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Comune di Reggio Calabria, FIL denuncia ritardi nei pagamenti stipendi

REGGIO CALABRIA – Continua a far rumore la vicenda del mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti del Comune di Reggio Calabria che secondo FIL “crea un precedente grave, soprattutto per la mancata comunicazione di un eventuale ritardo e delle motivazioni da cui è scaturito”.

“Per la FIL – si legge nella nota stampa del Segretario Generale, Giuseppe Martorano – si tratta della ennesima conferma sui dubbi già espressi soprattutto sull’operato del Segretario Generale del Comune di Reggio Calabria, dott.ssa Antonia Giovanna Acquaviva. Infatti, dopo i rilievi da Noi sollevati circa la “tempestività” con la quale era stata deliberata la “Liquidazione indennità di risultato del Segretario Generale” con Det 4594 del 31 Dicembre 2015, prendiamo atto che la stessa è stata oggetto di una rettifica (con Det 726 del 7 Aprile 2016) con cui è stato modificato l’oggetto in  “Registrazione ed impegno indennità di risultato Segretario Generale anno 2015”: una conferma indiretta che i nostri rilievi avevano una qualche fondatezza.

La stessa “tempestività” però non è rintracciabile nell’assicurare ai dipendenti dell’Ente gli emolumenti dovuti, ne tanto meno nell’informare i lavoratori di un possibile ritardo.

Si tratta di una mancanza grave soprattutto se raffrontata alla situazione di tanti lavoratori che con lo stipendio devono fare già i salti mortali per arrivare a fine mese e che, da molto tempo, non percepiscono indennità, progressioni economiche, produttività, a differenza di quanto avviene invece solo per qualcuno.

A questo punto invitiamo tutte le OO.SS. del Comune, unitamente ai Consiglieri Comunali, ad agire per quanto di propria competenza affinché si faccia al più presto chiarezza su questa vicenda.”

La FIL dice no ai Commissari dell’Azienda Sanitarita provinciale di Reggio

REGGIO CALABRIA – L’azienda Sanitaria provinciale di Reggio Calabria ha visto succedersi dal 2015 ad oggi circa 130 Commissari ad Acta (di cui ben 7 dal solo Gennaio 2016), nominati dal Prefetto di Reggio Calabria per la composizione dei debiti dell’Ente maturati negli ultimi 10 anni.
Scorrendo velocemente le delibere dei Commissari suddetti non può non saltare all’occhio come, a fronte di una sorte capitale (cioè di debiti da pagare) di meno di 19 milioni di euro, siano stati deliberati importi che superano i 31 milioni di euro. Questo significa che sono stati sottratti ben 12 milioni di euro ad investimenti a favore di attrezzature e servizi da rendere ai cittadini. I debiti riguardano in particolare la gestione delle ex Asl di Locri, Palmi e Reggio Calabria.

“A ben vedere – afferma una nota della FIL – ci sono delibere dei Commissari ad acta che riguardano debiti verso fornitori inferiori ai 5mila euro, gravati da interessi e spese legali che superano di 10 volte la sorte capitale. La Federazione Italiana Lavoratori (FIL-Sanità) ritiene che questi atti siano da ricondurre quanto meno ad un atteggiamento “negligente” dei Direttori Generali e dei Commissari che si sono succeduti negli ultimi 10 anni alla guida della sanità Reggina, reputando opportuno il rivolgersi alla Corte dei Conti perché accerti responsabilità oggettive e soggettive di quello che sembra configurarsi come un vero e proprio danno erariale. Certo è che in ogni caso è arrivato il momento – continua – di porre un freno a questo meccanismo, con la creazione di un Ufficio apposito che riesca a mantenere gli impegni economici dell’Ente abbattendo così il contenzioso e, conseguentemente, costi e interessi. Non si può più giocare a rimpiattino, è arrivato il momento – conclude la nota – di accertare responsabilità e negligenze (laddove sussistano) ma soprattutto occorre riportare l’amministrazione della sanità Reggina in un percorso di “normalità” con provvedimenti urgenti e indifferibili”.

Unindustria Italia: vicinanza all’Azienda di Autolinee Federico

REGGIO CALABRIA – L’incendio doloso che ha distrutto 14 autobus di proprietà dell’Azienda reggina di autolinee Federico preoccupa ed indigna i vertici di Unindustria Calabria. Nell’esprimere piena solidarietà alla proprietà ed ai lavoratori dell’azienda per il gravissimo danno subito, il Presidente degli industriali calabresi, Natale Mazzuca, sottolinea che “il fatto, già doloroso in sé, lo diventa ancora più perché si registra a pochi giorni dalla

Ph. www.illametino.it
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presenza in Calabria del Capo dello Stato, Mattarella, che ha lanciato un forte appello alla legalità. È urgente affrontare le problematiche legate alle pesanti ingerenze esercitate in particolar modo nei confronti delle attività imprenditoriali e dei rappresentanti delle istituzioni. Non riusciremo a crescere e svilupparci – conclude il Presidente Natale Mazzuca – avendo attorno al collo il cappio stretto della cultura criminosa che uccide quello che di buono si cerca di costruire, con impegno e fatica, sforzi personali e collettivi”. Per i Dirigenti di Unindustria Calabria la strada da percorrere è quella dell’affermazione della cultura della sicurezza e della legalità, in tutti i territori, insieme a tutti i cittadini.

Reggio: presentazione del volume “I procedimenti disciplinari in Sanità” di Nicola Gasparro

REGGIO CALABRIA – Nei giorni scorsi, presso l’Aula Spinelli dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria, si è tenuta la presentazione del volume “I Procedimenti Disciplinari in Sanità” curato dall’Avv. Nicola Gasparro edito da “Cacucci Editore”.
L’incontro, organizzato dalla Federazione Italiana Lavoratori, ha visto la presenza, tra gli altri, del Direttore Generale A.O. Frank Benedetto, del Segretario Regionale FIL Antonio Cogliandro, del Responsabile Aziendale FIL Salvatore Denaro, del Segretario Generale FIL Giuseppe Martorano, dell’Avv. Domenico Cozzupoli e del Dott. Pasquale Romeo, Docente di Psichiatria all’Università di Bari. Ha moderato i lavori Benvenuto Marra.tavolo reggio calabria

È stata una occasione fondamentale per trattare temi assai significativi, quali l’obbligo alla fedeltà, al rigore e al senso del dovere, presupposti irrinunciabili per evitare quei casi di “mala sanità”, reali o presunti, di cui troppo spesso le cronache son piene.

La posizione della FIL si può riassumere in pochi ma significativi concetti: “I provvedimenti disciplinari – afferma Gasparro – sono il fallimento di una buona comunicazione. Arrivare ad un comportamento di richiamo o di censura da parte del dirigente indica l’incapacità dello stesso di essere un buon educatore; ad un buon padre non necessita arrivare ad un richiamo, basta solo lo sguardo. Il punto di enunciazione direbbe Lacan: al padre o all’insegnante bastava essere enunciato per ottenere silenzio e quindi rispetto.
La nostra epoca, secondo alcuni psicoanalisti, ha perso la legge del padre, quella condizione indispensabile per stabilire cosa è impossibile da ciò che è possibile e, per dirla con una frase il cosiddetto “Perchè no?”, così caro ai politici è solo l’emblema simbolico di un atteggiamento reversivo che abbattendo il limite ha abbattuto le regole e quindi la legge del padre ed il rispetto dell’organizzazione e di ciò che è precostituito. Ritengo – conclude – che l’era post moderna, ovvero la nostra così chiamata dai filosofi, debba ripartire da zero dalla formazione e dall’educazione dove la parola abbia ancora un senso e venga rispettata”.