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25 anni fa l’omicidio dei carabinieri Fava e Garofalo. Commemorazione a Reggio

REGGIO CALABRIA  – Nel corso di un’iniziativa ospitata nella Scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria, è stato ricordato l’omicidio dell’appuntato Antonino Fava e del carabiniere Vincenzo Garofalo a 25 anni dall’agguato perpetrato da un commando della ‘ndrangheta nei pressi dello svincolo di Scilla dell’autostrada Salerno Reggio Calabria.

All’iniziativa hanno partecipato il Procuratore di Reggio Giovanni Bombardieri, il Procuratore generale Bernardo Petralia e il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri.

In particolare Bombardieri ha parlato di «tre efferati attacchi per un unico disegno eversivo» facendo riferimento, oltre agli omicidi di Fava e Garofalo, anche agli attentati del primo dicembre 1993 all’appuntato Silvio Ricciardi e al carabiniere Vincenzo Pasqua, e all’agguato del primo febbraio 1994 contro una seconda pattuglia del nucleo radiomobile composta dal brigadiere Salvatore Serra e dall’appuntato Bartolomeo Musicò, che scamparono miracolosamente alla morte.

Le parole di Marco Siclari

«Esiste una lotta silenziosa che i nostri uomini dell’Arma portano avanti, ogni istante, con il loro lavoro mettendo a rischio la loro stessa vita. Oggi a Scilla in tantissimi hanno ricordato, 25 anni dopo la loro morte, i due Carabinieri Fava e Garofalo assassinati brutalmente da chi all’ora come oggi, pensa di poter soffocare il nostro paese. Un ricordo da tenere vivo e che nessuno potrà mai spegnere». Così il senatore forzista Marco Siclari che, a Roma per motivi istituzionali, ha mandato un messaggio di vicinanza a tutta la città che oggi celebra il ricordo dei due carabinieri uccisi 25 anni fa.
«Il sacrificio dei due militari non sarà vano perché il loro esempio continuerà a infondere la speranza che i criminali non vinceranno mai. Grazie al Comando provinciale dei Carabinieri, alla Procura, a tutti gli organizzatori ed i partecipanti che  permettono di mantenere vivo il loro ricordo e insegnano ai più giovani che il rispetto delle istituzioni e della legge è il sentiero da seguire e che lo Stato e la giustizia vincono sempre sul male», ha concluso il senatore azzurro.

Foto: Ansa Calabria

“Paolo Vive”, domani una fiaccolata in ricordo di Borsellino

COSENZA – Come di consueto, anche quest’anno il 19 luglio, in occasione del 26* anniversario della strage di Via d’Amelio, si svolgerà la fiaccolata commemorativa, in ricordo di Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia, organizzata dall’associazione “RiEvoluzione Calabria”.

Il corteo partirà alle 19:00 da Piazza XI Settembre a Cosenza, per giungere in Piazza Bilotti. Come ogni anno, la fiaccolata vuole rappresentare un forte momento di unione tra cittadini, associazioni, istituzioni, aldilà di ogni pensiero politico, di ogni credo religioso, di tutto ciò che quotidianamente può dividere, per riflettere e recuperare alla memoria il senso più profondo di una vicenda che ha segnato l’Italia in maniera indelebile.

«Continuiamo a commemorare un eroe e a ricordare a noi stessi quanto sia importante combattere ogni forma di mafia, inseguendo il sogno di consegnare alle future generazioni  un Paese in cui un diritto non è un favore, in cui il merito è l’unico criterio di selezione, in cui il sopruso viene severamente punito, in cui il sistema legale è più conveniente del sistema illegale, insomma: un Paese libero. Libero dal bisogno, dal ricatto, dall’oppressione di un sistema di anti-Stato che spesso di nasconde nelle istituzioni, dietro le scrivanie di chi dovrebbe tutelare i diritti dei cittadini. Invitiamo tutti a partecipare, per dire insieme che la mafia può essere sconfitta solo negandole il consenso ed è con questa convinzione nel cuore che scenderemo in piazza per dire a tutti che PAOLO VIVE!»

Commemorazione dei defunti, potenziati i servizi pubblici verso il cimitero

COSENZA – Nella giornata della Commemorazione dei Defunti,  il 2 novembre, alle ore 10.00, il Vescovo Mons. Francesco Antonio Nolè concelebrerà la Messa Solenne in memoria di tutti i defunti, al termine della quale il Sindaco Mario Occhiuto deporrà una corona di alloro alla stele, nello spazio antistante la Chiesa, in onore delle vittime di tutte le guerre. Saranno presenti autorità civili, militari, religiose e tutte le Associazioni combattentistiche e d’arma.Nell’occasione si ricorda che l’AMACO, come ogni anno, ha predisposto un potenziamento del servizio pubblico verso la zona cimiteriale. In particolare, nei giorni 1 e 2 novembre, per il servizio della linea n. 56, piazza G. Mancini –  Cimitero, si utilizzeranno quattro mezzi in aggiunta a quelli ordinari. Inoltre, domenica 30 ottobre, i collegamenti da e per il Cimitero verranno potenziati con un ulteriore mezzo e lunedì 31 ottobre con tre mezzi in aggiunta all’ordinario. La fascia oraria del servizio sopra descritto è 7,30-18,55.

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Commemorazione Fortugno, presente anche Mario Oliverio

LOCRI (RC) – Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha preso parte, questa mattina a Locri, alla manifestazione di commemorazione per Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, assassinato per mano della ‘ndrangheta il 16 ottobre 2005 durante le primarie dell’Ulivo. Il Governatore ha deposto una corona di fiori nell’androne di Palazzo Nieddu del Rio, luogo ove è avvenuto il delitto e in seguito ha assistito a una celebrazione religiosa all’interno dell’Ospedale di Locri, in cui Fortugno ha lungo ha lavorato. «È necessario – ha affermato il Presidente Oliverio – che di attentati alla democrazia come quello che ricordiamo oggi non si perda la memoria. La ‘ndrangheta si sconfigge con comportamenti improntati a massima legalità e trasparenza e sostenendo le energie migliori, le forze sane e, soprattutto, i giovani di questa nostra terra. La Calabria, che ha pagato prezzi altissimi ha grandi energie. I giovani, i ragazzi e le ragazze di questa nostra terra hanno il compito di costruire un futuro migliore. Per poter scegliere di investire su un futuro libero da mafie di ogni genere per loro è necessario ricordare e conservare la memoria di fatti drammatici come quello che undici anni fa ha privato la nostra terra di uno dei suoi uomini migliori».

Alla cerimonia commemorativa hanno preso parte anche l’Assessore Regionale Carmen Barbalace, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo, la vedova Maria Grazia Laganà, Franco Gabrielli, Capo della Polizia di Stato, il Questore di Reggio Calabria Grassi, sindaci provenienti dal territorio e numerose autorità civili e religiose. Dopo la funzione religiosa nella cappella del nosocomio di Locri, la cerimonia si è spostata nel cimitero cittadino e infine nel Comune.

 

 

 

Un monumento per Renato Lio a 25 anni dal suo barbaro assassinio

CASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Il 20 agosto 1991 l’appuntato dei carabinieri Renato Lio, 35 anni, di Castiglione Cosentino, in servizio a Soverato, viene assassinato lungo la statale 106 da un esponente di ‘ndrangheta che il militare aveva fermato per un controllo ad un posto di blocco. Lascia la moglie e due figli di nove e dieci anni. Una folla commossa partecipa ai funerali celebrati a Castiglione dall’Arcivescovo Dino Trabalzini, alla presenza del generale Antonio Viesti, comandante dell’Arma dei Carabinieri, e di Franco Piro, membro della commissione finanze della Camera dei Deputati. A 25 anni da quell’efferato omicidio, Renato Lio sarà ricordato a Castiglione Cosentino nel corso di una cerimonia commemorativa articolata in due giornate. Giovedì 25 agosto è in programma una Santa Messa alle ore 18 nella Chiesa Madre. Al termine sarà deposta una corona sulla tomba del carabiniere, insignito della medaglia d’oro. Il 26 agosto alle ore 21 sarà inaugurato un monumento in sua memoria, installato nei giardini pubblici del rione Crocevia già a lui intitolati nel 1991 e recentemente rinnovati dalla moglie Anna e dal cugino Carlo Lio, già assessore ai lavori pubblici della Regione Lombardia. Questa scultura in pietra è stata realizzata dall’artista locale Gianfranco Altomare. Oltre alla famiglia dell’appuntato, saranno presenti il Prefetto Gianfranco Tomao, il sindaco Dora Lio e le massime autorità civili, militari e religiose.

Un anno senza Gigi Marulla, a Rende partecipata commemorazione (Foto)

13730752_1044567022293847_2122225179_oRENDE (CS) – E’ in corso la cerimonia di commemorazione per Gigi Marulla, l’indimenticato capitano rossoblu, scomparso il 19 luglio 2015.

Tantissimi gli amici e i tifosi accorsi nella piazzetta della Chiesa San Giovanni Battista di Rende, per stringersi accanto alla famiglia Marulla.

Fra i presenti anche Padre Fedele che ha voluto condividere con tutti il suo ricordo di Gigi Marulla. Nel corso della cerimonia sono state distribuite a tutti delle candele.

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Celebrazioni vittime della mafia, il sindaco Mario Occhiuto svela una scultura in memoria di Sergio Cosmai a 28 anni dalla morte

Cosenza – Domani, sabato 9 marzo, si svolgerà una cerimonia in ricordo di Sergio Cosmai, indimenticato direttore del carcere di Cosenza, ucciso il 12 marzo 1985 mentre si trovava alla guida della propria auto sulla strada che oggi porta il suo nome.

Alle ore 16, alla presenza della signora Tiziana Palazzo, vedova Cosmai, e dei suoi figli, del vescovo monsignor Salvatore Nunnari e delle autorità locali, il sindaco Mario Occhiuto, come annunciato durante le commemorazioni dello scorso anno, presso la rotatoria al termine di viale Cosmai, dove accadde l’attentato letale, svelerà una scultura dell’artista Maurizio Orrico raffigurante l’ombra mafiosa avvolta da una frase lunga metri e metri di parole, ovvero quelle del compianto uomo di Stato, ritrovate dalla consorte in un vecchio diario.