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Colpo alla cosca Muià vicina ai Commisso, 14 fermi

REGGIO CALABRIA – È in corso una vasta operazione internazionale della Polizia, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, per l’esecuzione di 14 provvedimenti di fermo emessi nei confronti di altrettanti soggetti affiliati alla ‘ndrina Muià.

La cosca sarebbe federata alla potente cosca Commisso di Siderno.

I fermati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa transnazionale ed armata, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, esercizio abusivo del credito, usura e favoreggiamento personale, con l’aggravante del metodo mafioso.

Fonte Ansa

Agguato a Toronto, ucciso presunto affiliato della ‘ndrangheta

ROMA – Agguato a Toronto, dove un uomo di origini italiane, Cosimo Commisso, 33 anni, è stato freddato assieme alla fidanzata, Chantelle Almeida, di 26 anni.
Secondo il quotidiano canadese National Post, l’uomo, residente a Vaughan, non ha precedenti penali, ma sarebbe legato a una “importante famiglia della criminalità organizzata” nell’area di Toronto e, secondo fonti della polizia citate dal giornale, “avrebbe legami personali con figure della criminalità”. “Gli investigatori – scrive il National Post – ritengono che Commisso fosse legato a John Ignagni, 33 anni, che fu ucciso in un’imboscata nel garage di un condominio nel centro di Toronto nel 2016”.
Il duplice omicidio è avvenuto venerdì sera e i killer hanno sparato al suv dove viaggiavano le due vittime.

 

Fonte Ansa

Vincenzo Macrì, il boss dei due mondi rientra oggi in Italia

ROMA – Rientra oggi in Italia Vincenzo Macrì, il 53enne ritenuto esponente apicale della cosca Commisso di Siderno arrestato lo scorso giugno all’aeroporto di San Paolo, in Brasile, mentre tentava di raggiungere Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando false identità.

IL BOSS DEI DUE MONDI

Il ricercato, figlio di Antonio Macrì, detto il “boss dei due mondi”, gestiva secondo le indagini il narcotraffico fra Sudamerica ed Europa. Dal settembre 2015 si era sottratto all’esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità giudiziaria reggina per associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, emesso nell’ambito dell’indagine “Acero Connection”, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. All’arrivo di Macrì a Fiumicino, scortato dagli agenti dello Scip della Criminalpol, saranno espletate le formalità dell’arresto sul territorio nazionale ed immediatamente sarà portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria calabrese.

Foto Ansa