Archivi tag: commissione sanità

Cosenza, illustrate in Commissione Sanità le attività dell’ambulatorio oncologico gratuito “OncoMed”

COSENZA – Operativo da poco meno di un mese, svolge nel centro storico della città di Csoenza (in Corso Telesio 142), una meritoria attività di assistenza sociale e socio-sanitaria in campo oncologico, rappresentando un importante presidio a supporto dei malati oncologici e dei loro familiari.

E’ lo studio medico oncologico gratuito e multidisciplinare per indigenti, dell’Associazione Onco Med, di cui è presidente Francesca Caruso, ospite della Commissione consiliare sanità, presieduta dalla consigliera Maria Teresa De Marco e appositamente convocata per illustrare le attività dell’associazione che rappresenta un affidabile punto di riferimento per una capillare campagna di prevenzione nel settore oncologico.

La prevenzione prima di tutto

«La prevenzione – ha sottolineato, infatti, la presidente De Marco in apertura di seduta – rappresenta l’unica strada veramente efficace. Le terapie sono certamente importanti – ha detto inoltre De Marco – ma la prevenzione è fondamentale, così come lo è la diffusione sul territorio del messaggio di solidarietà che deve stare alla base della nostra società civile.  Onco Med può diventare un significativo presidio operativo nella nostra città al servizio delle famiglie bisognose, atteso che oggi il concetto di bisogno e di povertà si è notevolmente esteso inglobando anche quel ceto medio che fa fatica ad arrivare alla fine del mese».

Lo studio di Onco Med, affidato ad una ventina di volontari, garantisce ai pazienti una consulenza diretta in diverse specialistiche: oncologia, urologia, gastroenterologia, endocrinologia, senologia, radioterapia, terapia del dolore ed altre ancora.

«Nello studio – ha spiegato la presidente di Onco Med, Francesca Caruso, nel corso della commissione sanità – sono, in altri termini, rappresentate tutte le branche mediche che ruotano attorno all’oncologia. OncoMed – ha detto ancora – nasce come associazione che dà sostegno ai malati oncologici e alle loro famiglie e si propone di promuovere la cultura della prevenzione. Le richieste sono tante».

Le modalità di accesso sono, oltre al reddito ISEE inferiore o pari a 10 mila euro, anche la presenza di fattori di rischio oncologico e la familiarità. 

«Non abbiamo – ha aggiunto Francesca Caruso – la velleità né la forza di sostituirci alle strutture pubbliche, ma, dopo la diagnosi, il medico indirizza il paziente verso le strutture sanitarie». All’interno dello studio di Onco Med è stato aperto anche uno sportello psiconcologico di sostegno all’ammalato, ma anche alle famiglie e uno sportello legale con due avvocati che forniscono consulenza.

Lo studio è aperto tre giorni a settimana: lunedì, mercoledì  e giovedì, dalle 15,00 alle 19,00.

Negli stessi giorni si può telefonare, per le prenotazioni, al numero 3770901108. In ciascuno dei giorni di apertura sono presenti due specialisti.

 

Dopo aver espresso apprezzamento per l’iniziativa che ha definito «indubbiamente meritoria», il consigliere comunale Damiano Covelli ha sollecitato la messa a rete di tutto il mondo del volontariato cosentino che mette a disposizione tempo, capacità e competenze. «Sarebbe un modo – ha aggiunto Covelli – per rendere le cose meno difficili ed aiutare concretamente in città chi soffre e ha bisogno».

Per la consigliera Bianca Rende, che ha espresso compiacimento per l’iniziativa e per il coraggio dimostrato da chi l’ha promossa, «questa può essere un’iniziativa che, facendo registrare un’inversione di tendenza rispetto a quanto accade solitamente nell’associazionismo, può andare avanti, anche se non da sola. C’è bisogno – ha aggiunto Rende -di una sponda istituzionale che, ovviamente, ha dei limiti, ma  anche delle potenzialità, a cominciare dalla spiccata sensibilità che caratterizza il Consiglio comunale e la commissione sanità, in questo degnamente rappresentata dalla sua Presidente Maria Teresa De Marco». Bianca Rende ha lanciato una proposta operativa, l’organizzazione, cioè, di un concerto che coinvolga le orchestre delle scuole della città e che sia utile a raccogliere fondi da devolvere all’Associazione, anche per consentire l’acquisto di un ecografo (quello di cui lo studio è attualmente dotato è frutto di un prestito).

Sulla necessità di fare rete tra le associazioni di volontariato ha concordato anche la consigliere Alessandra De Rosa, mentre la consigliera Francesca Cassano ha parlato di “polverizzazione” nel mondo dell’associazionismo. «C’è più la voglia di essere protagonisti di qualche azione, e questo toglie inevitabilmente energia ai risultati, che desiderio di fare rete e provare a collegarsi». La consigliere Cassano ha, infine, sposato in pieno la proposta di Bianca Rende di promuovere un concerto delle scuole per favorire la raccolta fondi a beneficio dell’Associazione.

Un’ulteriore proposta è stata, infine, avanzata dal consigliere Massimo Lo Gullo che ha rivolto un invito ai consiglieri regionali al termine del loro mandato, per devolvere una parte della loro indennità di liquidazione a favore di Onco Med.

Trebisacce, assessore Campanella nella Commissione Sanità dell’ANCI

TREBISACCE (CS) -Pino Campanella, Assessore alla Sanità del Comune di Trebisacce, entra a far parte della Commissione Sanità dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), recentemente costituitasi.
La Commissione si pone come obiettivi, da un lato, un maggiore coinvolgimento degli amministratori locali sulla complessa e sfaccettata questione Sanità, dall’altro, il perseguimento di un’azione di impulso che possa individuare percorsi da condividere e segnalare criticità.

Come sottolineato dal Presidente Giuseppe Varcalli, pur non avendo potere nella gestione della sanità, gli amministratori possono avere un importante ruolo di controllo.

L’Assessore Campanella, che ha legato da sempre il proprio operato al mondo della sanità e della formazione ad essa collegata ha dichiarato: «È un onore per me far parte di questa Commissione e poter continuare a dare il mio contribuito per la crescita della Sanità nella mia regione. Il territorio dell’Alto Ionio, che sento di rappresentare, sta vivendo numerose criticità, che spesso concretizzano una migrazione sanitaria che rischia di metterci in ginocchio. Su tutte deve far riflettere la vicenda dell’Ospedale Chidichimo di Trebisacce e la nebbia burocratica che a volte avvolge il suo futuro, nonostante i tanti sforzi dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Franco Mundo, con il quale stiamo combattendo una battaglia senza sosta. Il Chidichimo è emblema di una sanità regionale  lontana dai cittadini, che dell’esperienza pratica e direttamente connessa al territorio degli amministratori locali può fare tesoro. Sono certo che la Commissione opererà con equilibrio, attenzione, contribuendo in modo concreto ad indicare la strada che porta alle possibili soluzioni delle tante criticità che questo settore vive in Calabria». 

 «I sindaci  e gli amministratori locali – ha commentato il sindaco Franco Mundorappresentano la prima linea delle istituzioni, quella con cui i cittadini si interfacciano quotidianamente, a cui muovono istanze e segnalazioni. Sono coloro che vengono chiamati a dare risposte. Nonostante ciò spesso restano esclusi dai processi decisionali in materie che hanno una ricaduta immediata sui territori, come la sanità. La nascita di una Commissione come quella creata dall’Anci non può che essere accolta come un grande passo avanti, grazie al quale i rappresentati dei territori  potranno segnalare, consigliare, svolgere un’attività di verifica e di controllo, sull’operato delle figure preposte alle gestione della Sanità in Calabria. Aver una persona preparata e attenta come l’Assessore Campanella all’interno della Commissione è per tutto il territorio fonte di garanzia e sicurezza. Siamo certi che opererà, come al suo solito, in sinergia con tutta la commissione,  con il massimo impegno per segnalare le tante criticità che vive il nostro territorio, proponendo soluzioni concrete». 

 

Ospedale Cosenza, criticità e passi in avanti, Gentile ieri a Palazzo dei Bruzi

COSENZA – I passi in avanti compiuti, ma anche le criticità che continua a manifestare e che si spera possano essere avviate a soluzione. La fotografia dello stato dell’arte dell’Ospedale dell’Annunziata la scatta ancora una volta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Achille Gentile riferendone in Commissione consiliare sanità. Il numero uno dell’azienda ospedaliera ha accolto di buon grado il nuovo invito rivoltogli dalla Presidente dell’organismo consiliare Maria Teresa De Marco che ha introdotto e coordinato i lavori della seduta, ringraziando il manager per la disponibilità dimostrata anche in questa nuova occasione.

Achille Gentile ha, in apertura di seduta, riferito degli importanti passi avanti compiuti dall’Ospedale dell’Annunziata, anche di recente, quando due interventi eseguiti nel nosocomio cosentino sono stati trasmessi in videoconferenza in cinque continenti, così come due altri interventi eseguiti da due cardiologi interventisti appartenenti all’azienda ospedaliera sono stati trasmessi al Congresso europeo di cardiologia, ad un forum che ha radunato 1500 cardiologi a Milano.

«E’ per noi – ha detto Gentile – motivo di particolare orgoglio che testimonia il livello di professionalità raggiunto da alcuni operatori. Gli obiettivi li stiamo raggiungendo tutti con una tempistica limitata, anche a causa dei lavori in corso nella struttura. Di recente abbiamo inaugurato il Polo Oncologico al Mariano Santo con l’acceleratore lineare di ultima generazione capace di assistere oltre cento pazienti. Nel 2019 sarà aperta la degenza al Mariano Santo.  Tutte le tecnologie presenti nel Polo Oncologico fanno del Mariano Santo un polo all’avanguardia. E’ evidente – ha aggiunto Gentile -che per raggiungere quel comfort di tipo alberghiero o il sistema di accoglienza tipico di altri ospedali fuori regione, ci vorrà un po’ di tempo. A gennaio l’Annunziata avrà un nuovo ed unico ingresso, vigilato con telecamere, anche per garantire maggiori condizioni di sicurezza e tra non molto avrà anche al suo interno un ristorante, un’edicola, l’estetista ed il parrucchiere per i pazienti. Con l’apertura della terza sala angiografica sarà poi messa in sicurezza tutta l’area dell’emergenza».

Il direttore generale dell’azienda ospedaliera  ha anche annunciato l’arrivo di cinque nuovi primari dal prossimo primo gennaio a medicina generale, chirurgia generale, neurochirurgia, dermatologia e oculistica. In tutto saranno 18 i primari assunti dall’inizio della gestione di Achille Gentile. Anche il reparto di chirurgia toracica potrà contare su un nuovo primario, il dottor Le Quaglie, che prenderà servizio nei prossimi giorni. Altri investimenti sono in itinere con il nuovo reparto di Oncologia ginecologica e chirurgia senologica.

Sul tappeto resta, però (e qui si è passati all’esame delle criticità), il problema del Pronto soccorso che per il direttore generale Gentile “non è un pronto soccorso africano, come qualcuno ha scritto sui social, ma un pronto soccorso con le criticità e i problemi tipici di tutti gli ospedali nazionali. Un problema acuito dal fatto che i concorsi che vengono banditi vanno deserti o quasi, anche perché nei pronto soccorso nessuno vuole andare a lavorare, anche per le questioni legate al fattore sicurezza”. Il problema Achille Gentile lo riconosce ed auspica che «con l’ampliamento del DEA e con una superficie aggiuntiva di 400 mq. in più i disagi e le calche possano diminuire. D’altra parte – ammette – un Ospedale nato 70 anni fa per servire una popolazione di 150 mila abitanti, è chiaro che manifesti difficoltà non da poco con un bacino di utenza di circa un milione di persone che ne ha fatto negli anni un polo di attrazione non solo per la città, ma anche per la provincia e la regione da dove arrivano accessi dall’area materno-infantile e dall’interventistica».

Il problema dell’iperaffluenza del Pronto Soccorso restano gli eccessivi codici bianchi, pari attualmente al 65,77%. A questo proposito è intervenuto il consigliere comunale Enrico Morcavallo che ha lanciato la proposta di limitarli attraverso un maggiore coinvolgimento nella loro gestione del  servizio di guardia medica. I passi in avanti compiuti dall’Annunziata sotto la gestione del direttore generale Achille Gentile sono stati evidenziati dal consigliere comunale Damiano Covelli. Per Covelli «oggi l’Ospedale dell’Annunziata esprime professionalità e qualità anche se non bisogna sentirsi appagati”. Restano anche per Covelli le criticità del pronto soccorso, ma il consigliere si è detto fiducioso per l’ampliamento della DEA ed ha lanciato un appello dal sapore politico evocando la realizzazione del nuovo ospedale: “se la politica, anziché avvitarsi su sé stessa riuscisse a fare uno scatto in avanti  per il bene della comunità, sarebbe cosa utile».

Per la Presidente De Marco la congestione del Pronto soccorso dell’Annunziata è determinata anche da una non piena funzionalità degli ospedali della provincia. «Bisognerebbe farli funzionare meglio».

Per il consigliere Piercarlo Chiappetta, invece, la questione del Pronto soccorso è soprattutto di carattere organizzativo. «Bisognerebbe ragionare in modo completamente innovativo. Il problema non si risolve solo modificando la struttura, anche perché il pronto soccorso dell’Annunziata è stato concepito strutturalmente in malo modo sin dall’inizio”. Pur apprezzando il lavoro portato avanti dal direttore Gentile, anche con riferimento al potenziamento dei reparti, Chiappetta ha sottolineato, inoltre, la necessità di operare degli aggiustamenti anche al polo oncologico. Nel dibattito è, inoltre, intervenuta la consigliera Francesca Cassano che ha insistito sulla necessità della realizzazione del nuovo Ospedale posto che, “nonostante l’ottimizzazione dell’esistente, l’Annunziata continua a rivelare le sue criticità. Qual è la logica – si chiede Cassano – che fa calare il silenzio su una nuova struttura che dovrebbe, invece, essere una risorsa regionale?»

Soddisfazione per i passi avanti compiuti ha espresso la consigliera Bianca Rende, che ha parlato, però, anche di ombre, sempre con riferimento al pronto soccorso «dove – ha detto –  esistono non pochi problemi di promiscuità e di privacy. Quando si sale nei reparti – ha affermato Rende – significa salvarsi perché nell’80% dei casi ci si imbatte in una buona professionalità e assistenza. Ma è il primo impatto con il pronto soccorso, biglietto da visita dell’Ospedale, che va cambiato.Bisognerà fare in modo che col tempo tutta la struttura sia come l’acceleratore lineare del Mariano Santo dove si respira aria di futuro e di tecnologie al passo coi tempi».

In chiusura di seduta, l’intervento della consigliera comunale Annalisa Apicella secondo la quale «la sanità appartiene e a tutti e non può avere colore politico”. Apicella ha rivolto un plauso al direttore generale per quel che è stato fatto e si sta realizzando, chiedendo uno sforzo in più “anche perché l’Annunziata, pur non essendo strutturalmente tra gli ospedali migliori, esprime professionisti e tecnici di grande spessore».

 

 

 

Cosenza, in commissione sanità audizione del direttore sanitario del distretto Cosenza-Savuto

COSENZA – La Commissione Sanità e Servizi Sociali, presieduta dalla consigliera comunale Maria Teresa De Marco, ha ospitato questa mattina a Palazzo dei Bruzi l’audizione del direttore del distretto sanitario Cosenza-Savuto, dott.Antonio Perri.
Al centro dell’incontro, le problematiche che riguardano l’ADI, l’Assistenza Domiciliare Integrata che a Cosenza vive una situazione difficile, aggravata dal taglio delle risorse, dalla mancanza di personale, dal blocco del turn-over e dalla impossibilità di garantire un servizio che non riesce a fronteggiare e soddisfare le richieste del territorio.
«Il Distretto Cosenza-Savuto, a fronte della popolazione che lo compone – ha detto davanti all’organismo consiliare il dott.Antonio Perri – dovrebbe avere a disposizione 43 infermieri, 3 per ogni diecimila abitanti, e, invece dispone solo di 7 unità. Questo comporta – ha aggiunto il direttore del distretto- enormi difficoltà che non consentono di garantire un’assistenza adeguata, nonostante gli sforzi degli operatori siano notevoli. Siamo, purtroppo, costretti ad andare avanti selezionando i casi più gravi ed urgenti». Il dottor Perri ha evidenziato come si stia andando avanti attivando dei singoli progetti, come quelli organizzati per i soggetti affetti da SLA o altre malattie degenerative, ma il modus procedendi attuale è dettato da una sorta di stratificazione del bisogno. Tra le proposte formulate in Commissione consiliare sanità dal direttore del Distretto sanitario Cosenza-Savuto c’è quella di destinare dei voucher alle famiglie con pazienti bisognevoli di assistenza domiciliare, favorendone la permanenza in casa piuttosto che in strutture sanitarie pubbliche o private, sull’esempio di quanto avviene nella regione Lombardia. «E’ meglio la salute a casa di quanto non possa fare la casa della salute – ha sottolineato ancora il dott.Perri. L’Ospedale deve rimanere residuale e rispondere solo ai bisogni acuti, essendo necessario lavorare molto di più sul territorio e sempre meno sull’Ospedale. Noi – ha detto ancora Perri – scontiamo il lungo periodo di commissariamento ed anche il blocco delle assunzioni. E’ dal 2009 che non si assume più».
Nel corso dell’incontro sono intervenuti i consiglieri comunali Giovanni Cipparrone, Marco Ambrogio, Michelangelo Spataro, Bianca Rende e Alessandra De Rosa.

Cosenza, la Commissione Sanità si occupa del Centro Sclerosi Multipla dell’ASP

COSENZA – La paventata soppressione del Centro Sclerosi Multipla dell’ASP di Cosenza arriva in Commissione Sanità. Nella seduta odierna, presieduta da Francesco Cito, l’organo consiliare ha ospitato la presidente provinciale dell’A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Anna Flaminia Batta Veltri, ed il consigliere provinciale della stessa associazione, Michele Valva.

asp-cosenza-2-600x400Entrambi hanno espresso le loro forti preoccupazioni per la soppressione di un punto di riferimento importantissimo per i malati di SLA e per le loro famiglie. È stato tra l’altro ricordato come la cancellazione del centro comporterebbe la perdita dell’accreditamento all’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, con grave pregiudizio soprattutto per i neo diagnosticati che vederebbero venir meno la tempestività dell’assistenza.

La Commissione sanità ha affermato dunque la sua vicinanza alla problematica, ritenendo che il centro vada più potenziato che soppresso, ed impegnandosi a discuterne con il Direttore Generale dell’ASP Raffaele Mauro nell’ambito dell’incontro già richiesto.

Castrovillari, nuova convocazione per la Commissione sanità

CASTROVILLARI – Il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito,  in qualità di coordinatore della Commissione Sanità ha convocato per giovedì 17 dicembre, alle ore 16,30, nella sala Giunta di palazzo Gallo, i colleghi dei Comuni della cintura del Pollino oltre che i membri della Commissione ed i rappresentanti delle forze sociali del Territorio che , con le associazioni, consistono l’organismo interistituzionale.castrovillari

Oggetto della riunione operativa, oltre l’insediamento,  è caratterizzare una piattaforma, a partire dal documento approvato all’unanimità nel consesso municipale di Castrovillari lo scorso 3 novembre, con il contributo di tutti i soggetti coinvolti a partire dai sindaci del Distretto Sanitario, per svolgere le interlocuzioni con il Commissario straordinario dell’ASP di Cosenza  e con il Commissario alla Sanità in Calabria, necessarie alla soluzione di più problematiche.

L’iniziativa è stata assunta all’interno del primo incontro interlocutorio della Commissione – presenti Franco Spingola Segretario Comprensoriale della Cgil, i consiglieri Dario D’Atri, Peppe Santagada, Ferdinando Laghi ed Era Rocco, per le Associazioni Giuseppe Angelastro e Aldo Foscaldi( del Comitato Territoriale  delle Associazioni per la tutela della salute e dell’ospedale di Castrovillari), Giovanni Donato ( di Città Solidale), Pasquale Pandolfi ( di Kontatto), Donatella Laudadio (di Amici del Cuore) -,  riunita presso la sala delle rappresentanze , al primo piano di palazzo Gallo,  che ha valutato una serie di situazioni legate al miglior svolgimento di questo percorso congiunto, condiviso e partecipato per ottenere risposte , a più livelli, a tutela del diritto alla salute delle popolazione della Zona.

La commissione sanità del Comune di Cosenza stila un documento

Si è riunita questa mattina a Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Francesco Cito, la Commissione sanità del Comune di Cosenza, presenti anche i capigruppo in Consiglio comunale, per discutere della realizzazione di un nuovo Ospedale sul territorio cosentino. Al termine della seduta la Commissione ha elaborato il testo di un documento che qui di seguito riportiamo: “Nell’esprimere soddisfazione – si legge nel documento –  per la notizia diffusa nei giorni scorsi dal Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e relativa al proposito  di dotare la città di Cosenza di un nuovo Ospedale, ci preme sottolineare che, pur non entrando nel merito della localizzazione della struttura, siamo disponibili ad offrire il nostro contributo affinché l’Amministrazione comunale, anche con la nostra collaborazione, possa scegliere la dislocazione più idonea e favorevole per poter realizzare il nosocomio che la città attende da anni. Le decisioni sul nuovo ospedale – prosegue il documento della Commissione sanità – devono essere ampiamente condivise dal Consiglio comunale perché l’Ospedale è patrimonio di tutto il territorio. Se vogliamo seriamente tornare a parlare di conurbazione o di area urbana non possiamo non tenere in debita considerazione questa imprescindibile condivisione delle decisioni, al di là degli schieramenti. Quella della Commissione sanità di Palazzo dei Bruzi è una posizione bipartisan che, quando la posta in gioco viene a coincidere con il diritto alla salute dei cittadini, non può far riferimento alle appartenenze o al colore politico. Nel contempo auspichiamo che anche l’intersindacale dei medici dell’Ospedale ed i sindacati del comparto, con cui la Commissione sanità si è interfacciata molto spesso negli ultimi mesi possano, Screenshot_2015-05-12-21-07-58-1a proposito del nuovo Ospedale, dare il proprio contributo. Anche la voce dei medici e degli operatori sanitari, che sono stati e continuano ad essere  in prima linea nelle battaglie degli ultimi mesi a favore di una sanità vera, deve essere ascoltata in una situazione così importante e delicata per tutto il comparto sanitario della città di Cosenza. Inoltre – conclude il documento della Commissione – vorremmo conoscere le impressioni del Commissario regionale Scura che nei giorni scorsi, accogliendo probabilmente anche le nostre sollecitazioni, circostanza quest’ultima per la quale lo ringraziamo, si è recato in visita nei reparti dell’Annunziata. Siamo disponibili ad incontrarlo dove lui ci indicherà per comprendere anche come pensa di poter riorganizzare il nostro Ospedale, in attesa che vengano assunte le decisioni del caso sulla realizzazione di una nuova struttura. In ogni caso, il Consiglio comunale non può essere tenuto ai margini di una problematica che, afferendo alla tutela del bene supremo della salute dei cittadini, non può essere  affrontata al di fuori delle competenti sedi istituzionali”