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Via libera della Commissione Europea al Piano regionale dei Trasporti

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio –si legge in una nota – ha accolto con particolare soddisfazione la nota inviata dalla Commissione Europea con la quale viene comunicata la piena accettazione del Piano regionale dei Trasporti. Si tratta del documento di riferimento per la pianificazione del sistema della mobilità di persone e merci in Calabria, atteso da quasi un ventennio ed approvato, in via definita, con la deliberazione del Consiglio Regionale n. 157/2016. Con questa approvazione, l’Europa ha condiviso, per intero, il percorso di elaborazione e definizione del Piano regionale  dei Trasporti, coordinato e guidato dall’Assessore alla “Logistica” prof. Francesco Russo. Il risultato è estremamente significativo, non solo perché consente di soddisfare pienamente le condizionalità concernenti il settore trasporti per la nostra Regione, in materia di fondi strutturali, ma perché  rappresenta un importante cambio di rotta nella politica di pianificazione e programmazione regionale. La Calabria, infatti, è passata da una situazione in cui ha dovuto registrare molteplici osservazioni e critiche nell’elaborazione di questi documenti, ad una loro approvazione, da parte di un organismo così autorevole, immediata ed integrale. Nella nota inviata dalla Commissione, infatti,  si esprime generale condivisione per tutti i contenuti del Piano. In particolare, per ciò che concerne il Porto di Gioia Tauro, la Commissione ha accolto favorevolmente le iniziative proposte dalla Regione per la “security”, la semplificazione ed una governance rafforzata.

Acque reflue e balneazione in Calabria, l’UE risponde all’interrogazione di Ferrara e Pedicini (M5s)

COSENZA – Continua il monitoraggio della Commissione europea sulla gestione delle acque reflue e sullo stato delle acque di balneazione calabresi. È quanto comunica la stessa Commissione europea rispondendo ad un’interrogazione presentata dagli eurodeputati del M5S Piernicola Pedicini e Laura Ferrara.

«I comuni esaminati dalla Ue, a causa della “scarsa” qualità delle relative acque di balneazione – si legge nella nota -, sono quelli di Reggio Calabria, Praia a Mare, Belvedere Marittimo, Paola, Briatico, Ricadi, Joppolo, Nicotera, San Ferdinando e Crotone. La Commissione europea ha quindi confermato la connessione tra cattiva gestione del sistema depurativo e mare inquinato, tanto che sette dei dieci comuni esaminati sono già coinvolti nelle due procedure d’infrazione europea (n.2059/2014 e la n.2034/2004) per la violazione degli articolo 3 e 4 della direttiva 91/271/Cee concernente il trattamento delle acque reflue urbane. Tuttavia, in nove dei dieci comuni attenzionati, la Commissione ha fatto sapere che “dalle informazioni ricevute dalle autorità italiane nel 2015, la maggior parte delle acque di balneazione sono conformi ai requisiti previsti dalla direttiva europea vigente. Mentre – ha aggiunto – un livello di non conformità elevato è stato riscontrato nella provincia di Reggio Calabria”. Rispetto alle cause principali di tale situazione di forte criticità che interessa Reggio Calabria, l’organismo esecutivo di Bruxelles ha spiegato che “secondo le informazioni ufficiali disponibili, esse dipenderebbero dalla mancanza di un adeguato trattamento delle acque reflue urbane”. Per risolvere i presunti errori di gestione delle acque reflue, la Commissione ha evidenziato che “le azioni di controllo e di procedura di infrazione avviate nei sette comuni esaminati contribuiranno a migliorare la qualità delle acque di balneazione che potrebbero essere interessate”. Per quanto riguarda l’eventuale impatto degli scarichi di acque reflue sui Sic (Siti di importanza comunitaria), l’organismo Ue ha comunicato che “le autorità degli Stati membri devono adottare tutte le misure necessarie per evitare il degrado degli habitat naturali e la tutela delle specie per cui i siti sono stati designati, compreso l’opportuno trattamento delle acque reflue”».

 

Calabria e imprenditoria giovanile, l’On. Ferrara interroga la Commissione Europea : “Bando fantasma”

BRUXELLES – Mentre da Bruxelles arrivano le bocciature per le regioni del Sud, in particolare per la Calabria, in forte ritardo sulla pubblicazione dei bandi relativi alla Programmazione 2014/2020, continuano le numerose segnalazioni rispetto alla scellerata e opaca gestione di quella precedente. Fra i bandi “fantasma”, ovvero pubblicati ma ai quali non è mai stato dato seguito quello volto al sostegno dell’imprenditoria giovanile è sicuramente simbolico dell’assoluta mancanza di trasparenza e di informazioni da parte degli uffici preposti della Regione Calabria, verso chi, al bando aveva partecipato, ma a distanza di tempo non ha mai saputo se esistesse o meno una graduatoria dei beneficiari effettivi. A denunciarlo è l’eurodeputata Laura Ferrara che sulla questione ha anche interrogato la Commissione europea. <<Con Decreto n.13667 del 18 novembre 2014 il Dipartimento attività produttive della Regione Calabria dava attuazione alla Linea d’intervento 7.1.4.3 “Promozione dell’imprenditoria giovanile” dell’Asse VII ”Sistemi Produttivi” del POR Calabria Fesr 2007-2013 emanando un avviso pubblico finalizzato al sostegno ed all’agevolazione dell’imprenditoria giovanile calabrese. La gestione del suddetto intervento fu affidata a Fincalabra spa, società in house della Regione Calabria, per un finanziamento complessivo di 4000000 euro. A distanza di circa 2 anni dalla pubblicazione del suddetto avviso pubblico, ad oggi non risulta essere stata ancora approvata la graduatoria finale dei vincitori del bando di gara>>. Questo quanto esposto nell’interrogazione parlamentare.«Sono numerosi i giovani imprenditori calabresi che hanno partecipato a questo bando – spiega la Ferrara – molte domande erano state valutate ammissibili, 181 nello specifico, creando una speranza per quanti avevano riposto in questa misura di finanziamento un’opportunità di occupazione. Purtroppo ad oggi, nonostante le sollecitazioni e le richieste di informazioni da parte degli stessi partecipanti, non solo non è mai stata pubblicata una graduatoria definitiva, ma nessuno dalla Regione Calabria ha mai informato i partecipanti ed i cittadini calabresi tutti, su che fine abbiano fatto questi 4 milioni di euro. Sono stati disimpegnati? – chiede la pentastellata – e se sì – continua – perché non si hanno informazioni chiare in merito a questo stanziamento».

Laura Ferrara (M5S): “Tuteliamo l’olio Made in Italy”

ROMA – “Il settore olivicolo italiano, un’eccellenza del nostro panorama agroalimentare, soprattutto per le regioni meridionali, sta subendo una serie di attacchi frontali da parte di politiche europee che si rivelano dannose non solo per coloro che fanno agricoltura nei campi e non dietro una scrivania, ma anche per i consumatori”. È quanto afferma Laura Ferrara, eurodeputata del M5S, sulle proteste diffuse degli agricoltori italiani contro le decisioni europee che riguardano una delle economie trainanti del meridione.

“A tutti è noto il recente scippo ai piccoli e medi produttori del Sud Italia rappresentato dall’immissione nei mercati europei di migliaia di tonnellate supplementari di olio tunisino senza dazi. Da mesi stiamo conducendo un’altra battaglia che riguarda la modifica, da parte della Commissione europea, di alcuni parametri utilizzati in Europa per stabilire quali oli devono essere considerati extravergini. Tali modifiche penalizzano alcune varietà olivicole ampiamente coltivate in Calabria, Puglia e altre regioni del sud (come la Carolea e la Coratina) e i pregiati oli che se ne ricavano. Il superamento dei limiti consentiti di acido eptadecenoico, senza costituire un tentativo di sofisticazione e senza incidere sulla genuinità del prodotto, rischia di mettere in ginocchio le aziende agricole che vedrebbero i loro oli non più commercializzabili come extravergini. Un’altra chiara minaccia arrivata dall’Europa alle nostre produzioni di eccellenza – continua – è rappresentata dal tentativo di liberalizzare la data di conservazione dell’olio, per favorire lo smaltimento delle vecchie scorte e far rientrare nel mercato italiano bottiglie che oggi sarebbero considerate scadute. Una scelta – conclude – che finisce con il penalizzare ancora una volta i consumatori e i nostri prodotti di qualità sottoposti a rigidi standard di controllo. Contrasteremo in ogni modo i diktat europei contro la trasparenza delle etichette e la qualità del nostro olio”.

“Yellow Tour Euraxess”, tappa all’Università della Calabria

ARCAVACATA DI RENDE (CS) Il bus “Giallo” del progetto EURAXESS Roadshow, farà tappa all’Università della Calabria, nell’area attigua al nuovo Rettorato, piazzale Chiodo, mercoledì 18 novembre.

La sosta calabrese dello “Yellow Tour Euraxess” –  realizzata in collaborazione con la CRUI, sede nazionale di Euraxess –  che offrirà a studenti e ricercatori un accesso diretto ai servizi del portale dell’iniziativa della Commissione Europea, ha una grande importanza per l’UniCal poiché darà visibilità nazionale ed internazionale ad un’attività che solitamente non è collegata culturalmente al nostro territorio: la Ricerca, di base ed applicata.

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Il Tour Euraxess – iniziativa che è stata lanciata lo scorso 5 ottobre 2015 dalla Commissione Europea che ha voluto, in questa maniera, dare vita ad una campagna di informazione itinerante capace di garantire un’azione di counselling professionale ai ricercatori – sta attraversando l’Europa da circa un mese, collegando idealmente le sedi più importanti del continente che si occupano della tematica della mobilità dei ricercatori, e tra queste (dopo Bruxelles, Parigi, Barcellona, Ginevra, Lisbona, solo per citarne alcune) figurano Rende – Cosenza che insieme a Cagliari, Catania e Siena, è tra le poche tappe previste in Italia.

Un riconoscimento molto importante, dunque, per l’UniCal che è arrivato per l’impegno che contraddistingue questa Università nel diffondere la cultura della Ricerca calabrese nel mondo, grazie alle sue centinaia di ricercatori, ai suoi Dipartimenti ed all’attività del suo incubatore Technest.

Regione Calabria: Approvato il programma di Sviluppo rurale della Calabria

foto 5 (1)Approvato il programma definitivo di Sviluppo Rurale della Calabria 2014/2020 E’ stato definito, nel corso di una riunione presieduta dal Governatore della Calabria Mario Oliverio, che ha visto la partecipazione del consigliere regionale Mauro D’Acri, del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino, dell’Autorità di Gestione del Psr Alessandro Zanfino, del Dirigente del settore “Sviluppo Rurale” Giovanni Aramini, del Direttore di Arcea Maurizio Nicolai e delle Organizzazioni di Categoria, il Programma di Sviluppo Rurale della Calabria 2014/2020 che sarà inviato nelle prossime ore a Bruxelles. Le priorità sono state indicate, in apertura dell’incontro, dallo stesso presidente della Regione. Si punterà, in particolare, sui settori strategici dell’agricoltura calabrese: olivicoltura, agrumicoltura e zootecnia e si potenzieranno le loro relative filiere. Particolare sostegno sarà rivolto all’aggregazione dei produttori, con lo scopo di favorire la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti regionali e la loro competitività sui mercati nazionali e internazionali. In primo piano ci saranno gli imprenditori agricoli professionali e gli agricoltori diretti, ai quali vanno ad aggiungersi anche i datori di lavoro, in quanto creano e mantengono occupazione. Grande attenzione sarà riservata alle zone di montagna, alle aree interne e a quelle svantaggiate e, novità assoluta, ai terreni agricoli confiscati alla mafia. Dopo aver sottolineato che l’agricoltura calabrese potrà avvalersi anche del sostegno degli altri fondi comunitari che si integreranno al Feasr, il presidente Oliverio ha annunciato che sono attualmente allo studio una serie di iniziative tese a facilitare l’accesso al credito degli imprenditori.Tra le priorità assolute della nuova amministrazione ci sarà sicuramente il sostegno all’attività agricola dei giovani. Una questione, quest’ultima, assai sentita dal Governatore. La Regione supporterà i giovani agricoltori che partono con un’attività imprenditoriale non solo con un premio di insediamento, ma anche contribuendo ai loro investimenti con quote importanti. “Il ricambio generazionale e l’incremento dell’occupazione -ha sottolineato Oliverio- sono tra i nostri primi obiettivi. E il settore dell’agricoltura ha tutte le carte in regola per offrire importanti opportunità ai giovani calabresi. foto 1 (1)Con il Psr 2014/2020 intendiamo dare un segnale forte in questa direzione e puntiamo a finanziare almeno mille nuovi giovani imprenditori, ai quali assegneremo un premio dell’importo di 40.000 Euro a chi si insedia in pianura e di 50.000 euro a chi intende avviare attività agricole in montagna. Non solo -ha aggiunto Oliverio- Abbiamo intenzione di incentivare i giovani agricoltori a fare impresa, ad essere competitivi e a creare nuove opportunità di lavoro, con aliquote di sostegno agli investimenti pari al 60% nelle zone pianeggianti e al 70% nelle zone montane. Un modo chiaro ed inequivocabile per far sentire realmente il sostegno di questa amministrazione regionale ai giovani calabresi e per ottenere concrete ricadute sui nostri territori in termini di crescita, sviluppo e benessere”. Un PSR, quello approvato, in cui nulla è stato lasciato al caso e che presenta un altro risultato importante: nel rispetto della tempistica indicata dalla Commissione Europea, l’amministrazione Oliverio è risuscita a preparare un documento ampiamente condiviso che nasce dal basso, dall’ascolto delle esigenze di tutti gli attori del mondo rurale calabrese. Le Organizzazioni di Categoria si sono dette molto soddisfatte non solo per i risultati raggiunti e per l’ampia condivisione ottenuta, ma anche per la circostanza, di non secondaria importanza che, per la prima volta, un Governatore abbia preso parte personalmente ad una lunga serie di tavoli tecnici ed incontri, per definire insieme le strategie per il futuro della Calabria agricola e per scrivere il miglior Psr possibile, per il quale si auspica l’approvazione definitiva della Comunità Europea a breve termine, in modo tale che possa essere reso subito operativo con la pubblicazione dei nuovi bandi.

PSR Calabria: ottimi riscontri dall’audit della Commissione Europea sulle Misure a superficie

unioneEuropeaSi è conclusa con esito decisamente positivo la “cinque giorni” che la Commissione Europea ha trascorso in Calabria per l’audit con il Dipartimento Agricoltura e l’organismo pagatore Arcea, relativo alle procedure amministrative, di controllo e di pagamento delle Misure a superficie del PSR Calabria.

I rappresentanti della Commissione, Tomasz May, Michel Papadi e Maura Cordovani, dell’Unità J.4 Dg Agri, si sono detti molto soddisfatti dal punto di vista della qualità delle procedure adottate dal Dipartimento Agricoltura nell’ambito delle Misure 211, 212 e 214 ed hanno evidenziato l’importante riduzione del tasso di errore dei vari procedimenti adottati dalla Regione Calabria, che è andata addirittura al di là delle aspettative della stessa Commissione.

Il Dirigente Generale reggente del Dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino, ha ringraziato, dal canto suo, i rappresentanti della Commissione per la puntualità e la chiarezza delle osservazioni sulle Misure a superficie del PSR Calabria.

“Ritengo –ha detto Salvino- che questi incontri di audit siano positivi per l’intero sistema, perché consentono alla Regione Calabria di ricevere un fondamentale feedback circa le proprie azioni amministrative, ed alla Commissione Europea di appurare che le risorse comunitarie vengano utilizzate ed utilizzate nella giusta maniera”.

“La nostra intenzione – ha concluso il Direttore Generale Reggente del Dipartimento – è quella di migliorare sempre di più il livello qualitativo della nostra agricoltura, proprio attraverso il prezioso supporto della Commissione e del PSR”.

Particolarmente soddisfatto anche il consigliere regionale Mauro D’Acri il quale, portando i saluti del presidente Oliverio, ha sottolineato la grande attenzione che l’attuale amministrazione vuole avere rispetto all’agricoltura, un settore ritenuto strategico per l’economia regionale e sul quale si intende investire in maniera consistente.

“Siamo soddisfatti dei controlli non solo per gli esiti ottenuti- ha concluso D’Acri- ma anche perché è molto importante rendere note oltre i confini regionali e nazionali le cose buone che si fanno nella nostra terra”.

Nei giorni scorsi, inoltre, i rappresentanti della Commissione Europea, hanno scelto e visitato tre aziende agricole calabresi, per verificare in loco l’effettiva qualità della nostra agricoltura. Molto soddisfacenti anche gli esiti dei sopralluoghi in quanto, a detta degli stessi funzionari CE, è emersa l’effettiva qualità dell’agricoltura calabrese, nonché la professionalità degli imprenditori e degli operatori.

All’incontro conclusivo, erano presenti, tra gli altri, l’Autorità di Gestione del PSR Calabria Alessandro Zanfino, il Dirigente del settore “Sviluppo rurale” Giovanni Aramini ed il Direttore di Arcea Maurizio Nicolai.

Castrovillari unica città italiana nel progetto RECOIL

Castrovillari (Cs) – Il Comune di Castrovillari sarà al centro del progetto RECOIL in Italia. Questo programma è fondato sul recupero e riutilizzo degli oli esausti per i quali la città del Pollino, già impegnata con uno specifico programma dal dicembre 2012, sarà ulteriormente protagonista della prossima sperimentazione. All’interno del progetto vi saranno anche il Portogallo, la Spagna, il Belgio, la Grecia e la Danimarca, oltre alle Università di Reggio Emilia e della Calabria.

“RECOIL –spiega l’assessore Loiacono- è un’iniziativa sostenuta dalla Commissione Europea attraverso il programma “Intelligent Energy for Europe” ed il progetto in cui sarà coinvolta Castrovillari ha come obiettivo quello di promuovere la produzione di biodiesel attraverso la trasformazione dell’olio da cucina esausto per l’introduzione nel mercato locale. Tale processo prevede, oltre al coinvolgimento di aziende e pubbliche amministrazioni, la collaborazione fattiva delle famiglie del territorio.”

“La speranza – auspica l’amministratore parlando del progetto- è che la sperimentazione che verrà effettuata nel corso del 2013 e 2014 a Castrovillari, possa far diventare il nostro Comune sempre più virtuoso, nell’ambito della raccolta differenziata, facendo emergere l’idea del rifiuto come risorsa e permettendo ad imprese locali di investire sul territorio, nel rispetto dell’ambiente, creando posti di lavoro in un momento di stasi economica in cui siamo chiamati ad aumentare il nostro impegno per il rilancio del territorio.”

A tal riguardo, presso la sede della Provincia di Cosenza si è svolto un incontro tra l’Assessore provinciale, Biagio Diana, l’Assessore all’Ambiente di Castrovillari, Angelo Loiacono, l’Amministratore della società VARAT, Donato Sabatella, il Direttore della ALESSCO, Carmine Brescia, e il Responsabile dell’Ufficio Ambiente, Franco Bianchimani, in merito al progetto RECOIL.

 

Presentazione del P.A.C. – Servizi di cura all’Infanzia e agli Anziani non autosufficienti

LAMEZIA TERME (CZ) – Al Centro Agroalimentare “Fondazione Terina” di Lamezia Terme (CZ) si è svolto l’incontro di presentazione del “Piano di Azione e Coesione – Servizi di cura all’Infanzia e agli Anziani non autosufficienti” (P.A.C.), che riguarda tutte le regioni dell’obiettivo convergenza – ossia Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – e mira a contribuire al rafforzamento della filiera ordinaria dei servizi di cura, favorendo la programmazione territoriale e la gestione unitaria delle risorse.

Il cammino che ha portato alla predisposizione del Piano di Azione e Coesione ha avuto avvio nell’autunno del 2011 quando, d’intesa con la Commissione Europea, il Governo Italiano ha intrapreso un’azione finalizzata ad accelerare l’attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013 sulla base della Delibera CIPE 1/2011 e concordato nel Comitato Nazionale del Quadro Strategico Nazionale da tutte le Regioni, dalle Amministrazioni centrali interessate e dal partenariato economico e sociale.

Tale azione di accelerazione ha prodotto significativi risultati in termini di avanzamento finanziario dei programmi operativi. Il P.A.C. ha l’obiettivo di colmare i ritardi ancora rilevanti nell’attuazione e, al contempo, rafforzare l’efficacia degli interventi, impegnando quindi le amministrazioni centrali e locali a rilanciare i programmi in grave ritardo, garantendo una forte concentrazione delle risorse su alcune priorità. In altri termini, punta a spendere i fondi disponibili e a spenderli bene, per evitare che le risorse comunitarie vengano sprecate o – in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi – addirittura revocate.

L’intervento si attua sulla base di quattro principi: concentrazione su tematiche di interesse strategico nazionale; definizione di risultati obiettivo in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini; cooperazione rafforzata con la Commissione Europea; azione di supporto e affiancamento da parre di centri di competenza nazionale.

Il P.A.C. si è finora sostanziato in due atti operativi: la riprogrammazione di 3,7 miliardi di euro dai programmi operativi delle Regioni a favore di istruzione, ferrovie, formazione, agenda digitale, occupazione di lavoratori svantaggiati; e la riprogrammazione di 2,3 miliardi di euro dai programmi operativi nazionali e interregionali gestiti dalle amministrazioni centrali dello Stato a favore della cura per l’infanzia e per gli anziani non autosufficienti, dei giovani, della competitività e innovazione delle imprese, delle aree di attrazione culturale.

L’odierna assemblea plenaria si è dunque concentrata sulla presentazione del P.A.C. – Servizi di cura all’Infanzia e agli Anziani non autosufficienti, e ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali, Nazzareno Salerno, oltre a quella dei rappresentanti del Dipartimento Politiche per lo Sviluppo e Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico, del Dipartimento Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Dipartimento Salute e di quello delle Politiche Sociali della Regione Calabria, dell’ANCI Calabria, della Fondazione Calabria Etica, degli amministratori locali e delle parti economiche e sociali coinvolte.