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Tutela e valorizzazione del lungomare di Campora, attivo il neo Comitato

AMANTEA (CS) – Tutela e valorizzazione del lungomare di Campora. È questa l’idea-guida per cui si batte il neo comitato civico del territorio che ha a cuore il benessere dei cittadini e dei luoghi che vi abitano. Uno dei capisaldi del comitato, infatti, è quello di stimolare le istituzioni alla presentazioni di nuovi progetti, in vista del Recovery Fund.
In particolare sono 4 i punti che il comitato ha posto come propri obiettivi: si tratta degli interventi manutentivi sulla pompa di sollevamento fognario al fine di evitare i cattivi odori nella stagione estiva; della sistemazione della stradina che dal Torrione porta verso il mare passando sotto la ferrovia, senza attraversare la statale, che per un pedone rappresenta una pericolosità; la riprogrammazione e il potenziamento del servizio di ritiro della differenziata sul lungomare d’estate.
Infine il completamento della pista ciclabile. In merito a quest’ultimo progetto il comitato ha dato suggerimenti realizzando diverse proposte progettuali e quindi dando veste grafica all’idea, sottoponendola ad un pubblico dibattito cittadino. “Si tratta di un’opera che finalmente collegherebbe Campora ad Amantea – specifica il comitato – sicuramente finanziabile con gli ingenti Fondi del recovery Plan che stanno per arrivare che, com’è noto, è indirizzato proprio a progetti green”.

E’ stato il vento, una fondazione per la rinascita di Riace

RIACE (RC) – E’ stato il vento, un comitato promotore di rinascita che, da una settimana dalla sua fondazione. inizia a muovere i primi passi di progresso nella sua terra. Il primo obiettivo postosi è la raccolta di 100 mila euro, quota minima per poter diventare legittima e operativa.

Si seguito la lettera pubblica del comitato:

«Certo che visti da fuori, il gruppetto di persone che sabato 12 gennaio nella biblioteca di Caulonia ha messo le basi per la Costituzione di un Comitato promotore della futura Fondazione di partecipazione “E’ stato il vento”, poteva apparire ben strano. Un missionario Comboniano Alex Zanotelli, due magistrati Livio Pepino, Emilio Sirianni, una componente della cooperativa anarchica Longo Mai Barbara Vecchio, Gianfranco Schiavone riconosciuto esperto in materia di migrazione, un medico che conosce i sotterranei della Terra seguendo Zanotelli, oggi quelli di Napoli: Felicetta Parisi, una componente di Recosol Chiara Sasso.

Tutti gli aderenti sono a titolo personale, così com’è stato richiesto espressamente dal sindaco di Riace. E poi soprattutto l’onore di avere a fianco una persona come Giuseppe Lavorato, già Deputato della Repubblica e sindaco di Rosarno quando questo paese della Piana di Gioia Tauro era conosciuto per i progetti all’avanguardia. Lavorato segretario della sezione PCI di Rosarno venne intervistato da Giorgio Bocca per il libro l’Inferno e così descritto: «… è uno dei pochi che continuano a battersi e a guardarlo mi si stringe il cuore. È un uomo bello e fiero, Lavorato, l’onestà e il coraggio gli splendono negli occhi, nel viso. Ora capisco cosa vuol dire “a viso aperto”, è il viso di chi dice ciò che deve dire, che non ha da pentirsi per quello che ha fatto e che continuerà a fare.». Non a caso Peppino Lavorato è stato eletto come presidente Onorario del neo Comitato. “E’ Stato il Vento”, così iniziano spesso i racconti di Domenico Lucano sulla storia dei progetti a Riace.

Il vento che ha spinto quel veliero carico di curdi sulla spiaggia ionica del piccolo paese. Un poco più in là o un poco più in qua e forse la storia avrebbe preso una piega diversa? Chi può dirlo? La stessa cosa succede tutti i giorni quando ci si incontra e ci si conosce.

Riace ha anche questa caratteristica: far stare insieme persone con percorsi diversi: magistrati e missionari, anarchici, avvocati, giornalisti, sindacalisti, amministratori, scrittori e scombinati. Avanti c’è posto. Insieme per cercare in ogni modo di supportare questo piccolo comune della Locride, diventato nel tempo un simbolo. Il Comitato avrà il compito di preparare la costituzione della Fondazione di partecipazione, raccogliendo i fondi necessari ed esplicando tutte le formalità necessarie. La scommessa è impegnativa: far ripartire tutti i progetti, riaprire le botteghe, il ristorante, la fattoria didattica, il turismo diffuso. Intanto in questi giorni si sta attendendo che il Gip si esprima sulla possibilità per Domenico Lucano di far ritorno nella sua Riace. Il suo confino è durato anche troppo.

A giorni ci sarà un sito, la email già attivata, a breve invieremo maggiori informazioni e indicazioni: fondazioneriaceestatoilvento@gmail.com l’Iban su Banca Etica per chi vuole donare è Comitato E’ Stato il Vento IT48P0501801000000016787921»

A Cosenza una delegazione del Comitato Dante Alighieri di Siviglia

COSENZA – Sabato 21 aprile sarà a Cosenza una delegazione del Comitato Dante Alighieri di Siviglia, guidata dal Presidente, il professor José Sanchez Herrero, cattedratico emerito dell’Università di Siviglia. Il gruppo spagnolo arriverà a Cosenza nell’ambito di un giro turistico che sta compiendo nell’Italia meridionale, su invito del Comitato Dante Alighieri di Cosenza con cui quello di Siviglia è gemellato. Ad accogliere gli ospiti, nella sede del Comitato, al Liceo Lucrezia della Valle, la Presidente Maria Cristina  Parise e la Preside del “Lucrezia della Valle”, Loredana Giannicola. Subito dopo, alle ore 11,30, la delegazione di Siviglia sarà ricevuta a Palazzo dei Bruzi dal Sindaco Mario Occhiuto.

In visita alla città a bordo del bus “ScopriCosenza”

Nel pomeriggio, gli ospiti parteciperanno ad un itinerario turistico a bordo del Bus “ScopriCosenza”, offerto dall’Amministrazione comunale, visitando la città ed i suoi monumenti. Non mancherà una sosta al Ponte di Calatrava, anche in virtù del fatto che nella città andalusa è presente il Ponte strallato dell’Alamillo, progettato dall’architetto spagnolo.   Il clou della visita cosentina del Comitato “Dante Alighieri” di Siviglia sarà la lectio magistralis del professore Sanchez Herrero sul tema “Trinità e storia nel pensiero di Gioacchino da Fiore. La sua influenza posteriore”, in programma alle ore 18,30, nella sala dell’Accademia Cosentina.

La visita della “Dante Alighieri” spagnola suggella il legame di amicizia stretto tra i due comitati a Siviglia, due anni fa,  durante la  cerimonia di gemellaggio svoltasi all’Università di Siviglia, con un atto firmato dai due Presidenti in presenza del Pro rettore alle Relazioni Internazionali dell’Università, Dott.ssa Maria Elena Cana Bazaga. Alla cerimonia seguì anche un concerto delle musiciste cosentine Rosalba ed Annastella Cirigliano, nel Consevatorio “Manuel Castillo”, in omaggio a San Francesco di Paola, in occasione del sesto centenario della nascita.

Top Volley Lamezia, «Nella nostra città l’unico problema rimane lo sport»

LAMEZIA TERME – «È passato un altro mese, la “legalità è stata ripristinata” ma a quanto pare l’unico vero grande problema di questa città rimane lo sport. Perchè, strano a dirsi, mentre in tutte le altre parti del mondo lo sport ha enorme valenza sociale proprio in situazioni analoghe – o anche peggiori – a quelle che sta vivendo Lamezia, qui diventa invece elemento di disturbo e le associazioni sportive ( che per chi non lo sapesse sono senza scopo di lucro e non difendono pertanto interessi economico/commerciali) sono equiparate ai dissidenti dei regimi dittatoriali che non si allineano ai dettami del podestà di turno». Questo quanto si legge in una nota stampa diffusa da Top Volley Lamezia- Comitato Si allo Sport.

«Questo è quello che traspare dalle pubbliche dichiarazioni dei nostrani amministratori che sentono il peso “morale” di dover risanare le strutture sportive traendo le risorse  dalle disastrate casse comunali e ritenendo, quindi, immorale avvalersi dell’ormai consolidata prassi della collaborazione pubblico/privato che altrove costruisce virtuosi percorsi di crescita ma qui, evidentemente, porterebbe i “ duri e puri” a mischiarsi con la dissidente illegalità di chi ha porto per primo la mano per offrire spontanea, disinteressata e PULITA collaborazione. Ma tant’è e ad oggi, a parte la tardiva  riapertura dello stadio D’Ippolito – oggetto di una scriteriata ordinanza di chiusura- tutte le strutture sportive continuano ad avere le porte sbarrate al pubblico in attesa di chissà cosa e soprattutto senza avere un minimo di certezza sulla eventuale data di riapertura.
Tutto questo mentre le principali squadre della città si trovano a dover affrontare i playoff per la promozione nelle categorie superiori girovagando con grande amarezza  per le città della Calabria alla ricerca di “ospitalità”.
Perchè l’amarezza per non poter far godere alla città gli spettacoli sportivi è grande e grande è anche la tristezza per questa assurda ennesima umiliazione che si sta colpevolmente infliggendo alla città.
A questo punto della stagione, dove diventa importante sentire tutto il calore della propria gente e della propria città, è triste dover festeggiare una vittoria a metà perchè lontana dalle mura amiche seppur con il calore della propria gente che oramai da qualche mese segue nelle trasferte casalinghe le nostre squadre chiedendoci però uno sforzo per riportare lo sport “pubblico” in città. E per questa gente, per questa città maltrattata ancora una volta che chiediamo pubblicamente  per l’ennesima volta alla terna commissariale di accettare  la collaborazione che abbiamo più volte offerto per risolvere nel più breve tempo possibile questa “inesistente” problematica e per dare veramente un segno di svolta e ripristino della legalità alla città, non solo a parole ma con i fatti concreti».

La “rivolta” della sport lametino, annunciata prossima manifestazione pubblica

LAMEZIA TERME (CZ) – Se la burocrazia ferma le manifestazioni pubbliche negli impianti sportivi della città di Lamezia Terme, le organizzazione e società sportive non stanno a guardare e reagiscono compattandosi nel Comitato Spontaneo Società Sportive Lametine. Di seguito le loro ragioni in un lungo comunicato stampa che riportiamo:

«Nel prendere atto delle decisioni assunte nella riunione tenutasi lunedì scorso, 8 gennaio, presso gli uffici della prefettura di Catanzaro, permanendo, a quanto pare, la volontà di continuare a tenere chiuse al pubblico le strutture sportive Lametine, il Comitato delle associazioni sportive cittadine, spontaneamente costituitosi, manifestando la propria amarezza per come si sta affrontando una delicata questione anche di ordine sociale, sottolinea quanto segue: 
1) Intanto, sgomberando il campo da ogni dubbio, è del tutto evidente che nessuna delle associazioni che utilizza le strutture sportive interessate intende agire nell’illegalità, come sembra si voglia evidenziare, non essendo interesse o volontà di nessuno mettere a rischio l’incolumità di alcuno. Il rispetto delle regole è un principio fondamentale che anima ogni disciplina sportiva e nessuno lo mette in dubbio, non può però d’altra parte diventare un limite ostativo per l’esercizio di altri diritti. La costituzione stessa garantisce che lo Stato si Impegna a rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono il godimento dei principi fondamentali e rimuovere significa adoperarsi per risolvere non chiudere per non affrontare i problemi. La nostra disponibilità operativa è stata più volte manifestata sempre nel rispetto della massima collaborazione e delle regole civili. 
2) Ad oggi non è stato comunicato, manifestato e/o notificato ai gestori degli 11 impianti,che non sarebbero a norma, nessun atto o documento che indichi le problematiche esistenti cosicchè non è dato sapere nè quali siano gli ostacoli che impediscono l’accesso al pubblico nè gli interventi da mettere in atto per ovviare agli stessi. Ancora più inspiegabile è poi che nessun sopralluogo sia stato eseguito per accertare la reale situazione degli impianti per cui la visione che si ha e viene fornita degli stessi è ancorata a dati documentali vetusti e probabilmente carenti che non tengono conto della reale condizione.
3) Se la situazione della maggior parte degli impianti sarebbe facilmente risolvibile, anche se non vengono forniti tempi e modalità di intervento, lo stesso non sarebbe per il palazzetto dello sport. Per quanto ci consta però, in relazione alla situazione del palazzetto, a seguito del verbale della Commissione di vigilanza del 9 marzo 2017 sono stati eseguiti tutti i lavori indicati ma la commissione stessa non è successivamente intervenuta, seppur interpellata, per verificare il corretto adempimento di tali prescrizioni. È chiaro che fermandosi al verbale del 9 marzo e senza eseguire le verifiche “sul campo” emerga una situazione di rischio che in effetti non esiste o comunque è assai limitata essendo stati adottati tutti i necessari accorgimenti indicati.
Allo stato, per quanto emerge da una indagine condotta in questi giorni da nostri delegati, l’importo dei lavori necessari per rendere l’impianto perfettamente a norma ammonterebbe a qualche migliaio di euro. 
4) SARÀ SFUGGITO A CHI DI DOVERE CHE IL PALAZZETTO DELLO SPORT DI LAMEZIA TERME È “AREA DI RICOVERO PER LA POPOLAZIONE (AREA N3) DI TIPO B” ISTITUITA DALLA PROTEZIONE CIVILE. A QUESTO PUNTO CI SI CHIEDE SE TALE ASPETTO SIA STATO TENUTO IN CONSIDERAZIONE E SE SIANO STATE INFORMATE TUTTE LE AUTORITÀ PREPOSTE VISTO CHE IN CASO DI CALAMITÀ IL LUOGO DI RICOVERO RISULTEREBBE NON ESSERE IDONEO. CHIEDIAMO QUINDI IL PRONTO INTERVENTO DI TUTTI GLI ENTI INTERESSATI ( PROTEZIONE CIVILE, REGIONE , PROVINCIA) AFFINCHÈ SI PROVVEDA IMMEDIATAMENTE A RENDERE IDONEO E SICURO L’IMPIANTO REALIZZANDO CON URGENZA TUTTE LE OPERE NECESSARIE E PER RENDERLO LUOGO SICURO NON PER GLI SPETTATORI (POCHI) DELLE PARTITE MA PER LA POPOLAZIONE CHE DOVESSE IN MASSA ESSERE COSTRETTA AD UTILIZZARLO IN CASO DI CALAMITÀ. CON TUTTE LE RESPONSABILITÀ DEL CASO.
5) Abbiamo avuto modo di apprendere in questi giorni, seppur senza il supporto di atti, che numerose strutture cittadine non sarebbero a norma a partire dalla locale Caserma dei Vigili del Fuoco fino a giungere alle scuole che ospitano centinaia di bambini e nostri figli. Ci viene opposto , alle nostre domande, che in questi casi si tratta di luoghi presso i quali non vengono esercitati pubblici spettacoli e quindi non ci sarebbero le stesse prescrizioni adottate per gli impianti sportivi. A parte la problematica sulla sicurezza, che prescinde dall’uso degli edifici e dovrebbe essere sicuramente messa al primo posto in una zona ad alto rischio sismico quale è la nostra, ci chiediamo perché il concetto di legalità, di cui tanto si parla, venga applicato soltanto allo sport come se il ripristino della stessa riguardi solo e soltanto gli impianti sportivi. Si agisca per il ripristino della legalità, siamo i primi a dirlo, ma si faccia adottando le stesse misure e gli stessi provvedimenti in ogni ambito altrimenti ci troveremo in presenza di una ulteriore lesione di quel principio che si vuol tutelare.
6) Tutte le nostre associazioni stanno avendo un danno economico -sociale rilevante in conseguenza della chiusura degli impianti. È ovvio che tale situazione, protraendosi nel tempo, porterebbe alla fine di ogni attività sportiva perchè nessuno di noi in un futuro prossimo si sognerebbe di affrontare campionati senza strutture cittadine. Questo danno dovrà in qualche modo essere risarcito da chi lo ha provocato e da chi non si è adoperato per rimuoverlo attuando le misure urgenti per rendere le strutture fruibili anche con prescrizioni minime e delineate. Ci riserviamo quindi ogni tipo di azione giudiziaria a nostra tutela sulla premessa che abbiamo
Iniziato la nostra attività con autorizzazioni rilasciate dal Comune, in base alle condizioni delle strutture, che oggi ci vengono revocate pur permanendo le stesse condizioni (o anche migliori) delle strutture stesse. 
Detto tutto questo, auspichiamo che il nostro intervento venga recepito con la dovuta attenzione e riflessione perchè si possa subito porre rimedio intervenendo sulle problematiche risolvibili per consentire l’uso pubblico degli impianti sportivi, visti anche i poteri conferiti dall’art. 145 comma 2 del TUEL.
Nel frattempo preannunciamo che venerdì 19 gennaio si svolgerà una manifestazione cittadina a supporto e per lo Sport cittadino».

 

 

Nasce il comitato pro ospedale a Vaglio Lise su volere di Roberto Bartolomeo

COSENZA – Nasce il comitato pro ospedale a Vaglio Lise che raccoglie adesioni non solo a Via Popilia, il quartiere più popoloso di Cosenza, ma anche nel resto della città e della Provincia, «perché – si legge in una nota – il nuovo ospedale da realizzare a Vaglio Lise è un bene per tutti coloro i quali dovranno recarsi nella moderna struttura di 705 posti per acuti». «Dallo studio di fattibilità, realizzato dalla Regione Calabria, – si evidenzia- il quale ha comparato tre ipotesi progettuali, su tre aree della città di Cosenza e precisamente in località Muoio, Vaglio Lise, Via degli stadi, è emerso che l’area di Vaglio Lise è la più idonea per il nuovo presidio ospedaliero. Non c’è dubbio che un’opera sanitaria di queste dimensioni dovrà cambiare, sia dal punto di vista urbanistico che sociale, il più grande quartiere popolare della città di Cosenza. E’ importante, pertanto, il confronto e la discussione con i cittadini, non solo per la collocazione del sito ma anche per i cambiamenti e le opere che si renderanno necessarie e per integrare il quartiere di via Popilia con il resto della città e della provincia». E’ parte del testo della lettera inviata dal presidente del neo comitato, Roberto Bartolomeo, al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ai consiglieri regionali della provincia di Cosenza e al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. A tutti questi Roberto Bartolomeo chiede  la disponibilità per organizzare una manifestazione pubblica al fine di presentare i risultati dello studio di fattibilità e le ricadute positive sul quartiere.

Comitato Controllo BMTI, Klaus Algieri eletto Presidente

 

ROMA – L’Assemblea dei Soci di Borsa Merci Telematica Italiana, riunitasi lo scorso 20 aprile a Roma, ha deliberato la nomina di Klaus Algieri, Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, a primo Presidente del Comitato per il Controllo Analogo della Società consortile. Si tratta di un importante ruolo in una società nazionale del sistema camerale che va ad aggiungersi a quello di componente del Comitato Esecutivo di Unioncamere Nazionale, già assunto da Klaus Algieri nel 2015. Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI S.c.p.A.) è il mercato telematico dei prodotti agricoli, agroenergetici, agroalimentari, ittici e dei servizi logistici. La Società di Gestione di BMTI S.c.p.A è il Consorzio delle Camere di Commercio che predispone, organizza e gestisce la Piattaforma Telematica di negoziazione. Fanno inoltre parte di BMTI la Deputazione Nazionale, un organismo con funzioni di vigilanza e di indirizzo generale composto da sette membri, in rappresentanza del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Conferenza Stato Regioni e Province Autonome, delle Camere di Commercio e di Ismea, e il Sistema delle Camere di Commercio, le quali svolgono un ruolo di supporto al funzionamento della piattaforma di negoziazione e di promozione delle attività. Il Comitato di Controllo Analogo presieduto dal Presidente Algieri è costituito al fine di conoscere ed interpretare al meglio le esigenze dei Soci, con compiti di orientamento su specifiche aree di interesse e con l’obiettivo di favorire la progettazione di attività aziendali in linea con i fabbisogni dei soci. Il Comitato ha inoltre il compito di controllare e vigilare sulla corretta attuazione da parte dell’Organo Amministrativo degli indirizzi strategici deliberati dall’Assemblea, concorrendo in tal modo all’attuazione del controllo analogo da parte dei soci stessi.

Referendum Costituzionale, nasce all’Unical il Comitato per il NO

 

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ARCAVACATA DI RENDE (CS) – “Referendum costituzionale 2016: votare Sì o No?” All’Università della Calabria, si è dato vita al Comitato studentesco UNICAL per il NO nel Referendum Costituzionale, presieduto da Mirko Riccelli. Il coordinamento del comitato è costituito da:  Pietro Marchio, Carlo Miceli, Francesco Iaria, Simone Canino, Stefano Vento, Francesco Di Benedetto, Francesco Scanni, Pierluigi Iapichino, William Raffa, Francesco Villì, Ferdinando Falcone, Pietro Domma, Raffaele Costabile, Marco Ammendola, Anastasia Grigorchuk e Martina Talarico. Il Comitato studentesco UNICAL per il NO si è riunito giovedì 29, presso la Sala Stampa dell’Università della Calabria, per la presentazione delle ragioni a sostegno del NO. <<Il nostro non è un comitato politico, ma un comitato a difesa della Costituzione. Questa non è una riforma chiara e comprensibile,  l’art 70 è stato usurpato e deteriorato. Da nove semplici parole è passato a 439 parole, scritte in maniera poco chiara e incomprensibile. Il nuovo testo appare farraginoso, lungo e con continui rimandi a singoli commi. Il bicameralismo perfetto non è del tutto superato, come vogliono farci credere dall’altro fronte del SI. La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi costituzionali, le minoranze linguistiche, il referendum popolare, le leggi elettorali, le leggi che si rapportano con l’Unione europea e le norme che riguardano i territori. Inoltre, vi sono circa 10 diversi iter legislativi a seconda della materia trattata. Con un solo quesito referendario ci chiedono di cambiare ben 47 articoli, su 139 che compongono la Carta Costituzionale. Dal 1948 ad oggi, sono stati modificati 43 articoli, ma uno per uno, seguendo il principio secondo cui le revisioni della Costituzione devono essere circoscritte ad un singolo articolo. Qui, invece, con un solo quesito, direi furbesco, ci viene chiesto di modificarne 47! La Costituzione verrebbe completamente stravolta! Il quesito referendario, in parole povere,  è una sintesi delle ragioni del SI. Quindi, chi legge, coglie le ragioni del SI ed è indotto a votare SI. Insomma, è una riforma che incrementa la confusione>>. Il comitato studentesco fa parte della rete nazionale promossa dai costituzionalisti Alessandro Pace e Gustavo Zagrebelsky. A livello provinciale il comitato è presieduto dal progessore Silvio Gambino. Il comitato ha organizzato, nel mese di ottobre, numerose iniziative per coinvolgere tutti gli interessati: studenti, laureandi, dottorandi e specializzandi.  Il 25 ottobre, presso la sala dell’University Club (ore 11:00), è prevista un’importante iniziativa, sotto il profilo accademico. Iniziativa che vedrà la partecipazione del Prof. Alessandro Pace, Presidente del Comitato Nazionale per il NO, per confrontarsi con gli studenti dell’Università della Calabria.

 

 

Denise Ubbriaco

Unical e Referendum, il Comitato per il NO chiede al Rettore chiarezza

RENDE (CS)_Il Comitato UNICAL per il NO nel Referendum Costituzionale ritiene necessario rendere pubblico un avvenimento preoccupante e non edificante, oltre che poco chiaro e antidemocratico.                                     Lo scorso 6 ottobre, infatti, il Comitato ha richiesto con regolare istanza al Magnifico Rettore dell’Università della Calabria Prof. Gino Mirocle Crisci la possibilità di allestire con cadenza regolare un banchetto informativo all’interno del campus, in modo da informare gli studenti riguardo l’importante appuntamento referendario del 4 dicembre e con lo scopo di favorire una più ampia partecipazione democratica.

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                             Lo stesso Rettore, tuttavia, ha ritenuto di non concedere gli spazi per tutti i giorni richiesti, autorizzando solo due giorni per l’intero mese di Ottobre.                                                                                                                                     Si sottolinea, inoltre, l’assenza di chiarezza da parte del Magnifico Rettore, che non ha reso note le motivazioni, né ha richiamato alcuna normativa che potesse giustificare la sua decisione.                               Tutto questo nonostante negli ultimi giorni egli avesse dichiarato ad una nota testata giornalistica locale l’impegno nel garantire a tutti i dovuti spazi per la campagna referendaria all’interno dell’Ateneo.               Per questi motivi, il Comitato esprime preoccupazione, in quanto tale limitazione appare arbitraria e senza alcun senso.                                                                                                                                                                         Si ritiene infatti che l’allestimento di un banchetto informativo negli spazi pubblici del Campus sia fondamentale per informare un alto numero di studenti, essendo tra l’altro un metodo poco invasivo e rispettoso delle regole democratiche.                                                                                                                                Il Comitato, inoltre, vuole sottolineare come la serenità del confronto sia stata già seriamente compromessa in precedenza dallo stesso Rettore, il quale si è schierato apertamente con il fronte del Sì partecipando in qualità di Rettore (e non a titolo personale) alle iniziative referendarie del 22 settembre e del 3 ottobre organizzate da alcune correnti del Partito Democratico all’interno dell’ateneo. Questa presa di posizione così netta, unita ai fatti riportati, desta il timore di non poter svolgere la campagna referendaria nel migliore dei modi a causa delle limitazioni imposte.                                                                                                                           Il Comitato, dunque, auspica che il Rettore riveda la propria decisione riguardo gli spazi assegnati affinché possano essere garantite adeguatamente il pluralismo delle idee e la democraticità. Crediamo infatti che la campagna informativa sul Referendum Costituzionale sia un’importante forma di espressione culturale e civica, e in una vera e propria culla della cultura quale dovrebbe essere l’Università della Calabria, essa non può assolutamente venire a mancare.                                                                                                                          Piero Calamandrei, Padre costituente che contribuì alla elaborazione del testo costituzionale del 1947, parlando una volta ai giovani studenti, negli anni ’50, ha avuto modo di sostenere che “la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”; non vorremmo che in molti studenti inizi a breve ad avvertirsi la sensazione che l’aria “cominci a mancare”.

Il comitato pro ospedale del Reventino incontra il direttore generale dell’Asp Perri

incontroSOVERIA MANNELLI (CZ) – Si è tenuto ieri mattina l’incontro programmato presso la sede Asp di Lamezia Terme tra il Dott. Antonio Maida, presidente del Comitato Pro Ospedale del Reventino e Il Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro Dott.Giuseppe Perri.  Presenti all’incontro il Dott. Claudio Tomasello, direttore sanitario dell’Ospedale di Soveria Mannelli, la Dott.ssa Annamaria Bruni, responsabile URP dell’Asp ed il Dott. Egidio Laraia in delega della neo insediata amministrazione comunale di Soveria Mannelli. Tema dell’incontro un rapido esame dell’attuale situazione che vede l’azienda impegnata nel rilancio della struttura montana e la programmazione della Carta dei Servizi sanitari del Reventino.  A domande specifiche poste dal Presidente Maida, raccolte durante gli incontri che egli sta tenendo con tutti i Sindaci del Comprensorio Montano, si registrano le rassicurazioni del Direttore Perri circa la copertura H12 del servizio di anestesia, il prossimo trasferimento della Tac attualmente impiegata presso l’Ospedale di Lamezia Terme non appena nello stesso entrerà in funzione quella acquistata di recente, oltre che acqusire il dato che da venerdì prossimo 1 luglio sono calendarizzati interventi chirurgici in day surgery, prerogativa assegnata all’ospedale dal decreto 30 del commissario ad acta. Ci si è inoltre soffermati sul rilancio dell’attività di gastroenterologia (gastroscopia); dove il Dott. Pugliano, attuale responsabile del servizio, ha dato la sua disponibilità ad ulteriori giorni di presenza oltre a quello attualmente programmato di martedi, sempre in attesa che una validissima risorsa locale sciolga le riserve su un suo incarico permanente.  Il Comitato ha preso impegno con il Direttore Generale affinché siano sensibilizzate tutte le amministrazioni comunali nella ricerca e collocazione di postazioni atte alla prenotazione nell’ambito del progetto Cat@hospital, un tipico esempio è quello delle Farmacie che già convenzionate prenotano i pazienti e incassano il ticket. A breve inoltre verrà inaugurato il nuovo Pronto Soccorso, fiore all’occhiello dell’attuale direttore sanitario, ed è allo studio l’implementazione, tra le attività ambulatoriali, di visite geriatriche. Ultimo, ma non meno importante argomento trattato è quello relativo alla Carta dei Servizi Sanitari del Reventino, strumento indispensabile ed atto a superare le perplessità della popolazione circa le attività svolte presso la struttura ospedaliera di montagna. Il progetto vedrà impegnata l’Asp con la Dott.ssa Bruni ed Il Dott. Tomasello, il Comitato e la rete dei Sindaci che molto favorevolmente hanno accolto tale progetto ormai in fase embrionale. A metà settembre è programmata una Conferenza dei Servizi che vedrà coinvolti tutti i soggetti interessati e porrà le basi attuative del progetto, cardine essenziale del rilancio dei servizi sanitari dell’area montana.