia per nuovo credito di gestione e per la ristrutturazione del debito a breve, produce due effetti negativi: non rassicura il sistema bancario e soffoca le imprese. Il settore agricolo, proprio in questo momento, non può essere lasciato solo. La Coldiretti annota che occorre, come accaduto per tutti gli altri settori produttivi regionali, la possibilità di ristrutturazione del debito a breve, che, è molto oneroso e si sa che molte imprese agricole, sono seriamente esposte ed a rischio chiusura cosa che evidentemente causerebbe tensioni sociali e macerie dalle quali sarebbe impossibile rialzarsi. Due sono le proposte che vengono avanzate e che sono a portata di mano. Innanzi tutto una maggiore sinergia operativa con ISMEA e parallelamente dare impulso operativo, rafforzandone la dotazione finanziaria, alla L.R. n° 30/2012, recentemente approvata, rubricata “Misure a favore dei consorzi di garanzia collettiva fidi in agricoltura”. Per consolidare questo percorso, – suggerisce Coldiretti – occorre un dialogo condiviso con le banche sulla specifica materia del credito agrario. Un deciso sostegno quello richiesto da Coldiretti calabria per attivare questi strumenti a disposizione e non vanificare quanto di buono le imprese agricole stanno facendo. Ci creda – è l‘appello di Molinaro – disattenzioni e/o sottovalutazioni delle problematiche esposte, nonostante il nostro senso di responsabilità dimostrato e praticato, difficilmente sarebbero comprese dagli imprenditori agricoli.

Agricoltura da primati: l’appello a Presidente Scopelliti

Non passa giorno che Palazzo Alemanni non sia assediato per rivendicazioni ed emergenzeoccupazionali. Quasi una perenne “unità di crisi”, dove si consumano i soliti riti o litanie, pertrovare di volta in volta soluzioni, per lo più tampone, a richieste, che vanno poi ad appesantirevincoli e cifre del bilancio e pregiudicano il futuro senza una reale inversione di tendenza. Si devono invece aprire – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – le porte per quella che definiamo vera, sana e buona occupazione e quindi orientare le politiche pubbliche partendo dalla evidenza che la Calabria è una regione agricola. Questo bisognerebbe fare e non- continua – come vorrebbero alcuni, di fantomatici, irrealizzabili e faraonici progetti infrastrutturali che già nel passato hanno impoverito il territorio violentandone le potenzialità e creando illusioni o peggio stringendo in una morsa la regione che deve tutelare solo il lavoro pubblico.

Il rischio che si intravede è che ci si arrocchi nel difendere rendite di posizione e si pensa al futuro con lo sguardo rivolto al passato. La crisi è vero che morde, ma l’agricoltura c’è e senza troppi piagnistei. Fino ad ora responsabilmente si è fatta carico delle difficoltà, ma fino a quando questo sarà possibile? Se basta protestare –ammonisce Molinaro – per entrare come problema da affrontare “nell’unità di crisi” si sappia che sappiamo farlo! Testimoniamo una agricoltura da primati, che innova, sa rigenerarsi e che ha un volto sempre più giovane e che guarda alla crescita complessiva dei territori. Questa è la direzione di marcia che traccia il presidente della Coldiretti Calabria confortato dai dati economici. Se la Calabria vuole uscire dalla crisi deve puntare sui propri talenti, sulle cose che sa fare, sul territorio e sulle produzioni agroalimentari di qualità – insiste Molinaro – il valore del cibo come bene comune è l’unico che possa garantire uno sviluppo sostenibile della produzione alimentare fondato sui territori coniugando i principi di sovranità e sicurezza alimentare con quelli di equità e accessibilità per tutti.

E’ attorno a questo che l’agricoltura concilia gli interessi delle imprese con quelle dei cittadini e della collettività. L’Italia
può contare su una agricoltura che produce più valore aggiunto ad ettaro del mondo con un immenso patrimonio di produzioni – prosegue Molinaro – punti di forza che fanno della Calabria una regione di grandi potenzialità. Le innovazioni e le scelte strategiche dei bandi da poco presentati dal Dipartimento Agricoltura sono certamente una buona notizia ma da soli non bastano. Subiamo concorrenza sleale e paghiamo prezzi altissimi per il “falso Made in Calabria” che toglie dalle nostre tasche qualcosa come unmiliardo di euro annuo. Per questo parliamo prevalentemente di politiche e non di risorse anche perché abbiamo le idee chiare sulla Calabria che vogliamo.

Caro governatore Scopelliti -è l’appello e la sfida di Molinaro – per una Calabria vincente non ci sembra di chiedere molto. Adesso occorre il suo coraggio.

Le strade del paesaggio: i fumetti a Cosenza‏

Cosenza – Parte domani il nuovo viaggio tra contaminazioni culturali de “Le Strade del Paesaggio”, festival delle arti visive e del fumetto, che la Provincia di Cosenza propone nella sua sesta edizione.

Quattro, le mostre in programma, fra le quali “Tex, la frontiera dell’avventura”, la più grande retrospettiva dedicatain Italia a Tex Willer, fumetto della Sergio Bonelli Editore, in esposizione nella sua interezza, dopo aver aperto il cantiere di produzione in un’anteprima lo scorso 3 novembre.

Apertura alle 17.30 con un incontro su “Sergio Bonelli e l’avventura del fumetto, nel ricordo dell’editore, a cui parteciperanno Raffaele De Falco, curatore della mostra su Tex Willer, e Pasquale Ruju, uno degli autori delle storie     nelle quali è protagonista il ranger eroe, il tutto accompagnato da performances di live painting.

A seguire l’apertura delle quattro mostre: Tempi Diversi-Percorsi, esposizione collettiva degli artisti partecipanti ai workshop promossi dal Festival nelle passate edizioni; Una favola per Rino, immagini tratte dal libro “Sereno su gran parte del paese” di Andrea Scoppetta, dedicato al cantautore calabrese Rino Gaetano; Formic Wars, in anteprima per il Festival, che vedrà in mostra i disegni originali di una nuova serie firmata Marvel America e Tex la frontiera dell’avventura, retrospettiva su Tex Willer che da oggi si potrà ammirare nella sua completezza dopo l’anteprima di sabato 3 novembre.

Spazio poi alla musica, con il jazz del trio cosentino Amanita e, infine, un reading in cui gli attori Ernesto Orrico e Silvio Stellato metteranno in scena una storia di Tex, tratta dall’albo numero 5, dal titolo “Satania”: un’avventura scritta da Gianluigi Bonelli, adattata per l’occasione da Giuseppe De Nardo, in cui Tex ed il fido Kit Carson sono impegnati nella lotta contro trafficanti d¹oppio venuti dall’Oriente.

Nella Galleria Santa Chiara, per i visitatori, ancora “Le Frontiere del Gusto”, un’area degustazione di prodotti enogastronomici a cura di Coldiretti ed Associazione Italiana Sommeliers, partners del progetto, presente inoltre Venerdì 16, Sabato 17, Venerdì 23, Sabato 24 e Giovedì 29 novembre.

Una ulteriore novità della sesta edizione è “Le Strade del Paesaggio Games”, dedicata ai più piccoli: uno spazio dedicato ai giochi, realizzato in collaborazione con la Hasbro, allestito presso il Museo delle Arti e dei Mestieri di Corso Telesio 17 a Cosenza dove, con diversi appuntamenti sino al 25 novembre, si potranno sperimentare le proprie inclinazioni ludiche, relazionali, fantastiche, logiche, cognitive o strategiche grazie ad uno spazio Tornei, ai laboratori Giochi dal Mondo e Storie dal Mondo, alla sezione Riciclo senza Frontiere .

L’ingresso alle mostre e agli spettacoli in programma è gratuito.

Il programma dettagliato è su www.lestradedelpaesaggio.com
Per info: stampa@lestradedelpaesaggio.com

“Novello in cantina”, domenica prossima a Davoli

DAVOLI (CZ) – Domenica 11 novembre p.v. , festa di San Martino, dalle ore 10 alle 17 l’azienda agricola dei fratelli Davoli a Lamezia Terme in c.da Cannistraro a Lamezia Terme (CZ) apre  le sue porte per far degustare agli appassionati  il primo nato della vendemmia 2012, la prima bontà di Bacco: il vino novello proveniente da uve di produzione aziendale. “Novello in cantina” è la  principale manifestazione italiana dedicata alla presentazione della nuova annata del vino Novello, e rappresenta per l’azienda dei fratelli Davoli, storica produttrice del lametino, l’occasione ottimale per far conoscere ai cittadini-consumatori le caratteristiche e le qualità della nuova annata. L’azienda Davoli ospiterà gli appassionati nel verde della Piana Lametina, in un ambiente agricolo di pregio, fra gli  uliveti e i vigneti aziendali, posti in un magnifico pianoro sul golfo di Sant’Eufemia. L’invito è rivolto ai sempre più numerosi appassionati del buon vino calabrese, che potranno conoscere un angolo fra i più belli della campagna lametina. Sempre di più – commenta Coldiretti  Calabria – si vanno intensificando nella nostra regione appuntamenti che valorizzando le produzioni enogastronomiche  si può godere dei paesaggi e delle opportunità che offre la campagna a testimonianza anche del grande interesse che suscita la vendita diretta, un segmento di commercializzazione che rappresenta il cuore del progetto campagna amica.

Camera di commercio di Catanzaro: la replica della coldiretti

Le parole del Presidente della Coldiretti di Catanzaro-Crotone- Vibo Valenzia Roberto Torchia:

“Prendiamo atto che i rappresentanti delle categorie produttive in seno alla Camera di Commercio
di Catanzaro, in contraddizione con quello che quotidianamente lamentano e cioè l’enorme
difficoltà di accesso al credito, hanno fatto fronte comune sulla scelta operata dall’Ente Camerale di
Catanzaro di cancellare, posticipandola, la somma di unmilione di euro per potenziare le garanzie offerte dai Consorzi di garanzia Fidi operanti ex art. 107 Testo Unico bancario”.

Così, il Presidente della Coldiretti di Catanzaro-Crotone- Vibo Valenzia Roberto Torchia, esordisce nel commentare la replica congiunta fatta dalle categorie presenti in Camera di Commercio. Una cosa è certa – prosegue Torchia – la “casa delle imprese” in presenza di una conclamata rarefazione del credito bancario, non ha tenuto fede ad impegni presi in documenti ufficiali (manovra assestamento Bilancio di luglio scorso) per contrastare la stretta creditizia e di fatto ha posto in atto una “manovra recessiva” verso le imprese della provincia di Catanzaro, che il presidente Abramo in una recente relazione ha definito “la provincia meno performante della nostra regione”.

Calabria: nel settore agricoltura 1 lavoratore su 7 è straniero

CATANZARO – Sulla base di un’analisi sul Dossier statistico immigrazione Caritas – Migrantes e su dati Inps, la Coldiretti dichiara che “piu’ di un lavoratore su sette che lavora nelle imprese agricole ed agroalimentari calabresi e’ straniero”. Dai numeri emerge anche che la lingua piu’ parlata nelle nostre campagne, dopo l’italiano, e’ il rumeno. A questa nazionalita’ appartiene, infatti, quasi circa la meta’ dei lavoratori (10980) a seguire i paesi piu’ rappresentati sono la Bulgaria (4840), il Marocco (997) e l’India (915). A seguire troviamo polacchi, albanesi, tunisini e persino slovacchi. La provincia di Cosenza con il suo distretto produttivo agroalimentare e’ l’ottava provincia italiana dove vi e’ il maggior numero di stranieri che lavora in agricoltura con 10.145 presenze, il 3,23 a livello nazionale e il 47,1% in ambito regionale. I lavoratori immigrati impegnati in agricoltura hanno una eta’ media di 37 anni. Gli stranieri, sottolinea Coldiretti Calabria, sono impegnati nelle varie tipologie d’impresa agricola ed agroalimentare riconducibili a coltivatori diretti, ditte in economia, e a societa’ cooperative di diversa natura. ”I lavoratori stranieri in Calabria – afferma Pietro Molinaro, presidente Coldiretti Calabria – contribuiscono in modo strutturale e determinante all’economia agricola della regione e rappresentano una componente indispensabile per garantire i primati del Made in Calabria nel mondo alimentare. L’impegno e’ di garantire sul territorio la legalita’ e l’accoglienza per combattere inquietanti fenomeni per spezzare la catena di sfruttamento che umilia gli uomini e il proprio lavoro e getta una ombra su un settore che ha scelto con decisione la strada dell’attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale, al servizio del bene comune”.

Successo della Pasta della Bontà per la Lega del Filo d’oro

VIBO VALENTIA – Vendita boom della Pasta della Bontà nell’agrimercato di Coldiretti Campagna Amica a Vibo Valentia. L’iniziativa Pasta della Bontà, per la raccolta fondi a sostegno delle attività della Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che da quasi 50 anni assiste in tutta Italia i sordociechi e i pluriminorati psicosensoriali, ha raccolto un grande successo ed è stata molto apprezzata dai cittadini consumatori che sempre più numerosi affollano gli agrimercati targati Coldiretti Campagna amica. E’ stato un successo al di la di ogni realistica attesa. In tantissimi, a fronte di una donazione insieme al kit composto da 3 tipologie di pasta (fusilli, penne e tortiglioni) hanno ricevuto un mini-ricettario con le ricette di Renzo Arbore, Marisa Laurito e Teresa Mannino. Il progetto della filiera tutta agricola e italiana, si caratterizza sempre di più come importante luogo economico per i produttori, ma guarda con interesse a gesti di solidarietà. Domenica prossima 21 ottobre si replicherà con l’agrimercato di Lamezia Terme in via dei Bizantini (ex cantina Bruzia).

Esempi di Falsi Agroalimentari Made in Calabria al Forum Annuale Coldiretti

centro congressi Cernobbio
centro congressi Cernobbio

L’edizione 2012,  la dodicesima, del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, che si terrà a Villa d’Este a Cernobbio, sul lago di Como, venerdì 19 e sabato 20 ottobre si consolida come il più importante appuntamento annuale per l’agroalimentare che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere, che intervengono sui temi correlati dell’ambiente, della sicurezza alimentare e dell’economia. Al centro dei lavori di quest’anno la proposta per una via italiana per lo sviluppo del Paese che sarà presentata e discussa con i segretari dei principali partiti politici in vista delle prossime elezioni. La partecipazione di esponenti del Governo e del Parlamento nazionale ed europeo sarà l’occasione per un approfondimento sui temi di stretta attualità della congiuntura economica che vive il Paese e l’Europa. Al Forum partecipa una delegazione della Coldiretti calabrese guidata dal presidente regionale Pietro  Molinaro e dal direttore Francesco Cosentini.  Nell’edizione di quest’anno sarà aperto il Museo del falso Made in Italy a tavola con gli ultimi orrori scoperti nei diversi continenti dove proliferano i prodotti taroccati a basso costo. Al museo, saranno esposti anche i più classici del falso agroalimentare calabrese che vanno dai salumi DOP calabresi, al caciocavallo DOP, alla cipolla rossa di Tropea IGP e altre produzioni che sono il segno distintivo del nostro territorio. La coldiretti Calabria ha stimato che il danno per l’agricoltura e l’agroalimentare calabrese causato dai prodotti taroccati è di un miliardo di euro l’anno. Un dato significativo e nello stesso tempo allarmante – afferma Molinaro  -che costa caro alla nostra economia e di conseguenza ai cittadini-consumatorie e ai produttori, che così subiscono una autentica rapina.

L’Agrimercato di Campagna Amica arriva a Rende

RENDE (CS) – Uno degli effetti più devastanti di questa crisi economica che continua ad avanzare spedita sono gli aumenti che interessano oltre che i costi della benzina anche i prezzi dei beni alimentari e a farne le spese oltre che i consumatori sono soprattutto i produttori.
Ma uno dei modi per sconfiggere quest’aspetto della crisi è fare in modo che le due categorie possano venirsi incontro, annullando le spese del trasporto e della gestione delle merci in modo tale da garantire più risparmio per il consumatore e maggiori opportunità per i produttori.

Questo è l’obiettivo di Agrimercato di Campagna Amica ossia un’associazione che riunisce tutti gli imprenditori agricoli aderenti a Coldiretti i quali svolgono un’attività di vendita diretta ovvero senza alcun tipo di intermediazione.
L’obiettivo di Campagna Amica si concretizza nei mercati dove il consumatore acquista direttamente dal produttore, avendo la garanzia di portare in tavola prodotti del territorio di elevata qualità, conoscendone l’origine.

Dalle ore 10,00 di sabato 6 ottobre in piazza Falcone-Borsellino l’Agrimercato arriva anche a Rende grazie a un importante sodalizio tra l’Amministrazione comunale e la Coldiretti Cosenza e a presentare questa mattina l’iniziativa presso la sala di rappresentanza del municipio sono stati il Sindaco Vittorio Cavalcanti, il Presidente Provinciale Coldiretti Pietro Tarasi e il Direttore Francesco Manzani.

Il Direttore Manzani da inizio alla conferenza spiegando che quella di Rende è un’iniziativa che fa parte di un progetto molto più ampio che coinvolge più di 200 mercati in tutta Italia, un progetto nobile che non guarda solo all’aspetto economico ma che ha una valenza soprattutto sociale perché oltre a stabilire immediatamente un rapporto di fiducia tra consumatore e produttore, determina anche dei notevoli benefici ambientali, perché trattandosi di prodotti a km 0 diminuisce il consumo di energia e di conseguenza minore sarà l’inquinamento generato dagli spostamenti delle merci sulle strade.

Il Presidente Provinciale Coldiretti Tarasi continua parlando del progetto non solo in termini di vendita di prodotti ma sottolineandone l’ideologia che vi è dietro, ovvero quella del desiderio di un ritorno alle origini, valorizzando i prodotti del territorio che diventano un’alternativa sicura di consumo.

Il sindaco Cavalcanti conclude col dire che “l’area urbana comincia dall’agricoltura”, visibilmente entusiasta insiste sulla necessità di credere nella crescita di questo progetto partendo con 2 mercati mensili, quello del primo e del terzo sabato di ogni mese, ma cercando di arrivare a un appuntamento settimanale e magari in forma itinerante nel centro storico.

Il settore agricolo è quello che meglio sta resistendo alla crisi, perché immune alla delocalizzazione e perché il Made in Italy, in un’epoca come la nostra dove niente è più unicum ma tutto è riproducibile, può essere rintracciato solo nell’agricoltura e partire dalla certezza del cibo calabrese significa non solo tentare di superare la recessione ma garantire anche un futuro alla nostra terra.

Gaia Santolla