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Cosenza, incarico a titolo gratuito all’ex assessore Bozzo: si occuperà di salute e randagismo

massimo-bozzoCOSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto ha affidato a titolo gratuito un incarico di collaborazione a Massimo Bozzo, già consigliere comunale e già assessore.

Bozzo sarà di supporto al primo cittadino in ordine alle problematiche e alle strategie attinenti la salute e l’ambiente, con particolare riferimento al randagismo canino, alla bonifica del territorio comunale dall’amianto ed alle campagne di prevenzione della salute nelle scuole e nei quartieri.

Nello specifico, Massimo Bozzo supporterà il sindaco Occhiuto anche attraverso l’elaborazione di relazioni e pareri e potrà di volta in volta, su apposita delega, curare i rapporti con l’Azienda Sanitaria Provinciale e l’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

Cosenza, denuncia di Carbone per diffusione e pubblicazione non autorizzate della lettera relativa all’interpellanza parlamentare

COSENZA – Il Commissario straordinario del Comune di Cosenza, Prefetto Dott.Angelo Carbone,in proprio ed in qualità di rappresentante legale pro tempore del Comune, ha sporto, ieri, denuncia in relazione alla diffusione e pubblicazione non autorizzate della lettera indirizzata alla Prefettura di Cosenza e relativa all’interpellanza parlamentare n.2-013-78 dell’onorevole Magorno ed altri.

Conferenza stampa del progetto RAEE@Scuola

foto progetto RAAE@scuolaCOSENZA – Il Comune di Cosenza, insieme ad altri 50 comuni italiani, parteciperà quest’anno alla quarta edizione di  RAEE@scuola, un progetto nazionale di comunicazione ed educazione ambientale volto a insegnare agli studenti delle scuole primarie (classi IV e V) e secondarie di 1° grado della città la corretta gestione e lo smaltimento dei RAEE, i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
I ragazzi saranno protagonisti di un programma che prevede sia una campagna di informazione sui RAEE che un’attività sperimentale di micro raccolta di piccole apparecchiature elettriche ed elettroniche (PAED) all’interno degli istituti scolastici della città, realizzata grazie al supporto operativo della Società “Ecologia Oggi”.
L’iniziativa, promossa dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dal Centro di Coordinamento RAEE, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e a cura di Ancitel Energia e Ambiente, avrà una durata di tre settimane.
Il progetto, le sue finalità e l’avvio della campagna di sensibilizzazione saranno illustrate martedì 9 febbraio nel corso di una conferenza stampa in programma, alle ore 11,30, nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza.
All’incontro con i giornalisti parteciperanno il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, l’Assessore alla sostenibilità ambientale Carmine Vizza, Viviana Solari, Project Manager del progetto RAAE@scuola e consigliere nazionale dell’ANCI, e Rita Scalise, Amministratore delegato della Società “Ecologia Oggi”.
I bambini e gli insegnanti saranno invitati, durante la campagna di sensibilizzazione, a portare da casa i propri “piccoli RAAE” (la tipologia più facilmente intercettabile) che verranno raccolti in appositi contenitori posizionati all’interno delle scuole. I RAAE verranno poi ritirati dagli addetti al servizio di igiene urbana che si occuperanno della gestione trasportandoli al centro di raccolta.
Testimonial d’eccezione del progetto è Baz, il comico della trasmissione televisiva “Colorado”, uno dei personaggi del mondo dello spettacolo più amato da grandi e bambini, entrato recentemente fra i dieci personaggi con più fan su Facebook. Baz ha realizzato tre filmati a sostegno dell’iniziativa, visibili sul sito del progetto (www.raeescuola.it) e tramite Youtube.

Emergenza neve, Occhiuto loda l’operato della macchina amministrativa del Comune di Cosenza

COSENZA – La precipitazione nevosa eccezionale che per l’intera giornata di martedì è caduta abbondante sulla città di Cosenza è stata fronteggiata in maniera tempestiva e per tutta la notte dall’assessorato alla Protezione civile del’Amministrazione comunale.

“Tengo a ringraziare chi si è adoperato per ore e ore, senza soluzione di continuità e durante l’intera notte, per evitare quanto più possibile disagi a causa di quello che è stato un evento eccezionale – ha dichiarato il sindaco Mario Occhiuto, in costante contatto con i diversi settori della macchina municipale – Le strade della città di Cosenza, con particolare attenzione verso quelle in forte pendenza, sono state sgomberate dalla neve. Successivamente, è iniziato lo spargimento del sale che sta proseguendo e proseguirà nelle prossime ore. Nonostante un evento di tale portata, dunque, nel nostro capoluogo si circola benissimo. Gli ingressi agli ospedali sono liberi ed accessibili. I nostri mezzi sono all’opera, ininterrottamente dappertutto sul territorio comunale. Sento tuttavia di rivolgere un invito ai cittadini perché usino massima prudenza e rispettino l’obbligo di munirsi di pneumatici invernali. Ringrazio – conclude Occhiuto – per il lavoro svolto finora, tutti quelli che si sono impegnati con noi per tutta la scorsa notte, a partire dal Nucleo della Protezione civile di palazzo dei Bruzi, guidato dall’assessore Carmine Vizza, da Piero Leonetti e da Domenico Cucunato”.

Proprio il Nucleo municipale della Protezione civile, si è adoperato di concerto con le sette ditte specializzate che hanno provveduto a liberare le strade dalla coltre bianca fino all’alba di oggi. Attualmente, gli interventi delle diverse ditte sono ancora in corso per risolvere le piccole criticità che di volta in volta vengono segnalate.

Al momento si sta intervenendo con mezzi più piccoli nelle stradine interne del centro storico che sono difficili da raggiungere.

Per quanto concerne l’attività relativa al servizio di pulizia della città, il consueto spazzamento manuale delle strade è stato integrato con personale preposto che si sta dedicando in queste ore a spalare la neve principalmente davanti le scuole, gli ospedali e gli edifici pubblici. La Protezione civile del Comune di Cosenza è altresì intervenuta, in maniera diretta, nei casi di pazienti bisognosi di cure particolari e isolati in luoghi distanti dalle strutture sanitarie.

 

 

 

 

Progressione economica orizzontale per i dipendenti di Palazzo dei Bruzi

COSENZA – Accordo raggiunto al Comune di Cosenza tra RSU (rappresentanza sindacale delle sigle presenti nell’Ente) e Delegazione trattante di parte pubblica sui criteri di valutazione da adottare per consentire al personale la progressione economica orizzontale.
Gli incontri tra le parti erano iniziati nello scorso mese di settembre e si sono conclusi qualche giorno addietro con la sottoscrizione di un verbale che prevede che nell’assegnazione della PEO andranno tenuti presenti diversi elementi: anzianità, titoli di studio, curriculum professionale, valutazioni dei Dirigenti di riferimento per gli anni 2012/13/14. comune cosenza
Al concorso per conquistare la progressione potranno partecipare tutti i dipendenti, ma il riconoscimento verrà raggiunto solo dalla metà di essi.
La procedura si concluderà entro il primo trimestre del 2016. Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore al Personale Massimo Bozzo: “E’ stato un felice anno di lavoro questo trascorso all’Assessorato al Personale e sento innanzitutto di dover esprimere la mia gratitudine al Sindaco che mi ha offerto l’opportunità di misurarmi con una materia così stimolante.
Dopo la riorganizzazione dei dirigenti e l’assegnazione delle posizioni organizzative, questo è un nuovo importante traguardo. E’, infatti, dal 2008 che la procedura di PEO non si effettuava nel nostro Ente. Nel frattempo in tanti  sono andati in pensione ed il numero di dipendenti si è dimezzato. E’, dunque, più che mai opportuno adottare misure che vadano a premiare un impegno divenuto necessariamente più gravoso, ma che viene svolto con generosità per portare avanti adeguatamente la linea amministrativa. Altrettanto doveroso riconoscere i meriti di un dirigente quale l’avv. Lucio Sconza, che tanto ha fatto per il Comune e per i dipendenti tutti; così come l’impegno costruttivo delle forze sindacali, che hanno testimoniato attenzione e senso di responsabilità. Infine, un grazie e un saluto augurale a tutti i dipendenti, anche quelli da poco andati via, ma che – nel loro cuore e nel nostro- resteranno per sempre dipendenti del Comune di Cosenza.”

La multiculturalità di Palazzo Gervasi

palazzo di cosenza220COSENZA – Accoglienza e integrazione le parole chiave della conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto dell’Amministrazione comunale nella Sala Quintieri del Teatro Rendano.

Gli ingegneri Michele Fernandez ed Elvira Azzato hanno infatti illustrato i dettagli dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Gervasi che a breve ospiterà un Centro Polifunzionale per l’integrazione e l’inclusione sociale degli immigrati extracomunitari regolari.

Un progetto che rientra nei PON Sicurezza per lo Sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007-2013 e che ha inteso coniugare due aspetti importanti per la città e per l’attuale Amministrazione: da una lato il recupero di un palazzo storico patrimonio inestimabile della collettività, dall’altro la possibilità di offrire una serie di servizi che possano contribuire a rendere tutti cittadini secondo i medesimi parametri.

Un lavoro che per gli aspetti prettamente strutturali ha messo in campo interventi innovativi nel panorama nazionale e addirittura unici per il sud, prevedendo un tavolato a fibre a carbonio per garantire la maggiore sicurezza di stabilità dell’edificio.

L’idea nasce da una presa di coscienza: Cosenza sta diventando sempre più multietnica e multiculturale. Soprattutto il centro storico sta vivendo negli ultimi anni una tendenza di ripopolamento grazie a persone apparentemente così distanti dal nostro modo di intendere le cose. Quasi 1200 le persone provenienti da paesi extraeuropei e regolarizzate nella nostra città, censite nel centro storico. Persone che purtroppo non sempre riescono ad usufruire di quelli che sono a tutti gli effetti loro diritti.

Il nuovo Centro Polifunzionale di Palazzo Gervasi intende rispondere a queste esigenze, attraverso laboratori di formazione linguistica e per la mediazione culturale che possano favorire il dialogo tra le istituzione e le comunità presenti sul territorio, un Internet Social Point, una sala aperta alle diverse espressioni religiose, una cucina attrezzata per incentiva lo scambio gastronomico, uno sportello di orientamento al lavoro, un centro diurno per minori.

Soddisfatto il sindaco Occhiuto che, nel suo intervento, ha voluto innanzitutto ringraziare il prefetto Cannizzaro per aver supportato l’avvio della presentazione del progetto. “Un esempio di democrazia urbana – lo ha definito – perché rappresenta un canale di accesso ai servizi uguale per tutti”.

Alla dottoressa Giuliana Misasi, dirigente del settore Welfare del Comune, l’incarico invece di affrontare gli aspetti legati alla gestione del Centro. Secondo il progetto al Comune spetta individuare una organizzazione o un consorzio da accompagnare nella gestione del bene e dell’attività per i prossimi cinque anni. Un’occasione d’oro per molte realtà del territorio, invitate alla conferenza stampa, che saranno presto contattate per sedere intorno ad un tavolo a definire i criteri di valutazione per l’assegnazione stessa. Una interazione tra amministrazione e società che assume i contorni di una partecipazione dal basso, o meglio di una compartecipazione.

 

Mariacristiana Guglielmelli

Cosenza la più penalizzata dai tagli per la spending review

Comune CosenzaCOSENZA  – E’ pari a 54 euro procapite in meno il taglio che sarà apportato dall’entrata in vigore della spending review alle casse del Comune di Cosenza, il più penalizzato dall’operazione. A denunciarlo è la Cgia di Mestre, che ha elaborato i dati del Ministero dell’Interno relativi a 108 capoluoghi di provincia presi in esame. A livello nazionale le risorse saranno tagliate per 1,5 miliardi di euro da recuperare – evidenzia la Cgia – attraverso l’aumento dei tributi locali.

Decisione del Tar sulla Giunta: il Sindaco Occhiuto precisa

OcchiutoCOSENZA – “Nessun azzeramento di giunta. La decisione del TAR ha annullato una delibera, la n.7421 del dicembre 2014, con la quale sono stati nominati assessori Massimo Bozzo e Domenico Luciani.”
Lo precisa il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in riferimento agli articoli pubblicati questa mattina sulla stampa.
“In attesa di ricevere la notifica del provvedimento adottato dal Tar e di determinarci in ordine alla eventualità di proporre successive azioni di impugnativa – continua Occhiuto – la Giunta proseguirà la sua attività. In ogni caso, gli altri assessori, nominati precedentemente all’atto deliberativo del dicembre 2014, restano regolarmente in carica. Premesso – ha detto ancora il primo cittadino – che siamo estremamente favorevoli a che le donne siano coinvolte nei processi decisionali, mi preme ricordare che, nel 2011, quando sono stato eletto Sindaco, pur non esistendo ancora un obbligo sancito dalla normativa, ho nominato ben cinque donne nell’esecutivo, assicurando una percentuale addirittura superiore a quella prevista oggi dalla legge Delrio. In un momento successivo, quando si è trattato di rimodulare gli incarichi di giunta, avviando un’interlocuzione più diretta con i partiti, come avviene abitualmente nella fase finale del mandato, ho dovuto prendere atto, mio malgrado, di una mancata disponibilità a mantenere lo stesso numero di presenze femminili”.

Consegnati riconoscimenti a quattro mogli di medici cosentini.

convegno ammi le premiate 2COSENZA – Se la professione medica deve continuare ad essere una missione, così come era concepita dal dottor Andrew Manson, il medico del romanzo di Cronin “La Cittadella” ( pubblicato nel 1937) alter ego dello stesso autore, medico a sua volta, e se nell’esercizio dell’attività va sempre di più esaltata la dimensione umana, mettendo al centro la figura del paziente, il maggior alleato di chi è deputato ad occuparsi della sua salute, non va trascurato il ruolo di chi, moglie o compagna del medico, ne condivide ansie e dubbi, aiutandolo ad andare avanti in un lavoro delicato e difficile, spesso fonte di stress e preoccupazione.
Ed è a queste donne che hanno pensato il Comune di Cosenza e la locale sezione dell’A.M.M.I, (Associazione Mogli Medici Italiani) nel concepire l’iniziativa “Minerva e Ippocrate tra mito e realtà”, svoltasi ieri nella sala convegni dell’Ordine dei Medici e nel corso della quale sono state consegnati alcuni riconoscimenti a quattro mogli di medici che hanno condiviso per lungo tempo, assieme ai mariti, le difficoltà di una professione importante e particolarmente delicata.
Il riconoscimento è stato assegnato ad  Ada Ghi, Annamaria Odoardi, Maria Spizzirri e Franca Vena. L’incontro di ieri, nel corso del quale sono stati sviluppati alcuni temi relativi all’evoluzione della professione medica e ai cambiamenti che hanno riguardato anche la figura femminile, nelle relazioni affidate al dottor Matteo Fiorentino, alla Presidente della Fidapa Silvana Gallucci , alla professoressa Ermanna Carci Greco e alla professoressa Ada Ghi, è stato introdotto, presente il Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza Eugenio Corcioni, da Tiziana Serra Caruso, Presidente dell’AMMI, Sezione di Cosenza. La Presidente dell’AMMI ha ricordato che la prima cerimonia di consegna delle targhe rientrava quest’anno negli obiettivi e finalità associative, “ma assume – ha precisato – un valore simbolico, in quanto, attraverso le quattro premiate, si estende alla totalità delle socie Ammi, sempre unite per unire, così come recita il motto dell’associazione.
La nostra – ha aggiunto Serra Caruso – è un’associazione di donne operose che hanno utilizzato, come le fondatrici dell’AMMI, nata a Mantova nel 1970, la professione dei mariti per agire fattivamente nel sociale, promuovendo l’educazione sanitaria ed una corretta divulgazione della medicina preventiva e finanziando la ricerca in campo medico”. E’ poi intervenuto l’Assessore alla qualità della vita, sanità e salute pubblica del Comune di Cosenza Massimo Bozzo che ha ribadito come “il ruolo della donna accanto al marito medico è un ruolo di estrema importanza perché è in grado di trasmettere forza, sostegno e vicinanza. Oggi più che mai questo ruolo è diventato ancora più delicato in seguito al mutare dei tempi. In un’epoca come quella attuale, nella quale la classe medica si trova ad affrontare diverse problematiche di stringente attualità, con una sanità che nella nostra regione versa in condizioni alquanto drammatiche e deficitarie, essere la moglie di un medico è sicuramente meno agevole che in passato, anche per le difficoltà di chi esercita questa professione nel riuscire a dare risposte concrete alle esigenze della gente che soffre a causa delle più diverse patologie”.
Bozzo ha poi portato il saluto del Sindaco Mario Occhiuto, impossibilitato a partecipare per altri impegni istituzionali concomitanti ed ha poi ricordato, nell’esprimere apprezzamento alle quattro premiate, il dottor Franco Ghi e il dottor Franco Spizzirri che ha avuto modo di conoscere personalmente. “Persone – ha aggiunto Bozzo – che difficilmente possono essere dimenticate, per le loro qualità umane e professionali”.

Riconoscimento della Commissione cultura al giornalista Enzo Arcuri

SONY DSCCOSENZA – Tra “i ragazzi di via Montesanto”, come venivano affettuosamente chiamati i primi giornalisti della Rai calabrese, quando la sua sede era ancora nel palazzo, al civico 25, di una delle parallele del corso principale di Cosenza, Enzo Arcuri arrivò

il primo gennaio del 1969, undici anni dopo la nascita della Rai in Calabria, avvenuta l’11 dicembre del 1958, primo direttore Enrico Mascilli Migliorini. Una laurea in giurisprudenza, giornalista professionista dal 1957, Enzo Arcuri approdò in via Montesanto dopo essere stato alla “Gazzetta del Sud”, dal 1956 al 1968, anche come responsabile della redazione di Cosenza, e, negli stessi anni, corrispondente dell’AGI (Agenzia Italia) e del “Gazzettino di Venezia”.

Gli studi e gli uffici della Rai restarono in quella sede storica fino al 6 ottobre del ’92, prima che traslocassero nella nuova sede di viale Marconi.

E in via Marconi Arcuri arrivò da direttore di sede, incarico assunto nel 1990 e mantenuto fino al 1994.

L’attività professionale di Enzo Arcuri è stata ripercorsa in occasione dell’incontro, promosso dalla Commissione cultura del Comune di Cosenza nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano” per assegnare al giornalista cosentino, uno dei decani del giornalismo calabrese, un riconoscimento alla carriera.

Dopo l’introduzione del Presidente della Commissione Claudio Nigro, il cammino professionale di Enzo Arcuri è stato passato in rassegna da Maria Lucente, Vice presidente dell’organismo consiliare.

Per Maria Lucente “Enzo Arcuri è uno dei giornalisti della nostra città e della nostra regione entrato, con la sua presenza da intellettuale nel senso più pieno del termine, nell’immaginario collettivo”. Anche, è il caso di aggiungere, per la sua versatilità non comune che gli ha consentito di passare, con grande disinvoltura, dalla cronaca alla politica, senza disdegnare felici incursioni nella pagina culturale.

Un giudizio condiviso dagli altri componenti presenti all’incontro: i consiglieri Francesco Caruso e Francesco Perri.

Giornalista colto, di buone letture, amico del drammaturgo Vincenzo Ziccarelli, Enzo Arcuri ebbe anche il privilegio di essere il primo conduttore ufficiale del TG della Calabria, nato il 15 dicembre del ’79, quando, all’avvio della terza rete, vennero istituiti i TG regionali, alla vigilia di un Milan-Catanzaro, quando la compagine calcistica calabrese militava in serie A.

Ma, prima ancora, Arcuri aveva raccontato in tv i fatti della rivolta di Reggio Calabria e il processo per la strage di Piazza Fontana, celebratosi a Catanzaro, quando le informazioni viaggiavano ancora sul filo del telefono, attraverso una fitta rete di corrispondenti e quando le dirette televisive non erano ancora possibili.

Un giornalismo d’antan il suo, cominciato in Rai nel 1969, al tempo in cui la redazione era formata da soli quattro giornalisti : oltre ad Arcuri, il capo servizio Gegè Greco, Franco Falvo, poi divenuto capo redattore, ed Emanuele Giacoia, che era arrivato da Napoli.

Mentre, negli anni ottanta, Arcuri era capo servizio e vice capo redattore della Rai calabrese, arrivò da Roma, siamo nell’86, la decisione di sopprimere in Calabria la struttura di programmazione televisiva (per qualche anno ancora restarono in piedi i programmi radiofonici). Uno degli ultimi programmi, prodotto dalla sede regionale della Rai, fu “Calabria allo specchio” che Arcuri scrisse e diresse per il Dipartimento Scuola Educazione della Rai e che restituiva una fedelissima radiografia della regione. A quel programma, cui Arcuri era molto legato, collaborò gente di particolare spessore culturale come Gaetano Cingari, Luigi Lombardi Satriani e lo studioso Giuseppe Anania. Di Arcuri si ricordano ancora i numerosissimi servizi da inviato in Europa e in America e quelli realizzati per il settimanale “Bellitalia”, in onda su Rai Due.

Tra le sue numerose soddisfazioni, oltre alla direzione della sede Rai per la Calabria, l’incarico di vice caporedattore della testata giornalistica siciliana alla RAI di Palermo e quello di direttore ad interim della sede regionale per la Basilicata che mantenne fino al momento del suo pensionamento, avvenuto nel 1997.

Ma il fuoco sacro della scrittura ha continuato ad ardere in lui come agli inizi ed eccolo proseguire nel suo lavoro di giornalista prima al “Domani della Calabria”, poi alla “Provincia cosentina”, di cui è stato direttore, ed attualmente al “Quotidiano del Sud”, già “Quotidiano della Calabria”, con cui continua a collaborare, anche come editorialista. Un giornalista non va mai in pensione ed Arcuri non ha mai sconfessato questa regola e bene lo sanno anche i suoi colleghi Vincenzo d’Atri e Santi Trimboli che, in occasione della manifestazione promossa dalla Commissione cultura del Comune di Cosenza, non hanno fatto mancare la loro presenza al Teatro “Rendano”, condividendo con il sodale di tanti racconti giornalistici questo piccolo, ma significativo momento di festa. Un’attenzione della quale il giornalista cosentino si è detto orgoglioso, per il riconoscimento attribuitogli dalla Commissione cultura e per l’occasione che ha consentito di riaccendere i riflettori sulla sua significativa storia professionale.