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Il “Comitato per il Diritto allo Studio” incontra la Regione

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Oltre settecento persone tra studenti, genitori, rappresentanti delle agenzie formative accreditate e operatori amministrativi e didattici attivi nel settore si sono ritrovate ieri mattina al T-Hotel di Lamezia Terme per partecipare a “Percorsi di IeFP: situazione e prospettive”, importante seminario organizzato dal “Comitato Genitori per il Diritto allo Studio” in collaborazione con FOR.QUAL e agenzie formative del territorio regionale.

Presente, in rappresentanza dell’amministrazione regionale, il consigliere di maggioranza Michelangelo Mirabello, Presidente della III Commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative e già, in passato, assessore provinciale di Vibo Valentia con delega al lavoro, cultura e formazione professionale.

Nel corso del confronto, moderato dal giornalista Carmine Talarico, numerose le testimonianze di genitori, allievi e operatori del settore che hanno dato corpo a una vera e propria relazione sullo stato di attuazione e sulle esperienze dei percorsi di IeFP in Calabria e in Italia.

Assunta La Croce, operatrice della formazione, ha posto l’accento su alcuni dati ufficiali diffusi dai rapporti ISFOL e del MIUR: in Italia sono oltre 300mila gli studenti iscritti a percorsi di istruzione e formazione professionale ma in Calabria, a fronte di un dato nazionale che segue un trend positivo, si è registrato nell’ultimo anno un sensibile calo degli studenti iscritti e dei corsi attivati: effetti, questi, di un’azione amministrativa regionale spesso poco efficiente che, venendo meno ai dettami della normativa relativa al diritto allo studio, finisce per incentivare, piuttosto che prevenire, il fenomeno della dispersione scolastica. Concetti, questi, ribaditi da Domenico Aspro, esperto didattica, che ha voluto sottolineare la difficoltà da parte delle agenzie formative che nonostante propongano «un modello educativo, metodologico e didattico valido e orientato alle competenze, faticano ad essere credibili a causa dei ritardi e delle revoche che troppo spesso interessano i percorsi di istruzione e formazione professionale». Importanti, inoltre, le testimonianze dei genitori di studenti del sistema IeFP: Pino Assalone, di Cosenza, ha rimarcato «la concreta e cruciale funzione sociale, soprattutto in termini di prevenzione alla dispersione scolastica, che le agenzie formative svolgono in un territorio difficile come quello calabrese». L’avvocato Armando Cardei (rappresentante di un ente accreditato) si è rivolto direttamente alle istituzioni chiedendo «chiarezza nella pianificazione dell’attività governativa» e «senso di responsabilità rispetto a un’offerta formativa che ha il grande merito di offrire a tanti giovani calabresi la possibilità di potersi costruire un futuro dignitoso senza dover rinunciare alla realizzazione dei propri sogni».A seguire, raccolte le testimonianze positive di giovani che, una volta acquisita la qualifica professionale, sono riusciti a concretizzare una propria indipendenza economica trovando collocazione e soddisfazione nel mercato del lavoro proprio grazie alle competenze acquisite nei corsi triennali IeFP.

Molto interessanti, infine, i concetti espressi da docenti e tutor “precari” del settore della formazione professionale.

Michelangelo Mirabello, unico rappresentante delle istituzioni presente all’incontro, ha ascoltato con attenzione gli interventi e assicurato il suo impegno, d’ora in avanti, «a rappresentare presso l’assessore regionale al ramo le posizioni di una realtà, quella della formazione professionale, che è giusto che “riparta” e torni ad operare in un contesto di minore incertezza»; ancora, il consigliere Mirabello ha annunciato che il prossimo 20 maggio convocherà presso la Commissione da lui presieduta «i responsabili degli enti di formazione, nonché una rappresentanza di studenti e genitori, per un primo incontro sullo stato di attuazione, in Calabria, della legge del diritto allo studio, promulgata dal Consiglio Regionale della Calabria già nel 2013».